Alfabeta - anno V - n. 54 - novembre 1983

sviluppati nel senso detto proprio a partire dal 1967. Nata a Nablus in Palestina-Cisgiordania presumibilmente nel 1917. Fadwa Tuqan ha condiviso l'esperienza di vita nei territori occupati con altri più giovani e non meno noti poeti. Tra essi. ad esempio. Mahmud Darwish (emigrato successivamente in Libano, ma che ha mantenuto un forte impegno anche nella condizione dell'esilio, certo non meno rischiosa e precaria), Samih al-Qasim (nato nel 1939) e Tawfiq Zayyad. Questi tre poeti sono stati editi all'inizio grazie all'interessamento dello scrittore e compatriota Ghassan Khanafani, ucciso nel 1972 da un attentato a Beirut, dove era impegnato nella resistenza palestinese. Essi presentano un forte spirito di innovazione nella forma e nel linguaggio, nella tematica progressista oltre che civile e patriottica, accettando verosimilmente l'influsso dei poeti russi moderni del Emilia Lodigiani Invito alla ltttura di J.R.R. Tolkten Milano, Mursia. 1982 pp. 196, lire 4.500 Gianpiero Dc Vero Ombra e mito in Tolkien Salerno. Tempi Moderni, 1980 pp. 48, lire 3.000 John Ronald Reucl Tolkien SUmarilllon trad. it. di F. Saba-Sardi Milano, Rusconi, 1978 pp. 454, lire 14.000 DS ........ d<&llo..W a c. di Quirino Principe trad. it. di V. Palliata Milano, Rusconi, 1980' pp. 1.359, lire 26.000 L a Terra di mezzo~ quella mitica terra di magia situata all'inizio dei tempi, prima ci~ che l'uomo ponesse fine all'Età del mito e imboccasse quella che gli iniziati e i sapienti avrebbero poi chiamato Kali Yuga, l'Età nera, nei loro libri misteriosi. Terra di mezzo, dunque, ma a metà fra cosa? A metà strada fra cielo e inferi, dice E. Lodigiani, come la nordica Midghart. Ma gli inferi dimorano su questa stessa terra, in cui precipitò Lucifero/ Melkor, l'angelo decaduto della cosmogonia - artificiale ma non troppo - di John Ronald Rcuel Tolkien. Come un fall-out radioattivo, la caduta di quest'angelo ribelle - che ha voluto competere nel canto col Signore stesso - ha contaminato parte della Terra, l'Oriente, infestandolo di strane beslie, potremmo dire mutazioni: nazgul, orchetti, uomini selvaggi. È Mordor questa Terra d'ombra, che periodicamente - come una marca - sale a ricoprire vasti territori fino a minacciare l'Occidente e i suoi difensori. Come appare questo reame selvaggio agli occhi dell'hobbit Sam? «Duro, crudele e selvatico era il paesaggio intorno a lui.( ... ) Al di là di un ampio lago di oscurità puntellato di piccoli fuochi, si vedeva il grande bagliore di un incendio, da cui si levavano immense colonne di fumo, enormi tortiglioni rossi alla base e neri in cima, che sostenevano un baldacchino di vapori sovrastante su tutto il paese maledetto» (Il Signore degli antlli). Minas Morgul, la fortezza dove regna Sauron - l'Anticristo, la Grande bestia, il successore di Melkor, - vagheggia la grande città industriale inglese, come può apparire a un tranquillo hobbit gentiluomo di campagna. Meglio periodo rivoluzionario, a fianco dell'esaltazione del legame di tipo contadino con la terra natale. Parte della loro produzione ~ stata tradotta in alcune lingue europee. fra cui l'italiano, e i loro nomi sono relativamente noti anche in Occidcn1e. Alcune liriche, come «Sospiri allo sportello dei lasciapassare presso il ponte Allenby» di Fadwa Tuqan, o come la ramosa «Una tessera... di Mahmud Darwish, hanno raggiunto perfino qualche nostra antologia scolastica. Di quest'ultimo (nato in Galilea nel 1942). tuttavia, la composizione più felice è certo «Il sogno dei gigli bianchi» (tradotta da Biancamaria Scarcia, apre l'antologia citata Palestina poesie), che a noi può in qualche modo ricordare il realismo di Lavorare stanca di Cesare Pavese. Dei «poeti della terra occupata» ricordiamo Salim Jabran, personalità di prestigio nella tra.dizione ancora, quei villaggi minerari di inizio secolo cosl splendidamente aborriti dal cattolico Cronin e da D.H. Lawrcnce. Città prigioni in cui il solo tempo ~ quello del lavoro, popolate da uomini imbruttiti e stremati («Nell'osservarla, Sam comprese all'improvviso che quella fortezza era stata costruita non per tenere i nemici fuori da Mordor, ma per chiuderli dentro»). L'hobbit esprime il punto di vista di Tolkien: la vera natura della malvagità nella Terra d'ombra, quell'Oriente proletario, come può essere interpretato da un cattolico inglese degli anni trenta. La sua missione è quella di scalare col suo padrone Frodo il monte Fatoimmenso vulcano-altoforno in cui furono forgiati gli anelli del potere, - per scagliarvi dentro e distruggere l'ultimo pericoloso anello sopravvissuto al tempo della magia. O ccorre considerare Tolkicn in modo diverso da quanto hanno fatto finora, da opposte visuali, «frikcttoni» anarcoidi e «asgardiani» giovani nazisti. Il cattolicesimo di Tolkien, innanzi tutto. Considerando ci~ che essere cattolici nella scismatica Britannia vuol dire essere dei convertiti o dei perenni pionieri in terra ostile; e la religione di Tolkien ~ pervasa da un integralismo che cozza contro il tranquillo laicismo del medioborghese anglosassone. Giustamente G. Dc Vero paragona Il Signore degli anelli al romanzo cavalleresco medioevale, impregnato com'è di cristianesimo 'totale', anche se poi le sue conclusioni appaiono molto diverse dalle nostre. [I cristianesimo di Tolkicn ~ celtico, e questo ci. riporta direttamente nella scia di Yeats, di Machen e della tradizione esoterica della Golden Dawn, celebre setta iniziatica di cui anche Stoker, Blackwood e Charles Williams fecero parte. Due sono le opere che più ci interessano sotto quest'aspetto: il Silmarillion, naturalmente, e il terzo romanzo della trilogia dell'anello, // ritorno del re. Ed ~ su queslo concetto della regalità che vogliamo puntare. Scrive René Guénon ne // re del letteraria palestinese. Purtroppo, i testi suoi che sono riusciti ad arri• varc all'estero e quindi in Occidente sono rari, essendo stato l'autore per anni in una situazione di domicilio coatto latenle in Galilea. Si ricorda di lui una testimonianza di qualche anno fa. critica nei confronti di Jean-Paul Sartre. la cui posizione riguardo alla questione palestinese parve a molti incerta e ambigua. E veniamo ai poeti palestinesi dell'esilio. spesso non meno impegnati dei precedenti - e non solo moralmente - sul fronte della resistenza e della lotta politica. Alludiamo in particolare a Mu'in Bu• saysu, il cui nome nelle lingue europee si ritrova anche nelle grafie Muecn Bsyso o Mu'ine Bessissou. Nato a Gaza, nel 1948 si trasferl al Cairo; studiò in Egiuo, e militò nel Partito comunista, subendo persecuzioni e detenzioni nel periodo in cui era presidente dello S1a10Jamal 'Abd al-Naser. Anelli Antonio Fabozzi, Gianni Mammoliti mondo (Milano, Adelphi, 19781 ) che esso va inteso come principio che informa l'intero mondo e il ciclo che esso vive come uomo, ponte tra il sacroe l'umano, custode di sapienza non umana e primordiale. Manu esso si chiama o, col nome celtico, Menw. Nel Silmarillion, autentica Bibbia, ci~ libro sacro della mitologia tolk.ieniana, si legge a proposito di Manwe: cEgli era destinato ad essere, nella pienezza dei tempi, il primo di tutti i Re». Manwc ~ il figlio prediletto di Eru/Dio, ~ un angelo a capo delle schiere di esseri divini che sovrintendono alla creazione, la Terra. Egli dimora sulla montagna più alta, come Zeus olimpio, ~ primus interpares ed è intermediario tra il Principio Creatore e la materia bruta. Il Re è perno di tutte le cose, il suo comando assume veste di parola divina, nella sua accezione primigenia esso si identifica col Pontifex della tradizione romana, il creatore di ponti, e il suo simbolo è l'arcobaleno - con inevitabili accostamenti alla remola tradizione ebraica, al simbolo ci~ dell'alleanza tra gli uomini e il ciclo. Non sappiamo se Tolkien conoscesse direttamente scritti di Guénon o Osscndowsky, ma sappiamo che filo conduttore della sua trilogia è proprio la riscoperta del Re, l'autentico Re e non quelli fittizi della realtà materiale, ridotti al rango di attendenti. Il Re che ricomponga l'unità al vertice della piramide, che compendi in sé il comando divino e quello umano. Un Re che sia, come adombra Guénon, Imperatore e Papa. Aragom, il vagabondo che aiuta gli hobbit nelle loro avventure, è un Uomo discendente diretto della stirpe dei Re di Numenor, l'estesissima isola dell'Ovest che fu sommersa in un grande cataclisma. è lui il sovrano nascosto che assume la guida contro le forze di Sauron il maligno. Sulla sua natura Tolkicn è esplicito: «Le mani del Re sono mani di guaritore, in tal modo si può riconoscere il vero Re». E ancora più avanti, con l'incoronazione: «Allora la Città fu resa più bella di quanto mai fosse stata( ... ) e tutto fu sanato e reso bello, e le case furono piene di uoCon l'occupazione del territorio di Gaz.a nel 1967, Mu'in Busaysu si lrasfcrì di nuovo al Cairo e quindi a Beirut, dove ha collaborato con l'Olp, fino a quando l'organizzazione è stata espulsa. nel 1982, a seguito della nuova invasione israeliana del Libano. Ciò nonostante la poesia di Busaysu è per lo più aliena da toni propagandistici. ma la nostalgia, la denuncia polemica e, sovente. l'amara ironia. sono piuttosto affidate alla trasparenza dei simboli: gioco sapiente e raffinato. estremamente scrio nelle sue finalità extraletterarie. Mu'in Busaysu così giustificava nel 1969 la sua «poetica democralica» nel componimento «Poesia per la rubrica dei lettori nel giornale della resistenza»: «Non vi arrabbiate/se in questo tempo/di polvere da sparo e di tremori/non vi porto un canestro di proiettili e granate/non vi arrabbiate se iol non uso la poesia come pubblicità• (trad. it. di A. Marianni in M. mini, di donne e del riso di bambini, e non vi fu finestra chiusa n~ cortile vuoto». Aragom, discendente dei popoli che abitavano l'isola inabissatasi, ~ UD atlantideo della remota tradi• zionc esoterica. Si vuole ncll' A· tlantide un'immagine, per alcuni solo simbolica, deU' Agonhy - il Centro supremo in cui è deposita• ta la conoscenza nascosta risa.lente ai precedenti cicli del mondo. Il ritorno del Re coincide anche con la fine dell'era della magia. Gli elfi si avvieranno tristemente al di là del grande mare, nelle isole dei beati, gli hobbit prenderanno a nascondersi alla vista del sole, e solo gli uomini resteranno credi della Terra. P aradossa.lmente, ci sembra che nello scontro finale tra Luce assoluta e Ombra assoluta non ci siano n~ vinti M vincitori. Sauron vince alla fine la sua battaglia collaborando con lo stregone Gandalf a far nascere la Storia uccidendo il Mito. Tempo e Storia sono, nell'immaginario collettivo, indissolubilmente legati all'avanzata delle tenebre, come fa notare Gilbcrt Ourand (Le stru11ure antropologiche de/l'immaginario, Bari, Dedalo, 1972). Ecco perché non concordiamo con G. Dc Vero quando afferma che la netta contrapposizione tra Luce e Ombra. cosl come il cristianesimo medioevale, sono presenti a un livello puramente essoterico. La scissione tra Bene e Male, tra Luce e Ombra, è invece secondo noi ben netta - e solo alla fine trova la sua ricomposizione nella St~ ria. Come dice Aragom: «Il bene e il male non sono cambiati nel giro di un anno e non sono una cosa presso gli Elfi e i Nani e un'altra fra gli uomini». È però vero che il Male «si qualifica in ragione del suo rapportarsi al potere come valore» (Dc Vero). La queste si configura dunque come viaggio di rinuncia e non di ricerca. Ma tutto ciò è ben parte dell'ideologia cristiano-medioevale, e non è puramente essoterico come sostiene Dc Vero. Lo stesso mito del sacrificio sulla croce è un mito di rinuncia, come martirio, ~ ci~ testimonianza ·di fede. La Bsyso, P«sie sui vetri delle fin~- srre). Tecnica analoga di sperimentata avanguardia ritroviamo nelle liriche di Tawfiq Sayigh. poeta che ha compiuto i suoi studi prima a Gerusalemme. poi all'Università americana di Beirul e in Inghilterra. Egli ha vissuto e lavorato soprattutto in Libano, dove ha fondato una rivista letteraria e cultu• raie. un·a1tra figura femminile di spicco della poesia palestinese contemporanea. Salma al-Khadra' al-Jayyusi. nata a Safad nel nord della Palestina. ha operato e vissuto in Libano, dopo gli studi a Gerusalemme e all'Università americana di Beirut. Questa poetessa, oltre che di raccolte di versi. è autrice di opere narrative e di un libro intitolato «Tendenze e movimenti nella poesia araba contemporanea» (Trend.s and Movemenu in Modern Arabic P«try, l..ciden, E.l.Brill,lm). contrapposizione al potere non c'è - o meglio c'è. ma solo a una sua concezione terrena e razionalisti• ca. La visione mistica del Re-Demiurgo-Guaritore è informata dalle categorie del sapere medioevale. È la razionalità dell'uomo moderno che distrugge la segreta uni• tà magica dei fenomeni nell'universo. Saruman, lo stregone che da bianco diventa multicolore, affcr• ma di aver scelto i colori delJ'iride pcrch~ il bianco non è un colore ma una semplice summa. Gandalf, che da grigio sceglie di vestirsi di bianco, è di diversa opinione: «Colui che rompe una cosa per scoprire com'è fatta ha già lasciato il sentiero della saggezza....La coDOSOCnza tradmonalc privilegi.a la cosa oclla sua unità. Coinciden:z.a significativa, in quello stesso pc,- riodo Lawrcnce fa dire nel suo Donne in amore questa frase a UD personaggio: «'Come aprire a forza un bocciolo per vedere come sarà fatto il fiore' (... ). 'Sì: e, a far cosl, si uccidono le cose, si toglie loro la possibilità di fiorire"... Questo senso mistico dell'unità di tutte le cose ~ dominante in una certa visione tradizionale della realtà. Miti come quelli del peccato originale, e la rottura di un'antica cultura planetaria primordiale addirittura superiore e diversa da quella attuale, sono affrontati a vari livelli da Guénon, Crowley, Osscndowsky, Churchward, Blavatsky. Era perciò inevitabile che il cristianesimo medioevale di Tolk.iens'incontrasse con temi e visioni propri delle dottrine esoteriche. D'altra parte, la sua amicizia con Charles Williarns, membro della Golden Dawn, doveva rendergli certo non sconosciute queste dottrine; e ugualmente l'altra sua grande amicizia, con Oive l..ewis, autore di quella grande trilogia di iniziazione spirituale e religiosa costituita da Lontano dal pianeta silenzioso, Perelandra e Qua( or• ribile forza. La Compagnia dell'anello, composta da uomini, hobbit, elfi, nani, ~ qualcosa tra l'ordine cavaliere• sco e la consorteria/confraternita medioevale mistica. La vittoria c:io dell'uomo ~ la morte della magia. c:s Non e•~ più posto sulla Terra per ·i creature diverse dall'uomo e sue - pari. E il Reame beato dove anco- ~ ra dimorano gli Angeli, i Valar, ~ sorge nell'Etere e vi si accede solo J; seguendo la Via diritta, lontano ~ dalla curvatura terrestre. Quei po- ~ chi marinai e viaggiatori che l'ave- ..,. vano raggiunta, «avevano posto ""' l'occhio sulla Montagna bianca, S:: spaventosa e bella, prima di mori- ~ re» (Silmarillion). '% 'a'

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