Alfabeta - anno VI - n. 57 - febbraio 1984

T.-coel Zbignicw Hcrbert (Alfabet>S7J - Il signor Cogito pensa al sangue I. Il signor Cogito /qgt:n.do un libro sugli orizzonli <kllascienza la storia <UI progresso tkl pens~ro dalle tt:Mbrt:tùl jukismo alla luce thl sapert: si.è imbanwo in un episodio cMNlo/fust:1110 l'orizzonlt: privato tkl signor Cogito con un.a ,w-.,ola un piccolo apporto alla ping~ storia dei fatali e"ori umani per mo/lQ tempo si l mantenwa la convinzione CM/'u.omoabbUJ insi un notevole urbatoio di sangia una panciuJa botticella venti t: più litri di sangue -hai th110 niente si possono cosi capire lt:fluenti ducrizioni di battaglie i campi rossi comt: corallo i rapidi ru.sa/li di cruore il cielo che ripelt: abiette ecatombi t: ancht: u11adiffusa terapia ai malati veniva aperta un'arteria e con legguezza si lasciava scorrere il prezioso liquido in un calino di stagno non 1u11riuisce1,•ano Cartesio agonizzando sussurrò Messieurs ipargnez2. ora sappiamo esauamenre che nel corpo di ogni uomo condannalo e boia scorrono appena quaJlro cinque litri di ciò che veniva chiamato l'animo del corpo qualche bottiglia di borgogno una brocca un quarto della capienza d'un secchio poco il signor Cogito si chiede ingenuamente perch' qUDta scoperta non abbia rivoluzionato i costumi dovrebbe per lo rmno indurre a un 'assennata parsimcnia non l lecito sperperare apiene mani come un tempo sui campi di guerra sulle piazze di esecuzione ce n'è davvero poco rmno dell'acqua del petrolio delle risorse energetiche i andata però diversamente si sono tratte conclusioni infami invece di parsimonia profusione la misurazione esatta ha rafforzato i nichilisti ha accresciuto l'ordire dei tiranni ora sanno con esattezza cMJ'uomoifragile e che i/acile dissanguarlo quattro cinque litri uno quantità insignificante cosi dunque il trionfo della scienza non ha arrecato nutrimento spiriluale uno regola di comportamento uno norma morale magro consolazione pensa il signor Cogito che gli sforzi dei ricercatori non mutino il corso delle cose pesano appena quanto il sospiro del poeta e il sangue continua a scorrere oltrepasso l'orizzonte del corpo i confini della fantasia -probabilmenle ci sort}un diluvio Rapporto dalla Città assedi~ta Troppo vecchio per portare armi e louare come gli altrihanno avuto fa bontà di assegnarmi il ruolo minore di cronista me110per iscrillo- chissà per chi - lastoria deJl'assedio devo esserepreciso ma non so quando eb~ inizio l'invasione duuent'annifa in dicembre se11embreforse all'alba di ieri qui tulli soffrono di perdita del senso del tempo ci l rimasto solo il luogo l'attaccamento al luogo possediamo ancora rovine di templi fantasmi di ca.see giardini se perderemo le rovine non resterànulla scrivo come riesco nel ritmo di inlerminabili seuimane lunedl: magazzini vuoti il topo i diventalo l'unità negoziabile martedl: il sindaco assassin010da mani ignote mercoledì: trattative di armistizio il nemico ho internato gli inviati non sappiamo dove si trovino ossia dove vengano torturali giovedl: dopo una tempestosa riunione respinta a maggioranza laproposta degli spezieri di resa incondizionata venerdl: inizio della peste sabato: si l suicidato N.N. inflessibile difensore domenica: manca l'acqua abbiamo respinto un assalto presso la porta orientale detta Porto de~'Alleanza lo so umo ciò i monotono non riuscird a commuovere nessuno evi10i commenti tengo-afreno le emozioni registro i fatti sembra che solo essi siano apprezzati sui merca1iesteri ma con un cerro· orgoglio desidero co"iunicare al mondo che grazie alla guerra abbiamo allevato una nuova specie di ,. bambini i nostri bambini non amano lefavole giocano o uccidere da svegli e dormendo sognano lo mineslra il pane l'osso esaltamente come i cani e i gatti lo sera mi piace girovagare ai Jimi1idella ciltò lungo i confini della nostra incerta li~rtà guardo dall'alto il brulichio degli eserciti le loro luci ascolto il fracasso dei tamburi gli stridii barbari l davvero inconcepibile che la ciuà si difenda ancora l'assedio dura a lungo i nemici devono alternarsi nulla li unisce tranne il desiderio di annientarci Goli Tartari Svedesi le schiere dell'Imperatore i reggimetlli della Trasfigurazione chi potrò contarli i colori dei vessilli cambiano wme il bosco all'orizzonte dal giallo delicato in primavera passando ptr il verde il rosso al nero invernale allora la sera libero dai faui posso pensare a cose passale lonlane ad esempio ai nostri alleati oltre il mare toso il loro compatimento i sincero inviano farina sacchi incoraggiamenti grasso e buoni consigli non sanno neppure che sono stati i loro padri a tradirci i nostri ex alleali ai tempi della seconda Apocalisse i figli non hanno colpa meritano rico11oscet1zaquindi siamo riconoscenli non hanno conosciuto un assedio /u,igo come l'eternità chi l stato toccato dalla sventura l sempre solilario i difensori del Dalaj-Um1a i Curdi i montanari afgam· ora mentre scrivo queste parole i fa11roridel compromesso hanno preso un certo sopravvento sul partito degli intransigenti normale oscillazione degli umori le sorti sono ancora incerte i cimiteri crescono diminuisce il numero dei difensori mo la difesa continuo e con1inueràfino alla fine e se la Città cadrò e se ne salverà uno lui porterà in st,la Città lungo le vie dell'esilio lui sarà la Città guardiamo il volto della fame il volto del fuoco il volto della morte peggiore di 1u11i - il volto del tradimenlo e solo i nostri sogni non sono stati umiliati (1982) Le poesie di Zbigniew Herbert sono tratte dal volume Rapori z obltionego miasta (Rapporto dalla Città assediata), Paris, lnstytut Literacki, 1983. Traduzioni di Pietro Marchesani. Un'edizione italiana delle poesie di Herbert è in corso di pubblicazione presso Scheiwiller. Zbig:aitwHttbttt cessiva produzione di Herbcrt, og- sente, 1962; Carte Segrete, 1976; zante. Da sempre inviso al potere mi sono rifugiato in un sonno sicuro, quasi arcadico». Presentando nel 1962sei poesie gi indiscutibilmente la personalità &ttanla, 1976; Almanacco dello «soi-disant» comunista, e pure da del polacco Zbigniew Herbert (na- di maggior spessore artistico nel specchio, 1979). Probabilmente ci sempre al margine di ogni ufficialito nel 1924),tradotto in inglese da panorama della poesia contempo- vorrà un altro Nobel - nient'affat• tà, Herbert è rientrato dalla Gerun suo connazionale anch'egli al- ranea polacca, accanto a Milosz, to improbabile - perché, come è mania in Polonia qualche mese lora assai poco conosciuto, Cze. che per altro vive e pubblica nel- già stato per Milosz, ci si accorga prima del colpo di Stato del dicem- ~· slaw Milosz - poi premio Nobel l'emigrazione dal 1951. Conferma del peso di Herbert, che è anche bre 1981, e ha scelto di rimanervi. a per la letteratura -. l'Observer lo non solo in Polonia, ma anche drammaturgo e saggista. Un altro scrittore polacco. Jerzy •i definiva «uno dei più originali e presso un più vasto pubblico inter- La sua non abbondante produ- Andrzejewski, da poco scompar- - interessanti giovani poeti d'Euro- nazionale, come testimoniano le zione poetica (cinque volumetti so, in una emblematica confessio- ~-,. paun• 0 • scnGi~tdto;z,r·cocassahe ; 3 Jvusev;naghd;ae,r 0 o 3 pc 11 er edizioni in inglese, tedesco, e i nu- fra il 1956 e il 1974 in Polonia - ne cli un suo personaggio di Quasi . merosi premi letterari in Germa- edizioni clandestine o «fuori cen- più. nullo (1979), affermava: «Mi .9 stampe la sua prima raccolta di nia, Austria, Stati uniti. sura» a parte- e uno di pochi mesi è stata data la parola. Ma cosa ne i poesia solo pochi anni prima In Italia il suo nome è certo no- fa a Parigi, presso le edizioni di ho fatto? ( ... ) Ingannando me ~ (1956). cioè non appena la nuova. to a alcuni. ma non esistono pub- Kultura, da cui sono tratte le poc· stesso non ho strappato le masche- ~"; breve stagione del «disgelo• polac- blicazioni in volume delle sue poe· sie qui pubblicate) potrebbe essere re false agli inganni e agli ingannaCO lo aveva reso possibile. sie. finora apparse solo in antolo- definita come una misurata, ironi- ti. Non ho risvegliato chi era imCiò che poteva sembrare una gie (P«ti polacchi contemporanei, ca e autoironica riflessione sulla merso in un sonno letargico( ... ), Herbert non si è rifugiato nel passato della storia e della memoria, nella parabola, come molti. La sua scelta di essere dalla parte degli oppressi e offesi è lucidamente coerente: «Ti sci salvato non per vivere / hai poco tempo bisogna dare testimonianza» (// messaggio del signor Cogito, 1974). Forse proprio quello del poeta come testimone non indifferente è il messaggio che egli ci manda da un paese di «umiliati e percossi», dove la storia ripropone di continuo il dilemma complicità/eroismo. Pielro Marchesani j azzardata apertura di credilo ha 1961: Poesia polacca contempora- condizione dell'uomo conlcmpo- dalla pestilenza più minacciosa ho ~ c_1r_ov_a_1o_p_;e_n_a_c_on_f_er_m_a_n_e_lla_s_u_c- _ n_,a_._1_97_7_) o_r_;v_;,_,e_(~_,_,,,_vo_p_,e_._,_an_e_o_;n_b_a_na_d_;_u_n_m_o_nd_o_1_01_a_liz_-_d_;_sto_l_1o_g_H_oc_ch_L_pc_rc_hé_;o_s _ _ __ _ _ ~

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