Alfabeta - anno VII - n. 73 - giugno 1985

Edizioni Theoria Collana"Riflessi" Stephen King Danse macabre pagine 208 lire 8.000 Anatomia della paura: il grande regista-scrittore dell'incubo contemporaneo ci fa da guida nel museo dei genere horror, fra gli ingranaggi e le perversioni dei maestri del brivido. Edward George Bulwer-Lytton La casa e il cervello pagine 112 lire 5 .000 ,, Uno dei mig.liori racconti mai scritti sulle case infestate dai fantasmi» (Lovecraft). Oreste del Buono Amori neri pagine 168 lire 8.000 Amore e morte nell'aprile del '45: Mussolini e Claretta Petacci, Alessandro Pavolini • e Doris Duranti. Fra cronaca e racconto lo sguardo di un testimone curioso su due « piccole >> stari~ naufra?,atenella Storia. Collana "I Segni" Carlo Linneo I fondamenti della botanica pagine. 220 lire 28.000 Gli scritti teorici e metodolo?,ici piti importanti del primo wa11de11atur<1listt1 che diede tlll nome alle cose del creato. Georges-Louis Ledere de Buffon Teoria della natura pagine 2q lire 25.000 fo polemica co11Li1111eoBuf/011propone in questi sa?,?,i,scritti i11u110 stile raf /i nato e limpidissimo. 1111<1 teoria della classi/ic,r::.io11dcei corpi naturali destinata a produrre 1m,1 svolta 11c!!t1concezione scicntific<1 della 1wtura. • Geoffrey Parker Un solo re, un solo Impero Flllppo Il di Spagna Storia e cronaca, ruolo pubblico e vita quotidiana nella biografia del più potente monarca della cristianità Ezio Raimondi Le pietre del sogno Il moderno dopo li sublime Tra Piranesi e Alfieri, il configurarsi della sensibilità moderna, l'itinerario di un'arte che si apre alla vertigine del sublime, alle ombre inquietanti dell'inconscio Dolf Sternberger Panorama del XIX secolo I decenni del trionfo borghese e il suo bric-à-brac culturale: un'eccentrica collezione di oggetti inusitati e emblematici nei saggi dell'amico di Brecht e Benjamin, della Arendt e di Bloch Mary Douglas Antropologia e slmbollsmo Rellglone, cibo e denaro nella vita aoclale Tra «primitivi• e •civili•, il linguaggio dei riti quotidiani, il senso delle regole non scritte che cementano e perpetuano le società il Mulino Cfr. Schede La psicoanalisi in estensione Marisa Fiumanò «Point hors ligne» è il nome di una collana dell'omonima, giovane casa editrice francese creata da un gruppo di allievi di Lacan. I primi tre volumi pubblicati, sui temi del transessualismo, della psicosomatica e della psicosi, testimoniano del progetto: tratt.are i temi più spinosi della società postindustriale con un linguaggio non specialistico ma rigoroso, rivolto a un pubblico largo, ma senza che ciò coml?orti riduzionismi e facilonerie. E la psicoanalisi «in estensione» che il dopo-Lacan ha visto separarsi da quegli analisti che, in gruppi più o meno ampi, hanno scelto di privilegiare piuttosto l'elaborazione e lo scambio interni, vale a dire un lavoro «in intensione». La dichiarazione d'intenti di questo gruppo di autori-editori regge alla prova della lettura? Certamente sì, anche se qualcosa va perso, purtroppo qualcosa d'essenziale al discorso psicoanalitico.· Uno dei tre testi, «Psicosomatica e cancro», che forse presenta più marcatamente gli inevitabili inconvenienti di un simile progetto, è l'elaborazione teorica di esperienze cliniche con malati psicosomatici e cancerosi. L'autore è un medico specializzato in virologia molecolare, ma anche uno psicoanaiista. Dato che in medicina l'etiopatogenesi del fenomeno psicosomatico è imprecisa e la predisposizione a una trasmissione ereditaria è una ipotesi da dimostrare, da dove vengono- si domanda l'autore - queste lesioni, per lo più irreversibili (al contrario delle conversioni isteriche che un'interpretazione basta a dileguare) che si iscrivono come un tatuaggio sul corpo malato? I rilievi clinici - effettuati su dei casi di rettocolite ulcero-emorragica e di allergie, e su alcune forme di cancro ·aiseno e leucemia infantile - inducono a teorizzare che alcuni significanti privilegiati giuochino nella produzione della malattia (il cancro non è classificabile come una malattia psicosomatica ma le concordanze riscontrate con le storie dei malati <liaffezioni psicosomatiche permettono di applicare la stessa griglia di lettura). Significanti costituiti da date - dunque cifre - che istitulscono concordanze all'interno della stessa famiglia; dal nome proprio di cui il soggetto è privato_e che è sostituito dal sintomo che conferisce un'entità corporea sostitutiva, da un'olofrase da decifrare, .«ombelico» del discorso. Anche la dinamica del fenomeno psicosomatico si scandisce con una certa costanza in tre tempi successivi: I. Separazione brutale da una persona cara durante l'infanzia, Il. Ripetizione della separazione nella realtà o per il presentarsi di un gioco di significanti che la evocano, III. Comparsa della lesione entro un anno dal tempo due. Cosa può la psicoanalisinei confronti di questi fenomeni che, se non rinviano a strutture psicotiche non sono neanche conversioni isteriche mà si agganciano a un punto del Reale, a una castrazione nel Reale .rimasta simbolicamente incompiuta? I malati psicosomatici non hanno relazioni d'oggetto, godono soltanto dell'organo malato, fissati come sono all'autoerotismo del narcisismo primario. Ebbene, un'analisi dovrebbe, molto lentamente, permettere l'istituirsi di un transfert che collochi l'analista in posizione di oggetto «a». La reversibilità del sintomo sarà indicatrice dell'efficacia della cura e, a differenza di quanto avviene nelle cure dei nevrotici isterici o ossessivi, segnare l'approssimarsi della sua fine. Queste, in sintesi, le tesi: originali, delineate con una chiarezza tale - grazie anche alla quantità di concordanze e costanti rintracciate nelle anamnesi dei malati - da rischiare lo schematismo, applicate a un campo poco esplorato dalla psicoanalisi, accessibili, per modalità di esposizione, ai non specialisti. Non si sente, però, né il ritmo del transfert, sostituito da un sforzo di codificazione anamnestica, né la complessità di un discorso come quello analitico, che non si chiude se non per snaturarsi. Jean Guir Psicosomatica e cancro a c. di Giuseppe Musotto («Point Hors Ligne / Problemi . attuali della psicoanalisi») Milano, F. Angeli, 1985 pp. 134, lire 13.500 sia o dell'industria; la totalità della ragione o, all'opposto, Baudelaire o Rimbaud, capostipiti ineludibili per «noi nati moderni», sono ormai «briciole del conosciuto», «pezzi di ragione», come suona il titolo del bellissimo poemetto centrale del libro. Ben poco resta di praticabile nella «storia» che De Angelis sembra improvvisamente aver scoperto. Nella sua waste land non si salva né la ragione né la sua negazione enfatizzata: i pezzi di ragione non sono certo deliri surrealisti o vieti omaggi al misticismoorientale liquidato, anch'esso, dà questo nuovo «ateismo», tna il tentativo di ridare un ordine, almeno strofico, ai lacerti del senso. In questo modo la poesia sopravvive a se stessa («anche per noi, non illuderti, non basterà mai la nostra poesia»), ossificandosi nelle sue qualità formali meno orfiche e mistiche: la sintassi, per esempio, che precipita, con esiti nuovissimi, rimbalzando tra versi smisurati e parole-verso ungarettiane cqme sospinta da una musica cupa, fatale, tra Berg e black music. Anche da questo punto di vista, dunque, l'aspirazione di questo libro: superare ogni residuo simbolista, puntare alla verità della materia, mirare alla vita che è solo ma; U. Fiilleborn, Erlangen), arte-musica (H. Zeman e D. Ronte, Vienna; R. Rizzo, Bologna), ancora letteratura (W. Johnston, Amherst; H. Wetzel, Toronto; G. Farese, Bari), e si è concluso con una tavola rotonda cui hanno partecipato, fra gli altri, G: Voghera, C. Magris e R. Calasso. La maggioranza delle relazioni ha affrontato il problema di .una definizione del concetto culturale di Mitteleuropa, con una caratteristica oscillazione fra accezioni 'radicali' e 'conciliatorie' di quella cultura e della 'filosofia austriaca' in particolare, e non senza qualche clamoroso dissenso (fra la rivendicazione delle componenti pacifiste di quella cultura, fatte per esempio da Perretta, e una per lo meno bizzarra polemica anticomunista di Strelka). Altre relazioni sono state dedicate a singoli autori (Schnitzler, Schiele, Lukacs, Grillparzer, von Hofmannstahl) o a particolari connessioni (Weininger-Wittgenstein in Gargani, Bolzano-Brentano-Wittgenstein in Kampits, ecc.). Un'esplorazione, quindi, ricca di motivi che troveranno probabilmente un seguito in successiviconvegni e che si inserisce in un lavo-· ro di riscoperta e reinterpretazione che da alcuni anni e con vari r-----~:;.;-~::... -;rr-;;~~:-::;~;~r~,:;-.:;~ ... -i1~~.=;::;;::;:;:;r~--c:;;;;~:::----:~----i accenti sta svolgendosi negli ultimi ...la è servita anni in Italia. Storiografia e scritture. Una proposta europea dal Settecento al Novecento I Convegno internazionale di studi sulla Mitteleuropa (Parma, 18-20aprile 1985) Poesia dello spazio Antomo Attisani Le radici de~'amore ha debuttato alla Biennale Teatro lo scorso ottobre e viene replicato in alternanza con Lo spazio della quiete (1983-84). Tra gli spettacoli c'è stata una collettiva dei tre autori Nel numero 32 di giugno: Diete spazialie diete normali• La tratta deglianziani della Valdoca (Le lavagne del cieCani e gatti • GeografiadellaGola:Bari lo, Cesena, marzo '84), artisti visiLa nuovissimaguidadel fast food • Cocae PepsiCol!\ vi che hanno inaugurato una sceInserto Berealto (vino, cocktail, distillato, champagne) na, di scientifico immaginario e di 40 pagine a colori, Lire 4.500 poesia leggera, senza riscontri nel ._,.. ... w..,.~,.. ... w..,.~Edizioni Intrapresa,...., ... w..,.~ ..... w ... • ~-..-. ________________________________________________ --.-....----------------1 panorama teatrale internazionale. Testimone oculare Biancamaria Frabotta Se con Millimetri (Einaudi, 1983) Milo De Angelis innestava un vertiginoso ritmo analogico che finiva per avvitarsi in una oscurità ostile, a tratti prevedibile, niente di simile accade per Terra del viso. Di nuovo De Angelis ci propone una poesia densa e apocalittica, ma qui la profezia; dettata da un'etica cruda e asciutta, da antico samurai, riguarda una guerra, una gara da tempo immemorabile perdute, e il poeta «testimone oculare» ma non superstite scrive dopo il compimento del tempo, alla fine della storia. Il «finimondo» da sempre paventata meta del desiderio profetico (e qui arriva preannunciato da un nuovo diluvio) incombe come un sinistro germe del silenzio tutt'afiro che ermetico di questo libro. Frustre formule come neoermetismo o orfismo risultano vacue e frivole di fronte a questo orribile mutismo che è quello che segue l'esecuzione capitale, la deflagrazione di un attentato, l'inverno nucleare interrotto soltanto dal crepitìo delle radiazioni. In Terra del viso nessuna delle contraddizioni, anche le più crudeli della nostra società, ci è risparmiata. Una violenta luce al neon illumina gli abbacinati resti di un naufragio: oggetti non salvifici, ossa di animali, rottami postindustriali o spezz()ni di dialoghi,. nulla ha più senso o destino. I «grandi stili~, siano essi della pc3evita oppure, parafrasando il poe- Se il Teatro della Valdoca da una ta, «plasmare il sogno con ciò che parte paga il prezzo della propria l'idea abbraccia», mi sembra per- particolarità, restando escluso da fettamente riuscita. E straziante rassegne e programmazioni di tenma patetico è il bisogno di ripren- denza, dall'altra gode il privilegio dere un colloquio (vedi le omoni- di sconfinamenti in territori diverme poesie e Rimanendo dedicata si, dove il suo lavoro risulta straa Franco Fortini) con un pa- niato e però immediatamente legdre-maestro di cui oggi, sembra, gibile: per esempio un festival di non si indovina altra fisionomia se danza in Belgio, una tournée in non quella che al volto di un tem- piccoli teatri della Sardegna, tra po ha sostituito appunto la terra poco addirittura un lungo tour in del viso. Giappone. Milo De Angelis Terra del viso Milano, Mondadori, 1984 pp. 123, lire 18.000 Mitteleuropa Augusto Illuminati Il convegno Storiografia e scritture, organizzato dall'Istituto di lingue e letterature germaniche della facoltà di Magistero dell'Università di Parma e dal Centro di ricerca sulla Mitteleuropa dell'Orientale di Napoli, con la collaborazione del consolato generale di Austria e di istituzioni locali, si è articolato in cinque sessioni tematiche, dedicate rispettivamente a storia-diritto-economia (relazioni di A. Wandruszka, Università di Vienna, e A. Agnelli, Trieste), filosofia-psicoanalisi (relazioni di A. Gargani, Pisa; E. Federn e P. Kampits, Vienna; Z. Tordai, Budapest; F. Bianco, Roma), letteratura (Z. Konstantinovic, Innsbruck, J.P. Strelka, Albany; W. Perretta, Ro~ Le radici del/'amore ha ottenuto reazioni molto differenziate. C'è chi aveva mancato lo spettacolo precedente e ha scoperto con questo la poetica del gruppo; chi sperava in un cambiamento più netto e invece è rimasto deluso; chi ha confermato il giudizio di «antiteatralità» per un simile operare; e chi, infine, ha avuto bisogno di questa visione per cominciare ad apprezzare la proposta . teatrale della Valdoca. Lo spazio della quiete si svolge in una sorta di ventre nero dove le due donne in abito festivo compiono gesti minimi, a ondate, misurando il rapporto tra ioro e lo spazio, conquistandolo con progressiva intensità. Il risultato finale è che questa «poesia dello spazio» (per lo spettatore un'avventura della percezione) viene interiorizzata e la quiete del titolo è conquista che si legge nel corpo. L'ideazione e l'interpretazione degli ultimi spettacoli della Valdoca hanno un segno decisamente femminile. Mentre il regista Ronconi fa' da maieuta, aiuta l'esposi- -----------------------------'--------------------_._ ______________ ...._ ___________ ~ 'O ~ 13 .s ~ Cl. ~ O\ ~ ~ ~ .Òo ~ E: ~ ~ ~ ~

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==