Cfr. Il lavoro delle riviste La psicoanalisi incontro a Darwin Sergio Finzi Il fallimento della riforma sanitaria, e alcuni altri fatti di poco conto, in apparenza, devono farci pensare. Due di questi li vorrei considerare insieme, uno vicino all'altro, e vedere cosa danno. Animali e macchine non sono evidentemente persone. Ma gli uni e le altre, a certe condizioni, si avvicinano a esserlo. Togliamo le auto da un quartiere: prima che questo vuoto venga assimilato, la gente si aggirerà come impazzita, urtandosi, odiandosi e apparirà lo sporco, molto più sporco e peggiore di quanto prima potessero farne le auto stesse alle quali, abolite, è giocoforza riconoscere un quid di intelligenza. Degli animali che, all'atto dell'eruzione del vulcano di Sant'Elena, vivevano nello stato di Washington si sa quali e quanti erano con precisione, un censimento li ha riconosciuti come individui allo stesso modo che un censimento ha introdotto nella nostra cultura la nozione di anima giusto al tempo del definitivo tramonto del mondo antico. L'estinzione e la strage, come quella compiuta da uno sconosciuto a colpi di bastone pochi giorni fa di tutti gli animali ospiti di uno zoo in Australia, quasi una laurea per quelle infelici creature, sono le uniche forme sotto le quali ci è consentito ancora riferirci a una prospettiva di evoluzione. Nel 1924 Otto Rank faceva il suo tentativo per trovare un «fondamento biologico dell'inconscio» Sappiamo che lo poneva nell'evento della nascita. Freud gli risponde, un anno dopo, richiamando, enza nominarlo, Darwin a proposito dell'angoscia che definisce come un «sedimento di antichissime esperienze traumatiche». Così la figura di Darwin è apparsa in filigrana in Inibtzione, sznwmo e angoscia nel lavoro degli ultimi anni che ha portato sul Piccolo Hans le lezioni dei seminari della Pratica Freudiana, liberata da quello che noi riteniamo un equivoco, lo stesso del resto che ha ricoperto e sfocato l'opera di Freud, equivoco per il quale una ricapitolazione, anzi la legge della ricapitolazione, ha preso il posto del testo darwiniano e Haeckel ha avuto la meglio su Darwin, il gusto e lo scandalo di un'evoluCfr. Il Lavorodelle riviste Paradigmi filosofici Augusto Illuminati La rivista Paradigmi, uscita con il primo numero nell'aprile 1983 e giunta attualmente al n. 6, nasce dall'iniziativa di un gruppo di studiosi di diversa origine e interessi (G. Semerari, direttore; F. Bianco, F. Fanizza, L. Formigari, E. Giancotti Boscherini, I. Mancini, F. Masini, A. Masullo, M. Miegge, S. Moravia membri del comitato scientifico), che si propongono di prendere atto della realtà zione intesa come uno sviluppo necessario, che Darwin aborriva, su una teoria che si organizza in~ torno al sottile concetto di «differenza nella struttura» che anima una diversa evoluzione. È nell'Interpretazione dei sogni che cogliamo il debito di Freud con Darwin nel riconoscimento che l'apparato psichico ha una lunga storia, «ha raggiunto la sua odierna perfezione attraverso una lunga evoluzione», ma io mi sento però di aggiungere che questa evoluzione è strutturale, subordinata alle leggi di struttura, il che fa sì che l'apparato psichico partecipi della nozione darwiniana di istinto, come «somma di molteplici congegm». Intorno a questi congegni, a questi apparecchi del pensiero e della sessualità, cui si appende il destino degli individui, orienteremo la nostra futura ricerca. essendo per noi la prima rappresentazione esterna, come lo abbiamo definito, dell'apparato psichico che ritroviamo il rapporto con gli animali e con la natura. Non si tratta dunque di archetipi, di ritorni alle ongini, e nemmeno di un naturalismo sentimentale, ma di un disegno che emerge come la topologia di qualcosa che l'uomo ha costruito, la piànta di una casa, il reticolato di condutture dell'acqua. Ma è su questa pianta. che· prende rilievo come per •ilpie.colo Hans la barriera del D~zio, la Legge, e insieme si anima la. figura scalpitante del cavallo e la mucca che passa rapida dinanzi alla finestra del piccolo Darwin. Quale Darwin? Non il Darw_in dell'evoluzionismo, dunque, ma un Darwin letto come il rilevatore della selezione. Qualcosa che cresce in perdita, qualcosa che si configura per noi in modo ahalogo a Teatroinaria In collaborazione con l'Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio presenta Scenario informazione 3 Atelier 85 A cura di Giuseppe Bartolucci e Titti Danese Al Teatro delle Arti dal 4 al 14 giugno: 4 giugno: Marion D'Amburgo in «Marion D'Amburgo concerto» 6 giugno: Marinella Manicardi rn «Le vedove reali» 8 giugno: Alessandra Banzi in «Me lo regali?» 10 giugno: Margaret Mazzantini in «Capriccio» 12 giugno: Rosa Di Lucia in «Rosa di prima» 14 giugno: Manuela Kustermann in «Traviata» Per informazioni telefonare al Teatroinaria A. T.C.L. (06) 381964 via Marcantonio Colonna 44, Roma Intanto l'angoscia, cui c'eravamo affacciati. i è accostata alla complessa e mirabile struttura dell'apparato psichico ed è da questo accostamento che, se vogliamo qui presentare una breve sintesi del lavoro sin qui condotto, è nata una coperta. Il lavoro che Il piccolo Hans ha condotto in questi anni ha infatti posto in evidenza un luogo sul quale l'angoscia si affaccia. Questo luogo scoperto nelle analisi l'abbiamo chiamato luogo della fobia. Intorno a questo che abbiamo collocato tra 1I quarto e il quinto anno di età si dipartono poi le scelte di una nevrosi, se questo luogo lo si attraversa, lo scarto della perversione o la psicosi che abbiamo individuato nella mancata rappresentazione del luogo della fobia. È in questo luogo, perciò, che Il piccolo Hans con il numero 46 dedicato a Darwin ritrova Darwin e Freud nel luogo della fobia. È in questo luogo che è già simbolico plurale della filosofia, del suo carattere di dialettica aperta e insieme dell'interazione esistente fra ricerca teoretica e indagine storiografica. Particolare importanza viene data al rapporto filosofia-scienze, altamente significativo in un'epoca come l'attuale in cui, per un verso, sono oggettivamente problematici identità ontologica e statuto epistemologico tanto delle scienze quanto della filosofia, per l'altro - paradossalmente - emer- . gono tendenze isolazionistiche che impoveriscono nell'astrattezza entrambi i rami del pe~siero. Particolare attenzione, infine, viene riservata, per dirlo con le parole dell'editoriale del primo numero, a quei «problemi imposti da nuove forme di sapere, che, emergendo con l'emergere di nuovi soggetti storici, mettono in crisi i contenuti e gli assetti formali delle tradizionali discipline scientifiche, le conciò che abbiamo rilevato in psicoanalisi come il contorno della silhouette. È il Darwin 10 una storia della psicoanalisi fatta di fobie e di perversione, nel senso che questi ne ono stati spesso i sintomi giacché pur parlando di fobie, cioè d1 forme intomali, se ne è ignorata la struttura: e di perversione perché è a questa che sfocia l'occultamento della fobia. In questa storia della psicoanalisi scoprire così Darwin significa trovare una grandiosa «illustrazione» del nostro luogo della fobia nel suo andare in cerca di «barriere», barriere che erano già cadute a produrre i «mostri» di Isidore <òeoffroy Saint-Hilaire o le visioni farneticanti di Chambers, barriere che Darwin sembra cancellare quando dice che non esistono ·fra specie e specie ma alla cui ricostruzione dedica la sua vita e i suoi viaggi, barriere spostabili, barriere di corpi teneri e gelatinosi di polipi coralligeni, barriere molli, come barriera molle noi abbiamo nesse forme diffuse di potere e i corrispondenti parametri di razionalità». Le tematiche affrontate nei primi sei numeri confermano i propositi a un elevato livello di elaborazione scientifica. Basti qui ricordare il n. 3 dedicato a Marx e la sua eredità (con contributi, fra gli altri, di G. Baratta, F. Cerutti, J. Fallot, G. Petrovié, R. Racinaro, J. Ritsert e P. Vranicki), l'importante coppia di articoli (sui n. 3 e 5) di É. Balibar, che sviluppano l'analisi dell'ideologia in Marx ed Engels, il gruppo di interventi, distribuiti in vari numeri, concernenti l'epistemologia e la filosofia della scienza (S. Moravia, R. Egidi, A. Gargani, R. Haller, K. Popper), quelli infine che toccano i problemi della fenomenologia e della contingenza (G. Semerari, G. Cera). Un'ampia sezione è costantemente dedicata alla recensione di testi e di convegni e un'aldefinita quella che divide in due il luogo della fobia. Una tessera, Darwin, per il mosaico clinico e teorico che andiamo costruendo nella psicoanalisi, ma anche una tessera di accesso al mondo della natura che, se non si può avervi accesso se non attraverso la fobia, ha u_nrapporto con noi che possiamo chiarire attraverso l'adozione di un'altra nozione di cui Il piccolo Hans ha in questi anni scoperto la funzione. Se per Freud la protesi era, nelle tre righe in cui brevemente vi allude, un accessorio sussidiario di completamento o di potenziamen- . to delle capacità umane, al contrario per noi viene prima. Essa •è ciò, è l'elemento che ci difende dallo sprofondare nell'origine di Rank, nel grembo materno di Fornari. È la prima funzione simbolica a cui il bambino si riferisce ed è essa che accompagna il piccolo Hans dalla prima questione, ecco l'angoscia, sulla differenza tra animato e inanimato, al passaggio che attraverso il mondo animale lo porta al di là, con il sogno della piccola protesi dello stagnaio, della sua personale avventura nel luogo della fobia. È la protesi_che, dal periodo che abbiamo definito come fondamento psicotico della nevrosi, accompagna nella sconvolgente traversata dell'animato ed è essa che va ritrovata e che appare nei sogni degli analizzanti come segno di ciò che poi è stato obliterato, cioè quel luogo della fobia dimenticato di cui in realtà i sintomi fobici sono ulteriori coperture. Il percorso attraverso il quale siamo giunti a Darwin passa dalle precedenti analisi del Cellini e di Aby Warburg, analisi che ci hanno consentito di valorizzare da un lato una figura di Dilettante, Cellini suonatore di piffero, e dall'altro una forma di pensiero che possiamo chiamare pensiero fobico, di cui la biblioteca vivente di Warburg, sul filo dei percorsi organici della sua mente, è un esempio probante. In Darwin ritroviamo dilettantismo, nel gusto naturalistico del meraviglioso, e pensiero fobico, • nella ricerca di caratteri del pensièro che, variamente combinati, mutano il volto del mondo: punto di partenza la fisionomica, la fotografia, l'emergere carico di erotismo di nuove forme viventi, in un gioco che è lo stesso con cui il piccolo Hans di Freud coglieva la differenza tra animato e inanimato in base a ciò che una sedia non possiede ma una giraffa sì. Un modo differente di prospettare il fondamento biologico della psiche. Il piccolo Hans n. 46 aprile-giugno 1985 Bari, Dedalo, 1985 pp. 224, lire 8.000 tra - con il titolo «Università e scuola» - esplora sistematicamente il campo, generalmente trascurato dalle riviste del settore, della didattica e della manualistica filosofica. Nel panorama della cultura filosofica italiana si tratta quindi di un'esperienza assai aperta al nuovo, ma non prigioniera delle mode né ignara dei concreti problemi dell'insegnamento della materia nella scuola secondaria e nell'università, cioè di quelle modalità di trasmissione del sapere che· solo superficialmente vengono oscurate dal rumoroso dibattito giornalistico che si usa oggi intrecciare intorno a variabili emergenze culturali o meccaniche cadenze anniversariali. Paradigmi Rivista quadrimestrale di critica filosofica Fasano, ed. Schena Guida editori 80135 Napoli - via Ventaglieri 83 Tel. {081) 341843 NOVITÀ POESIA Folco Portinari RELAZIONI DI VIAGGIO Intr. di G. Barberi Squarotti pp. 38 Lire 5.000 Antonio Spagnuolo CANDIDA Intr. di M. Pomilio pp. 64 Lire 6.000 SAGGI Anna Maria Rao L'« AMARO DELLA FEUDALITÀ» (la questione feudale a Napoli alla fine del '700) pp. 380 Lire 35.000 J.J. Rousseau SAGGIO SULL'ORIGINE DELLE LINGUE A cura di Giulio Gentile pp. 128 Lirè 13.000 Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Viesseux NOTIZIE DI VIAGGI LONTANI L'esplorazione extraeuropea nei periodici del primo Ottocento 1815-1845 A cura di Maurizio Bossi pp. 720 Lire 40.000 UTOPISTI Charles Brockden-Brown ALCUIN O IL PARADISO DELLE DONNE A cura di Rosella Mamoli Zorzi pp. 91 Lire 10.000 costa&nolan Rossana Bossaglia La Riviera Ligure Un modello di grafica liberty con un saggiodi EdoardoSanguineti Edward Bond Teatro • Salvo Quando si fa giorno Il fardello La donna Pontormo Il libromio edizionecriticadi SalvatoreNigro presentazionedi ~nricoBa; KaliskyLouvetSigridWillems Teatro belga contemporaneo Edizioni Costa ac Nolan Genova Via Peschiera21 td. (010) 873888/9 Distribuzione in libreriaMessaggerie Libri
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