. Psicologi~a!lmandirOltato P er costruire un modello della psicologia del dirottatore ci serviremo degli strumenti offerti dalla teoria delle decisioni e da quella delle catastrofi. Un modello simile si può applicare a qualsiasi situazione negoziale, ad esempio ai conflitti di tipo militare, politico, industriale, sociale, domestico o psichiatrico. Con l'evolversi della situazione il comportamento dei partecipanti tenderà a cambiare e il più delle volte questi cambiamenti saranno graduali, tuttavia alcune volte essi potranno variare in modo improvviso e inaspettato. Il modello che presentiamo mostra come tutti questi possibili cambiamenti possano venire inseriti in uno schema logico che non solo ci permetta di capire la situazione globale ma che ci possa anche aiutare a prevedere il cambiamento improvviso. Supponiamo che un dirottatore (o un gruppo di dirottatori) abbia dirottato un aereo pieno di ostaggi e minacci la vittima di farlo saltare in aria con tutti i passeggeri compreso se stesso se non verrà pagato il riscatto. La vittima è di solito un governo, e il riscatto può consistere in una serie di richieste tra cui denaro, la fuga e il rilascio di prigionieri in cambio degli ostaggi. Prima che la vittima possa decidere quale sia la miglior azione da intraprendere, se pagare il riscatto per salvare gli ostaggi, ricorrere ad un'azione militare o prolungare i tempi nella speranza che il dirottatore si arrenda, dovrà valutare la credibilità delle minacce. Diventa importante dunque tentare di entrare nella mente del dirottatore e cercare di capirne la psicologia. La mente di un dirottatore si può paragonare ad un panino a tre strati. Lo strato inferiore rappresenta la complessità dell'input e comprende tutto ciò che egli pensa possa accadere e l'ordine con cui spera che ciò si verifichi; lo strato mediano il suo atteggiamento; l'ultimo strato rappresenta la complessità dell'output, cioè il suo comportamento, in particolare tutte le azioni, le parole, le minacce e gli ultimatum. Come si può iniziare a modellare la complessità di questa psicologia? Per semplicità inizieremo dal modello mediano che rispetto agli altri è meno Livello di aggressione X 1 ~ Fare saltare in aria l'aereo Uccidere un ostaggio Emettere un ultimatum Minacciare Negoziare Ritirarel'ultimatum Liberare alcuni ostaggi Arrendersi complesso. L'atteggiamento è uno stato mentale che predispone al comportamento. È il fattore cruciale che lega le complessità dell'input all'output, è determinato dàll'input e a sua volta determina l'output. Chiamiamo dunque x il livello di aggressione del dirottatore in un qualsiasi dato momento. Supponiamo che x stia in uno spettro X e vediamo quali sono i possibili punti di X, cioè le azioni che il dirottatore può intraprendere partendo da questo livello di aggressione. Ciascun atteggiamento implicherà una certa quantità di rischio per il dirottatore in ogni dato momento; possiamo rappresentare tutto questo geometricamente con una funzione di rischio in X. La figura 1, per esempio, è il grafico della funzione di rischio in tre fasi Rischio Y 1. Arrendersi 2. Liberare alcuni ostaggi 3. Ritirare l'ultimatum 4. Negoziare 5. Minacciare 6. Emettere un ultimatum 7. Uccidere ~n ostaggio 8. Fare saltare in aria l'aereo dell'articolo. In pratica tuttavia è molto più facile considerare la figura 1 come l'ipotesi e giustificarla dimostrando il perché è compatibile con l'input. Da questa ipotesi potremo dedurre l'output che ne conseguirà, cioè i cambiamenti di atteggiamento e di comportamento del dirottatore nell'evolversi della situazione. Prima di tutto pe1 2 3 4 5 tà; è molto rischioso emettere l'ultimatum troppo presto per doverlo magari ritirare più tardi e perdere così credibilità. Ancor più rischioso è uccidere un ostaggio in questo momento, dato che ciò potrebbe provocare un intervento militare invece del pagamento del riscatto. Sarebbe ugualmente troppo rischioso procedere in senAtteggiamento X 6 7 8 Figura 1: tre fasi della funzione di rischio. Per esemplificare meglio la situazione abbiamo disegnato i grafici uno sull'altro. L'elemento di maggior importanza nei grafici sono la posizione e i livelli relativi dei minimi. successive del dirottamento, come vedremo dopo. In ogni fase il dirottatore adotterà il comportamento che presenta un rischio minimo. Potrebbe farlo razionalmente, calcolando attentamente i rischi, o istintivamente calcolandoli nel subconscio. In teoria la funzione di rischio dell'input si può calcolare con la formula di Bayes indicata alla fine rò dobbiamo giustificare l'ipotesi. Fase I Nella fase iniziale la funzione di rischio ha un minimo singolo T che rappresenta l'atteggiamento del dirottatore mentre minaccia la vittima così: «O pagate il riscatto o farò saltare in aria l'aereo». Affinché le minacce abbiano effetto il dirottatore deve avere credibiliso opposto, perché anche avviare troppo presto il negoziato può ridurre la credibilità e diminuire la possibilità di ottenere il pagamento del riscatto. Ecco perché il grafico è unimodale con un solo minimo M. Fase Il Alla vittima converrà mantenere il sangue freddo e iniziare le trattatiMontagu.eRhodes James Tutti i racconti Carmelo Samonà Profilodi letteratura spagnola ,:s t: o eic: "' 0() .... o o ~ e-. li.I . ~ ~ li.I t:>O ~ li.I I,,. i.i.. o .!;! ;:. ~ '::I o "'I:! ~ ~ ~ N .... ... ~ .... "'I:! ~ .... <Ù I.) .... ... .... -~ .... "'I:! li.I = '::I .... ~ o ~ • ~ o t:>O o N ...... '::I .... ~ • ~ ...... ~ .... li.I .... li.I "'I:! ~ li.I .... ~ I.) .... eic: vol. I: Racconti di fantasmi di un antiquario lire 16.000 vol. II: Uno spettro scarno e Altri racconti di fantasmi di un antiquario lire 19.500 Rudyard Kipling Raccontai nglo-indiani del misteroe delloJrrore lire 15.000 Paul Valéry L'ideafissa lire 16.000 lire 16.000 Jervis, Galimberti, Griinbaum, Pagnini, Caretti, Fornari L'animae il compasso Saggi su psicoanalisi e metodo scientifico lire 25.000 Charles Dickens La casadeifantasmi lire 6.000 'O ...... <::S .s ~ I:). ~ °' ...... ~ .(:) 5 -~ "'<::S -~ ~ ~ li.I .(:) ~ L---------------------------------------------------------------------------~
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