Alfabeta - anno VII - n. 79 - dicembre 1985

ca, interviene, elabora, trasforma, sembrano volgersi le spalle come il tavolo o i pacchi di ~iornali re- origine. Così è in questo percorso dà forma, fino a spingersi nel cam- la natura e l'artificio. stano pur sempre loro stessi. Merz nel fuori, in questo spazio esterno, po della rappresentazione. Che Merz si è accanito soprattutto a avverte simile espansione come un che sono apparsi, per ultimi, gli l'intervento sia minimo, come un dare forma ai due elementi che se- movimento di crescita organica, di animali. tubo al neon che trafigge un·muc- gnano gli estremi della sua cosmo- cui la serie di Fibonacci è arrivata Sono immagini ruvide e barbarichio di fascine rinsecchite dalla gonia animata: la concentrazione a rivelare la legge interna, misu- che, di specie animali in via di stagionatura, oppure assuma con- e l'espansione, la sosta tempora- randola e ordinandola. Merz si è estinzione, tigri, rinoceronti, leosistenza formale, come la costru- nea e la corsa precipitosa verso il spinto fino ad affermare: «Il signi- ni, iguane, coccodrilli. Potenti e zione dell'igloo o l'espansione spi- vortice dell'infinito, l'igloo e la ficato di Fibonacci è una curva che coloratissimi, veri accumulatori di ralica e un po' folle di una serie di spirale. L'igloo si presenta come si sviluppa in spirale. Credo che la energia e di potenza. Dapprima tavoli, ciò non modifica l'imposta- una spirale che sia riuscita a chiu- realtà del mondo sia come la serie Merz ha disteso come un cacciatozione interna. dersi provvisoriamente, in un mo- di Fibonacci». re primordiale le spoglie, le loro A causa dell'energia e del moto to che dal cerchio di base si è avvi- pelli scuoiate. Poi a questi animali Sulla pelle dell'iguana, della tigre e del coccodrillo sono passati, in una sorta di cupa insensibilità, i secoli, con gli incendi, le siccità, i geli e le devastazioni. «La notte dell'umanità è l'animale», ha scritto ancora Merz. Insomma l'artista italiano è un demiurgo apparso non all'origine, ma in tempi storici; possiede memoria delle vicende delle specie e delle stirpi; conosce non solo la scienza matematica, ma anche il repertorio iconografico dell'antropologia culturale. che investe ogni punto, sia natura- tato in se stesso, agganciandosi al 11 continente Merz disegna un ha dato vita con masse di colori e le che artificiale, le cose non si vertice. grandioso movimento che pro- col gomitolo arruffato di una linea presentano mai isolate bensì sem- È nel ritmo organico della spira- cede dall'interno verso l'ester- dall'andamento a spirale. Che co- Ba così creato queste immagini pre congiunte dentro la fluidità di le, la cui più semplice e perfetta no, dal dentro verso il fuori. Vi sa significano? Il demiurgo trova affascinanti e disumane. Perché una circolante relazione. Significa- espressione è il guscio della luma- possiamo scorgere in trasparenza che il mondo da vivificare è giunto tivamente, solo ciò che dà forma, ca, che le cose si collegano tra loro l'itinerario di chi, assicurandosi al- ad uno stadio ultimo di logorariempie il vuoto o misura la distan- e si distendono. Così i singoli og- le spalle la salda protezione dell'i- mento e di inerzia, e che la conza fra due cose, può presentarsi getti che si presentano chiusi in sé gioo, si è spinto ad esplorare e a suetudine da vincere oppone una invece isolato. Come la cera mo- ed isolati, come i tavoli, i bicchieri modificare il mondo esterno, per resistenza maggiore delle previsiodellata sull'intervallo fra un ramo posti sul tavolo e le persone che vi successivi e più ampi cammini cir- ni. Così, non ancora stanco, Merz e l'altro di un albero, nel punto siedono attorno, vengono allaccia- colari. Ma così dicendo, non fa- ha deciso di chiedere sostegno e sensibile della loro biforcazione. ti al tutto. C'è in Merz un passag- remmo in sostanza che ripercorre- collaborazione, non più unicaA volte Merz ricorre al tubo al gio fra il particolare e il tutto, rapi- re le tappe formative del lavoro mente alla tecnica e alla natura, neon, come ad un luminoso e vio- do ma direi pieno di tatto, nel sen- del demiurgo, dal punto di eruzio- ma alla memoria che estrae dal non traggano troppo in inganno le fantasie dell'intimità che può suscitare in noi la visione dell'igloo. Come vuole giustizia e obiettività, nella cosmogonia artistica di Merz, l'uomo occupa sì un posto, ma un posto marginale. Oppure l'uomo fa anch'egli centro in se stesso. Ma in tal caso non di più e non di meno di un rinoceronte o di lento spillo, per collegare tra loro so che non travolge il particolare. ne dell'energia creativa alle sue- suo fondo le immagini favolose, una iguana capovolta. con asprezza cose che apparente- Perché, pur afferrati nel movi- cessive manifestazioni sempre più quasi gli archetipi della ferocia, mente, ma solo apparentemente, mento spiralico, i bicchieri, come lontane dal misterioso punto di della potenza e della resistenza . ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ! Da·NewYork ! ■ ■ ■ . ■ ■ ■ ·.--------~ ■ ■ I ,. Ma sono sottigliezze, che peraltro ro volta dovrebbero servire a ri- qualche modo il nostro paese. Guggenheim Museum, si è esibito : L'artepoveraal P.S.1 l'ottimo catalogo, pubblicato da lanciare certe tematiche «civili». Oserei parlare piuttosto di una nel primo concerto di una tournée ■ ■ . . . Umberto Allemandi, con eccellen- Per faré un esempio, il 10% dei consacrazione, anche se va detto negli Stati Uniti il gruppo milane- ■ ■ (' erano almeno tremila per- ti apparati critici e storici rimette futuri proventi della mostra new- che il milione al giorno di visita- se Carme, che, pur essendo com- ■ ■ sone, il 6 ottobre, all'inau- a posto. yorkese andranno all'Unesco co- tori non è detto che conosca i pro- posto da elementi di eccezionale : ■ gurazione della mostra La mostra del P.S.l., comun- me finanziamento per la sensibi- dotti del tricolore. Peraltro, ac- capacità solistica, non si può dire ■ ■ The Knot: Arte Povera al P.S.l. E que, va ricordata anche per un al- lizzazione al problema del degra- canto alla celebrazione di Armani essere fra i più conosciuti del ■ ■ in effetti l'esposizione le meritava tro carattere su cui sarebbe bene do di Venezia. In altri termini, il e della sartoria, accanto al lancio mondo, né fra i più facili. Hanno ■ ■ tutte. Germano Celant e Alana discutere. Essa è infatti organiz- direttore della fondazione Paolo di Missoni e della maglieria, ac- eseguito, del resto, fra gli altri, ■ ■ Heiss hanno infatti raccolto nel zativamente il frutto di una curio- De Grandis e Maria Teresa Ru- canto al clamore per Magli e la brani di Bussotti e di Sciarrino. ■ ■ bellissimo contenitore (una specie sa collaborazione fra istituzioni bin per l'Unesco·hanno messo in calzatura, ci sono effettivamente Molto più ufficiale come nome, ■ ■ di fabbricane primonovecentesco, ed enti diversissimi fra loro. Dico moto un meccanismo di solletica- anche delle scoperte. Incuriosisce ma molto sperimentale come ope- ■ : tipo il Mulino Stucky di Venezia) «curiosa», si badi, non per critica- zione del mondo industriale e de- per esempio trovàre al quinto pia- re presentate, è stato Giulio Paoli- ■ ■ opere dei maggiori artisti italiani re, ma per rilevare un carattere gli affari allo scopo di trainare, no una enoteca con vini e menù ni, sapientemente esposto con ra- ■ ■ rappresentanti di quel movimento quasi impossibile a pensarsi in un attraverso l'arte, interesse verso italiani, e con qualche copia nien- re/azione alla Marianne Goo- ■ ■ che Celant stesso battezzò negli paese come l'Italia. Padrini dell'e- ulteriori progetti meno spettacola- temeno de La Gola negligente- dman, una delle più importanti : ■ anni Sessanta arte povera, per • sposizione sono stati infatti: una ri nel campo della cultura. Non è mente e sofisticatamente appog- gallerie della 57a Strada. In parti- ■ ■ contrapporlo alla imperante mini- società privata come la Fiat Usa; un progetto «di sinistra», come si giata in un angolo. colare una splendida installazione ■ ■ mal art. The Knot in effetti segue due enti pubblici, come il Ministe- suol dire, ma va certo osservato Al quarto piano scopriamo pe- in una stanza, con tre proiettori ■ ■ di poco altre due mostre analoghe ro della Cultura di Spagna e il Co- con attenzione perché da un lato raltro nell'allestimento le giganto- che coprivano le tre pareti con va- ■ •■ organizzate da Celant, quella di grafie dei personaggi importanti riazioni di un medesimo progetto ■ .. --------------------, ■ Torino e la precedente di Madrid. del nostro paese, fra i quali molto prospettico, con giochi di camere ■ ■ Ma l'evento di New York è di gran I I ci inorgoglisce Umberto Eco, un oscure disegnate e montate a col- ■ ■ lunga il più riuscito per qualità e I I po' meno la moglie del nostro pri- lage. In una stanza più piccola, gli ■ ■ quantità di opere. Dodici gli arti- I I mo ministro, signora Craxi (senza originali minuscoli delle tre proie- ■ ■ sti presenti: Michelangelo Pisto- I I ovviamente alcuna offesa per la zioni. Più qualche recente disegno : ■ letto, Luciano Fabro, Marisa e signora medesima). La Gola ha e qualche ulteriore lavoro. Una ■ ■ Mario Merz, Alighiero Boetti, I I fatto un'operazione giusta al mo- lunga fila di intenditori all'inau- ■ ■ Pier Paolo Calzç>lariJ,annis Kou- I Mensile di informazione culturale I mento giusto. Proprio adesso in- gurazione. ■ ■ nellis, Giulio Paolini, Giuseppe I diretto da I fatti si assiste a un rilancio in Da Sperone, una delle migliori ■ ■ Penone, Gilberto Zorio, Pino Pa- I Balestrini, Calabrese, Corti, Di Maggio, Eco, Ferraris, I grande stile della gastronomia ita- gallerie di Soho, grossa esposizio- ■ : scali, Giovanni Anselmo, varia- I Formenti, Leonetti, Porta, Rovatti, Sassi, Spinella, Volponi I liana, che scalza ormai dal primo ne invece di un artistanon notissi- ■ ■ mente disposti nei quattro piani posto quella francese, . sia come mo in Italia (almeno non a chi ■ ■ dell'edificio. I 48 pagine,Lire 5000 I gradimento del pubblico, sia (pur- scrive): Giacobelli, un artista un ■ ■ Molte opere, a dire il vero, era- I I troppo) come prezzi. È nato un po' materico, un po' concettuale, ■ ■ no abbastanza note per un pubbli- I I nuovo lussuosissimo ed eccellente un po' transavanguardista, di non ■ ■ CO eu~opeo, ~ome la Venere degl~ 1 Campagnaabbonamenti1986 1 ristorante, «Sandro», e seguita ad i":mediata ~ompr~nsib_il~_t~ec;erto: ■ stracci di Pistoletto, o uno deglz I A chi si abbonaentro il 15 Gennaio 1986 I imperare, nel Village, il tradizio- di non faczle «digestibzlita», ma ■ ■ igloo di Mario Merz, o gli alberi in omaggiouna litografiaa colori nale e storico «Ballato». Nella che in certe opere più piccole ri- ■ ■ di Penone o infine l'Italia rove- I in edizioneesclusivae numerata I «Rainbow Room» del Rockefeller sultava di un certo interesse. In- ■ ■ sciata di Fabro. Ma gli americani I formatomm. 430 x 290 I Center, il 2 dicembre, è atteso tanto si annuncia l'uscita di un ■ ■ erano estasiati, vedendo l'espres- I ·1 Gualtiero Marchesi per una esibi- grosso volume dedicato a consa- ■ •■ sione di un linguaggio artistico I Abbonamentoper un anno (11numeri)Lire 50.000 I zione. Il ristorante è anch'esso di crare un giov~?e fotografo _italia- ■ h l . , fi Inviarel'importoa CooperativaIntrapresa un italiano, Tony May, al secolo lt l ato in It ■ ■ e e per qua ita e per epoca a a I Via Caposile2 , 20137Milano I no,_pera ro gia ace am a- ■ gara con lapop art. E peraltro oc- I Conto Corrente Postale 15431208 1 . Antonio Maiullo, di Napoli. Lia,Aldo Fallai. Ell & Dana, que- ■ ■ corre dire che accanto àd opere Quanto al cibo italiano, si fa la sto è il titolo, illustra la storia dei ■ ■ più viste si. collocavano oggetti L - - - - - - - EdizioniIntrapresa - - - - - - .I coda per prendere un vero espres- due suoi modelli preferiti, che ab- : ■ inediti o meno consumati. Inoltre ... so al «Caffè Reggio Emilia», che biamo ampiamente visto soprat- ■ ■ alcuni artisti, nell'allestire perso- mune di Torino; un ente semipub- propone qualcosa di nuovo all'in- presenta in vetrina un'ottocente- tutto nelle foto per le campagne ■ ■ nalmente gli spazi, si erano dati r blÌcÒ, come l'Institute for Art and terno della società del grande ca- sca macchina da caffè; e si pagano pubblicitarie Armani. Un fotogra- ■ ■ anche a qualche autorivisitazione, Urban Resources, che mette insie- pitale, e dall'altro riesce a propor- cifre folli per avere il pane «all'ita- fo certamente estetizzante, che ■ ■ come è accaduto a Pistoletto e alla me sovvenzioni statali e private; re interessanti prospettive orga- liana» o i nostri biscotti da «Ca- qualcuno ha voluto criticarecome ■ ...., : sua Venere. Se eventualmente una una società senza fine di lucro, co- nizzative per manifestazioni cui- milio» in Madison A venue. Non vagamente «naz~ta» q~anto a gu- ■ """ ■ critica si può muovere a Celant, me la Academia Foundation, una turali. per nulla dalle parti di Versace, sto, ma che ha indubbiamente ca- ■ .s ■ questa p,µ} semmai rigu~rdare l'e- curiosa fondazione internaziona- I Armani, Benetton... E la rivista p~cità. d! provocazione, ~ una in-_ ■ ~ ■ stensione del concetto di arte po- le nata a Venezia l'anno scorso, e L'Italiada «Bloomingdales. » The Wine Spectator dedica la co- discutibile bravura nel/ uso dei ■ ~ ■ vera. Gli artisti presentati, infatti, che già ha allestito la mostra .i._. _________ ......._. __. pertina al signor Ruffino, «the materiali. Intanto, sempre in li- : ~ ■ anche se all'arte _rovera hanno «Quartetto» nella città lagunare, e The Knot è giunta a proposito nel man who lost his name». breria, le_vet~ine~i ri~mpiono ~el-■ ~ ■ partecipato, tuttavia hanno fre- che sta progettando la donazione mese di ottobre. Nello stesso pe1 I le traduzioni del/ ultimo Calvino, ■ 1 ■ quentato anche altri e diversi ismi di una colossale opera dell'artista riodo infatti il più grande e lus- Altre italianerie _ Mr. Palomar, della Divina Com- ■ ~ ■ del dopoguerra, soprattutto in cino-americano Tschai al Museo suoso magazzino di New York, .._..___________ __._ media di Dante e delle Commedie ■ ~ ■ tempi recenti. Un pezzo di Paoli- de la Villette a Parigi. La fonda- Bloomingdales, propone una pre- Ma non è affatto la sola cultu- di Machiavelli. Una volta tanto, i ■ ~ ■ ni, qualcosa di Boetti, qualcosa di zione è costituita da soci di tutto il sentazione tematica di merci. Il te- ra ufficiale, o comunque storica, colonizzatori sembriamo noi. ■ i.:: ■ Zorio sono infatti da definirsi de- mondo che versano notevoli som- • ma è l'Italia, anzi «Ecco l'Italia», dell'Italia che va per la maggiore ■ ~ : cisamente come concettuali, se l'e- me di • denaro per sovvenzionare quasi che gli otto piani della Rina- nella metropoli americana. Saba- Omar Calabrese ■ -g Ltichetta serve proprio a qualcosa. iniziative artistiche, le quali a lo- scente americana scoprissero in to 5 dicembre, ne~'auditorium del . ■ ~ ......................................................................... ..

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