Alfabeta - anno VII - n. 74/75 - lug./ago. 1985

Supplemento ad Alfabeta n. 74/75 Luglio/ Agosto 1985 Edizioni Intrapresa Via Caposile 2 20137 Milano Direzione e redazione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino di Maggio, Umberto Eco, Carlo Formenti, Maurizio Ferraris, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella, Paolo Volponi Art director: Gianni Sassi Editing: Marisa Bassi (Asterisco - Milano) • Grafico: Bruno Trombetti Jean-Jacques Lebel Apro la discussione L e Rencontres Poétiques di Cogolin hanno due anni, Milanopoesia tre, la Black Book Fair di Londra (con letture in pubblico) ha avuto luogo per la quarta volta, Polyphonix è ormai giunto al nono Festival internazionale (a Parigi, Milano, New York o San Francisco, senza contare le altre manifestazioni collettive organizzate, in varie sedi, a partire dal 1979), One World Poetry, organizzato da Ben Pousset a Amsterdam, esiste da sei anni, il Festival di Rotterdam da oltre quindici, mentre altri festival di poesia - effimeri, irregolari - si svolgono un po' in tutto il mondo. Sono altrettanti segni evidenti della trasformazione delle arti poetiche, del proliferare e della vitalità delle loro varie componenti. Questi incontri fittissimi, e il pubblico che richiamano, non si oppongono alla produzione e diffusione degli scritti tramite libri, riviste, plaquettes, né alla produzione e diffusione di trasmissioni radiofoniche, di dischi, di cassette, ma• viceversa -aggiungono ·dimensioni fisiche, concrete, collettive, sociali- al lavor-0 poetico, e perciò rimettono in gioco in modo specifico la funzione e il funzionamento delle arti poetiche nella società. Grazie alla «crescita» (o alla «rinascita») della poesia in pubblicb da una decina di anni a questa parte, si sono moltiplicati gli spazi in cui la poesia ha ottenuto diritto di Alcuni degli otto inserti pubblicati da Alfabeta (per l'elenco completo vedi l'inserto nel n. 72, maggio 1985, p. II) hanno il titolo di «Supplemento letterario» con numerazione progressiva e, analogamente a quello che presentiamo in questo numero, sono uno sviluppo periodico del lavoro più propriamente letterario che è interno al giornale. Ne diamo qui di seguito uno schema riassuntivo. Alfabeta n. 50-51 (Luglio-Agosto 1983) Supplemento letterario. I Testi di Giampiero Comolli, Giancarlo Marmori. Giampaolo Proni. Giovanni Puma, Lea Vergine Poesie di Fabio Pusterla, Valerio Magrelli, Marica Larocchi, Biancamaria Frabotta, Cesare Ruffato, Maurizio Brignone, Bruno Di Bernardo, Milli Graffi, Patrizia Vicinelli Articoli di Pier Aldo Rovatti, Maria Corti, Antonio Porta, Luciano Anceschi, Omar Calabrese, Nanni Balestrini, Francesco Leonetti Alfabeta n. 56 (Gennaio 1984) Supplemento letterario. 2 Testi di Antonio Porta, Umberto Eco, Aldo Gargani, Alberto Boatto. Eugenio Vitarelli, Umberto Lacatena, Giuliano Gramigna, Francesco Muzzioli, Franco Rella, Toti Scaloja, Francesco Leonetti, Nuria Sch6nberg Nono Poesie di Carmen Gregotti, Gilberto Finzi, Vincenzo Bonazza, Franco Beltrametti, Laura Bergamini, Paolo Repetti, Giovanna Sicari Immagini: Le carte da gioco disegnate da Arnold Sch6nberg Alfabeta n. 62-63 (Luglio-Agosto 1984) Supplemento letterario. 3 Il senso della leueratura Articoli di Filiberto Menna, Antonio Prete, Natale Tedesco Testi di Alberto Arbasino, Angelo Guglielmi, Maria Schiavo, Giuliano Scabia, Caterina Galizia, Michele Spina, Carla Vasio, Marina Mizzau Poesie di Nanni Balestrini, Amedeo Giacomini, Patrizia Valduga, Giorgio Ficara, Ermanno Krumm, Paolo Ruffilli, Piero Del Giudice, Sybren Polet Alfabeta n. 69 (Febbraio 1985) Supplemento letterario. 4 Le 1endenze di ricerca: 1u110il dibauito di Palermo '84 Luigi Malerba, Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino, Francesco Leonetti, Angelo Guglielmi, Jacqueline Risset, Antonio Porta, Arnaldo Pomodoro, Romano Luperini, Stefano Agosti, Nadia Fusini, Adriano Spatola, Antonio Tabucchi. Eleonora Fiorani, Gianni Sassi. Paolo Bertetto, Maurizio Cucchi, Biancamaria Frabotta, Giuseppe Conte, Milo De Angelis, Roberto Di Marco, Giorgio Celli, Francesco Muzzioli, Filippo Bettini, Niva Lorenzini. Silvio Ramat, Giancarlo Majorino, Giovanni Giudici, Cesare Viviani, Michelangelo Coviello, Guido Guglielmi, Patrizia Valduga, Gaetano Testa, Aldo Gargani, Giancarlo Ferretti. Giovanni Raboni Milanopoesia; Stichting One World Poetry, Amsterdam; Association Polyphonix, Parigi; Apero/Paca, Cogolin Poesiadalpalco ciitadinanza. Ce ne sono di riservati alla letteratura accademica, che si conformano strettamente alle sue norme di riproduzione: per esempio, il Festival di Rotterdam o la «Maison de la Poésie de la Ville de Paris». Altri ancora si aggrappano all'avanguardismo dei bei tempi andati - che da un bel po' è diventato accademico -, e manifestano un certo panico nei confronti delle correnti sperimentali contemporanee: vedi l'ex Festival dei Poeti di Roma, le serate di poesia del- !' ARC o del Théatre National de Chaillot e, da un po' di tempo (per un moto involutivo), One World Poetry a Amsterdam. Altri, infine, sono esplicitamente dedicati a una «specialità», come i festival di poesia che accompagnano la Black Book Fair di Londra, di ottima qualità ma riservati esclusivamente (per lodevoli motivazioni politiche) ai poeti neri. Ci sono anche degli attempati «avanguardisti» che si arroccano sul separatismo e la marginalità, come gli organizzatori di quei festival che, dalle due sponde del1' Atlantico, sono riservati alla poesia sonora o a qualche altra corrente esclusiva. E finalmente ci sono spazi che scelgono di aprirsi a .ogni forma e a ogni linguaggio (letterature scritte o orali tradizionali, poesia visiva, poesia sonora, poesia ·elementare, jazz-poetry, dub-poetry, poesia diretta, poesiaperformance, ecc.) - La Revue Parléé del Centre Pompidou, Milanopoesia, Pol.yphonix o le Rencontres de Cogolin. Sono spazi, fissi o nomadi, che adottano criteri di selezione qualitativi e non settoriali, dogmatici, classici o burocratici. Non sto facendo una lista o una gerarchia degli «spazi» - sicuramente ne dimentico qualcuno -, indico semplicemente tendenze, orientamenti, modi di funzionamento diversi. Mi pare che sia ora di discuterli con molta franchezza. Propongo quindi agli organizzatori e ai partecipanti delle Rencontres Poétiques de Cogolin (nella giornata di Claudio Parmiggiani, Senza titolo, 1969 martedì 9 luglio) di dibattere i seguenti punti: - I problemi estetici, economici, organizzativi posti dal funzionamento degli attuali festival di poesia sono legati o no al problema dell'autogestione, da parte degli stessi creativi, di simili mezzi di produzione e diffusione? Quali problemi finanziari, politici, artistici, si presentano? Come porli e come risolverli? - Come affrontare e risolvere le relazioni - spesso conflittuali o decisamente assurde - con gli organi amministrativi e politici, a livello ministeriale, regionale, municipale? Come configurare il ruolo del mecenate e della «sponsorizzazione» (senza scadere nel «marketing» politico o commerciale)? - Quali sono i problemi, da una parte pratici, dall'altra artistici, ideologici o politici, pos_tidai festival indipendenti, cioè aperti alle correnti «sperimentali» e alla «ricerca», in materia artistica, rispetto alla cultura dominante, istituzionalizzata nelle e dalle industrie culturali, dai media, dalle università, dai musei? - Nella misura in cui una delle funzioni sociali delle istituzioni culturali e dei dispositivi burocratici (musei, università, case della cultura, commissioni ministeriali, regionali, municipali, ecc.) consiste nell'esercitare uno stretto controllo su ogni attività artistica, nel mantenere lo status quo sociale e culturale, nell'impedire l'emergenza e la circolazione di nuove forme artistiche e di linguaggi diversi - come devono compor.tarsi gli organizzatori di festival di poesia per evitare di cadere nelle trappole che gli vengono tese? - Il problema di un «compromesso» con la cultura dominante, accademica, conservatrice - intesa non solo come istituzioni e organi amministrativi, ma anche come scrittori, artisti, giornalisti, professori ecc., che vi si identificano - è Sommario Jean-Jacques Lebel Apro la discussione pagina I Gilio Dorfles Cri1ica della simmetria pagina Il Francesco Leonetti L'espressionismo 1rova10fresco pagina lii Nanni Balestrini Vorlex pagina VIII Giorgio Celli L'etologo e le sue ombre pagina IX Giampiero Comolli Il bambino della palude pagina X Aldo G. Gargani Il principio della narrazione pagina XII Antonio Porta I cavalli di Milano pagina XV un problema che si pone o che può porsi? Come inquadrare un simile conflitto in modo tale da garantire la necessaria autonomia a creazione e ricerca, senza per altro assumere posizioni suicide o marginalizzanti? - Quali sono i problemi posti dalla ri-definizione o dalla destrutturazione delle barriere tra linguaggi - poesia scritta e orale, arti plastiche, video, cinema, performance, musica, teatro ecc. - quali sono state praticate dalle cosiddette «avanguardie», da Dada in poi? Bisogna favorire i mélanges, i mixages, gli incontri, gli scambi, oppure - come avviene in certi festival americani e europei - favorire il ritorno al nazionalismo, al corporativismo, al settarismo, ai compartimenti stagni in base a «specifici professionali»? (Traduzione dal francese di Maurizio Ferraris) Nota bene Le associazioni Milanopoesia, One World Poetry, Polyphonix, Aperol Paca si sono riunite sabato ]" giugno a Milano, dando vita al progetto di un ente unitario per lo . sviluppo delle loro manifestazio- . ni. Qui comincia una discussione per lo stesso scopo, sul piano teorico e organizzativo, che avrà seguito in Alfabeta nel prossimo autunno. Noi. intendiamo inoltre queste manifestazioni culturali pubbliche come connesse alla nostra attenzione teorica in Alfabeta sui problemi della «ricerca».

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