Alfabeta - anno VII - n. 78 - novembre 1985

Lf operaio di Ernst ]unger e Jacques Offenbach e la Parigi del suo tempo di Siegfried Kracauer sono vicini nella stesura (rispettivamente 1932 e 1937); appaiati nella traduzione italiana, sono anche assai utili da leggersia contrasto e (idealmente) sullo sfondo del coevo PassagenWerk benjaminiano. Entrambi i nostri testi nascono da un impulso nietzscheano - o meglio da due impulsi differenziati dell'ultimo Nietzsche: la volontà di grande politica e l'élogio della profondità della superficie, Off enbach (e il suo protetto Bizet) versus Wagner... Per il resto niente è apparentemente più diverso dei due testi: ossessivo e metallico incanto della tecnica nel primo (fino a porre la tecnica, secondo la famosa recensione benjaminiana come «feticcio del tramonto»), pieno dispiegamento di quei lati per cui Nietzsche è, heideggerianamente, pensatore della tecnica, erede e liquidatore dell'epoca metafisica; spumeggiante esercitazione il secondo, a mezza strada fra il grande giornalismo e la sceneggiatura cinematografica, già sapientemente articolato in dialoghi, flashback e dissolvenze, da quell'attento critico filmico che Kracauer notoriamente fu. Il libro di funger è attraversato da capo a fondo dal pathos della forma: vi irrompe dominante l'immagine nietzscheana dell'asce- •si, contrapposta alle figure della società e della legge e associataalblema pertinente alla filosofia della scienza, anzi di uno dei suoi aspetti-chiave, quello della relazione sussjstente tra proposizioni teoriche (aspettative generate da una teoria) e proposizioni osservative (verifiche fattuali). Ora, secondo Gargani, Wittgenstein ha introdotto una prospettiva del tutto nuova, coerente con lo sviluppo della sua teoria del significato fondata sull'uso. Mentre la filosofia tradizionale, e in particolare Russell nella sua Theory of Knowledge, vedeva la relazione tra aspettativa e suo soddisfacimento come relazione a tre termini - la propoAl servizio si accede per abbonamento annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,lxl,4 Lire 30.000, doppio cm. 5,1x3 Lire 50.000. 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La «grandeforma» è quella della tecnica moderna, così come scaturisce dall'unione dell'industrializzazione e dell'esperienza meccanizzata e massificata della guerra. Questa è forma totale di forze elementari, laddove la società borghese ha perso il contatto con tali forze e sostituisce vanamente la dialetticaallaperdita della forma. L'unilateralità della lettura nietzscheana emergechiaramente nel- ['assunzione positiva dello <<Stato» contro la «società» - qualcosa che l'antistatalista Nietzsche (ma anche lo ]unger degli ultimi romanzi) non si sarebbe mai permesso! Eppure il libro non è banale: non lo è neppure nella gelida esaltazione della guerra che non diventa mai esaltazione dell'unicità dell'esperienza eroica individuale (malgrado il coraggio personale . del- ['autore e la sua biografia militare nella Legione straniera, nella prima e seconda guerra mondiale, 20 luglio 1944 compreso), ma piuttosto presa d'atto congiunta della disciplina monacale delle trincee e delle meraviglie distruttive dei mezzi di sterminio di massa. Un'esperienza assai vicina a quella del futurismo italiano. Per ]unger l'èra sopravveniente della grande forma equivale ali'estinzione simultanea dell'individuo (con le sue comiche nostalgie romantiche) e delle masse raccolte sizione esprimente un'aspettativa, l'evento materiale che la soddisfa e il riconoscimento di tale soddisfacimento attraverso un confronto attuato dal soggetto - Wittgenstein elimina la nozione di soggetto giudicante e la necessità di una comparazione entro la mente. La relazione tra aspettativa e suo soddisfacimento viene a dipendere direttamente dal sistema di regole grammaticali che regolano l'operare con le proposizioni; tutto avviene all'interno dell'uso del linguaggio, senza la necessità di una sorta di stampo mentale in cui aspettativa e soddisfacimento si Volontà n. 3/1985 Rivista anarchica trimestrale A. Bertolo, gli ex, il buon senso e l'utopia • I G. Bataillon, Moskitia 1984/ P. Horovitz, il Nicaragua e la sfida ali'America / R. Lourau, le avanguardie tra istituzionalizzazionee autodissoluzione I C. Orsoni, la rivoluzione in questione Una copia L. 4.000 / abb. annuo L. 15.000 Ed. Volontà, c.p: 10667, 20100Milano ut nt285 gennaio - febbraio 1985 Foucault, La questione del soggetto Foucault, Il problema del presente Fontana, La comunicazione impossibile Narbone, Governo militare e governo del sociale Feyerabend, Chi ha paura dell'uomo nero? Ariosto, Feyerabend, sirene e ultimi fuochi Babilonia Mensile di cultura e seduzione gay, in edicola a L. 3.500 BabllomaEdizioni Flash Art La Prima Rivista d'Arte d'Europa Ogni copia Lire 5.000 Abbonamento per 8 numeri Lire 30.000 GiancarloPoliti Editore Carte Semiotiche numero O Teoretica: Umberto Eco, L'Epistola Xlll e l'allegorismo medievale Monografia: La le!tera (saggi di Cohen, Grivel, Queré, Schneider, Violi) Studi e ricerche: Giovanni Bottiroli, Metonimia e metafora; Marcello La Matina, Sul caso Chinnici La Casa Usher Editore su base economica e democratica. In questo senso il libro, pur partendo da un'esperienza tipicamente da fine- Weimar, ci parla di cose ben più recenti: i servizi d'ordine del 1968, gli incappucciati del 1977, i guerrieri della notte di New York... Il disprezzo per la palude democratico-dialettica (e la conseguente appropriabilità, diciamo, da parte di «opposti militarismi») si manifesta su uno sfondo dichiaratamente metropolitano (magari della Metropolis di Lang... ), con grandi intuizioni su~'avvento della riproducibilità tecnica, sull'impoverimento positivo dell'esperienza, sulla réclame e sulla fotografia, cui Benjamin è spesso (e forse troppo tacitamente) debitore. Cos'è allora che manca, in questa analisi traslucida, cristallina del moderno? O meglio: perché si soffoca in quest'aria rarefatta? Manca - in questo parziale erede di Nietzsche - il dionisiaco, manca • Offenbach, lo spirito di danza, quell'Offenbach a proposito del quale Kracauer fa rilevare come i «seri» Contes de Hoffmann non sono «più profondi» delle operette, ma servono a mettere a nudo i fondi cupi da cui erano nate le operette, dimostrando così la loro profondità. Kracauer è allievo di Simmel: Offenbach è lo spirito del denaro, la musica della forma-merce. L'assenza di Offenbach in ]unger è la trascuranza del nesso persistentefra tecnica e merce nel moderno, l'illusione formalistica che incontrano: una proposizione consegue il proprio significato «di proprio pugno», in assenza di un «terzo evento» mentale. Questa interpretazione del soddisfacimento di un'aspettativa come immanente all'uso del linguaggio liquida la centralità del soggetto giudicante della filosofia tradizionale, che effettua confronti e scelte e infine formula il suo giudizio. Si tratta di una prospettiva che ha considerevoli somiglianze con l'interpretazione - appunto immanentistica - che della mente ha dato Bateson. Secondo quest'ultimo ogni sistema capace di reagire a una differenza Strategia Quindicinale della comunicazione pubblicitaria/Agenzie/Utenti/ Mezzi. Abbonamento annuo L. 55.000 . Pola Editrice Corpo 10 Raccoglie alcune tra le più significative esperùnze della scrittura contemporanea Via Lecco 2, 20124Milano Telefono (02) 2718758 Il piccolo ans diretto da Sergio Finzi L'enipla .dell'ilhlstrniom Didascalie per un disegno della clinica psicoanalitica, di V. Finzi Ghisi. Disegni ai margini (Stendhal, Sterne, Freud), di G. •Gramigna. I volti della sofferenza, di F.M. Fe o. Le radici del tempo nella fisica, di Ilya Prigogine. E, tra gli altri, M. Spinella, E. Krumm, G. Crepax. Anno XIH, n. 47, p. 208, L. 8.000 Pani quaderni d'arte a cura di Nanni Menetti n. 1, marzo 1985: interventi di A. Barsi, G. Bonacini, G. Celati, A. Faeti, F. La Polla, N: Lorenzini, N. Menetti, L. Nanni, A. Porta, L. Vetri, C. Viviani, G. Zucchini. pagine 152, L. 8.000 e/o «Pani», Casella Postale 223, Bologna. L'inesistente n. 11, aprile maggio 1985 Emergenza, dissociazione, amnistia: questioni di tradizione politica. Per una cultura indipendente. Colloquio con Bifo su «Topia». Le forme di coscienza come limite del movimento operaio. Per Godard (Peccato Godard!). Abb. annuo di L. 10.000, ccp 16734402 Redazione: v.iaMoline 2, Bologna. la seconda possa essere rigettata nell'odiata «società» borghese, lasciando la prima a libera disposizione del «tipo», della Wir-Zeit, la comunità del· tipo succeduta all'individualismo, alla Ich-Zeit. Al cristallo jungeriano, rispetto alla benjaminiana Dialektik im Stillstand, manca la dialettica, mentre è fin troppo presente lo • «stato d'arresto». Nel_terso nitore di queste pagine si congela un eccesso di autenticità, un difetto di quel/'amore nietzscheano per l'iridata superficie che prorompe invece nel libro di Kracauer, conferendogli reale profondità. In questo pathos del- ['autenticità Junger è molto vicino alle tensioni del primo Heidegger, a una decisione anticipatrice, che qui si volge alla forma, pur lasciandosi libero un accesso alla fuga anarchica (singolarmente parallela, ma incomunicante, con quella di Benjamin: droga, diari parigini, ascesi antiromantica). Il denaro, ia merce, il nesso sociale non può dunque essere sciolto dalla tecnica moderna e quest'ultima non può svellersi tanto facilmente dalla sua base borghese. li «dominio» non sostituisce i rapporti di produzione. ]unger vive un'illusione che è del tutto parallela a quella di una certa mistica operaista che emancipa troppo drasticamente il desiderio dal bisogno, il politico dal sociale. L'organizzazione monastica non cresce sul vuoto dei rapporti di produzione, per quanto le letture· tradizionali di essi possano essere e dotato di meccanismi autocorrettivi è definibile come mente; data questa definizione ampia, viene a cessare ogni supremazia dell'intelletto umano, e ogni necessità di un «cogito» cartesiano. «(... ) si può affermare che qualunque insieme dinamico di eventi e oggetti che possegga circuiti cau-e sali opportunamente complessi in cui vigano relazioni energetiche opportune, mostrerà sicuramente caratteristiche proprie della mente. Tale insieme eseguirà confronti, sarà cioè sensibile alla differenza (.. ); '.'elaborerà l'informazione", e sarà inevitabilmente autoVolontà rivista anarchica trimestrale n. 4/1984 R. Pagés, La libertà, la guerra, la servitù / R. Dadoun, Vivere l'anarchia / M. Borillo, Verso un 1984 informatico?/ C. Ward, L'anarchismo e la crisi del socialismo/ R. Guiducci, Il potere secondo Galbraith / ... una copia L. 4.000 / abb. annuo L. 15.000 Ed. Volontà, c.p. 10667, 28108 MIiano Libri Imminente: Jean François Lyotard Il muro del Padftco traduzione di Nanni Balestrini Multhipla Edizioni Quaderni 1 Lovato Guerrino: Sfoghidel cuore di un frate amante dell'arte EdizioniStudioItaliano Strada22 luglio 42, 43100Parma Paolo Guzzi Continuum LucariniEditore Lire 4.500, Pagine 54 Fabio Bazzani Weitlinge Stirner. Filosofiae storia (1838-1845) Angeli Editore 1985, 211 pagine, Lire 16.000 Berlinguera Livorno Tre discorsi Introduzione di Nicola Badaloni CooperativaEditriceDimensioni via Paoli 16, 57125Livorno divenute insufficienti (di qui il fascino non reprimibile di dette analisi parziali). Rispetto a Nietzsche abbiamo qui un nichilismo per così dire cortocircuitato, che non vuole più passare per i meandri della decadenza e si arroga direttamente una forma costruttiva, irrigidisce il divenire in una cattiva stabilità dell'essere. Proprio la mancanza di spirito di danza produce l'evaporamento del dionisiaco, la carenza di vera tragicità. Per quanto le strade di ]unger anticipino coraggiosamente gli incubi dell'attualità (dal traffico al terrorismo, dal/'eterogeneità urbanistica al controllo per bande del territorio), la descrizione kracaueriana dei boulevards e dei passages contiene un accenno più profondo alle radici e alle stigmate permanenti del moderno, contiene la dialettica del suo svolgimento e della sua decadenza; suggerisce la condizione anticipata di rovina in cui si sarebbe trovato in futuro, anche senza che una rivoluzione si insedi sulle macerie, ancor oggi affidate allo sguardo impotente dell'angelo kleeiano. Ernst Jiinger L'operaio Milano, Longanesi & C., 1984 pp. 274, lire 23.000 Siegfried Kracauer Jacques Offenbach e la Parigi del suo tempo Casale M., Marietti, 1984 pp. 305, lire 30.000 correttivo (... )». (G. Bateson: Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano, 1976, p. 346). Pur tenendo debito conto delle differenze, diversi filoni del pensiero contemporaneo sembrano convergere, pertanto, verso un indebolimento del soggetto tradizionale (caratterizzato da un «possesso soggettivo e rappresentazionale» della verità), cui corrisponde un venire in primo piano dello sfondo (ii contesto implicito del gioco linguistico; il sistema di aspettative, valori etici e requisiti estetici che sorregge una teoria scientifica). FrancoZoja Nei racconti di Franco Zoja si avverte un inciampo che scompone e lacera il soggetto. Uno scrittore che dovrebbe meritare l'attenzione della critica qualificata. Poeticamente testi - 11 - Ferrara Varie 1''rate111 Format - architetturesonore Musica per ambienti, sculture sonore, sonorizzazioni di tutti i tipi, design acustico. Interveniamo su: giardini e parchi, spazi urbani, feste, mostre, sfilate, ambienti e cose. Progettazioni acustiche di oggetti d'uso comune. FratelliFonnat s.a.s. via Massaia 4, 50134Firenze, 055/48483_7 Poeticamente testi A partire dal 1986verrà pubblicato un annuario di poesia I prosa I saggistica I recensioni (in forma di ciclostilato). La collaborazione è aperta a tutti. Inviare le proprie proposte a: Poeticamente via Vegri 11 - 44100Ferrara L'eco della stampa dal l<JOl legge e ritaglia giornali e riviste per documentare artisti e scrittori sulla loro attività per informazioni: Telefono (02) 710181-7423333 L'eco della stampa Via Compagnoni, 28 - 20129Milano

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