Periodico semestrale composto di saggi e-.- critici in 4 fascicoli separati a carattere monografKXJ. Con la pubblicazione degli ultimifascicoli Queste lstftuzfonl entra nel decimo anno cti vita. In questi anni tra gi altri sono apparsi scritti di; A.j,a, Calamandrei, ChimenU, Chomsky, Fdo della Torre, Gambino,Lacava,Lariccia,Leon, Minefvini, Padoa Schioppa, Peterson, Petras, Ristuccia, Sa/vemini,Terzani,Trupia, Wildavsl<y. Abbonamento semestrale: Lire 12.000 annuale Lire 20.000. L'importo può essere versato sulc.c.p. 57129009 intestatoa: GRUPPODI STUDIOSU SOCIETÀE ISTITUZIONI Casella Postale6199 00100 Roma Prati Telefono 657054 Comune di Modena Assessorato alla Cultura Museo Civico Archeologico-Etnologico MISURARE LATERRA: CENTURIAZIONE E COLONI NEL MONDO ROMANO Galleria Civica VI. Vittorio Veneto 5 Il dicembre 1983 - 12 febbraio 1984 [,rial;, 9,30-/l,J0//5,30-/9,30 festivi: JO-JJ/16-19 lunt'dì chiuso seguace di Anayos, e il Fpl ha modificato la sua strategia, ammorbidendo la precedente posizione sui negoziati e muovendosi più in linea con il resto del Fmln. 2. ERP.Nel 1972, Joaqufn Villalobos - un maoista oggi universalmente noto come la mente militare del Fmln - diede vita a un gruppo separato, l'Erp (Esercito rivoluzionario popolare), che auspicava una via al socialismo più insurrezionale e militarista, sotto l'egida del proletariato urbano. L'Erp t fortemente nazionalista e si è mantenuto a cauta distanza da Cuba e dall'Unione sovietica, anche se recentemente è stato molto corteggiato da Cuba. Con oltre 2.0JO guerriglieri armati (il 36 per cento del totale), l'Erp è la massima forza militare all'interno del Fmln. La sua base operativa è il diparti• mento di Morazan, dove esso dispeme di una importante emittente radio (Radio Vt'ncut'mos) e di una scuola di addestramento alla guerriglia, e dove ha eseguito spettacoli operazioni tattiche. La sua organizzazione clandestina di massa, LP-28 (Leggi popolari del 28 febbraio) è notevolmente minore rispetto al Bpr del Fpl. 3. F.uN. Nel 1975 Fermfin Cienfuegos, che fino ad allora era stato membro più dell'ala politica che di quella militare dell'Erp, ruppe con Joaqufn Villalobos e l'Erp per dare vita al Farn (Forze armate di resistenza nazionale) che, per quanto auspichi ancora l'insurrezione di massa, è favorevole insieme a un'ampia alleanza politica con tutte le classi sociali progressiste del Salvador. Tra i cinque gruppi del Fmln, il Farn è il meno allineato con altri Paesi, e forse il più lontano da Cuba. Cienfuegos, che è l'incaricato per gli Affari esteri entro il Fmln, ha insistito a lungo per negoziare con il governo salvadoregno, e la sua linea è oggi quella prevalente all'interno della coalizione guerrigliera. L'organizzazione popolare clandestina oollegata con il Fam è il Fapu (Fronte d"az.ìone popolare unita), che dispone di 30.CXX) membri con un forte radicamento tra il proletariato urbano. La forza armata del Faro si può calcolare in circa 1.000 membri (il 16 per cento del Fmln) ed è attiva in varie parti del Paese. Due piccoli gruppi completano il Fmln; 4. il PRTC (Partito rivoluzionario di operai centroamericani), un'organizzazione relativamente autonoma guidata da Roberto Roca, che dispone di circa 500 uomini in armi (il 9 per cento del Fmln) e ha una piccola organizzazione popolare denominata Mlp (Movimento di liberazione popolare); 5. il FAL (Forze armate di liberazione) che, costituitosi tra il 1977 e il 1979 come ala rivoluzic> naria del Partito comunista salva• doreg.no, dispone ora di circa 500 guerriglieri armati: il suo leader è Shafik Jorge Handel. D opo aver consolidato la propria retroguardia, i guerriglieri hanno mutato tattica a partire dal giugno 1982, dando vita a una «campagna di movimento» nel corso della quale inducono l'esercito a inseguirli e lo fanno quin• di cadere in imboscate, con effetti micidiali. Nel giro di poco più di un anno, essi hanno trasformato la natura del conflitto, da scontri occasionali tra picoole bande di guerriglieri e forze governative, in una vera e propria guerra tra due eser• citi, in cui i ribelli hanno la meglio. Nel gennaio scorso, il Fmln ha eseguito vaste e audaci operazioni alla luce del sole, che hanno costretto l'esercito a abbandonare più di venti centri rurali e che sono culminate nella conquista di tren- j Catalogo tasei città, tra cui va citata Mean- ~ Edizioni Panini guera nel Morazin e la grossa città ,; ._ _________ __, di Bcrlfn (50.000 abitanti) nell'U· sulata.n. Anche se, conformemente ai piani, i ribelli hanno abbandonato entrambe le località dopo soli tre giorni, tuttavia essi hanno così dimostrato di possedere una mobilità tattica di gran lunga superiore a quella delle forze governative. In un'intervista rilasciata immediatamente prima della campagna di gennaio, Joaqufn Villalobos dell'Erp dichiarava che «il Salvador è un paese troppo piccolo perché ci si possa permettere il lusso di perdere terreno. Se l'esercito perde territori, è perché sta perdendo la guerra». Il morale dei soldati salvadoregni si è notevolmente abbassato negli ultimi mesi, soprattutto a causa della JX>litica del Fmln di «umanizzare la guerra», trasferendo oltre 1.000 prigionieri di guerra alla Croce rossa con cerimonie ben pubblicizzate. Come risultato di questa politica, sempre più spesso i soldati governativi sì arrendono al Fmln prima dell'inizio dei combattimenti. Un rapporto del Pentagono ha rivelato che, a conferma della considerevole perdita finanziaria degli Stati uniti, quasi il 50 per cento di tutti i soldati salvadoregni addestrati negli Usa dal 1981 ha lasciato l'esercito dopo l'inevitabile pe· riodo di ferma (dai 18 ai 24 mesi). Una delle ragioni è forse dovuta al fatto che 1'83 per cento di coloro che restano feriti in un'azione muoiono durante l'attesa dell'evacuazione medica - e ciò avviene in quanto solo quattro dei venti elicotteri Huey fomiti dagli Stati uniti sono in grado di volare in qualsiasi momento, a causa dei danni subiti da parte delle forze ribelli. La reazione di Reagan al deteriorarsi della situazione nel Salvador si è manifestata la primavera scorsa nella forma di un «nuovo piano» per condurre la guerra antinsurrezionale - di fatto, un salto qualitativo nel coinvolgimento americano nel conflitto. Il «nuovo» piano è in realtà solo una riedizione del programma di pacificazione già utilizzato in Vietnam, dove veniva chiamato ~rds» (Civil Operations and Revolutionary Development Support). li piano include pattugliamenti di «ricerca e distruzione», che «ri• puliscano» le aree in mano ai ribelli, seguiti da un'azione civile per ricostruirne le infrastrutture socioeconomiche. La prima di queste operazioni è iniziata il IO giugno nel dipartimento di San Vicente, ma i risultati sono stati di gran lunga inferiori alle aspettative. I ribelli si ritirarono senza combattere e in seguito attaccarono vittoriosamente la retroguardia dell'esercito. Inoltre, il Comando supremo trincerato nella capitale è contrario al programma in quanto la tattica americana di piccoli pattugliamenti significa che il Coman• do supremo deve dividere sul campo il potere con ufficiali più giova• ni. In questo conflitto interno all'e• sercito sono intervenuti i 55 consi• glieri militari americani, che stanno assumendo una crescente responsabilità nella pianificazione quotidiana delle operazioni. Col passare dei giorni il Salvador appare sempre più come «la guerra» americana degli anni ottanta, così come il Vietnam era stata «la guer• ra» degli anni sessanta e settanta. L'amministrazione Reagan, vittima per intero del proprio rozzo anticomunismo, si ostina ancora a ew~~~ è in libreria Musica/Realtà dir~~: 1 da\~:'rJ::!;i~iza a0 12 dicembre 1983 saggi di: Ho ... t Weber, Marina Lobaaova, Nicola S.■i, Mario Baro■i, La■r• Callesari, Nemaio Al■, Emilio Ghezzi, U■o• Bre■er, Daniela lotti, su: Maderaa, N.A. RoWvec, Gi■Hppe Di Gi■9■0, la pop■lar masic, m■•ic■ e pabblicità, BartcSk, l'estetica m■sicale fr■■ceH aell'800 e inoltre: Ua inedito di Th. W. Adono •• Bers a.. e~ :uvia:·1~;..! ... ~ .... tel. 8466.SQ2 nuova serie autaut 197-198 Settembre-dicembre 1983 saggi e contributi di cercare una soluzione militare piuttosto che politica al conflitto salvadoregno. Nell'ambito dei consiglieri di Reagan, William ~r~ts~~RJ:IBGR~PARE Oark - che sino a poco tempo fa COMOLLI, GIANNI CARCHIA, era a capo del Consiglio nazionale MAURIZIO FERRARIS, di sicurezza - ha costantemente ALF.SSANDRODAL LAGO, guadagnato potere, col risultato di UBALDO FADINI, CLAUDIO inasprire la linea americana. Mal• TOMMASI, BRUNO gj-ado lo «window dressing» della ACCARINO, LUISA MURARO, commissione Kissinger sull'Arqe- ANTONIO NEGRI, RENATO rica centrale e delle missioni del- CRISTIN, EDOARDO GREBLO, l'inviato speciale di Reagan, Ri- :~:~ÒOB~~1~~iÈNA chard Stone, in quest'area, le vere PULClNI intenzioni di Reagan sono rivelate ,---------,-,-, dall'inv;o della flotta americana DAL IO DICEMBRE nelle acque dell'America centrale, in tutte le edicole e dall'aumento dei battaglioni e librerie del Veneto scelti dì ufficiali e soldati salvado• regni negli Usa e nell'Honduras, a scopo di addestramento. L'isolamento degli Stati uniti e della loro politica nei confronti del Salvador è reso evidente dall'una• nime richiesta di negoziati da parte del Contadora Group (Messico, Columbia, Panama e Venezuela) come pure della maggioranza degli alleati americani. della gerarchia cattolica del Salvador e degli Usa, e infine dello stesso papa Giovanni ni Paolo Il. Ma dato che l'economia del Salvador continua a peggiorare a un ritmo allarmante e il numero dei morti a causa della guerra e degli squadroni di estrema destra a ere· scere, e dato che la guerra salvadoregna minaccia di venir regionalizzata in seguito ai tentativi Usa di far cadere il Nicaragua e di coinvolgere l'Honduras in questi oonflitti, le alternative americane sono chiare: o negoziare un nuovo ordine sociale e politico nel Salvador, in cui siano rappresentate tutte le forze democratiche, compreso il Fmln-Fdr, o prolungare la guerra, con la prospettiva- già annunciata dal comandante in capo Wallace Nutting - di inviare truppe americane in quest'area. Preferendo la guerra ai negoziati, gli americani rischiano di far cadere su di sé lo stesso giudizio che il capo ribelle britannico Calgaco formulò sulle legioni romane millenovecento anni fa: «Ubi solitudinem faciunt, pacem appellanti. (Tacito, Agricola 30), fanno un deserto e lo chiamano pace. Nota. Estudios Ct'ntroamuicanos può essere richiesto o acquistato presso G6rlich e c., via S. Senatore 6fJ., 20100 Milano. ~ = ...l ;;;: EIDOS! rivista trimestrale d'arte C. e cultura dal Veneto ~ -~-. '-i/ ~ ICARO EDIZIONI < .. 011 ·u .. ... ...= .. - ·- o ... - ~ .... U CO
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