progttti dqli edifid tùgI; Ospital~ri si ispiravano a mcuhlli franasi, e quote auliloie honrw un'aria molto provenzale o d'Italia settentrionale'. Banùu fu con tultaprobabilità il primo edificio tùgli Ospilalitti a usere costruito in Siria, e amavia l'arcltiteno CM ha. progetUUole codiloiL era sicuramtn.te un esperto in mar.tria - poicM sole,un esperto avreb• be potulo warle a scopo d«oralivo. Cad.i10~di tait tipo non si trovano in nasun altro tùi castelli crociati tùl Prust. E qllD.IIIUg)li Arabi M {«ero uso, esseavevanoforma diversa. Gli altri dw grandi cosklli degli Ospital~ri del nord, Crac da ChevaJi,n (Ho,n d Akrod, KalDald Hosn) , Margat (Markab), risalgono quasi per intero al Xlii staJlo. Crac, aonpio compiUlo tùllo stile dell'Ordine, il cas1ellomeglio conserva.JOe pill diffwamente ammirevole del mondo, t il miglior co~nto a qualsiasi descrizione degli edifici crociali in Siria. Certamente non lo si può paragonare a Coucj in Francia o a Caerphilly famoso per le tecniche difensive, ma t senz'a/1ro più funzionale dell'uno e thll'altro poiché non t un rutùre e Mppure un museo. Pochi anni or sono, in/ani, ha. resistito con successo a un attacco condotto dagli abilanli di un distrettoconfinante e, se Baibars dovesse resuscitare, lo 1roverebbeformidabile oggi comt allora. Le dlll o tre divtrse epocM di costruzione sono chiaramtnle visibili. Nel cortile interno, il muraglione che va dalla to"e d'ingresso L alla 1orrecon caditoie a contrafforte P, e cosi ancM la capJHlla M, sembrano risalire a un periodo anJtriore al ruto tù/ cortile imemo. Per quaruo riguarda il cortik esterno, l'inkra facciata meridionale taraba, e cosi la faa:iaJa occitùn1alefino alla torre O. Nell'assedio condotto da Baiban Ml 1171, la to"e centrale A rimase compktamtn.te distruna e con tutta probabilità rimasero distrultt anW altre parti tùlla parete eskrna. La porziom inferiore tkllt torri su quata parte tkl muraglione t antica. Le pani superiori furono invece rirostruilt da Baibars e Maltk--<'.lSaul Berelu!-Kan (dizione francese presa da ReyJ. Kelaoun costrul la to"t circolare A e Baiban la torre d'ingresso 01 . Qud CM reslQtkl cortile esterno t opera degli Ospita/ieri, o per quan10 di epoca più tard4 rispetto al cortile interno. Nel caskllo si entra dalla torre D attraverso un semplice portale d'ingresso, cui sqlll un passaggio coperto a voluJ, praticameruebuio, che oorulucefuw alla to"e J, ml cui teno si aprono un'enorme caditoiaa trabocchetto e altri artifici di difua. Per raggiungere U cortile interno bisogna prosquire oltre fino alla to"e L, sempre lungo un passaggio coperto a volla, che sale ripido. Cogliere di sorpresa questa via d'accuso sarebbe estremam.entt diff,ci/è. Ci sono solo tre o quattro feritoie che garantiscono aria e tua, t dii vi a"ivi dalla vivida lua tùl sok alfutemo rula confuso. Il portak superiore ha U/IQ. saraci.naca, ma in liMa di massima t tkl IUltosimi.k al portale tùgli Ospitali.eria Bal'UJU; anraversa1olo,si erurain un minuscolo cortik, avendo di frottll il grande salone tkl ca.sttllo N. Un'altra rampa di scak conduce alla cortesuperiore K ancorasgombra di case. Da qui abri gradini oondJJcono a G, lapù,Jtaforma ck wusc, k rr, grandi tom ck l"""""" il donjoo. Es,, sup,ra,w cli molli.p~di tulle le abn torri dd CtUtdlo,e sorw s~nu costruMcon monni blocdu di pietra. Ora vi abitail govtmalOreddla provincia, e il suo harem, il suo diwan e k sue stanu private rendol'IOdifflt:Utindovinan la disposizioM tkl- /a - oricuah d<lla pialtaforma. La - occid,nta/, cli questa, G, mz nmavia coperta da un soff1110a volta. Da quote torri l'alto muraglione, noto agli storici arabi come •la Monlagna,, disctn.tk tùgradando per più di ottanlQpitdi fmo alla spe3Sacoltre di fango e acqua del fossato. Al di sotto della torre E uso si protende veno l'esterno in un enorme sperone che poi gira intorno a angolo retto a tutta la facciala, fino a perdersi nella rorre rettangolare P. È abbastanza diffidle areare di indovinare il motivo che ha spinto alla costruzione di un muraglione cosi inclinato e largo - ottanJJJpiedi (se capovolto avrebbe la stessa altezza]. Forse potrebbe dimostrarsi utile in caso di terremoto, per quanto Crac non fu mai danneggiata da terremoti in alcuna delle sue parti. Il castello sorge su un terreno roccioso, e perciò anche la possibilità che vtnisse minato Cnc des Q,cvaJicrs appare abbastanza remota, e ino/Jremetà del suo effettivo spusore sarebbe stata sufficiente a resistere al più potente tkgli ariLtimai esistito. Un vantaggio tuttavia c'era: nel corso di attacchiordinari, in mancanza di caditoie, gli assalitori non sarebbero mai riusciti a sottrarsi al fuoco dei difensori cM stavano sulla piattaforma, portandosi proprio sotto le mura: dopo tutto, quuta poteva usere la vera ragione per una costruzione di tali proporzioni. D'altro lato, presenlava l'inconveniente di esserefacile preda alle scalatel. Per quanto riguarda le caditoie, Cracne ha di 1u11iitipi. Il mensola ininltrrotta che corre tuu'intorno allasommità delle mura, l'intero 'artifizio' sembra piuttosto ineff,caa. In Oriente, tuttavia, la sommità delle torri non poteva essere copertacon un te/lo [mancavano legname e tegole], e perciò le caditoie coperte risultavanoesserelemigliori. Gli Arabi le utilizzarono sen.za risen,,ea Aleppo, Damasco e a/Jrove, e con tutta probabilit/J la loro introduzione si deve proprio agli OspitaliLridi Crac da C~ali.tn. A quanto risuila, infatti, non sono state rin~enutt in altri tdifid latini di epoche precedenti. Una terza e più interusante forma di caditoiesi trova sulla to"e P dtl cortile interno. Si compone di speroni applicati allafacciata della to"e, che si innalzano per circa trenta piedi. La parete frontale della torre t poi portata sopra di tssi, a coprirli con un sorprendente .sistemadoppio di archi di scarico che non scaricanonulla. Sopra tutto questo sembra ci frustro caditoie del tipo a mensola. L'opera in muratura dtlla to"e t del tutto simile a quella del grande muraglione degradante, ma nulla del genere si l mai trovato i,i Siria (Uno è stato trovato di recente dalla L sig.na G. Bell in un palazzo del VII secolo vicino a Bagt:.~~-4: dad]: e in Europa ne esistono veramentepoche dello stuso ~ ~~~~!1~::;,.t;;:~:r::it:::: :u:::o;~:e:::~;~~~~ ~\ lito se necessario di scagliare di souo un'intera trave di le- \\ gno. Forse erano meno solide... infatti la distruzione della \~ parte inferiore dei contrafforti avrebbe poturp causare il \ .~, crollo dell'intero edificio... ma per questa o altreragioni non •.2 l incontrarono mai il favore dei costruttori. In questo caso \ r particolare la costruzione serve a mascherare un portale di ; ingresso. Pianta di Crac des Chevaliers modello normale in uso in Franciadal Xlii secolo l stato adoltato lungo qua.situtta la parete esterna delle mura dalla IO"t S alla torre 8, e anche altrove sempre sul lato esterno. Poi dai/a torre S, veno nord, vidno alla sommità delle mura, c't una galleria coperta con soffino a volta in cui, a inttrvalli, si aprono minuscole camere chepoggiano su mensole sporgenti rispetto allafacciata delle mura. A prima vista sembrerebbt.ro le latrine Ulnto comuni in Francia, ma in realtàfurono costruite con intenti difensivi I urrà!). Ci po.sto per un solo uomo o al massimo d1.ttin caso di necasità, ma a lavorare in una stanza di soli sedici pollici di larghezza qualsia.simovimento risulterebbedifficile. Jmpos.sibileusare un arco. E dalle aperture si ponono scagliare solamente pietre. Nel caso che in una gallerian·cava1adalle mura si volenero aprire delle caditoie, l ovvio che questo t l'unico modello possibile: ma a una mente occidentale abituataalla Markab t molto più francese, perfino più francae di Crac. La parte esternarivoltaa estfu ricostruitada Kelaoun, ma tuno il restopotrebbe btnis.Jimo essere una parte di Carcassonnt pn'ma del restauro. Gli strelli steccati tra le mura, la capfNlla e la torre rotonda sono assolutamente tipici del fNriOdo migliore dell'architttturafrancese. Una descrizione sarebbe inutile dal momento che piantine e disegni di Rey (anche le fotografie di Schlumbcrger) offrono un'immagine piuttruto fedele delle principali caratteristichedel ca.stello, e Rey stesso souolinea il carattere duecentesco dell'iruieme. Di necessit/Jchi ha profferito 'l'ultima parola sull'arte della costruzione dei castelli in Siria' (Pirie-GordonJ doveva rifarsi a/l'Occidente, sia per quanto riguarda il progeuo di ma.uima della fortezza sia per i dettagli architetlonici, proprio come avevano fatto i primi costru((ori, gli uomini di Saone e di Safita. Gli unici a distaccarsidall'Europa erano stati i Templari, e furono i soli a seguire il loro stile che del resto si esaurl con loro. Il meglio delle fortificazioni latine del Medioevo in Orientesi informò allospirito degli architetti della Franciaantrale e meridìonale. (Traduzione di Roberta Martignon e Elda Soni no) Note li branoqui riportato è trano daT.E. L.awrcncc, Owathr Cast/a, l.ondon, Gokkn CrockrclPress. 1936.volumi2. Le annotanoni, che nel testo originaleoompatOnOa margine,sonostate qui riportate in testo tra parentesi quadre e in tondo. Le note sono di l.awrcnoc,cd erano presenti già nell'originaledattilO§Crino. (I) Cosi pensa Lcthaby.che ha vistola rotog,rafia. (2) Anche al giornod'oggicapitadi salirescalinisconnessiin.mez- (3) ~ :~at~~ ~Jìr~~";:~~~~: ::~•1cifta 40 piedi). Per quanto non senzadiffiooltà.(Si fa per dirt, t poi sonodovutoridisctndtrt).
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==