Alfabeta - anno VI - n. 64 - settembre 1984

Marzo Marzo profumo di violinammammole mani di donne donne vestite di sole Arco di violino pizzicatendini della mia sensibilità O morire o ridere Perchédebbo io essercostretto in queste bruttissimemembra che rispondono al nome di Giovanni Bellini? Campane Cantate campane lontane lontane cantate campane Con fiumi di luce i tramonti spalancan le gole dei monti che bevono l'onde rotonde del canto Campane cantate lontane Orizzonte non sei che una rosa dai petali tondi Trabocchi di valli nel cielo Profumi Cantate Colori d'ampiezze lontane campane d'altezze profonde destatevi vivi Son l'onde rotonde del canto campane Annunzian ch'io sono Giovanni Bellini Sempre ora È vero che la terra dové girare intorno al sole milleottocentonovanta volte prima che io nascessi e millenovecentoquattordici prima che io accendessi la sigaretta che fumo ora ne convengo ma perché devo io portarmi dietro questa catena di millenovecentoquattordici anelli? Mi chiudono in una terribile spirale come un baco nel bozzolo ma il filo del baco finisce e dentro ,il bozzolo c'è posto mentre questa catenacrescedi peso sempre e sempre più stringe Già se mi metto a studiare una sola delle tantefalsificazioni chegli uomini chiamano ragionamentidubito di diventar pazzo Vogliono fermare il tempo e s'imbriacano di ragione Qui a sinistra nel mio panciotto c'è una finestra dove ci si può affacciareun momento per vederea chepunto è la terra della sua passeggiata Per Cristo come è lontana da dove s'era mossa Vogliono fermare il tempo e lui se li porta Ma io sono io Non dirò più 1914 e nemmeno 24 Ora SEMPRE ORA bol Insalatina di campo «Insalatinaaadi campoooo,,. » Ricordi d'infanzia fatati scialbi sogni in lontananza biancori nevicati freschi rii fioriti toppe di paradiso cascatelledi sorgenti dalle gole di selve in odore finestre di sole splendenti occhi e viole selvatiche Verdi ramelli lucertole colorate secondo l'idea che le muove Ardenti libidini anche giunchi piegati a cascata come capelli sciolti E tutti quei fiori tazze adoprate dalla terra Sformato di fegato in stile Rinascimento a bever sole ad esalar sospiri di profumi Tutti i ricordi si guardano innamorati su argini paralleli viso a viso quando sui rii fioriti toppe di paradiso passa la voce «Insalatinaaadi campoooo.,. » Le viti Le povere viti nere inginocchiate distese chiudono in sé il dolore Temono i salci sanguinarii che protendono dal fondo dei rii le chiome arruffate bramose di annodare Le mie viti rubano per me alla terra e al sole per le mie labbra per le mie nari bagliori e vampe di vita piena succhi e profumi accendono tutta la mia libera fianima Per sé non si serbano che il piangere è uscito • amoo n. 7-8/1984 Marco Macciantelli Quando? di Maggio Oh bisogna vederle allora sciogliersi tutte in lacrime sui fiori delle prode Allegria O barrocciaio o barrocciaio con le bronzine d'acciaio dèstati C'è da salire la strada è ghiacciaio scendi Eccoti a piedi alla brindelloni con la fusciacca mezza a ciondoloni tutta rossa Il cavallo si molleggia a ogni scossa le sue narici cercan la maremma Ma l'è proprio una meraviglia sentire tanti bubboli a una briglia lae O t'un gli 'edi 'e sassi arza 'piedi quand' e tu movi i passi E via alla brindelloni con la fusciacca mezza a ciondoloni pieno di vino e di boria E bubboli e fronzoli e bubboli e fronzoli e bubboli e nappe ti cantano il gloria Gloria? gloria? schiò schiò schiò la frusta firmò tre volte il tuo nome ne~'aria Imprecazione a Rosai Rosai malidetto amico che hai tu mai adoperatoper dipingere quella diabolicafigura biancadi femmina spremuta dal piacere che protende la bocca rossa al cielo nero per profondervi con un bacio serpigno tutto il fuoco della sua libidine e illuminarlo? Che hai tu mai adoperatoper dipingere lì accanto nell'istesso quadro nero quella mano quella mano bianca che si allunga verso la spasimante donna? Quale anima tetrahai celatonelle torturateforme delle tue creature? Al vecchio tronco umano hai potuto avviticchiare tutte le passioni che lo travagliano ma perché i tuoi quadri di tela e di legno non sono bruciatiquando il tuo pennello vi pioveva fiori di fuoco golghi di luce che l'occhio dell'imbecille non può consumare? I comandamenti di Dio Cristo spaventato dai comandamenti di Dio impallidì e Il cinema, nonostante la gravissima flessione, è ancora lo spettacolo che incassa di più Luciano Bergonzini Quello che dicono e quello che non dicono i dati SIAE Waltraut Schwarz Il poeta Gerald Bisinger e la bomba della stazione Paola Casagrande Nel Collegio di Spagna: primo territorio spagnolo Pagina aperta / Loredana Alberti a cura di Roberto Roversi Ugo Volli Del teatro in regione e di alcune sue cose miserabili Dario Zane/li Il cinema d'autore ha bisogno di aiuti come la prosa e la lirica Inserto speciale QUANDO LE CATTEDRALI ERANO BIANCHE Le mostre sul Duomo di Modena dopo il restauro luglio - dicembre 1984 Paolo Puppa e Maria Luisa Spaziani A proposito de «La casa dei ferrovieri» Andrea Ventura Dove è nato il partito di massa dei comunisti Lina Danielli Agatha Christie? A noi continua a piacere Gadda Per la «Prima biennale della grafica» a cura di Fulvio De Nigris La Fortezza della Solitudine / Simonetta Scala Editoria bolognese: la Cappelli, la Calderini a cura di Silvia Camerini e Lidia Testoni Giova,nnaRossiello Ecologia. Le scogliere sommerse di Cesenatico Leo Badiali Ecologia. I Boschi di Carrega . Una copia L. 2.000 . Abbonamento annuo per 11 numeri L. 15.000 per l'Italia - L. 30.000 per-l'estero I versamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. 15591407 intestato a Bologna Incontri, via de' Foscherari 2, 40124 Bologna

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