Alfabeta - anno V - n. 53 - ottobre 1983

l' abbattimèridfOell·umbo A cu,a d; lndex-A,ch;v;o c,;,;co del/'lnforma,;one I A distanza di due settimane dall'abbattimento del jumbo sudcoreano nello spazio aereo sovietico, rimangono inalterati i due «fatti» accertati e i due principali punti interrogativi che si proponevano all'opinione pubblica mondiaJe all'indomani della tragedia. I fatti: l'aereo di linea sudcoreano è stato abbattuto con uno o più missili dai caccia sovietici, uccidendo 269 uomini che si trovavano a bordo; il jumbo era fuori rotta di diverse centinaia di chilometri e aveva sorvolato il territorio sovietico per più di due ore. Gli interrogativi: quale meccanismo decisionale ba indotto i sovietici ad abbattere l'aereo? perché il jumbo era finito fuori rotta, apparentemente senza accorgersi della deviazione? Su questi fatti e su questi interrogativi si innestano problemi politici di portata incalcolabile. A giudicare dagli attuali sviluppi (il più recente è costituito dalla decisione sovietica di annullare la partecipazione del ministro degli Esteri Gromyko alJ'as.sembleagenerale delle Nazioni unite, dopo che i governatori di due Stati americani avevano proibito l'atterraggio al velivolo dcli'Aeroflot che doveva condurre Gromyko a New York), la tensione Est-Ovest ha raggiunto i livelli degli anni più cupi della guerra fredda. L'abbattimento del jumbo-giova sottolinearlo - è avvenuto nell'intervallo fra la nuova proposta di Andropov sugli euromissili e l'apertura della decisiva sessione del negoziato ginevrino. È appena il caso di sottolineare che, in que• sto contesto, il ruolo delle fonti e dei mezzi di diffusione delle informazioni riveste un'importanza straordinaria. Un ruolo reso ancora più delicato dalla circostanza, sempre più frequente, che gli eventi si sono svolti in un'area dove le informazioni possono essere raccolte solo dai governi interessati, attraverso le proprie branche specializzate. I media dipendono totalmente da tali informazioni, dalle modalità e dai tempi della loro diffusione da parte dei governi. Ovviamente, ai media rimane lo spazio del commento, dell'analisi e della valutazione di tali informazioni. Da questo punto di vista, è fondamentale che il governo sovietico abbia atteso sei giorni per ammettere che il jumbo sudcoreano era stato distrutto dai suoi caccia, e che l'opinione pubblica sovietica sia stata tenuta all'oscuro di informazioni essenziali per un lungo periodo di tempo. Ciò ha permesso di accreditare all'interno la versione ufficiale, secondo cui l'aviazione sovietica si era limitata a difendere lo spazio aereo da un volo-spia in una regione di primaria importanza strategica. Dall'altra parte, i media occidentali si sono trovati alle prese, nel contesto di cui si è detto, con i due interrogativi irrisolti. Vediamo innanzi tutto quale è stata la linea di comportamento dei principali quotidiani italiani in proposito. Ecco un succinto diario della settimana successiva all'abbattimento del jumbo. 2 senembre, venudi. - [I titolo più «a sensazione,. è forse quello della Repubblica: Assassinio nei cieli (a tutta pagina). li titolo più cauto è quello della Slampa, su quattro colonne: D giallo del jet scomparso. 3 sel/embre, sabato. • Mentre gli aJtri quotidiani titolano, in genere, sulla parziale ammissione sovietica (i caccia avrebbero sparato solo proiettili traccianti) o sul discorso di Reagan (è un atto terroristico che rimette in discussione la credibilità dell'Urss), // Giorno pubbli• ca un titolo a tutta pagina che affronta perentoriamente uno degli interrogativi in gioco: Il m.issik mi• rava ad Andropov. Nel sommario si spiega: «È questa la tesi preva• lente nelle ambasciate occidentali a Mosca - L'attacco che ha provocato la morte di 269 persone sarebbe stato ordinato dai settori dell'Armata rossa contrari alle ofvra, il riarmo del Giappone e una crisi dei movimenti pacifisti,.. 4 settembre, domenica. - Si registra un certo numero di titoli dai toni distensivi. La Repubblica: Reagan sceglie la prudenza / «A Ginevra noi tratteremo» / Contro Mosca sanzioni limitate, il dialogo continua. Nel sommario viene ri• presa la tesi fatta propria dal Gior• no di ieri: «A Washington sembra prevalere la convinzione che non sia stato Andropov ad ordinare Indice della comunicazione l'abbattimento dell'aereo,.. Sempre in prima pagina, il titolo E il missile rafforza i tale.bi del Crnn.liDO compare sotto l'occhiello «I nemici di Andropov dietro l'abbattimento del jumbo». Da parte sua, il Co"~re della &ra titola: UsaUrss: t crisi, ma non rottura, e L'Unii~: Proak le ritorsioni Usa ma il diaJoto coalinuerii. 5 setumbre, IUMdi. - Il Giorno torna sulla sua tesi con un grosso titolo di testa: Mosca: Andropov era in rerie/e poi con i missili non c'entra. Sulla stes.sa linea il titolo di testa delJa Stampa: l militari nascosero ad Andropov la dedsione di abbature il Jumbo? L'occhiello ~ molto esplicito: «Il maresciallo Ustioov e i suoi falchi guidano un'offensiva per la guerra fredda,.. 6 senembre, martedi. - Secondo il titolo di testa della Repubblica, Mosca svela il mistero / «Abbiamo scambiato iJ Jumbo per l'aereospia»/ E oggi a Ginen-a si torna a trattare. Da parte sua // Giornale, sotto il titolo di testa Reagan inflta tutto il mondo dvile a un nuovo atteggiamento verso l'Urss, ag• Una disp1.daamorosa pu Francachina vi~nt giocata da Arfuchino ~ Zanni con gas di acrobazia giunge: Incredibile, il Jumbo aveva segnalato di es.serepronto a obbedire ai caccia Urss (la fonte citata è giapponese). 7 stnembre, mercoledì. • Quasi tutti i quotidiani dedicano i titoli di testa alla dichiarazione ufficiale, lena in apenura del telegiornale sovietico, in cui per la prima volta si ammette che l'aereo sudcoreano è stato abbattuto deliberatamente, dopo che la mancata risposta ai segnali di avvertimento aveva convinto i comandi militari di trovarsi di fronte a un volo di spionaggio. Mosca si l decisa a mllfe!lllare (Corrice de/Ja &ra) - DC- -,..,. (I.ARepubblica). Il Gfornale aggiunge nel suo titolo Reap.a moderato per salY~ la distmsiooe / Da Giae,ra • da Madrid _.,,.. di dialogo -.Ullffo. La ripresa dei negoziati sovietiroamericani a Ginevra è cosl annunciata dalla Stampa: Euromissili, a Giaevn/dialogo..,... som,i. 8 St~mbrt, giovtdi. - Alla vigilia dell'incontro Gromyko-Shultz in occasione della conferenz.a di Madrid, si registra un punto di svolta rispetto ai giorni prec:cden• ti. Ecco come viene registrata nei tif.Olidi prima pagina: «Sul Jumbo un drammatico discorso da guerra fredda alla conferenza di Madrid» / Gromyko, dara sfida al mondo (I.A Stampa) - A Madrid proca,o all'Urs1 / Ma Gromyko si dif'mde: «È anapro- u,.. (I.ARepubblica) - A Madrid duello Gromiko-Sbultz / lolU da pun fred. da ma la a,afa-mza si duude pmitivame:nte (Col'mrt dt:/Ja &ra) - Gromiko: «Una pn,voatDODeUsa» /Sbultz:"5ieu~edisooesti» (Il Ttmpo) - «Seccamente respinte le 'giustificazioni' fornite dal Cremlino per la strage di Sakhalin• / Wasbiagtoa noa ade, D mondo dvile noie da Mosca concrek garanzie che la tragedia del Jumbo non,; ripef.2 (Il Gfomale). Già da questa sommaria rassegna comincia a emergere la cliffi. coltà di orientamento della stampa, costretta a «interpretare» le informazioni rilasciate col contagocce in un gioco diplomatico sostanzialmente incontrollabile. La testata più «decisa» appare senza dubbio// Giorno, che già dalla fase iniziale propone una propria tesi interpretativa, tendente a sca• giooare il vertice politico sovietico e a scaricare ogni responsabilità sull'apparato militare. Questa li• nea viene seguita, con maggiore cautela, prima dalla Rtpubblica, poi dalla Stampa (per la precisione si tratta di Stampa sera, edizione del lunedi del quotidiano torinese). Tuttavia, col pas.saredei gior• ni sembra che questa tesi interpretativa abbia perso vigore o, almeIldiluvioinformativionAmerica lndex-Archivio Critico dell'Informazione U n team di ricercatori del ricercasono statianticipati n agosto le di infonnazione •fornita, ma non dellaparola effettivamente•consuMassachusetts lnstitme of dal settimanale The Economist. Il conswnata. mata». Auumtndo corm base 100 Technology si è cime11tato numero di parole -fornite» agli È importa11tenotareche uno dei· il /'}6(), la «produttività»di un dol• 11ell'impresadi stimare la quantità americani è cresciutofra il 1960e il principalifattori di depressionedel faro è salita a /80 parolt «fornitt• di infonnazione «offerta» e «con• 1977 a wz tasso medio annuo consumo di infonnaziont sta ntlla (prtzzi /972), ma è susa a 70pasumaca»negli Stati uniti, dal /960 del/'8,9per cemo. Nello stesso pe- continua diminuzione nel campo rolt al dollaro in ttnnini di consu• al /977. So110stati presi in esame riodo, i ricercatond· elMii ha1111osti- dell'informaziont a stampa: dal mo effettivo. 17 tipi di media. Fra i mass-media mato per il •consumo» di infonna- /96(} al /977 la media del consumo Dopo tantt parole sulla «rivolusono stati considerati: televisione zioni un tassomedio di incremento pro capite è scesa da una mtdia zione informativa», la riurca emvia eteree via cavo, radio, dischi e molto inferiore, nell'ordinedel 2,9 giornaliera di Il.()()() parole a pirica fornisce finalmentt qualche nastri magnelici, film, quotidiani, per cento. Anche se la stimadell'ef- 8.500parole. La maggiorecontra- datosu cui meditart più seriamtnft periodici, libri, mailing e insegna- feuivo «consumo»di informazione zione si registranei quotidiani.Ab- (e da controllareattraversoulttriomtnto scolastico. Fra i media «da presentanotevoli difficoltà, il diva- bastanzanelfa anche la diminuzio- ri ricerche). Pur scontando gli ine• punto a punto» sono stati inclusi: rio è troppo netto per non suscitare ne nel numero diparolt «consuma- vitabili difetti di questo tipo di in• trasmissione di dati, trasmissione qualcheriflessione.Uncalcologros- te» auraverso i libri, mentre meno dagini, a nostro parert la stima tfin facsimile, telex, telefono, posta, solano indicache, se i dati costitui- sensibile è il calonel seuore dti ma- fettuata dal Mir è di importanzapalelegrammie mailgrams. Sono sta- scono una buona approssimazione, gazines. ragonabile a quella dellt ricerche te invtct tscluse le comunicazioni circa due terzi dell'informazioneof- Un altro risultatonotevole della pionitristicht c:ht Mochlup cotumSinterne di ufficio. Come metro di ferta in più ogni anno rimane senza ricerca è dato dalla stima dei coSli se neglianni sessantasull'incidenza Machlup, ci vollero una decina di anni (e il solito fattore-moda) perchi in Italia ci si accorgase dell'importanza di quali dati, almtno al di fuori di ctrchie ristretti.s.siru di specialisti, oseremmQsuggerire una rapida traduziont e divulgazione dti risultatiinttgrali olltnwi dal Mit. Non osiamo invecepensare che ministeri, assessoratio im- ~ prt.St sponsorizzanti, in tun'altre .§ faccendt affaccendati, abbiano la g:, buona idta di promuovert analo- a. ghe ricerchesul nostro Poe.se.La ~ ricerca di dati prtcisi (o almeno precisabili) non è ancora di moda ] ~ nel generalediluvio di parole su/lll ~ «informatizzaziont•. misura è stato impiegatoil numero consumatori effettivi. Sarebbe inte- unitari.Ancht qui appare estrema- dtlla •produzione informativa» Too many wonls di parole. ressantesaperequalesia,secondola mente importanteil divariofra co- nell'econ'?miadegli Stati uniti. Dal in The EconomisI j Alcuni deiprincipalirisultatidella stimadel Mit, la percentuale globa- sto della parola •offerta» e costo momento che, ntl casodti lavori di 20 agosto 1983, p. 85 ~ '-------------------------------------------------------~-.;

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