CooosattMarx Università di Pavia (2-3 marzo 1983) in Materiali mosof"lci n. 8 Milano, F. Angeli, 1983 pp. 184, lire 14.<XKl Èvi,·oMarx? Centro culturale congressi di Saint-Vinccnt (24-25 marzo 1983) Marx e la rdigioM Istituto Gramsci e Università di Ferrara (9-IO giugno 1983) Qualt marxismo oggi? in Uneame:nti n. I Milano, F. Angeli. 1983 pp. 12.8,lire 5.(XX) L a crisi del marxismo si ~ ma• nifestata in forme virulente in Italia e in Francia. Per la caduta, nelle forme di vita e di lotta, dell'ispirazione marxista e per la U no dei merùi, e non certo il minore, thl lavoro compiuto da Fulvio Papi t dai suoi collaboratori ntlfappronrau il loro Dizionario Marx Engcls consiste ntl carantrt non acc:IUUmico cht asi hanno sapuJo imprimert all'opera. Muito tanto maggiore in quanto, per defmizione, un dizionario si limila ptr la sua stessa natura a raccoglitrt il gid noto, il giit codificato. Circolainvece, nelle voci cht compongono il lavoro dtl/'équipe messa in funzione da Papi, un'aria nuova, una presenza - spesso anche non larvatamente - polemica, contro il •marxismo• codificato t canonizzato cht, b-tna ragione, nuove realtàt nuove analisi hanno posto, come si suol dire, in crisi. Cosi, la •oggtnivitd• di cui si discute nella introduzione assume un significato preciso cht sra, appunto, ntl porsi stmprt dal punto di vista dtllt interpretazioni più approfondite t avanzate, •superando» la congerie di materiali, cosi spesso spuri, accumulatisulle pagi• ne di Marx e Engtls: rifuggendo, sopra/luno, dalle semplificazioni d'uso, ancM quando rragganoorigine - comt ebbe a osservare Gramsci - dallJJ esigenza di cosrruire un corpus dottrinario non solo accessibile a masse culturalmenit carenti, ma talt da dar loro la sensazione di una soliditit t certezza da contrappo"t saldamtntt al senso comune diffuso, ai codici r.... dominanti thi padroni (o delle Su Marx/ 4 Interventitialiani delusione degli esiti dei movimenti di massa che hanno portalo. in presenza della montan1e ideologia neoconservatrice, in Francia alla condanna del marxismo come utopia nefasta, e in Italia. con ripensamenti più metodologicamentl· avvertiti. alla critica del paradigma su cui si edificherebbe l'impresa scientifica di Marx. Quale risposta è venuta, a queste critiche. dalle molleplici iniziative (convegni, seminari. pubblicazioni, ccc.) promosse in occasione del centenario della morte di Marx? Gli interventi non si sono limitati a rispondere a una critica che implicava la messa fuori causa del marxismo. sia come impresa scientifica capace di fornire conoscenze adeguate alla complessità del mondo moderno, sia come prospeuiva etico-politica rispondente alle nuove forme sociali di vita e di lotta oggi esistenti. Questo aspetto ha però avuto una indubbia centralità nel dibattiPiero Lavate/li to, assieme a una novità: una lettura del testo marxiano che ne privilegiava, o almeno utilizzava, l'approccio semiologico. È questa. per esempio, la chiave di scrittura <le-Ile voci del Dizio,iarioMarx E,if!els. edito di recente a cura di Fui- , 10 Papi (Bologna. Zanichelli, 1983). L'aspello più esplorato del pen• siero di Marx. perché ritenuto centrale, è il suo modo di produrre scienza dentro la forma di una critica che inves1e. simultaneamente, sia gli esistenti rapporti di dominio e sfruttamento, sia le ideologie e le stesse teorie scientifiche, positi\'isticamente fondate sulle forme di manifestazione fattuale di quei rapporti di dominio. Ciò porta Marx a fondare un modello di im· presa scientifica che si pone in rapporto critico non solo con le ideologie, ma con quegli stessi modelli di scienza il cui impianto concettuale poggia sull'evidenza fattuale di un campo di oggetti assunti coSu Marx I 5 me ..da1ii., come «naturalii., in rapporto ai quali il compito scientifico è la sis1ematizzazione, la messa in luce dei nessi causali e delle interdipendenze. Per Marx. le forme sociali dell'evidenza presentano invece oggelli derivati, non dati naturali. Occorre perciò analizzare tali forme nei loro nessi interni per risalire alle forme strunurali che attivano un campo di oggelli fondanti, incentrati sui rapporti di dominio. Secondo Cesare Luporini, Marx mette in opera una semiologia che è tutta comandata dalle forme strutturali e non ha quindi quegli elementi di arbitrio che lo stesso Marx - la cui coscienza metodologica non è ail'altezza della scienza che produce - credeva fossero da attribuirsi a un segno. Marx - osserva Luporini - concepisce la semiotica allo s1esso modo dei sette• centisti e, nell'essenziale, al modo di Umberto Eco, ma non esita a respingere, per esempio, la conceDall' A alla Z dizionario sembra esserelo sforzo, da parte di tulli i compilatori, di fornire una lettura «epistemologica» si - so110/ineaPapi - ma •rinnovata•; di cogliereciol iprincipali concelli t le principali categorie marxiane nel loropreciso contesto, meutndo opportunamente in rilievo la loro dinamica - e persino, se del caso, la loro variabilità, - contro ogni tentazione a «fissarli•, in guida •scitntista• (Papi), per •YtMario Spinella pi), i cui vari significati, cht non sono ctrto soltanto sfumature, vengono colti nel lungo iter dai Manoscritti del '44 ai Lineamenti fondamentali dì economia politica, sino alle tanto discussepagine dtl Capi• tale sul •feticismo dellameret•. O si veda, sempre allostessoproposito, una voce più 'tecnica', quale «Concorrenza» (di Gian Paolo Joriaui); o quella «Salario»(di Silvana Borutti). Nt, come in variami• menti rtali all'interno dtl capitalismo e dellasua dinamica. La «concorrenza• quale si presentava negli anni quaranta t cinquanta dell'Ottoctnto, è cosa ben diver.tada quella di alcuni tkcenni dopo, quando gid si prt:.rtntanoin forma evidente i fenomeni di «concentrazione crescente del capitalt• che andranno nella direzione monopolistica (o oligopolistica). Ed t proprio, nel Dizionario, cliiat). ~ Esemplare a questo proposito, dtrt, piunosto, come ogni signifi• sura per tutti i concerri marxiani questa impostazione stmpre prt- ·t per fare un esempio, appare la vo- calo, nella sua migrazione da un dell'economia politica in particola- sente, che consente a una oggt1ti11ice di Mario Vegeni sul •Modo di testo all'altro, fosse soggetto (... ) a rt, si trattasoltanto di -trasforma- rd non ftssi.sta,non dogmatica, cosi ! produzione antico»; ovt la stessa trasformazioni Stmllllticht che tra• zioni semantiche• inerentia un ap- intesa, di pervenire quando occorvulgata tngtlsiana viene masa in ,w proprie dtlla su.adifftrtnlt uti- profondimtnto t a una interna rie- ra a una esposiziont nellamente causa, t si restituisce il verosignifi• lizzazione stcondo i diversi contt· labcrazione dei conctlli. critica: come nel caso della voce cato a questioni complesse cotrlLil sti». Questo aspeuo, che pur c'l - "Dialeuica della natura•, di Pierre caratllrt thlla comunitd e dello Quato accorgimento mttodolo- l'accanimento di Marx per le qut- Mache,ey, che mtue chiaramentt zione settecentesca del denaro come segno, che ha certo elementi superficiali di arbitrio, ma non nelle sue funzioni. Semmai, nota Marx. la merce è un segno. Ma proprio questo flash ci illumina sull'effettivo significato che Marx rende qui operante auribuendo alla merce la qualità del «segnoi.. Infatti per Marx la merce è, innanzi tutto, forma di manifestazione esteriorizzata delle forme strutturali. L a centralità di questo aspetto del pensiero di Marx, che culmina nella critica dell'economia politica, è stata oggetto di molti altri interventi. Niklas Luhmann, che vede oggi in Marx - a differenza di ieri - il punto teorico più alto con cui confrontarsi, l'ha rivendicata in polemica con Habermas. Nicola Badaloni ha mostrato la consonanza della giovanile critica marxiana alla politica con la sua più matura Un «dizionario• perciò che non tsitertmmo a dtfinire •Critico•:citi che lo contraddistinguenettamtntt da opere analoghe, più ampie, minuziose, «sistematiche•,come il tedesco Marxismus im Systemvergleich, curato da C.D. Kernigper la Herder e Herder di Francoforte a cavallo tra gli anni sessantat stt• tanta: utilissimo manuale di consultazione, anche per lt sue ricche bibliografie, ma nulla di più. Il •di più» dell'opera curata da Papi abbiamo cercatodi definirlo: ma chi, non privo di una conoscenza, anche non superficiale, di altre •interpretazioni• e altre •Sintesi», questo •di più» vogliatoccarlo con mano, legga la voce di Cesart Luporini sulla «Concezionemateriali• stico della storia• per rendersiconto di quanro danno abbianofatto - t forse ancorafanno -le "volga,iz• zazioni• e le schematizzazioni in u..sodel pensiero di Marx: le quali tutte, per una oper altra via, hanno finito per curvarequestopensiero a uno sorta di «filosofiadellastoria». «Nulla fa più orrore a Marx - souo/inea Luporini - dell'uso della sua teorianellaguisadi una 'filosofia della storia'. L'avversità a quest'ultima è, insitmt, fa sua prima ed ultima parola•. E chi ltgga le dense pagine dtlla .-voct•, con le sue specificazioni e diversificazioni, non dovrebbe avere più dubbi in proposito. O se un dubbio potrebbt insorgtrt, è stmmai un altro: quanto di •filosofia della storia», ideologicamente, del resto,più che interpretabile, fa pompa di sé nelle recenti, e varie, affermazioni di •morte del marxismo»? Fa, sorgere, tra l'altro, una tait domanda va a tutto merito - questo, forse si, «il maggiort• in assoluto - del dizionario di Papi. ;,; Suuo antico, ossia thlfano cht (co- gico si dimostraparticolarmtntt ft· stioni della terminologia e ptr le in luce, insieme con fa problemati- Autori vari i ~ Marx scrive nel Capitale) ntl condo ntl trallart alcuni conctlli formt della tsposiziont t noto, - ca, anche storica, che sollecitò En- Dizionario Marx Engels ~ mondo antico «la parte principale portanti - t tra i più discussi, come appart tullaviameno riltvantt del- gels allesue ricerchein questo cam- diretto da Fulvio Papi J tra rapprtsenJatadallapolitica•. nella voce «Alienazione• (dovuta a l'auenzione che Marx, nell'arco di po, /'impasse senza sbocchi in cui Bologna, Zanichelli, 1983 ~ ~-A_t1_,o_pu_n1_o_d,_· fi o_n_a_d_i_q_u,_,_,o _ c ta_u_d,_·o_B_o_n_v,_cc_h_io_, F:_ut_v,_·o_P_a_- _u_n q u_ar_a_n,_,n_n_io_, d_,d c ò_a_i_m_u_,a_-_,_•t_,_,._m_a,_ic_a_fi_n_i p ,_,_co_n_d_ur_to_. _ P P__4·_16_, _li_re_60_.ooo _ ___ ~
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