LI ora di Derrida i: staia ctn• trata da lui sulla sua pro• pria analisi articolatissima dell'invenzione: come •invenzione dell'altro»e cioi:,direi, dell'interlocutore e inlerrogantee tull'in.rieme del mondo estemo ogge1tuale. lnolrre risulta aggiunta una prima parola nel titolo, da lui dichiarala in aperturadi co,ivegno: •psiche•; e una delle questioni che egli pone nel suo modo incessante di sviscerare i problemi i:: .,fa psiche i: un'invenzione?• A Venezia nevicava straordinariamellle:si guardava dallefinestre del Palazzo Grassisul canale faneve, si ascoltava Derridafittissimo e mite nella sua freddezza me1adiscorsiva. l'invenziondeiVen_ezia da Derrida rise111deella tradizione francese (particolarmente raziona• listico pressoAlthusser)e delf attuale tensiont intellettualein Francia. Francesco Lconetti to e prolungabile, l'assunto dtl Centro di Palazzo Grassi; se dal- /'ambi10piuuosto scUntificoabbiamo avuto il pragmatismo sofuticato, post-falsificazionista, di lakatos e lo sceuicismo di Feyerabend, ora sul tema s'impone la considerazione benfondata daparte dell'ambito artistico e culturale (tecnoumanistico). Malerba ha volU10quindi, con 'sobrietà acuta e innovativa, extra• freudiana, esporre alcuni rilievi, in rapporto a11cheal suo libro del/'8/, sul sogno «come opera d'ar/ei., con un solo autore-tenore. Ha effettuato la straordinaria osservazione relativa nell'ambito perceuivo e in comparazione con altri prodotti, narrativo, teatrale, filmico: ..;/ SO· gno si manifesta subilo come una rappresentazione Iota/e. immagine suono e parolai.; ,,iJ sogno non delimita l'emozione ma la rincorrei.. con facilitd, fmo al desiderio d'in• venture il desiderio... Cosi diceva lo stesso Derrida. Ora, riflettendo sulla mossa di Segre, a me pare che si traiti di una sfida a/l'impossibile, più in profondo. Corrtt il viaggio nello spazio e tempo; o corrttVene• zia la città sull'acqua... L'arco di esigenza, in un logoramento com• pleto ora in corso ntll'ambiente e nelle ragioni di convivenza, arriva a questo punto: rovesciarel'impos• sibilità. L'inventività sembra dover puntare a ques10. De Certeau ha indaga10il mistico in Giovanni della Croce con un acume quale appare in questa visione: «l'artistapreso nella sua ar• pa, il corpo traversatodiJllecorde, le braccia in croce (i un ritrano di Bosch): ed t un'estasi o un supplizio questo Icaro trasportato, impri· gionato e ollrepassatodal suo stru• mento di musica?i. Fin dall'esordio riferito a Cictromt e a//'inverrzioneoratoriaDerrida urca un se,r,sodella comunicaziomt: imesa come un <11f1o0rte e complesso. dol'e la mente o il fin• guaggio (o lapsiche) \·algonocome ,m nwvimemo ruotamefra il «con• stativo• e il «11erfonm11fro,..Una breve 110esiadi Pot1ge,di sette ri• ghe col 1i1olo«Fable,., è l'elemento portatile di Il/fili Ili /Jllrteprima del Zanzotto ha convtna10 sull'auA11cheil pomeriggio è stato al• tore con gusto kantiano (quale è tre1tancoeccitante.Segre, soprattut- nel paragrafo 46 della Critica del ,--------=~----,:;;;,=-------------,-.,;;----;;,--==-----,giudizio, da lui non citata: l'autore Poi, privato dalla sua stessa cor• rettezza di poter leggerele altredue ore del testo, Derrida ha riassunto in breve, citando fittamente SchelJ;,,ge Leibniz (di cui pone in massima evidenza l'intemo di includere l'alea nel programma). Solo la lei• tura consente di motivare con precisione il suo lungo excursus posto i11fine su Leibniz e su Schelli11g, con fa storia dellapolisemia del termine. /,i quanto egli osserva che oggi l'invemione non riguardapiù lt proposizioni decisive, e ciol I' .. e. vtnto erratico,. del colpo di genio individualeo della cha11ceimprtve• dibile;ma piuttosto e ridwtivamente per Derrida riguarda, dopo Leib11izuppumo, •un dispositivo maccl,it,ico re/a1ivamemeindipendente, capace esso stesso di Ulla certa ricorrenza au1oriprod1111ieva anche di u11acerta simulazione reivo a Derrida. Si ha da 1111,overdsi qui, per discu1ere insieme. Corti, che ha inizialmente propos10 «di potare subito l'albero tagliando via (dai vari lessemi o segni verbali producemi confusione sulla nozione di inve11zio11ea)lmeno il lessema ·creazione', metafora teologica», indaga anzitutto le ,,costamifra in• venzio11e scientifica e artisticai.. Esamina allora l'inizio del proces• so inve11tivoa partire da 1tq11elle formazioni spontanee che posso,io presentarsi i11modo it1coerentee di.sco,11imw,anche se già oriemato»: e 11ericavala precisazione che «il soggetto che inventa i colui cht da queste frazioni eterogenee di reale, che stmbrano 1uci1efuori a caso, indttermil1a1e, trarrd il suo profiuo: dallafase vagameme caotica della liber1àiniziale trarràor• dine, programmi, a volte presto, a volte auraverso un llmgo periodo di r11mi11azio11ei.. E cito successframente: •ancora ge,ieralizzabifi, sia pure co11molta saggio teorico. Per Derrida l'i11ve11zio11ceon• trnddice il suo bre•·etto o su111110 (deuo inoltre: comrnuo, consenso, promessa, impegno. istituzione, diriuo, legalittì, legiuinwzione). Nel contras10fra i due 1ermi11is,'impone d'iti11e111arceon 1m<r1ottura lfll· sgressiva, tmche discorrendo sul problema a Venezia... (A11coraa voce Derrida mi Ila deuo che per lui si frattadi u,1atensione completa, memre ponevo 11n••a/orediver• so di ..statutoi. come me1odo e compor/amento discip/i,iare e so• ciale). ignora le norme dell'o{Kra propria). L'altro considerevole apporto è venUloda Agosti. Non sulla tensio• ne fra di.scorso e lesto, che è già centralenel suo lavoro. Ma anzi su ..due esseri testuali a tipologiediva• ricate:un esseresintatticorigorosa· mente chiuso ma costituito dtgli elementi lessicalipiù eterogenei»(e addiriflura senza rapporto), e un esseresemantico «sucui incomN il compito di dirimert I' ettrogeneità irradiante del testo di superficU verso figure di senso compaue ma insituabili•. Ciò riguardiJ alcun.e poesie di CJrare il suo proprio caso, ma corrtt.umprt in Agosti /'in• venzione teoricistica che si dà a partire diJItesto letterario (per tor• nare anche su esso) formula ipotesi interpre1alivegenerali. E qui infatti si inserisce il suo proprio principio di decosmaione: u11movimemo che gli pare attinente all'invenzione stessa che t desta• bilizzatrice e decostruttiva;domandandosi egli se, oltre a ciò, la decostruzione può essue inventiva in se· stessa o segnale di una inventività attiva nel campo sociale e storico. Agosti 1ermina proponendo di defmire il testo di Char, a questo modo di operazione, ..strunura dissipativa»: come rivolgen@si a Pri• gogint. (Tuttavia Prigogine è stato 1---------------------------------' bloccato da uno sciopero aereo a Aggiungo in questo mio riscontro elle mi ~ parso volutamente svuo1a111eil valore attribuito da terame» (p. /9 dellafotocopia che caurela, nel processo inve11tivosia to. Avendo giorni prima fra le ma• Derrida all'episteme, da lui co,rsi• qui traduco). Pare che Derrida, in sciemifico sia artistico ci sembrano ni alcuni suoi scriui {Kr una mia derata semplicemente 1tricercai.. modo translucido e non deuo, ri• essere, in fase ormai di attuazione, ricerca, avevo notato che presso di Certo risulta che il dibattito assai vendichi un'invenzione puntata di produzione del nuovo, due fai• lui il 1ermine ,,invenzione» già t vivo in Inghilterrae Stali imiti e 011- sulla proposizio11e e sull'evento, tori: la 11ecessilàdi orga11izzazione presente col valoredi momento deche in llalia sul quesito episremolo- pillttos10 (e con qualche riserva razionale e il po.uibile sopraggiun- cisivo nella genesi dell'oµra. Ma gico (o della certezza, o della veri- verso Deleuze). gere dell'imprevisto». Può parere, qui il terreno investito da Segre, 1à,e del suo percorso. nella ricerca È a queslo proposito che la fine e ad alcuni t parso nel convegno, con l'analisi in comµndio di tune generale e 11ell'«impresascientifi· del saggio è intessUla,in 1erminiul- che si dia una contrapposizione fra le fonti testuali arcaiche (orientali, ca») è 11umopartecipato in Francia: teriori annuncianti, della decostm• questo valore costruttivo, aggre• celtiche, greche), t l'oltremondo, a leggere per esempio La pcnsée, zione come quella che «µrturba game, progettuale, sostanzialmente l'oltretomba: illumini.sticamente,e ultimo numuo del/'82 a ciò dedica- continuameme le condizioni del razionaliscico e fondato su/J'ordi- insieme con una formazione di 10 co11contributi francesi (B. Mi- performativo e di ciò che lo di.stin• ne, e la tesi derridianadi una deco-- coppie orizzontali e verticalidi op• chau.x, J.C. A.uet, N. Mouloud} e gue dal co1rs1ativo»d:andosi se11za struzione ficcataa renderenon solo posizione, egli lo pone come «altro i1aliani(S. Tagliagambe, E. Fiora- slaluto né legi1timaziot1e,e come efficace e decisionale, ma fimzio- mondoi.. Ne dà i topoi, gli schemi ni, L. Geymo11at). Vi t tuttavia in «do/ce,.pur se risentitapericolosa, nale aifini, il fKrformativo. Tratta- archetipici e quelli storici. È uno Fra11ciala precede,iza di Altlmsser e orientata verso un «1uu'altro» si però di due diverseottiche, quel- scritto degno di antologia: porta a col suo co11cet10assai noto di cou• (che 11011è il soggetto, né la co- la proveniente da/l'elaborazione di riflessioniu//eriori. Qui invenzione pure epistemologica; e per altro scienza, /'inconscio, l'io, o l'uomo Tel quel, questa dalla semiologia vuol dire dunque il colmo della Derrida me11treeffe11ua il suo so• o la donna). Certo questo straordi- co1111essalla critica della c11lwra; mente wnana: il rovesciamento di stanziale sposcmne11todel proble• nario polo negativodi tipo nuovo t sono due apporti da rendere utili certe condizioni di impossibilità. ma è preciso: ,,,,; è un enorme ,li- importame perché assume 1m valo- insieme, a mio avviso, scartando la Non si trattaneppure più di porre, baltito, che 1101è1sofame,ue quello re di spiazzamento e non omologa conciliazione facile. a questo punto, il problema di degli storici delle scienze o delle mai ciò che già esiste. Ecco in che Ma la q11alitddell'apporto di un'oggettività della conoscenza o idee in generale,sulle condizioni di cosa consiste davvero - e 11011i11 Mttria Corti emerge soprattwto di una sua certezza, o di una strate• emerge11zae di legittimazione delle una esaltazione dello spomaneo - dall'avere posto in termini asso/u- gia cognitiva come 1ale. invenzioni: e come riferirsiagli in• fa virtù di Derrida (ci1edirige ora tamente stringenti la variame fon- Ed è vero che oggi è diffusa l'esi• siemi co11tes111cahlie re11do11p0os- fa ricerca collettiva del Collège, dame11talefra le due illvenzioni: genza, con proposizioni o con disibile /'ù1ve11zione,dal momento non cerio «impegnata»in un senso quellescien1ifiche..consentono l'u- sposilivi tecnici, di costituire una Francoforte e non t potu10 venire per la sua rtlazione molto auesa in chiusura). Osservo qui che nellostesso tempo ha parlato di strultura dissipativa per Benjamin Gianni Vattimo nel recente Il pensiero debole. Vi i una nena diversità.Agosti, mi sem• bra, pone da un certo tempo in evidenza straordinariauna coppia, un nesso. di opposizione e confronto che ha un'implicazione di conuari mentre escludt sia il dialerricoche il binario. Dopo i molti usi del termine di struuura nel Cinquanta, poi decisi• vo, che R. Bastide ha raccoltiin un libro, al contrario ora emLrgono almeno tre esigenze coin.plemenlari o vicine o oontrastanti: a) un ri· scomro reciprocofra lo scientifico e il leuerariosul problema dei fon• damenti; b) un conceuo che (come ilfare alleggerendoche Derridaat• tribui.scealla decostruzione} ponga qualche cosa in modo tale che implica il suo contrario; e) la sfida .È; a/l'estrema difficoltà, e alla stessa mancanza di unitarietàfra i siste- [ :~n!~ un'attesa .rivolta al/'inven- ~ che essa a sua 1,•oltadtve modifica• a111eriorem, a non solo filosofica o so con discrezione dtl sintagma nuova idea de/l'invenziont (cosi .2 re la struttura di tale contesto stes- transdisciplinare, con la sua pro• 'progresso della conoscenza', /ad- come dell'inle/lettuale,che non può i so? Devo contemarmi di simare in pria rapprese11tativitài,nnovazione dove in arte il sintagma valt solo a esstre più né il 1rasformatortsem- ~ questo pumo le molte discussioni e «awentura»}. livello individuale, ciol dtntro il plice né il «seminatore di dubbi,.). Slatuti dtll'lnnnziooe ~"; svofce in questi 1dcimidecenni sul macrocosmo di un singolo artistai.. L'immagine de/l'invenzione, ntl Convegno internazionale C paradigma o l'episteme o la rom1ra L 'inten,ento del convegno che È da qui cht può conti1111ariel dissesto del mondo o nel rapporto promosso dal Centro di cultura § epistemologicai... Si può forse dire 1,afatto da 1es10di fondo sul tema è discorsoche imeressatutti i ricerca- difficile attuale fra il di.scorsoe il di Palazzo Grassi .è '-c_h_e_il_v_al_o_r<_d_i _,0_11 ,,,_a_r_ip_r<_S<_n_w_1o __ q,_1e llo d,_ll_a_C_o_r1_i, _,._,b_i1_o_s,_,c_cm_i- __ ,_o,_i._C_i6_,_,_nd_e_p_ro_b_l,_m_a_tic_o_, _ap _,_, m_o nd_o_, v i _n,_,n_i_a1_iz_za_1a_a_v_o_l1e _ ( V en_e_zi_a,_1_0-_1_1 di ce m_b_re_l_983_)__ t
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