........................................................................... , Sabbiamobile Antonio Auisani N qli anni utumta, tra la gtn· ogni provenienza, il grido d'allar- se non allro ptrchl Il sì faceva più materitJliinenarrabili, non si fer- poro la negativitdche indica fuori t.t di I.tairaera numtrOJJZ la rm ptr un progeuo di rataurazio- che allrove. mano comunqlll e confidJJnoanzi di si. convinzione che k sovven- ne ancheculturale, in Italia piìt che Chi i il Cauivo, dunque? Chesia in un ricorwscimentodi qualitd (ot- Si assisteal consolidarsidi don e zioni pubbliche avrebMro fi/Uto altrow. Ma poichi tuJti se M sento- il pubblico? Che a tuonare e a saet- 1enu10, magari, prima all'estero). «famiglie• in funzione difensiva, t col coprire buona pa.m dtl bilan- ftQ 11ittitM, rum si capiscedove sa- uue sia la Ragione del Cliente? E sono all'operaanche pu l'invtn• sulla base di opzioni ideologiche ■ cio di t.tQlri e c:ompagn~. Qua10 ubbc il boia e, ancorpill, se ci sia Qualcuno dia di sl e chiede il ri.Jla• zione di nuovi modelli economici, comuni, anche se non coincidenri : oriml,a.menJo ha influenz010 tutti u.norganico «progetto•. bilimento di un mercato selettivo, adatti allaprossima fase. col lavoro teattale. Lo disputa con ■ gli atti n·vendicativie lapolitica tkl Un ministro socialistade.IloSpet· dovt l'offerta sia scrematadal suc• La misura della durezza dellasi• le altre tendenu diventa invece ■ settore. U formazWni più giovani, tacolo è sucaduto a uno democri• cessoo meno degli spellacoli. Sap• tuazione non è diJtasolo da quanto conco"enza, giocata con ogni ■ in particolare,pensavano di dover ...-----,------.....,. --.r--- mezzo, per strappare l'inserimento ■ affronl/Jreu.nperiodo iniziale du- in una rassegnao qualche briciola ■ ro, per vethrsi poi garantita una di sovvenzione. Dibattito culturale ■ sorta di peruio,u in cambio di un e ideologico sono vicini allo zero, ■ «servizio sociale• utile e che cono• anzi non sono più rari i casi in cui ■ sceva un costante incremento di si elogiano prodotti e operazioni ■ spettalOri. consideratiin realttlspregevoli, so• ■ Oggi è cfflllroche le cose sl/Jnn.o lo per ottenere in cambio la indi• : diveruu-MnlL, che un livello alto di scussarappresentativittldelproprio ■ sovvenzioni (Mll'ordine thl 5()./j() settore. ■ perc.enJOthl bilancio) sardOJ.ficU• Sempre più spesso, dietro l'ap• ■ rato solo ai 2a1rie agli entipubb/i. porenza teorica e creativa degli ■ d più o men.oIonizzali, men1regli scritti e dei convegni di contorno, ■ altri dovranno occontenl/Jrsidi u.n rispunta la miseria della critica lo• ■ 10.15 per unto - onenwo con fati• gocentrica. Si giudica sommaria• ■ ca e veTSillocon enorme ritardo - mente il panorama, desumendo e ■ cM corrisponde a malapena all'o-- classificandole sue ideologie, così ■ Mre per i conJributi OJ.fistenziali chegli altriappaiano «vecchi•;poi: obblig01ori. È uno sconvolgimento ci si autodefiniscein baseapulsioni ■ irreversibik thll'ttonomia teatrale e desideri .-nuovi•, che si vo"ebbe• ■ che si era prefigurata - e non tu/li ro privi di connotazioni ideologi- ■ sembrano averlo capito, e ancor che, e ci si propone al mercato con ■ meno M hanno tiratoleconseguen- questo messaggioenfaticoche qua• ■ ze. Natu.ralmeme,la responsabilitd si mai coincidecon laproblematici-■ ultima e oggettiva viene daJaalla til degli spe11acoli. ■ thpressione economicanazionale e Q14estolipo di criticaha bisogno ■ internazionale. di soggeni per operare e dunque ■ L'aria di conformismo e la po· non pu(Jpermeuersi di assumere la ■ vtrtà di idee sono tali e talmente complessittldegli auori sociali, es-: vistose da essere accusate da tulli, sendo questi ultimi prodouo di re• ■ teatranti critici e accademici, men• fazioni dinamiche piuttosto che di ■ tre a.ueswri e funzionari culturali una visionemeccanicae schematiz. ■ ■ fanno mostra di subire con ma/in- stiano: dice di comprendere i pro- zante. In questo movimento, però, ■ ■ conia. Ci si lamenta della poverttl blemi delle categorie interessate, talecriticarivelail suo limite, ovve• ■ ■ tklle proposte di re~rtorio, del ri• ma per quanto riguardail teatroha ro il suo caratteredi opportunità, ■ ■ torno divistico (con relativamorti• erediJaJopassivamenie la circolare- di difeso di una miseria non solo ■ ■ f,aniom tkl livtllo medio generale capestro approntata dal predeces- materiale. ■ ■ thl contorno), thll'inseguimento di sore. A capo thlle maggiori istilu.- Laddove invece qualcuno osa, ■ \.. ■ una gnukvokzza stereotipa del zioni ieatralinazionali ci sono uo-- sollo apparenza o pretesto cri1ico e ■ ■ pubblico e tkUa banalitdthgli alle- mini di sicura fede democratica e al di f,4ori dei sodalizi prestabiliti, : ■ stimenti. progressista.Si possono metterein• un'elaborazione teorica relativa- ■ ■ L 'AssociazioM naziona/e thi sieme copiose racrolle di loro cita• mente indipendentedai suoi ogge11i ■ ■ criticidi iearro ha premiatopo/emi• zioni di tknuncia di questo clima e perci0 auiva nel processo creati• ■ : camente i fra/e/li Beniamino, Pu- culturale e, assieme, di ragionevoli vo, viene avvertito come elemento ■ ~Ua e Rosalia Maggio, forse gli dichiarazioni d'intenti. destabilizzante rispe110alle logiche ■ ultimi rappresentantidi un anticoe Nelle universil(}e tra i criticisia• del momenro, nemmeno messo in ■ altissimostqKre teatrale,per sotto- mo ancora più a sinistra: le prime ii-••----·- discussione ma tendenzialmente ■ lineare la mancanza di novitd dei querele contro il rappel à l'ordre emarginato. Se non fosse che que• ■ «contemporanei•. Ma, fino a qual• sono sta/e formulate li. Fra i tea- s(ultima posizione ha pure i suoi ■ che tempo fa, i Maggio recitavano tranti, solo pochissimi privilegiati rappresentantie si incontra, nei Jet•: a Milano- su invito di un privato - hanno potuto fare a meno di notare tori e negli addeui ai lavori, con le ■ in una piccolissimasalache restava cosa sta sucadendo. I responsabili tensioni afare, e comunque si legit• ■ semivuota, e senza esserenon dico culturalidegli enli locali reclamano tima nel confro11tocongli spettaco• ■ recensilima nemmeno segnalatidai di esserefmanziariamente sottodo• li, mentre la prima rimane serva di ■ giornali. iati ris~tto ai bisogni presunti e, un padrone povero. ■ Non si contano poi i casi di tagli d'altra porte, di dover assecondare Dunque lo restaurazione cultu-■ ai bilanci culturali- lllgliimprovvi• u.norientamento di base versopro• raie c'è, il caso teatrosembra con- ■ si e drastici, CM rischiano di can- dotri di facile consumo. fermarlo, mo non si sa bene cosa ■ cel/arethcim di formazioni ,eatrali lnfme, ~r dire quanto siano sia. Non ha autore, non è «centra-■ miN:,ri. Tra i più clamorosi qULIJo problematici i confmi trale destree ,_ ___ ........: la•, ma funziona al contrario come ■ thlla regioMEmilia RQmagna,cM le sinistre storiche, nessuno polreb• piamo che questa logicaè discutibi• si è accennato, ma anche dalle ri- una sabbia mobile che risucchio : non rinnova il fmanz~nto già be acc.ware la Dco la culturacano-- le, poichl tende o premiare non sposte operative del mondo teatro• tulli OJ.fieme. È, comunque, un ■ promaso ai &ruppiregionali~r il liat di es.serea capo di questo pro-- .sempre i migliori e sicuramente i le. Una cosa è la denuncia del disa• progetlo di futuro e va interpretata ■ progeao «Maestrie marglwrile•, e getto, anche se tra qULIJef,le sono più forti ptr concentrazio,u di ca• gio in termini generali, altro una con nuove categorie.Ma, tra chi ne ■ : si occinge a varare una legge sullo più qULlli CM M godono t lo invo-- pitale e network di controllo. Ma praticadi opposizione e di supera• fa le spese, molti sembrano più oc• ■ ■ spettacolo che aveva so/kva10 più cano che quelli che ne soffrono. sappiamo anche che il sistema delle mento. C'è piuuosto la tendenza a cupati a sprofondare un attimo do- ■ ■ CM ahro perples.s,tde du.sens, Fa~n~ è Mi terrilorigovernati sovvenzioni ha penalizzato degli accentuare una reazione difensiva po il loro vicino che a fantasticare ■ ■ Insomma, capita sempre più dalla .sinistrache si realizzano le ouimi talentia tutti i livellie questi, fino ai limiti di un'isteriaproterva e sul modo colle11ivodi uscirne. ■ ■ spesso di leggere e di sentire, da restrizioni più drastiche e vistose, oggi, be.nchl di fronte a difficoltd corporativa, la quale spesso incor- ■ ............................................................................ i:: Firenze. oon oomparsc in primo piano e sagome mobili sullo sfondo). .S a partire dalle forme, dai R icostruire il •luogo teatrale» [ modelli e dalla «pratica di Zi fabricar machine», oondurrebbc a ~ indagare - a partire dalJe macchil ne di oggi e dall'uso che se ne fa - le dinamiche di un rapporto fra in• j venzioni tecnico-scientifiche e pro- " duzionc spettacolare. ~ In particolare. questo ci porte• li: rebbc a guardare quelle situazioni j in cui la presenza della macchina i ~~:;::}=eu~:~ 1 i~!~~~~ con-forma a~. per cui la scrittura che produce è tutt'uno con il macchinario - quelle situazioni spettacolari in cui la «macchina» ha por• tato una nuova visione del reale e ha permesso di guardare l'altro, il lontano nel tempo e nello spazio, di avvicinare lo sconosciuto (il de• siderio di un nuovo mondo.piane• la), di vedere il conosciuto come nuovo (le vedute prospettiche della propria città trasfigurate dal montaggio e datrinseno di edifici• ambienti-citazioni archeologiche e classiche). Ragionare sulla «macchina• vi• sibile e invisibile, utensile e scrit• tura, schermo di volta in volta po-- sto come scenario che media il rapporto fra desiderio e realtà e ordina le immagini del reale e del possibile, non comporta soltanto individuare gli apparati delle sin• gole messinscene. Macchina impli• ca organismo, organizzazione complessa, sistema in grado di or• ganizzare altre macchine, perciò - oltre alla descrizione del dispositivo in cui la macchina è inserita - anche l'uso e le pratiche a essa relative. Inseguire le tracce della macchi• na spettacolo ci porta quindi a avanzare domande di questo tipo: quali sono e come funzionano i meccanismi di spettacolo (intesi nell'accezione di insieme di comportamenti e visioni, organismo testuale e contesti spettacolari), che hanno funzionato e funziona• no (oggi) per accelerazione reciproca di produzione e di consumo, di tecnologie, mercato, immagina• rio, comportamenti? Occorre non fermare !°analisi alla descrizione dell'attività visibile - la manifestazione - ma procede• re a interpretare le visioni scaturite dal nuovo modo di rappresenta• re il mondo, e il modo in cui la visione viene organizzata dal dispositivo. Conseguenza dell'adot• tare -.la macchina• come soggetto e figura del discorso sullo spettacolo (teatrale), è l'abbracciare nello stesso campo diverse forme di spettacolo, non separando e di• stinguendo il teatro come scaena e fabula dal teatro come focus dove si svolgono avvenimenti, azioni, attività. Questa preliminare unificazione e assorbimento del teatrale nello spettacolare, già enunciata come avvenuta nel corso dì questi ultimi anni. trova ulteriori conferme se applichiamo alle macchine di spettacolo il paradigma dell'elettronica. che unifica e ricompone processi produttivi diversi e finora te• nuti separati. Vale a dire che oggj cade la distinzione tradizionale fra
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==