svegliare con precauzione la graziosa dormiente, e difatti sono riuscito a prevenire le urla che temevo». Ma cosa succede alla fine? «La mano si è ritratta; ma, non so come, mi sono trovato al -suo posto. Mi immaginerete, a questo genitalizzazione: l'eiaculazione, come dépense energetica, non ·fa forse scivolare verso quella morte da cui bisogna preservarsi? Ritenere lo sperma significherà invece assumere la «regressione a uno stadio anteriore della sessualità» punto, sollecito, attivo, no? Nien- che implica !'«erotizzazione di tutte affatto. Ho preso gusto alla len- · to il corpo, un ritorno ai giochi e ai tezza, vi dico. Una volta sicuro di piaceri infantili che la psicoanalisi arrivare, perché affrettarsi?»10 chiama polimorfi, pregenitali e· 4. Ma non c'è fretta: è probabi- perversi» 1 4. Il tantrismo ci mostra le che, con la-minuzia dei prelimi- ciò che.l'erotismo alla occidentale nari, Valmont intenda· anticipata- nasconde:- l'eventualità di una -permeate riscattare •agli occhi della petua rinascita hic et nunc. Perché • sua conquista la prevedibile brevi- mai l'erotismo dovrebbe per semtà della conclusione. L'austerità pre legarsi al libertinaggio, cioè aldelle Liaisons f.orsenon è purita- .. • l'ascetismo, cioè ancora all'invecna, ma è certo protestante, nel chiamento e alla paura della morsenso che, secondo Paz, l'erotismo te? Non ci si potrebbe, anche in protestante associa «alla ritenzio- 'Occidente, indirizzare verso un. ne reale o simbolica degli escre- Eros un po' più ridente, verso un menti» - accumulazione bancaria, Eros della danza e della leggerezcompunzione mentale o banale za? Ritornare non certo a Indra - costipazione - l'«eiaculazione ra- le differenze di cultura sussistono •pida (... ) trionfo dell'erotismo ge, nitale, distruttore e autodistruttivo: frigidità nella donna e piacere frustrato nell'uomo»11 • Anche la fredda eleganza del!' Histoire d'O fa riflettere: non c'è un orgasmo femminile che.non sia ricalcato o plasmato, per così dire, sulle forme di un'eiaculazione maschile, in accordo con l'apparato (le catene, i ferri, la frusta ecc.) e la lentezza dei preparativi .. E gli amanti successivi d'O si adoperano, si sa, a sodomizzarla: forzano il passaggio, fino ad allargarlo alle dimensioni di una seconda vagina. - Escissione a ritroso o all'inverso? O, nome decisamente più che simbolico: tipograficamente allusivo, si offre quasi pienamente·, e in ogni istante, ùisponibile e penetrabile; debitamente rimodellato,- il suo ano non si accontenterà più di dare, saprà ricevere ... Queste mondanità in una O ricca, fredda e (secondo il tono del libro) costipata, trovano la contro-. parte - e la controprova del loro protestantesimo - in un romanzo dal titolo non .meno evocatore, S,, · di Claude Cariguel. S come Sodo-. ma! A letto col narratore, e apparentemente poco convinta dell'eiaculazione precoce di lui, una conoscenza di terz'ordine di nome Pat si domanda se il suo amante è a vela o a vapore: «Claude, when did you sleep with S., last?»12 • A Claude non resta che provare di nuovo a Pat la sua buona volontà. Ora, il racconto di questa 'nuova impresa è rivelatore: «Non mi fer- . mo malgrado la stanchezza. Il mio piacere è, del resto, relativo (... ). Le labbra del suo sesso mi stringono come una pianta carnivora ( ... ): che cosa ci faccio là dentro?»13 Se «fottere» è la parola giusta, la confessione rivela sia una frigidità maschile (dovuta, è vero, alla stanchezza), sia l'identificazione della bocca inferiore a quella superiore, la fobia di una vagina dentata. Questo tipo di erotismo non scherza affatto. 5. Dunque, rigidità e mancanza di umorismo caratterizzano, tra le altre cose, l'erotismo protestante. Però è possibile paragonarlo al rito sessuale del buddhismo tantrico - non meno serio, immobile e meditativo - in modo da chiarire il parallelo tr-a-l'evoluzione dell'Oc- ,cidente verso il··,libertinaggio e quella dell'Oriente verso il sorriso di Buddha. I segni si invertono: mentre il protestantesimo è incline all'eiaculazione precoce, il tantrismo richiede la. ritenzione· dello sperma .. E, mentre il protestante tesaurizza -i suoi escrementi, il· buddhista li mangia: trasgredisce ai divieti alimentari, si nutre di carne bovina, umana, di deiezioni varie.- e beve vino! Stoccaggio anale e accumulazio- . ne del seme dipendono dalla memoria: per l:eternità..,si sfida la morte. Ma il tantrismo rifiuta la oltre qualsiasi volontà di esotismo - ma a un Dioniso liberato dal peso della sua storia? 6. Si direbbe che, in questo campo, l'arte, la grande arte occidentale, spiani la via in modo decisivo. Se non altro per il recupero e la sublimazione, o la libera espressione di metafore·erotiche. Quando Velazquez dipinge la Ven'ereallo specchio, riattiva la metafora del volto e· del sesso·: come la ragazzina - o, secondo Paz, la nana - nell'incisione di Posada, la Maja . - pardon, la Venere - di Velazquez si presenta di spalle allo spet-· tatore. Però è distesa, e non le vedremmo il viso, se non si guardasse in uno specèhio, che un Amore le tende e che riflette, proprio al di sopra ·dei glutei, il suo sguardo e l'abbozzo di un sorriso. Così, come in una carta da gioco, l'alto e ti basso si mostrano nel medesimo istante: non ribaltati e opposti ~ma tanto vicini da suggerire uria eventuale interscambiabi• ·riflesso di un volto, ma la sensualilità; il culo offrendosi direttàmen- -tà della carne. te, il volto nel riflesso dello spec- • 7. Freud adombra la distinziochio. Le esplosioni del principio di ne tra if gioco di parola (ola metapiacere sarebbero più reali dei gio- fora) e l'arte, giacché entrambe •chi di specchi del principio di real- rappresentano una vittoria sul tà? Il quadro fissa, in ogni caso; principio di realtà: ma è chiaro che questa precessione. Si pensi a ciò l'arte colloca, approfondisce, sviche Lévinas dice· della pittura: luppa in lentezza e durata quella «Eternamente la Gioconda sorri- «prima» denuncia del principi-odi • • derà». Sì, la tela immobilizza il ge- realtà ·che è la· metafora. Questa, sto, lo cattura in un frattempo ché, immediatamente, si •inscrive in alla lettera, arresta lò scorrere dèl utra tradizione: non si presenta più tempo: Ma; contrariamente a Lé- • • isolata e nuda, ma in risonanza e vinas,· noff abbiamo· alcuna ragio- • • in situazio·ne,-·come integrandosi ne di disprezzare - almeno·in que- in ·un linguaggio effettivo, in una sto caso - questo movimento· di • comunicazione viva. sospensione, questa epoch~, que- • ·Che· i1corpo· diventi linguaggio, sto rallentamento o immobilità •come nei pittori e negli scultori, o •ché ·l'arte impone alla ·realtà: che il linguaggio prenda corpo, coLa pittura esalta la lentezza; ma ·me nei musicisti e nei poeti, l'ésin senso opposto a qualsiasi liber- senziale è che corpo e comunicatinaggio: grazie' alla·:leritezza·, al zione si fondano e si confondano, rallentamento •·proprio anzitutto •che il corpo si faccia immagine e della pittura, fa Venere, con-tem- che l'immagine si incorpori, dunLa tentazione di Sant'Antonio (1878). plandosi nello specchio, dà modo· al principio di realtà, al semisorriso della Giocbnda nei suoi lineamenti, di esiliarsi nelfo specchio e di non uscirne più. Ma qui, in pri-. mo piano, la Venere accorda con la sua posa la vera realtà - la vera eternità - al ghigno oscuro delle sue chiapp·e. Si dirà che sìamo noi a sollecitare l'immagine,· che il fondoschiena della Venere è in primo piano accidentalmente, e dunque che la sèena non rappresenterebbe che la «cristallizzazione di un ·momento. in realtà già svanito»·? 15 Per fuggitivo che sia - «in realtà» - il narcisismo di una Vener~ - pardon, di una-Maja - l'arte contribuirà a rallentarlo, e così ad attenuarne, se non· a prevenirne, la scomparsa. L'eternizzazione non codifica l'immobilità o la stasi, ma il movimento, la circolazione della metafora nel profondo del corpo, il farsi-immagine del corpo; non il que che le parole cessino d'essere delle cose per diventare corpi vivi e che i corpi si sublimino in parole incoative - e per noi tale è la funzione dell'erotismo. Sottoscriviamo interamente ciò che insegna Octavio Paz: il corpo «è immaginario non perché manchLdi realtà, ma perché rappresèrifa la realtà più reale»; anche se «dominare ·il corpo è sopprimere le immagini che emette (o) dissiparne la realtà, ed è quel che fa il libertino ( ... ). Perché la realtà del corpo è un'immagine in movimento fissata. dal desiderio. Se il linguaggio è la forma più completa della comunica- . zione, la perfezione del linguaggio non può che essere erotica e include la morte e il silenzio: lo scacco del linguaggio: .. Scacco? Il silenzio non è lo scacco ma il compimento, il culmine del linguaggio. E perché ostinarci a dire che la morte è assurda? Che ne sappiamo della morte?» 16 Il legame tra l'erotismo e la morte si intesse nell'arte e' attraverso l'arte. Dicendo che l'arte prolunga la metafora nella tradizione, non facciamo che ricordare che l'arte dà forma alla tradizione. Ma· la ·forma è «il trionfo •sulla morte o una nuova trappola di Thartatos e della sua complice, la sublimazione>)?Risposta: né l'uno né·l'altra! -La forma è «amore frenetico, desiderio esacerbato e ìnfi~ nitamente; paziente di fissare, non il corpo, ma il movimento del corpo: il corpo in movimentò verso la morte. Il corpo scosso, trascinato dalla passione» 11 • Non· si cerchi nel percorso di Octavio Paz, che qui schematizziamo, ·uh tacito consenso o un omaggio alla morte: quella sublimazione, che è l'erotismo, mira unica-· mente a «ritornare al corpo» 1 .8 Nel che l'erotismo è una sorgente, o meglio la sorgente, dell'arte: il gioco di parole, che sia visto dalla parte del. volto e. della realtà - il motto di spirito - o dalla parte del piacere e del culÒ- lo scherzo licenzioso ( contrepet) - ha per moralità la 'propria dissipazione. L'arte in compenso si ·alimenta di •un erotismo :votato all'immoralità del ·«desiderio in cerca di incarnaziorte» 19, cioè all'immortalità dell'«eterno» ritorno-a una perversione pobmorfa ,- ritenzione del seme •che preserva· dalla morte, e non dépense -allaBataille ... L'arte è assegnare, al di là dei giochi di parola e delle· metafore, una forma di vita a un gioco lingui- 'stico; che si tratti di una· «forma» non significa certo che la morte sia• neutralizzata ..:..,a.nche se questa «forma» è una «forma di vita» -;· significa che la «perdita di energia vitale» è scongiurata nel presente: per un certo periodo, in un certo momento della vita. Conservazione, o ritenzione, 'di fronte alla morte: e dunque, ricorso all'infanzia e al polimorfismo pregenitale,. al corpo come totalità. Il tantri-· smo è più vicino all'arte così intes· sa, che non il protestantesimo; pii! : ~ vicino, sebbene non in modo deci- • sivo. Vicino senza essere connesso. Ecco perché, in nome di una lentezza che dovrebbe esaltare l'oblio piuttosto che la memori~, o. più esattamente che sarebbe capa-. ce di mettere la memoria al servizio dell'oblio, cerchiamo l'al di qua delle formule e dei riti tantrici: i sussulti di una «gaia scienza erotica», il riso (incontenibile} che perdura, l'indefinito della presenza e fa fusione con la natura. L'erotismo ha allora a che fare con la giovinezza, non nasce dal distacco ascetico/libertino cui la nostra cultura ci condanna. Erotismo-passione, che manda in cortocircuito qualsiasi contrattazione, qualsiasi tattica, qualsiasi calcolo, qualsiasi aggressività. Un erotismo che, secondo la formula di Lyotard, «smemorizza, come l'inconscio». Secondo certi studiosi, il taoismo avrebbe 'costituito, prima del tantrismo, un erotismo di questo tipo: preoggettivo. Presoggettivo, anche: che abbandona, al di qua della piega soggetto/oggetto e al di là della distinzione fra l'io e l'altro, al turbine della Natura, al gioco del Mondo, al Caos. 8. Si presenta, a questo punto, una pesante obiezione, che nessu- . ~ no ha esplicitato meglio di Jean -. François Lyotard in Economie li- 1 bidinale2°. ~ Preoccupato di «cogliere affer-. ~ mativamente» il «godimento», "' ~ •Lyotard si rivolge, nel capitolo in•· ~ titolato «Coitus interruptus», al-· ~ l'erotica cinese classica; per con- ~ statare che «vanno criticate dottri- . ~ ne peraltro care alla nostra nostal- ~ gia di occidentali, e non bisogna ~- accordare il minimo credito nep- ~ pure al Tao e alla sua splendida i dottrina della debolezza - anch' es- . , §, "'
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