La domanda che bisogna porsi dunque, e che Handke nei suoi due lavori si pone, è la seguente: come è possibile, ammesso che sia lecito, pensare una crisi dell'idea di redenzione, il suo crepuscolo? O, più esattamente, per non sprofondare nell'abisso della negatività assoluta (che proprio per la sua assolutezza finirebbe di essere tale!), come è possibile pensare una redenzione che non richieda sacrifici cruenti, né Cristi né idioti, o sofferenze inutili da riscattare in una teodicea? U na risposta' la tenta· Peter Handke nel suo Attraverso i villaggi, poema drammatico che si conclude con un monologo sulla redenzione. È un testo, questo di Handke, in cui sensibilità per il paradosso, à la Dostoevskij, e spiritualità ebraica vivono in una miscela esplosiva. Anche per Handke, come per DostoevskijKirillov, «nella storia di noi uomini non esiste in nessun luogo una forma di consolazione che sia valida. Le grida di orrore continueranno in eterno. Il nostro riparo è il luogo . in nessun posto. L'unica forma di preghiera che abbia efficacia è il ringraziamento; il vostro implorare la grazia non suscita che segni del nulla; l'attesa del soprannaturale è vana» (p. 100). Qui, la negazione in positivo della redenzione si accompagna all'antica pratica ebraica secondo cui solo un'infinita pazienza potrà salvarci anzi, più esattamente, soltanto aspettando o ponendosi nella condizione di un'infinita aspettazione della redenzione (il Messia) potremo sperare di giungervi. Ed è forse da questo monito ebraico che bisognerà partire per pensare un'idea 'non cruenta' di redenzione. Una singolare coincidenza epocale ha voluto che qui si incrociassero tradizione mistica cattolica ed ebraismo. E in maniera decisiva in Kafka, certamente il più grande interprete moderno della 'pazienza', allorché, quasi parafrasando Meister Eckhart, dice: «Chi cerca non trova, ma chi non cerca è trovato». Biglietti davisita Al servizio si accede per abbonamento annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,Ix/,4 Lire 30.000 doppio cm. 5, I x3 Lire 50.000. Per informaziqni più deuagliate scrivere o telefonare a: Cooperativa Intrapresa, via Caposile 2, 20137 Milan-o. Telefoni (02) 5451254 - 5451692. Ufficio Pubblicità, servizio Biglie/li da Visita. Riviste Babilonia Mensile di cultura e seduzione gay, in edicola a L. 3.500 Babilonia Edizioni Musica/Realtà rivista quadrimestrale diretta da Luigi Pestalozza n. 14, agosto 1984 saggi di: Hans-Werner Heister, Enrico Fubini, Sergio Sablich, Luigi Pestalozza, Franco Fabbri, Michela Garda, Francesco Tasini Edizioni Unicopli Via R. Bonghi 4, 20141Milano Proprio riprendendo lo stesso motivo dostoevskijano della terra da sempre redenta, nei quaderni in ottavo, inoltre, aggiunge: «La cacciata dal paradiso è, nella sua parte essenziale un fatto di sempre. Voglio dire che la cacciata dal paradiso è, sì, definitiva, che la vita nel mondo è inevitabile, ma che l'eternità del fatto ( ... ) ci rende possibile non solo il poter restare perennemente in paradiso, ma il restarci in effetti, e sempre, che noi lo si sappia o non lo si sappia quaggiù». Non siamo molto lontani, come si vede, dall'incrollabile convinzione di Kirillov, che non conduce - si badi bene-all'accettazione di questo come dei migliore dei mondi possibili, ma alla più straziante delle sofferenze. Spostare, grazie a un infinita pazienza, l'orizzonte della redenzione pur mantenendolo il nostro orizzonte, significa infatti abitare la sofferenza (che è anche espiazione), una sofferenza però che è inutile solo in relazione al passato, come dolore non riscattabile e non riscattante. Si tratta insomma di vivere il proprio dolore come l'ultimo dei dolori possibili, che si fa carico della sofferenza passata (come Dmitrij in Dostoevskij) ma non costituisce un'ipoteca sul futuro e soprattutto non intende e di fatto non riproduce se stesso. Spostando, infinitamente, la redenzione, si salvano le sue vittime. Vivere la propria attesa, la propria 'pazienza' come l'ultima espiazione possibile dunque, in aperta opposizione alla logica del corpus Christi che ripete il sacrificio di Cristo ad ogni rito. Per noi, adesso, si tratta di coniugare parallelamente la negazione della redenzione, nel senso detto, e l'infinita attesa, la pazienza dell'attesa. Se infatti nel pensiero ebraico della pazienza la redenzione rimane l'orizzonte dell'attesa, e in quello cristiano finisce per svuotarsi di senso essa stessa (del tutto parallelamente al nichilismo che non ci crede tout court), nel pensiero tragico e paradossale, che intendiamo proporre, si tratta di Quarantacinque anno VI - Numero 11 novembre 1984 mensile a cura del Comitato regionale Lega cooperative e mutue de~'Emilia Romagna Abbonamento annuale Lire 25.000 OC postale n. 18812404 Editrice Emilia Romagna Soc. Coop. Viale Aldo Moro, 16 48100Bologna aut-aut 202-203 Luglio-ottobre 1984 In questo numero: Vattimo, la filosofia del mattino Dal Lago, il luogo della debolezza Rovatti, tenere la distanza Masini, Kafka: la distruzione che edifica Bonola, Heidegger e Scheler Bonato, Lacan e Heidegger Tommasi, Klossowsk.icon Nietzsche? Il Cavallo di Troia S Quadrimestrale della Cooperativa Scrittori e Lettori Abbonamento annuo Lire 22.000 Edizioni Intrapresa Questo cavallo: Victor Sklòvsk.ij:4ttere inedite da «Zoo o lettere non d'amore» Sette domande di Shuhei Hosokawa a Umberto Eco. Dante della Terza: Due manifesti Il piccolo Hans 43/44 diretto da Sergio Finzi luglio/dicembre 1984 La psiche e lo spazio Ferenczi, Hermann e la scuola psicoanalitica di Budapest Edizioni Dedalo clo Edito da: Franco Beltrametti & Patrizia Vicine/li. Con la collaborazione di John Gian. Stampa: Gianni Castagno/i. 500 copie firmate dagli artisti. mantenere e di lasciar coesistere le due prospettive. È questo il compito più arduo cui ci introducono Dostoevskij e Kafka. E ciò è reso possibile dal fatto che sia Kafka sia Dostoevskij (ma anche Handke) intendono introdurci·nel cuore della contraddizione, e sull'orlo dei due abissi, quello della fede e quello del dubbio, e arrivano a pensare la «simultanea sperimentabilità dei contrari», come scrive Givone di Dostoevskij, il che non significa rifigiarsi nella schizofrenia o nella tutto sommato appagante ironia del soggetto, ma appunto affidarsi al paradosso de~'affermazione di due estremi. E il paradosso non rimane mai in Dostoevskij o in Kafka solo un'avventura della scrittura, ma si conficca come un chiodo nella loro carne. Per entrambi, come per Handke in queste sue due ultime opere, non si tratta dunque di pensare la verità che sia riscatto, né di negarla. Né tanto. meno, semplicisticamente, di pensarla al futuro. Pensare la verità al futuro è comunque Trost, consolazione immanente: «Io non voglio essere consolato; i consolatori-d'uomini sono riprovevoli... », scrive Handke in Phantasien der Wiederholung (p. 151). La verità, così come la prospettiva della redenzione, invece, è dostoevskianamente (seguiamo in ciò le fondamentali analisi di Givone) non il 'regno dei cieli', ma il più tremendo inferno e martirio. È terribile «cadere nelle mani del Dio vivente». Flash Art La Prima Rivista d'Arte d'Europa Ogni copia Lire 5.000 Abbonamento per 8 numeri Lire 30.000 Giancarlo Politi Editore Versus 37 gennaio-aprile 1984 Semiotica della pittura: Daniel Arasse, Annonciation-Enonciation remarques sur un énoncié pictural au Quatrecents I Omar Calabrese, il problema del colore nei trattati d'arte del '500 I Lucia Corrain, il punto di vista nell'Annunciazione di Leonardo da Vinci Lire 7.000 Editore Bompiani Tracce . trimestrale di scrittura multimediale n. 10, gennaio 1985 I percorsi della scrittura inediti di Cagnone, Cappi, Ermini, Greppi, Pemiola, Pignoni, Ruffato, Sanguineti,Scalise immagini di Gianfranco Baruchello abbonamento annuo L. 20.000 mediante vaglia o versamento sul c.c.p. 12621652 intestato a Coop. Tracce via Liguria 6, 65100 Pescara La Gola 27 Mensile-de/ cibo e delle tecniche di vita materiale 32 pagine, 16 a colori, Lire 4.000 Edizioni Intrapresa In questo numero: Geografia della Gola I (Verona) Primo inserto: Bere alto (vini, birre, spiriti, cocktails) Nuovi gusti alimentari degli italiani Ricettario italiano: piatti unici Poeticamente 4 rivista diretta da Lamberto Donegà di poesia, prosa, saggi. Solo abbonamento lire 20.000 Poeticamente-Ferrara questo numero: Selim Tietto «Marchandisa 44» poesie di un poeta padovano, supplemento dedicato a Roberto Guerra «Futuropa». L a verità e la redenzione sono invece, come l'erpice di kafkiana memoria, 'espiazione' che si inscrive nelle carni dell'uomo, 'ricordanza' di un dolore non riscattato. Il patire, e non la verità, è la parola più grande e più trasgressiva dei testi citati. In questo senso, forse, va interpretata la famosa lettera in cui Dostoevskij dichiara che se gli avessero dimostrato che «Cristo è fuori della verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo», lui, paradossalmente, avrebbe comunque preferito «restare con Cristo anziché con la verità». Più che allusione a una concezione della verità «apocalitticamente orientata», come scrive Givone, qui ci troviamo di fronte alla scelta della sofferenza. Chi, se non Cristo, incarna il principio della sofferenza, dell'espiazione in nome di tutti i peccati del mondo (come Dmitrij Karamazov)? Scegliere Cristo significa dunque scegliere, prima di tutto, la sofferenza, il patire. Ma noi sappiamo che a questo patire di Cristo, oltre Dostoevskij, dobbiamo togliere l'inutilità e la ripetitività, affinché il suo sacrificio sia l'ultimo dei dolori. Come accennavamo prima dobbiamo strappare alla logica della redenzione il suo dolore futuro. Come acutamente annota Kafka: «Solo quaggiù il dolore è dolore. Non nel senso che coloro che soffrono in questo mondo debbano venire esaltati altrove in premio delle loro pene, ma nel senso che ciò che in questa vita si chiama dolore, in un'altra vita, pur restando immutato e liberato soltanto del suo contrario, diventa beatitudine». Non c'è teodicea dunque che giustifichi la sofferenza di un idiota, o la redima sia pure solo nel futuro (si vedano su questo le pagine assolutamente decisive, ma opposte alle nostre conclusioni, di Caracciolo). La sua, come la nostra sofferenza, non ci dà diritto a nulla, men che meno a Dio; solo ci si pone davanti come 'memoria' di Corpo 10 Raccoglie alcune tra le più significative esperienze della scri//ura contemporanea Via Lecco 2, 20124 Milano. Telefono (02) 2718758 Libri Quaderni 1 Lovato Guerrino: Sfoghi del cuore di un frate amante dell'arte. Edizioni Studio Italiano Strada 22 luglio 42, 43100 Parma Richard Krautheimer Roma Promo di una città, 312-1308 Una sintesi lucida e personale che abbraccia dieci secoli di architettura pittura mosaici scultura e urbanistica romana, composta dal più eminente degli specialisti. Edizioni cieli 'Elefante Piazza de' Caprettari 70, Rc)lrta Enzo Grea Immagini di persone In Calabria Introduzione di Rosario Villari Una raccolta di fotografie struggenti che ci riporta nel mondo contadino degli anni cinquanta e conserva la memoria di una civiltà che scompare. Edizioni dell'Elefante Piazza de' Caprettari 70, Roma Autori vari D cinema nella città a cura di Giorgio Muratore Catalogo della mostra documentaria sulle sale cinematografiche di Roma Clear Editore Viale Bruno Buozzi 105, Roma tutto il patire passato, lascia aperta la piaga. Ma a noi preme il futuro. Non meno dolorosa è la sua paziente aspettazione. E non a caso il termine patire è strettamente legato, e non solo etimologicamente (si pensi alle speculazioni della mistica tedesca), alla patientia nel senso che dicevamo prima. D'altronde, come scrive Handke nelle sue Phantasien der Wiederholung, questa è la più intima essenza dell'uomo e del suo rapportarsi a Dio: «Dio padre si librò sul figlio sofferente con una calma in viso che era allo stesso tempo disprezzo - un salvifico disprezzo» (p. 53). Non esiste altra esperienza di Dio se non quella del male e del dolore, come Dostoevskij ha infinitamente modulato nelle sue opere. E non altrimenti intende Handke quando, in Attraverso i villaggi, scrive: «... soli senza dio, noi vacilliamo. Forse non esiste una fede ragionevole, ma esiste la fede ragionevole nel brivido divino» (p. 99). Non è che un estremo e paradossale invito alla 'pazienza', all'ascoltazione del dolore che è tragedia e lacerazione, ma che è l'unica dimensione in cui ci è concesso pensare - sia pure per tentativi, e sia pure solamente 'letterari' sinora - oltre la fede, oltre le sicurezza dell'orizzonte della metafisica cristiana e del nichilismo dimidiato a cui la nostra epoca ci ha abituato. Non è che un tentativo; ma l'invito ad una 'pazienza' anche e solamente ermeneutica, tentativo non quietistico, giacché anche il patire si trasforma qui in un agire affermativo_,ci pare più produttivo della manipolazione nichilista del reale o dell'anestetica contemplazione di Dio. In questo sembra come confortarci un'altra notazione di Handke che a questa pratica paziente ci invita: «Non aspetto alcun Dio, se non nel lavoro avventuroso e pieno di pericolo: non nell'avventura, e non nel pericolo, ma nel lavoro avventuroso e pieno di pericolo». Pietro Cefali Littoria, 1932-1942 Gli architelli e la ci/là Introduzione di Giorgio Muratore Un contributo alla conoscenza della edificazione di Latina tramite l'opera dei suoi maggiori architetti Clear Editore Viale Bruno Buozzi 105, Roma Varie L'eco della stampa dal l<JOIlegge e ritaglia giornali e riviste per documentare artisti e scrittori sulla loro attività per informazioni: Telefono (02) 710181-7423333 L'eco della stampa Via Compagnoni, 28 - 20129Milano RJmeglUlNazionale di poesia 1984 Villa Scheiber, Milano, Aprile 1985. Tema libero. Dedicato a Cesare Pavese. Possono partecipare poeti italiani e stranieri (in lingua italiana). Per informazioni: Nicola Tedesco do V.I.E. Via Satta 7, 20157Milano La pratica freudiana Corso Plebisciti 6, Milano, tel. 794515 Insegnamento di teoria e clinica psicoanalitica inizio giovedì 15 novembre 1984, ore 18.00 ~ Sergio Finzi terrà un corso di lezioni ~ ogni quindici giorni, .S il giovedì, da novembre a marzo, sul tema: ~ Le origini dell'angoscia t::l.. (viaggio di uno psicoanalista ~ intorno a Darwin) °' ....., 11 Cobold 12113 e/o Scorribanda productions pobox 3 Autografo 1, Febbraio 1984 .9 diretto da Ettore Bonessio di Terzet ch- 6826 Riva S. V. Switzerland Saggi di Segre, Grignani, Ravazzoli Cooperativa «cinquecentottantanove» ~ C.P. 707 16100Genova & e/o Patrizia Vicine/li, Siepe/unga 22 M t G 1r I d"f d. M tf Autori vari le t-shirt s:: 40137 Bologna. ltaly or ara arave i. ne • • • ore I. dell'area omogenea ~ Abbonamento annuo lire 15.000 11Fondo Saba. «Margini» Case Romane JOO% cotone (m, I, xl) Oo Cobo/dprima: Bonessio di Terzet, Perrotta • 84 pagine, Lire 8.000 La periferia e le Case popolari ~ Coboldimpero: Bernstein, Freeman, Autografo 2, Giugno 1984 a cura di Paolo Angeletti L. t5.ooo spese poSt ali comprese ...., Pereira / Coboldarte: Carretta, Olivari, . Strategia Saggi di Lotman, Kemeny, Martignoni, con un saggio di Ludovico Quaroni Luci:a~!:t:hano ~ Sozzi, Zwack / Le Muse Italiche: Giorgio Quindicinale della comunicazione Corti, Segre, Lagorio. Racconto di Clear Editore ~ Barberi Squarotti, Brandolino Brandolini pubblicitaria/Agenzie/Utenti/Mezzi. Palazzeschi. Il Fondo Flaiano. «Margini» Viale Bruno Buozzi 105, Roma via Ca 00 sim 16 ir 5 oRGoemnna1a4ri, .~ d 'Add Abbonamento annuo L. 55.000 13" • L • 8 000 ~ a O pagme, tre • Tel. 06/6385749. J:S Gli Arcoboldi n• 4: Valesio/Portà Pola Editrice Edizioni lntra- .;:;:, ------------------ ----------------- .._ ____________ .._.- ____ __, --------------- ..... ._______________ __. '::I
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==