Alfabeta - anno VII - n. 68 - gennaio 1985

e armenlazingara,Carmenl'oscuro oggetto del desiderio, Carmen la seduzione, Carmen la /emme fatale, Carmen la terrorista... CarmenStory. Dalla novelladi M6rim6edel 1846,elaborata nel 1875 per l'omonima operadiBizet- cherenderàquesto penonaggiopopolare-, ai filmdi Saura,Rosi,Godard(premiatocol Leoned'oro aVenezianel1983),il fioredi gaggia lanciatoda Carmen a Don Jos6continuaa essere raccolto. Le .cmetamorfosidi Carmen»sonostateancheiltemadiun recentediba,ttitote, nutosia Milano, che ha vistola partecipazione di StefanoAgosti,FrancoFornari e FedeleD'Amico. Carmen sembra essereunmitod'oggi,ma che, al contrariodelmitodi Edipo,non raccontala storiadellosvelamento di un enigma,ma un enigmachesi fa storia. Freud - si sa - ha formulato·in terminiedipicila prima legge del desiderio,ma ha conservatosempre aperta la domandadi un'altra • Sfinge:«WaswilldasWeib?»,ed è attorno ad es a che continuanoa tessersile infinitevariazionidella stessastoriada sempregià cominciataemaicompiuta.Cosl (<il silenzio sull'enigma 'co a vuole una donna' re ta ilprezzopagatoper la scopertadi Edipo»(S. Leclaire, Si uccideun bambino, Milano,Garzanti, 1976, p. 94). Perchéla legge delMedesimo, il nomepropriodel Padreistauril'autoritàsimbolicadi tutto ciò che è uno, l'altra deve tacere, ma il suo fantasmaritorna come inquietante domanda. Domanda originaria, domanda d'amore perché domandadell'Altro. Forse per questo armen suscita un intere se coslvivooggi,al di là delle mode: essa non è semplicemente una toria di passionee di gelosia,marappresentapiuttostoil drammadell'Altro, e c'è sempre del dramma dove c'è dell'Uno e dell'Altro. Nell'universo cool cheabitiamo, in questaera dellaprogressivaglaciazione,riaffiorae urge da parte maschileuna domandaforte di seduzioneche i rivolgeali'Altroperché i dia a vedere, perché il suo canto (Carmen)(si) facciaancora 'sentire'. Nell'omologaziongeenerale del Medesimo,che rischiadi morire per implosione, l'appello ali'Altro diventavitale. Dietro la domanda((Chi è Carmen?»ovvero <<chi è una donna?» si cela forse piuttostol'interrogativo((Chsiono io-uomo?»: solo attraverso la (<comparsa»dell'Altro, l'uomo può riprendere i suoi contorni, i contornidel suo io, dellasua identitàmaschile.Il torodeveritornare nell'arenaperchéil trionfodel toreador possadi nuovoaver luogo. Perchélastoriadelseduttoreincominci è necessarioe sufficienteche l'Altro si mostri:«Tu, che io amo con tutta la passione dell'anima miae secondolacuiimmaginemodellome stesso, perchénon ti mostri?lo nonstomendicando(,..) io ti sfidoallalotta:perch6nonti mostri?»(S. Kierkegaard, Diariodel seduttore, Milano,Rizzoli,1974,p. 42).Mal'uomosaanchecheiltempo dellecorride è definitivamente tramontato:lascena è vuota,rimane l'inquietudinedello Stessoper l'Altro. E la storiadi Carmen,storia di un impossibilepossesso, è - comeha detto il registaSaura- la storiadi un'ossessione,di ciò che gli spagnoli chiamano duende, Cann~1 , I' a R,,sellaPrezzo qualcosadi magicoe inquietante, «un poteremisterioscohe tutti sentono e nessun filosofo spiega» (Garcia Lorca, Teoria y juegodel duende). Se Carmen nella novella è una zingara,non è tanto questoche la rende sfuggente,nomadee ambigua, ma è la suafemminilitàa fondarne l'estraneità, estraneità che permaneanchequando- nellesue versionimoderne- vestegliabitidi unadanzatricedi flamencoodiuna terrorista. È questaestraneitàche non può essere posseduta, compresanell'universodelMedesimo, perchéquandosicrededi poter recuperare, in questo stessouniverso, una presenzadimenticata,non si trovano altro che le tracce di un'assenza. Carmen abita quella (<faldcaieca»(comehamoltobene evidenziatoStefano Agosti nella sua relazione)sottratta da sempre al racconto di Don José, perché sottratta alla sua competenzalinguisticache non possiedela lingua di Carmen, il 'rommani'. li dire di Carmennon può essere detto nel linguaggiodiDonJosé.Direladifferenzain un linguaggioche parla la logica del medesimovuol dire ucciderla. E se il corpodi Carmen ritornanellasuadimensionecarnale è solo,ancoraunavolta, per negarsi (Joseph- nelfilmdiGodardsi masturbaimpotentedi fronte al corponudodelladonna),per porsi come oggetto imprendibile,luogo di impostura,di mascheramentoe infinedi morte: carmen di morte. L'uomorimanenelsuodisorientamento,nellasuainquietudine,nell'attesadiunincontro-possessoche non ci sarà. Carmen preannuncia sin dall'inizioa Don José il matrimoniodi luicon((Unavedovadalle gambe di legno» (P. Mérimée, Carmen, p. 38): la forcacomevedova dell'ultimo impiccato. Don Josévuoleche la comunitàsi fondi inunitàmaCarmenabitala prossimità chenon è maiidentificazione. Cosl il coltellodi DonJoséconti• nuaafrugarenelcorpodiCarmen perarrivarienvanoalpossessodellasuaverità. M i parechesia CarmenStory di Saura sia Prlnom Carmen di Godard siano una lettura in chiavemodernadi Carmen come drammadell'Altro. Rispettoal testooriginario,tan• to Saurache Godardmantengono la duplicazionedei pianinarrativi, ma esasperandonlea confusione. Nellanovella di M6rim6el,astoria di Carmen è inserita in una doppia cornice narrativa: laprima è quella del narratore, studiosoe ricercatore che - in viaggio in Spagna alla ricerca della vera locazione del campodi battagliadiMunda,dove Cesare sconfissegli ultimi pompeiani- incontracasualmenteDon Josée Carmen;la seconda è quella di Don José che raccontain carcere, primadell'esecuzione,al primo narratore la sua storia con la donna. NelfilmdiSauraviè unaduplicazione-rispecchiamentofra le provedel ballettoe la vita dei ballerini (gli specchidominanogran parte dellescene).Nel filmdi Godard, vi è il film-da-farecon Carmene levicendediJean-Luc, regista incrisiricoveratoin unaclinica psichiatrica,e sua nipote Carmen (amatada sempre dallozioche ne vorrebbefare un'attrice), la quale col suo gruppo terroristicovuole rapinareuna bancafacendocredere che si tratti di un film. Chi scombina la dicotomiafra realtàe finzionee confondequesta «coppiadivalori» è propriolafigura di Carmen, l'unicopersonaggio che, comeAlice, passa attraverso gli specchi. Il ballerino Antonio Gades è il ballerinoAntonio che provail ballettodi Carmen,il regista Jean-LucGodard è il regista Jean-Lucche deve girareun film, che Carmenprende come «schermo» per un suo atto terroristico. Dallarealtàallafinzionee dalla finzioneallarealtà,l'identitàdel ballerinoe delregistapermanveeicolatadallostessonome;coslcome nellanovella,dallaprimacornice narrativaallasecondae viceversa, permane l'io del narratore come io. Carmen, invece, è sempre la stessa in quanto altra: reale nel• l'immaginario, immaginaria nel reale; centrovuotoattorno a cui e per cui si intesse il raccontos,i fa il balletto,siproduce il film; insituabilechesifaluogo, in quantomette in attolungheerranzeattornoad un centroche fa sempredifetto. Perchl«larelazione conl'altro è la -relazione conun Mistero» (E. Le• vinas, Le tempset l'autre, Paris, FataMorgana, 1979,p. 83)equestarelazione è «unmovimentoche non sopporta alcun nome - né amorené desiderio- macheattira gli esseri per gettarli gli uni verso gli altri, secondo il loro corpo o pensiero,strappandolialla società consueta»(M,Blanchot, Lacomunitàinconfessabtle, p. 72).Carmen rimane nello spazio nomade del pre-nome (Godard ha tenuto a precisarecheilsuofilmnonsichiama Carmen ma PrlnomCarmen). La verità di Carmen sta tutta in questo'prima' delnome,pré-nom, in questaassenzainnominabile,irrappresentabile(ilballettononpotrà andare in scena e il filmavrà comeprimascenalamortedi Carmen). La 'donna' non è altroche i segniin cui gli uominila affabulano, ma lei rimaneal di qua del nome, facendosi 'schermo' dello schermo su cui l'uomo vorrebbe proiettarla. L'alterità assolutadi Carmen è tutta in quello sguardo rivolto al suo carnefice:«Caddeal secondo colpo,senzaun grido.Mi pare ancoradi vedereil suograndeocchio nero guardarmifisso...» (P. Mérimée, Carmen, p. 60).È l'esteriorità infinitache fa ingressocon gli occhidi armeninun'opposizione fuorimisura«: nell'aperturtoatale e nellatotalenuditàdeisuoiocchi senzadifesa (...) nellafranchezza assolutadelsuosguardo.(..) lavera esteriorità è in quello sguardo che proibisceogni conquista- (E. Levinas, La tracciadell'Altro, Na• poli, LibreriaTullioPironti,1979, p.16). Carmennon fa resistenzaa Don José, sa da sempreche lui la ucciderà, lo segue docilmentee passivamente;ma il gestoomicida («se tu non sei comeme, ti uccido») - in cui sembrerebbeesercitarsi il massimodel potere - è in realtà il suo scaccoperch6 è la rinuncia ad abbracciare l'enigma. Cosl la morte stessa di Carmen, trascendenzae alterità assolutaa cui l'alterità della donna si ricongiunge, è insituabile.Nellanovella, l'uccisionedi Carmen è undato di realtà;in CarmenStory, Carmen dovrebbe essere uccisanellafinzione del balletto, ma viene uccisa nella realtà della finzionee il «si gira» è un girareattornoad un'assenza,perché«larelazioneconaltri è l'assenzadell'altro» (E. Levinas, Le tempset l'autre, p. 83), E, solo nella quotidianitàdi sensoa cui l'uomovorrebbe ridurlachepuò nascere l'illusionerassicuranteche la donnasiaunaltroio.mentr l'intimità dell'inaccessibilfeuori. ciòche impedisceallatotalitàdi chiudersi, inquietandola,allanominazione di dimenticareil ilenziocheporta in sé e che pcrm tte all'indicibiledi accedereal mondocom tale. armen alloraquestocantoindicibile nel linguaggiosimbolico d ll'uno: pluralità irriducibileal proprio, alNomeProprio.Esiliata dalsensodidoversicostituirecome io proprio, la suaprossimità l'interventochedisturbail fenomeno: pos ibilitàdidi astro,certo.Madisastrodel semocheapr a un pensiero che non si lasciapensaresecondoilmododellacom-prensione appropriatrice, facendo intravvedere, prima del nome, l'aurora (questa è anche l'ultima parola pronunciatanoi filmdi odard), perché «la b li zza - dice JeanLuc, citando uno dei primi ver i delle ElegieDuinesl di Rilke- è il cominciamentodel terrorechenoi siamocapacidi sopportare», Cfr, P. Mérimée Carmen Milano,Garzanti, 1984 pp. 68, lire 6.000 M. Blanchot «Lacomunità degli amanti» in Lacomunitàlncontessablle Milano,Feltrinelli,' 1984 pp. 86, lire 10.000 J.-L. Godard PrénomCarmen (film) 1984 I convegniorganizzatia Milano dagli«AmicidellaScala» e coordinatida A. Todisco: Carmen-Aurora (10-17ottobre 1984) relazionidi Agosti,Fiorentini, Fornari, Bazzarelli, Della Palma,Martinotti; Le metamorfodsi Carmen (20novembre1984) relazionidi Agosti,Fornari, D'Amico

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