pa elettronica degli Stati uniti. Sul grande tabellone appare tutto ciò che il cervellone centrale del giornale elabora: Quante copie sono state' vendute oggi a Dallas? Dove sono in crescita? Dove calano? Un computer - detto «Intelligent Desk», il tavolo intelligente - può comunicare su e giù nella catena gerarchica del giornale. (Per la curiosità dei lettori italiani, ricordo che il principe di questo design per gli uffici post-industriali si chiama Araldo Cossutta). U sa Today è UD; così bell'oggetto che nell'analizzarlo ci si dimentica dei due elementi che invece costituiscono la sostanza dei giornali tradizionali: pubblicità e linea politica espressa dai commenti editoriali. Di pubblicità Usa Today, inaspettatamente, ne ha ancora pochina. I motivi sono tre: 1. la pubblicità nei giornali americani è soprattutto locale, di grandi magaza zini e negozi, e i rivenditori preferiscono concentrarsi sui giornali cittadini; 2. malgrado gli sforzi possenti di Louis Harris manca ancora un identikit dei lettori di Usa Today e il primo giornale non verbale degli Stati uniti manca di tarFamous Last Words. The Ultimate Dictionary of Quotations a c. di Jonathon Green London, Pan Books, 19802 (prima ed. Omnibus Press, 1979) pp. 317, Ls 1,95 Petit Dictionnaire A Mourir de Rire cbolsi et réalisé de leur vivant par Philippe Héraclès avec la collaboration de Lionel Cbrzanowiski Paris, Le Cherche Midi, 19842 pp. 256, ff 96 S uperato lo spavento, l'incidente sembrò ridimensionarsi;ma l'aiuto, subito richiesto, non arrivò, né poté arrivare, e intanto intorno alla nave incagliata nella Manica già da due giorni infuriava la bufera. Persino i più forti, i marinai appigliatisialle sartie, cominciarono a cadere assiderati in mare, il corpo decapitato di uno di loro ripresentandosi a intervalli agli occhi esterrefatti dei sopravvissuti. Ma nella memoria di quanti in seguito sarebbero arrivati a terra torreggiava la figura di una donna descritta come eccezionalmentealta e legnosa, laMadre superiora di un piccolo gruppo di suore; queste, raccolte intorno a lei, bisbigliavanopreghiere, ma lei urlava: «Loudly and often»urlava, e sempre le stesse parole: «O Christ, come quickly!» Leggendo tutto questo sul Times dell'll dicembre 1875,un seminaristaparticolarmente sensibile, Gerard Manley Hopkins, si lasciò commuovere, si sentì anzi direttamente coinvolto- al punto da intraprendere un lungo poema indagatore, The Wreck of the Deutschland, suo capolavoro. Possiamoporci una domanda anche noi: chi era l'interlocutore di questa donna? Era il Dio che nella tempesta si rivela, o era un fantasma, assente del tutto? La forma stessa del suo impressionanteenunciato è esemplare nella sua ambiguità, e non solo teologica. Prima get; 3. il giornale è così vivace, colorato, costruito per accattivare il lettore con le immagini, gli shots e la scrittura messaggio-flash, che più d'un esperto pubblicitarìo teme che gli inserti commerciali possano finire «dispersi»nell'uragano di colori. Quanto alla linea politica di Usa. Today, posso dire che, letto fede!- mente per due mesi, non l'ho capita. Perché, credo, non c'è. C'è una pagina di commenti, certo, costruita nel seguente, stupefacente modo: apre la pagina un editoriale del giornale su un tema che non è solo politico, ma spesso di costume (esempi: Perché l'Urss ha boicottato le Olimpiadi? oppure: Le donne devono ricevere la stessa paga dei colleghi di pari grado maschi?). Il 6 giugno l'editoriale era sulle ricerche di ingegneria genetica. Dopo una generica introduzione al .tema, l'opinione dell'editorialista concludeva blandamente che «sì, si può fare ricerca su questi temi, ma con cautela». Di spalla, immediatamente dopo, due editoriali a supporto di questa tesi, di uno scienziato e di uno scrittore umoriSelk di capriolo arrosto stico, e il «punto di vista opposto» da parte di un economista. In un piccolo box, frasi celebri sul tema, inclusa una sciocchezza da Baci • Perugina di Margaret Mead. Infine la «trovata». Ogni giorno, sette lettori di Usa Today, in cinque righe ma sotto la loro bella foto formato tessera, forniscono la «voce dell'uomo della strada». Il 6 giugno erano un bancario di Scarsdale (favorevole alla ricerca, ma con il controllo di un teologo e di un filosofo), un lavoratore autonomo di Cuyahoga Falls (favorevole), una palazzinara di Little Rock (contraria), un negoziante di Green Bay (cauto), uno statistico di East Lansing (cauto), una commessa di Reno (favorevole con controlli), una impiegata di Kansas City (favorevole). Classe sociale e provenienza de~ gli intervistati (da tutti gli Stati uniti, ma specie da piccoli e medi centri) danno un'idea chiara del pubblico cui il giornale vuol rivolgersi. Questo buon senso «da caffè» è forse la linea del primo giornale telematico. È ancora presto, malgrado tutti gli sforzi, per dire se Usa Today sarà o no il giornale del futuro. Di certo è uno dei giornali del presenArsmorien - I di tutto, occorre osservare che la suora, essendo tedesca, in tedesco aveva gridato, e il fatto stesso spiega perché altri quotidiani inglesi danno versioni delle sue parole in contrasto tra loro. Lo stesso Hopkins, che si rifaceva volontariamente al resoconto del solo Times, aveva già e comunque imperniato tutto il suo discorso sulla domanda esplicita«What did she mean by it?» - che cosa voleva dire la suora moribonda con quel suo «Cristo, vieni presto»? La debolezza della carne nel suo terrore reclamava forse la magra bontà di una rapida dissoluzione(nel giardino, lo stesso Cristo aveva pregato in modo analogo)? Ma no, dice Hopkins, più esaltato, più esaltante il messaggio, e il suo testo allarga, arricchisce, dà alle parole della tribù un senso più alto. D elle 2.200 frasi di moribondi raccolte da Jonathon Green (che di fonti non parla nel modo più assoluto) molte sono fohn Meddemmen scontate: la sezione, ad esempio, dedicata ai santi (e intitolata Holier than thou, all'incirca, «Il più casto e puro son io!») documenta il fatto, poco sorprendente, che l'agiografia ha tramandato sul loro conto le più sublimi espressioni; uno dopo l'altro affermano la loro unione col Cristo sofferente mediante formule predeterminate: le anime degli uni si affidano nelle mani del Signore, mentre, per gli altri, «Tutto è compiuto!» E lo scopo didattico-esemplare si compie pure: davanti a tanta individualità obliterata, nui - poveri mortali - chiniam ( o magari non chiniamo affatto) la fronte. Potremo, comunque, osservare en passant la potenziale utilizzazione/ non-utilizzazione delle altre cinque «ultime parole di Cristo sulla Galantina di tacchina alla francese croce»: facilmente si capisce, ad. esempio, perché nessuno che voglia passare per santo chieda angosciato negli ultimi istanti di vita perché mai Dio lo ha abbandonato. Al contrario, l'autentica, sprovveduta umanità della povera gente - di noi, insomma - traspare dalla disinteressata banalità di tante e tante «ultime parole»: Rupert Brooke, il poeta, «Hullo!»; Calvin Coolidge, «Good morning, Robert»; William Hutton, chiestogli se stesse comodo, «Oh, yes». Un po' più preoccupante, forse, David Garrick, l'attore: «Oh, dear. .. !» O il poeta puritano John Greenleaf Whittier, che abbandona questa valle di lagrime gridando: «No, no!» Il che avrebbe fatto piacere a Dylan Thomas, che esortava il genitore troppo rassegnato: «Do not go gentle into that good night!»: davanti all'eclisse definitiva della «buona notte», della «buona morte», il singolo, irripetibile essere umano dovrebbe, ci dice il poeta, protestare - con tutte te e leggerlo (cioè guardarlo, ovviamente) aiuta a capire un bel po' di questa America.. Per adesso manca ancora di prestigio. Per esempio, non è presente con una collezione nella favolosa ·biblioteca della Columbia University School of Joumalism. Quando ho chiesto perché, mi è stato detto: «Noi non teniamo spazzatura». Qualcuno deve avere riferito questo giudizio a Neuharth perché pochi mesi fa, con un vero blitz, la Gannett ha offerto alla facoltà 16 milioni di dollari (circa 27miliardi, in lire) per creare un «Gannett Media Research Center» che diverrà il più potente Centro studi degli Stati uniti. I professori «liberal» di Columbia si sono opposti a che la filosofia dei, punti ·e delle lineette entrasse nel Sancta sanctorum fondato da Joseph Pulitzer, ma il preside non ha detto no alla montagna di dollari. Si sta già facendo spazio nei locali della facoltà per dare finalmente il prestigio culturale che ancora manca ai padri di Usa Today: pare, per esempio, che anche la biblioteca possa venir chiusa, per accogliere il Centro studi. le sue forze. Entro i limiti (piuttosto ristretti) del possibjle, s'intende. A prima vista questo libro po- •trebbe passare per un mero divertimento: lo stesso titolo è un evidente gioco di parole (sono «famous last words» quelle affermazioni o previsioni troppo ottimistiche che vengono quasi subito smentite dagli avvenimenti - come chi opina: «Oggi non c'è pericolo di valanghe» poco prima di sparire travolto). Eppure, se letta da capo a fondo, questa collezione, appunto perché troppo indiscriminatamente inglobante, non è affatto divertente. Un libro divertente sulla morte deve, ad esempio, prendere forma di bara con sopra la croce, come quel Petit Dictionnaire A Mourir de Rire, che usa il paradosso, il bisticcio, per tenere buona la morte, allontanarla mediante riequilibrante rimozione: «morir dal ridere» va bene, ma quante persone sono morte ridendo? Gli astanti in seguito diventano testimoni, e il letto di morte si trasforma in luogo di contrasto non solo tra il bene e il male, ma tra il sublime e il banale. Che cosa ha veramente detto il patriota irlandese Charles Stewart Pamell: «Che il mio amore sia dato ai miei compagni e al popolo irlandese», o «Baciami, mogliera mia; se posso, dormirò per un po'»? Morendo dopo la disfatta di Austerlitz, il giovane Pitt, nemico acerrimo di Bonaparte, avrebbe esclamato: «Paese mio, in quale stato ti lascio!»,ma secondo altri, non meno fededegni, le ultime sue parole sarebbe- "° ro state: «Forse sono in grado 1::1 di mangiare un pasticcio di vi- .s ~ tello da Bellamy». c:i.. È del tutto naturale che chi os- -.::i- ~ serva tenda a drammatizzare, ..., mentre il direttamente interessato ~ non di rado rimane ostinatamente E sul piano del quotidiano. Si inchi- i na reverente il nipote, chiede a Edwin Booth come sta; il mori- i bondo risponde gioviale: «How s:: are you yourself, old fellow?» A ~ Park Benjamin si rivolge la moglie Ì infranta: «Mi conosci?», e lui me- ~
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