ASPETIATIVE (Erwartungen): La complessità (v.) e la contingenza ( v.) del mondo vengono ridotte dalle strutture, ad esempio il linguaggio, le quali stabilizzano e codificano premesse di esperienza e di comportamento, consentendo ai soggetti individuali di procedere ad ulteriori selezioni. Consolidando come attendibile una porzione del possibile, le strutture consentono il formarsi e la stabilizzazione di aspettative (dei soggetti, dei sistemi) in riferimento ali'ambiente, in modo relativamente resistente a delusioni. - DI ASPETTATI(V--Evon Erwartungen): Nel mondo complesso e contingente e tuttavia strutturato in modo da consentire aspettative, vi sono più soggettività individuali, fonti di esperienza e di azione originarie. Per ciascuna di esse il mondo sociale presenta un doppio grado di contingenza (doppia contingenza) (v.), poiché il comportamento degli altri soggetti può variare, può essere ingannevole e inattendibile. Di fronte alla contingenza semplice dei fatti naturali si formano aspettative più o meno rigidamente stabilizzate (il giorno seguirà alla notte, la casa starà in piedi anche domani, i bambini cresceranno, ecc.); di fronte alla doppia contingenza dei comportamenti umani sono necessariestrutture di aspettative di genere diverso, costruite in modo più complesso e ricco di presupposti, e cioè le aspettative di aspettative. La funzione della normatività, e quindi anzitutto del diritto, si colloca all'interno di queste strutture. COMPLESSIT(ÀKomplexitat): Il mondo offre all'uomo una quantitàpraticamente illimitata di possibilità di esperienza e di azione, alla quale corrisponde una capacità molto ridotta di percepire, elaborare informazioni e agire. Per «complessità» L. intende l'eccesso delle possibilità del mondo, ovvero la differenza fra il numero delle possibilità potenziali e il numero di quelle di volta in volta attualizzate. In questo senso complessità significa necessità di selezione. Più specificamente per complessità la teoria sistemico-cibernetica intende: l. il numero e la varietà degli elementi di un sistema, 2. l'estensione e l'incidenza delle relazioni di interdipendenza tra gli elementi del sistema, 3. la variabilità nel tempo degli elementi e delle loro relazioni. (RIDUZIONEm) (Reduktion der -): L'esperienza e l'azione sono sempre selettive, nel senso che costituiscono scelte fra innumerevoli possibilità di esperienza e di azione. L'agire sistemico, in particolare, è «selettivo» nel senso che realizza una riduzione della complessità dell'ambiente, ed è appunto ciò che consente al sistema di reagire congruentemente agli eventi dell'ambiente rilevanti per la sua stabilità. CONSENSO(Konsens): Secondo L. nelle società altamente diff erenziate e complesse il consenso, come integrazione sociale delle aspettative e come fondamento della legittimità delle istituzioni, non può essere fondato su «convinzioni comuni» dei cittadini: l'attenzione consapevole è scarsa ed è troppo ampia la pluralità dei Le immagini dell'ambiente/Antologia La complessità (Luhmann) possibili temi di esperienza. Il consenso viene perciò «economizzato» da «istituzioni» e assunto in forma ipotetica o fittizia come «disponibilità» ad accettare decisioni vincolanti, senza particolari motivazioni. CONTINGENZA (Kontingenz): Nel contenuto di esperienza dell'uomo si trovano rinvii ad altre possibilità che egli attualmente non esperisce a causa della sua limitata capacità di percepire, elaborare informazioni, agire. Le possibilità di ulteriore esperienza possono anche realizzarsi in modo diverso dalle attese. Per contingenza L. intende la possibilità che l'informazione relativa a ulteriori, potenziali esperienze tragga in inganno, il connesso pericolo di «delusioni» e la necessità di «correre dei rischi». DELUSIONE(Enttauschung): La delusione è connessa al realizzarsi di possibilità di esperienza in moDurkheim - un carattere fondamentale del/'evoluzione sociale. ILLUMINISMOSOCIOLOGIC(Osoziologische Aufklarung): L'espressione è quasi l'emblema del contributo che il funzionalismo strutturalistico di L. intende offrire sul terreno della demistificazione del sapere sociologico: L. contrappone l'«illuminismo sociologico» all'illuminismo originario o illuminismo razionalistico, che muove dalla aspirazione a rinnovare in radice la società sulla base di principi razionali universali e liberandola dai pregiudizi, dall'ignoranza e dal dispotismo. Rispetto all'illuminismo originario l'«illuminismo sociologico» si dichiara esperto dei limiti della ragione e dell'ingenuità della fede progressista nella possibilità di una universale razionalizzazione della vita sociale. L'illuminismo sociologico si sottrae a ogni tipo di aspirazione assoluta e persegue Le Halles dopo l'incendio del 10 luglio 1868 do diverso dalle aspettative. Il rischio di delusioni è raddoppiato nel caso di aspettative o «doppia contingenza». DEMOCRAZI(ADemokratie): Secondo L. nelle società moderne altamente complesse e differenziate la democrazia non può esserepensata come la concreta partecipazione di tutti ai processi politici decisionali. Poiché le decisioni politiche sono dei processi selettivi che negano in misura crescente altre possibilità, esigere un'intensa e impegnativa partecipazione di tutti alle decisioni politiche significherebbe nelle società moderne assumere la frustrazione collettiva a principio. Nelle società altamente differenziate la democrazia non può che significare conservazione di complessità nonostante la continua attività decisionale, mantenimento di un ambito selettivo il più ampio possibile per decisioni sempre nuove e diverse. DIFFERENZIAZIONFEUNZIONALE (funktionale Differenzieruiig): Consiste in una differenziazione fra più sottosistemi a ciascuno dei quali viene attribuita una funzione particolare. La differenziazione funzionale articola la società, sulla base della divisiÒne del lavoro, in diversi sottosistemi con funzioni specifiche e complesse e in tal modo aumenta la stessa complessità sociale. Un graduale spostamento dalla differenziazione segmentaria a quella funzionale è ronsiderato da L. - sulla scorta di ptu modestamente l'«estensione delle capacità umane di comprendere e di ridurre la complessità del mondo». LEGITTIMAZIONE (Legitimation): Per legittimazione L. non intende il consenso diffuso e fattuale dei cittadini circa la validità del diritto o la validità dei principi e dei valori sui quali si fondano le decisioni vincolanti. Nelle società moderne, complesse e diff erenziate, tale consenso non può più basarsi su convinzioni consapevoli. Per «legittimazione» occorre dunque intendere non il consenso consapevole, ma per un verso la disponibilità ad accettare, per un altro verso la supponibilità di tale disposizione ad accettare. Legittime sono pertanto quelle decisioni rispetto alle quali si può supporre che un qualsiasi terzo aspetta normativamente che gli interessati si adattino (cognitivamente) a ciò che i decisori comunicano essere una aspettativa normativa. MECCANISMRIIFLESSIV(rIeflexive Mechanismen): I meccanismi riflessivi sono una forma . molto generale della elaborazione del senso. Per riflessività si deve intendere che un processo viene applicato a se stesso o a un processo di eguale natura. L'importanza dei meccanismi riflessivi aumenta nel corso dello sviluppo sociale in numerosi modi, tra loro variamente interrelati. Esempi di meccanismi riflessivi sono: parlare di parole, definire concetti, scambiare possibilità di scambio in forma di denaro, produrre mezzi di produzione, insegnare a insegnare, ricercare sui metodi della ricerca, legiferare su leggi. Il vantaggio della riflessività sta nell'aumento della prestazione selettiva che il processo è in grado di svolgere: in tal modo esso viene messo in condizione di tener conto di più possibilità e di svolgimenti di fatti aventi complessità più elevata. MEZZI DI COMUNICAZIONE (Kommunikationsmedien): L. considera il potere, la verità, l'amore e il denaro «mezzi di comunicazione», cioè codici di simboli generalizzati che assicurano la trasferibilità sociale delle prestazioni selettive, in particolare regolando le motivazioni relative alla accettazione di proposte selettive. L. dà a queste acquisizioni lo stesso status che Parsons dà agli evolutionary universals: esse sono «invenzioni» storiche che lo sviluppo dei sistemi sociali produce come elementi necessari per l'ulteriore evoluzione sociale. POTERE(Macht): L. definisce il potere come un «mezzo di comunicazione», cioè come un codice di simboli generalizzati che guida il trasferimento di prestazioni selettive da un soggetto a un altro. Attraverso il mezzo di comunicazione costituito dal potere la decisione (o il comportamento) di un soggetto (decisore) viene fatta rientrare nella situazione sociale di un altro soggetto, in modo tale che quest'ultimo deve tener conto della decisione (o del comportamento) del soggetto decisore come di una premessa delle proprie ulte- •••• riori decisioni (o comportamenti). Un potere è tanto più forte quanto più riesce a far escludere da parte di chi vi è soggetto alternative di comportamento che sarebbero per lui attraenti, e quanto più, quindi, le alternative di comportamento scelte dal decisore dotato di potere hanno probabilità di essere realizzate. Il potere consiste dunque nella possibilità di scegliere alternative di comportamento per altri attraverso una propria decisione, di ridurre complessità per altri. Questa concezione relazionale del potere intende contrapporsi sia alla concezione classica che nel potere vedé una causa specifica di effetti specifici, consistente ad esempio ne~'indurre qualcuno a compiere azioni che spontaneamente non farebbe, sia alle concezioni correnti che attribuiscono il potere come un attributo o come una qualità a determinati soggetti, gruppi o classi (dominio). Il potere si distingue inoltre sia dalla «coercizione» che dalla «forza fisica», che non trasmettono 'decisioni, ma consistono nel sostituire un comportamento proprio a un irrealizzabile comportamento altrui. SELETTIVITÀ(Selektivitat): La selettività è, secondo L., la caratteristica delle strutture, in quanto meccanismi di riduzione della complessità. La struttura seleziona fra tutte le alternative possibili un ristretto campo di alternative di comportamento probabile. La struttura consente inoltre di coordinare fra loro diversi atti di selezione, compiendo una prima selezione del possibile, in base alla quale il singolo attore può successivamente esercitare una «seconda scelta» consapevole e semplificata. L'esempio tipico è la struttura linguistica. Si può parlare in questo caso di «doppia selettività». - DOPPIA(doppelte -): Consiste in un rafforzamento della selettività che si realizza quando si mettono in rapporto fra loro le diverse fasi nelle quali si svolge il processo di selezione. Ciò avviene quotidianamente, ad esempio, nel processo di comunicazione, quando si sceglie da una pluralità di possibilità una comunicazione e chi viene informato non tratta più ciò che è stato comunicato come una selezione, bensì come un fatto o come una premessa della propria selezione e pertanto collega· delle scelte di nuovo genere al risultato di una tale preselezione. SENSO(Sinn): Il senso è quella relazione selettiva tra il sistema e il mondo che rende possibili contemporaneamente la riduzione e il mantenimento della complessità. Il senso garantisce, cioè, una forma di selezione la quale impedisce. che, nell'atto stesso della esperienza, il mondo si riduca soltanto a un contenuto di coscienza e in tal modo scompaia. Esperienza e azione sono selezione incessante, che però non sopprime ma neutralizza soltanto le alternative che non vengono attualizzate: la complessità non viene annullata ma è ridotta, di momento in momento, in maniera sempre diversa e resta pertanto conservata come ambito di selezione generalmente costituita, come fonte di scelte sempre nuove e diverse, come «mondo». Il senso è appunto la premessa della elaborazione dell'esperienza in modo che sia possibile la selezione senza annullare, ma anzi conservando, le alternative non attualizzate. Nel/'esperienza la complessità e la contingenza di altre possibilità appaiono strutturalmente stabilite come «mondo» e le. forme già sperimentate di una selezione relativamente resistente alle delusioni appaiono come «senso», la cui identità può essere tenuta ferma. Queste forme si presentano come cose, uomini, avvenimenti, simboli, parole, concetti, norme, e ad esse si orientano le aspettative. Il senso fonda la connessione di aspettative, regola il passaggio da una aspettativa ali'altra, l'introduzione di esperienze e delusioni nel contesto del/'aspettativa, Là possibilità di sostituire vecchie aspettative mediante nuove aspettative, oltre che l'ampiezza del discredito in cui cade la connessione di aspettative in caso di delusione. Queste definizioni sono state compilate da Danilo Zolo, come «note lessicali», e assieme a altre figurano in appendice all'opera di Luhmann Potere e complessità sociale, Milano, Il Saggiatore, 1979. Le abbiamo date per arricchire il termine e concetto di «complessità» nelle scienze sociali e politiche, che è proprio della· teoria sistemica, mentre assume oggi altri valori presso gli economisti. Pagina scelta da Francesco Leonetti e Carlo' Formenti.
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