Alfabeta - anno VI - n. 62/63 - lug./ago. 1984

PatriziaValduga E voi, idioti, quando imparerete? Non sapete, né sapete sapere, voi che poco date e tutto chiedete e lo date per avere ad avere, per far inutili fiere ... Il mio danno palpate e ne prendete anche piacere; negli assalti che i diavoli mi fanno, forse a rinfresco dell'anima mia, con tradimenti e con occulto inganno come ve ne volate sempre via!, per mandarmi di lancio alla malora a sudar sangue più che in asfissia. Eppure, ben sarebbe ora l'ora di saldar le partite dei peccati, di piangere se non piangete ancora. Nel teatro del mondo immascherati di scena in scena applausi mendicate, se per pochi piaceri avvelenati voi con miserie, ecco, mi consolate ... e con il vostro fare dire andare che mai fate? che dite? lì restate. Le vostre ciance sono così care da farvene trofei e darvi vanto? Al mio cuore do questo da spiegare: voglio un'anima, un'anima soltanto, però la voglio delle più perdute, che di sé spenda e spanda tutto quanto. Ma voi bestie impestate sordomute, voi siete pieni d'infiniti mali: partitevi da me, per mia salute. Voi pure, sepolture d'animali, sottoviventi di viventi orrori, che spennate allo spirito le ali a che nessun pensiero mai vi sfiori e non si secchi il vostro fracidume ma scoli nelle menti e inquini i cuori, state altrove, ché altro è il mio costume, altrove andate ad infognar la vita come sogni d'infermi e bolle e schiume. Vi fa il viaggio della vostra vita morti prima che venga a voi la morte di doppia morte che da morte ha vita nei vostri ventri carichi di morte ... Impiccarvi dovreste, uscir dal mondo, se contro morte èforte altro che morte. Ma tu, notturna vita, ascia del mondo, portatile sepolcro e vestimento, quando lo sdegno in me è moribondo mi tiri giù con vezzi e con spavento, fuggendo con lafuria che fa il fuoco avara di diletto e di tormento, se per natura non so, se per gioco. Parlando col mio cuore io gli dico: «Il tempo è breve e te n'avanza poco, e a piene vele viene il tuo nemico. Monta senza sostar di sentinella, ogni peccato monda nuovo e antico; con miglior corso e con migliore stella girerà del dolore lafortuna, qui tutto un cielo avrai, una notte bella». E così ad ogni cambio di luna io verrò come ladra alla sordina a rubarvi le cose ad una ad una in che l'anima sfiata o si sfarina; e chi per loro assedia e chi fa guerra, chi smania e non si sazia, chi assassina, chi sta come le talpe sottoterra, senza posa senza posa congiura ... Non v'è chiave di senso che disserra. Al cielo chiedo, a lui che eterno dura, che cessi chiedo il putrido letargo io che non parlo, io che ho paura. Cresce intanto il disastro e si fa largo, cresce lo strepito, e insolente sale; come qualunque donna intorno spargo la mia tristezza riposata eguale, prego in preghiera che non porta effetto perché non dorme la schiera infernale ma viene per godermi fin nel letto e mi vuota le vene e si consola del mio cuore umiliato e maledetto. E mentre veglio senza dir parola, voi tra lascivie di vivande e vino vi cacciate giù tanto nella gola da spuntare lafalce anche al destino, e bestemmiate come fan gli sciocchi il cielo più lontano epiù divino. Ora abbassate con terrore gli occhi sul vostro mondo senza fine amaro, e dei giorni ingoiati in neri blocchi inorridite, se non v'è riparo ... Qui la morte per me pianta le tende, qui al suo tribunale io dichiaro che è il vostro vuoto quello che mi offende, vuoto infinito, infinito niente, un niente che dà niente e niente prende nel niente di un tale niente di niente che l'anima nel cuore fa tremare. Trafumo schiuma sogni ciance niente sento più nausea di chi soffre in mare. / Nota Questo testo di Patrizia Valduga fa parte di una composizione in terza rima, suddivisa in dieci «canti» di cento versi ciascuno. L'intera composizione, nella quale sono presenti più voci, è destinata, secondo l'autrice, a una rappresentazione g lettura scenica oltre e più che alla lettura sulla pagina. Saggistica Mondadori: il piacere di approfondire. PAUL DAVIES DIO ELANUOVA R51CA· SAGGI ARNOLDO MONDADORI EDITORE UGENLEINDEN 'EDUCAZIONE 1G CONVERSARE CONUNGORILLA SAGGI ARNOLDO MONDADORI EDITORE Paul Davies DIO E LA NUOVA FISICA La creazione, il libero arbitrio, l'anima: il problema dell'esistenza di Dio alla luce delle più recenti conoscenze scientifiche. Francine Patterson e Eugene Lìnden L'EDUCAZIONE DI KOKO Come un giovane gorilla ha imparato a esprimersi "umanamente". L'affascinante resoconto di un esperimento eccezionale. E nei Saggi trovate anche Lumsden e Wilson, Il fuoco di Prometeo Gribbin e Cherfas, Sorella scimmia Jacob, Il gioco dei possibili Morris, I gesti SAGGI MONDADORI

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