nistica residenti all'estero o a monaci benedettini lontani dal saecu- /um, fa osservase Panooo commentando i dati della sua indagine. QuaJcosa evidentemente non funziona in questo meccanismo ciperspcculare» che «tende a presentare una parte della società italiana come uno spettacolo (i punk, i giovani, gli omosessuali) al quale i lettori sono invitati ad assistere». Eppure, proprio su questa base, non è difficile imbastire una difesa d'ufficio di simili scelte editoriali. Basta interpretare - e molti osservatori lo banno fatto - il voto del 26 giugno oomc una «protesta. verso il mondo politioo e ipsofacto i settimanali possono dire e.on tranquillità di avere rispecchiaro una tendenza in ano nella società italiana. Certo, i fautori dell'impegno civile potrebbero a loro volta replicare che non è 4(5pecchiofedele» una stampa che propone in c.opertinail problema della casa in un rapporto 1:5 e.on il problema dei transessuali. La polemica può andare all'infinito, a riprova dei limiti intrinseci alla dottrina del «rispecchiamento». Secondo la ricerca sopra menzionata, nelle copertine dei settimanali «l'estate è c.oosidcrata il momento crotico-ludfoo per eccellenza, dalle 12 copertine sul nudismo alle 15 dedicate ai giochi». Sullo sfondo del trend 1974-1982, diamo un'occhiata alle copertine degli stessi settimanali di questa estate (quelle uscite finora, naturalmente). Panorama, nel numero datato 20 giugno, presenta una paracadutista nuda nella parte inferiore, con la titolazione Cerco l'avvtnlllra/Esule '83/sfida all'impossibile. A questa proposta, un tantino enigmatica, seguono una copertina pre-clenorale, una sull'arresto di Enzo Tortora, una sui risultati delle elezioni; quindi si torna alla solita ragazza nuda (Ftnnatt qud solt!Scitnza/Nuon scoperte della dtrmatologia/i rischi dell'abbronzatura• degli abbronzanti). L'Espruso sembra, ad oggi, uscire dalla linea prevalente. Le ultime sci copertine (fino al n. 28 incluso) hanno ben poco di «estivo». Sono tutte di carattere politico-elettorale, a eccu:iooe di una sulla scalata del dollaro. Per trovare una copertina di tipo «balneare» bisogna risalire al numero datato 5 giugno (solita ragazza nuda, P..bckili ltaly/L' Adriatico che affan,). Con l'Europ~o si torna alla linea principale, che trova qui la sua maggiore espressione. U numero uscito dopo le elezioni presenta la solita ragazza con tette al vento: Estate: 1983: trionfano le vacanz.e.. DOSlalgia/Fa<damod UD tulro negli ano.isessanta. La copertina successiva è dedicata al «grande tonfo Dc». D numero seguente presenta una copertina divisa in due parti: in queUa superiore un maschio scopre il seno della solita fanciuJla (Il p;~ pia:anle .... dell'estate/Scopri quanto d sai tan); neUa parte inferiore, c'è la faccia occhialuta di Toni Negri (L'ultima offensiva dei giudkl/On. Negri, risponda • queste accuse). Nel numero del 23 luglio la solita ragazza nuda prende il sole leggendo: Ecco l libri per l'estate. Nell'angolo inf,riore destro l'immagine di una medusa i!; (Spioggjo per spiaggio/Come sale vani dalle meduse). ·1 Riassumiamo l'immagine dell'el state 1983 nello «spec.c:hio»delle ~ ~=:~ 1!ul!olit:f~:::ali:u: ~ cerca l'avventura sfidando l'im- - possibile, ma è preoccupata dalle i nuove scoperte della dermatologia --. sull'abbronzatura e un po' anche ~ dalle meduse. ln compenso fa un tuffo negli anni sessanta, fa il test J «quanto ci sa.i fare» e legge i libri 7? r::~es:~~~t:!ù da:::::;:taso;e~ dollaro, da Enzo Tortora e da Toni Negri. Possono sfogare l'apprensione fumando come turchi perché v.icncDall'Australia u.a annu.ado a scnsazioDe/Fuman (a be-- ne (copertina del n. 26 dell'Europeo; per un commento critico vedi Pace e G,a"a del 14 luglio). Vale la pena di aggiungere che in un altro settore dei media, la musica pop, l'estate '83 ha visto il successo di canzoni che mesc.olano il genere balneare con le apprensioni nucleari. Tropicana del Gruppo Italiano parla di una «abbronzatura atomica», mentre Vamos a la playa dei Fratelli Righeira menziona il «vento radioattivo» (due anni fa uno degli hits era Enola Gay). Nonostante la prossima installazione dei missili a C.omiso e le tensioni Est-Ovest, l'apprensione nucleare non è invece mai giocata dalle copertine dei settimanali. Torniamo allo sfondo post-elettorale dell'immagine. Secondo la ricerca di Pattano, Craxi è, con Perti.ni, il solo uomo politic.oitaliano che negli scorsi anni abbia visto incrementare notevolmente le proprie presenze sulle copertine dei settimapali citati. li numero di Panorama appena uscito annuncia D quiuooe: Conoscele Craxi? È un'immagine non incoerente e.on la previsione, quasi unanime, della stampa che !"incaricodi formare il nuovo governo verrà affidato a piero Mughinì sul n. 30 dell'Europeo: «'E allora, onorevole, questo suo prossimo incaric.odi presidente del Consiglio la responsabilizzerà finalmente?' Alla domanda non priva di malizia di Gianni Agnelli, ospite di gran riguardo del segretario del Psi, la sera di mercoledi 6 luglio, Bettino Craxi rispose con un sorriso velato di malinc.onia... A elezioni consumate, e adesso che si profilava la possibilità di una presidenza del Consiglio affidata ai socialisti, la visita dell'Avvocato era ~n segno di inc.oraggiamento per Craxi». L'episodio è degno di menzione anche perché è passato quasi inosservato nei quotidiani dei giorni successivi. In proposito il settimanale Pace e Guerra ha scritto: ..:Gli organi di informazione hanno finito per tenere celata la notizia. Non si sa se perché convinti da qualche autorevole smentita o, molto più semplicemente, dalla vocazione di non dar fastidio ai tentativi del segretario socialista dì diventare presidente del Consiglio». li «segreto» è ben presto diventato un segreto di Pulcinella; tuttavia, si trova qui conferma che l'eterna lamentela sulla eccessiva attenzione dei media agli avvenimenti del Palazzo è quanto meno incautamente formulata. Talvolta l'eccesso di attenzione si rovescia in eccesso di disattenzione. Il 14 luglio Scalfaci firma un Fotogramma da «Grondma's Reoding Gian• (/900) di G.A. Smirh Bettino Craxi, probabilmente con esito positivo. Nella quasi unanimità c'è una voce dissonante non secondaria, quella di Eugenio Scalfaci, tornato sull'argomento cort ben tre editoriali nel giro di UD.i\ settimana. Il primo esce il 10 luglio con il titolo La suita di Perlini alla prova dei (atti. Quale sia questa scelta non sembra in dubbio: ..:Siva, a quanto pare, all'incarico a Bettino Craxi ... Che altro dovrebbe fare Pertini se non conferire ai socialisti un incarico che non può affidare alla Dc, penalizzata dal voto negativo degli elettori?» L'articolo cosl conclude: «se Pcrtini si accinge ad affidare al segretario del Psi l'incarico di guidare la politica nazionale, è segno che da vcc.c:hiosocialista qual è, ha fiducia che le responsabilità--del potere facciano cadere la zavorra con la quale il Psi in questi anni sì è tristemente appesantito. Non c'è che da augurarsi che Pert:ini veda nel giusto e accingersi a una apertura di fiducia che ba nello stesso Pcrtini la sola firma accettabile di garanzia e nella prova dei fatti il solo valido riscontro». Con questo augurio e con il rinvio alla «prova dei fatti», Scalfaci sembra mandare in vacanza i suoi lettori. L'impressione era suffragata da una importante visita che Craxi aveva ricevuto qualche giorno prima. Ecco come la racconta Giamnuovo fondo di Repubblica, dal titolo Rirorma del sistema e governo dei partili. Senza menzionare direttamente il pentapartito Craxi, che si dava per scontato nell'editoriale precedente, viene ora prospettata un 'ipotesi radicalmente diversa. La premessa è che «la nona legislatura si caratterizza come una nuova fase costituente, alla quale devono necessariamente collaborare sia i partiti della maggioranza che quelli dell'opposizione, e tra questi 'in printis· il Partito comunistb. Occorre quindi un governo del tutto particolare, capace di «garantire la 'neutralità politica' durante tutta la fase costituente». Sarebbe un «governo del Presidente, affidato a una personalità 'super partes'»; sarebbe «votato, al momento dell'investitura, da quei partiti che ne c.ondividessero le indicazioni programmatiche generali, ma verrebbe poi giudicato, di volta in volta, sui singoli atti d'amministrazione e di legislazione». A un certo punto c.ompare nell'articolo una domanda retorica: «È possibile portare a termine una tale riforma (si sta parlando dell'abolizione del voto segreto in Parlamen10. Ndr.) mentre è insediato Un governo dei partiti, il quale potrebbe valersi dall'abolizione del voto segreto per 'schiavizzare' la propria maggioranza ... ?» È un siluro all'ipotesi del gabinetto Craxi in gestazione o una ipoteca sul governo che lo dovrà seguire o che altro? Lo stesso giorno in cui il direttore di Repubblica esce con questa proposta, si riunisce la giunta della Confindustria. Ecco c.omcne riferisce la Repubblica del 15 luglio in un piccolo articolo in terza pagina dal titolo Ma la paura si chiama pentapartito debole. Durante la riunione, il vicepresidente della Olivetti Dc Benedetti ha osservato che «siamo arrivati all'attuale situazione con i governi pentapartito e non ne usciremo con governi pentapartito». «È a questo punto - continua il resoconto di Repubblica - che dalla platea, già irrequieta, della giunta sono giunti segnali di dissenso. 'Dl, allora, che vuoi il compromesso storie.o' ha replicato il presidente dell'Unione petrolifera, Achille Albonetti. 'No, non è al compromesso storico che penso· ba risposto De Benedetti. Uvicepresidente dell'Olivctti non è stato comunque il solo a esprimere riserve e perplessità sul• lo sbocco della crisi in un pentapartito: sulla stessa linea Luigi Orlando e Leopoldo Pirelli». Secondo Parwrama (n. 901, p. 32) a contrastare le tesi di De Benedetti sarebbe intervenuto lo stesso Gianni Agnelli, che avrebbe detto: «Craxi va benissimo. Pensate all'Italia come alla Turchia. Oggi abbiamo il nostro Ecevit, domani avremo il nostro Evren». Sempre secondo Panorama, qualche settimana prima l'Avvocato aveva detto a proposito della giunta di militari giunta al potere in Turchia dopo la defenestrazione del premier Ecevit: «Tecnocrati in gamba, questi generali, gente perbene, perbenissimo». Non sappiamo se queste dichiarazioni riferite da Panorama abbiano poi trovato smentita. Tre giorni dopo il suo preceden• te commento e la discussione in seno alla giunta della Confindustria, Scalfari torna sull'argomento con il fondo La scelta difflciledel capo dello Stato. Fra molte cautele formali, il quadro tracciato una settimana prima è ribaltato. Non si tratta più di una scelta scontata da mettere «alla prova dei fatti», ma di una «scelta difficile». L'articolo è una specie di lettera aperta al Presidente della Repubblica. «Pertini si trova di fronte al momento più delicato della sua esperienza presidenziale, perché mai c.omein occasione di questa crisi di governo la sua funzione di arbitro è stata più decisiva e le scelté che farà più determinanti per la vita del Paese nei prossimi anni». Dopo avere ricordato che «si prean• nuncia una fase costituente» e che «i problemi da affrontare sono non solo gravi ma addirittura storici», Scalfari torna a enfatizzare la discrezionalità decisionale di Pertinì»: «mai la sua libertà di scelta è stata più ampia; mai la sua responsabilità più evidente e diretta». La fine dell'articolo è affidata ancora a una domanda di sapore retorico, sibillina nella formulazione ma trasparente nella sostanza: «Ugoverno che Pertini si accinge a nominare sarà ancora una volta affi• dato al leader d'un partito e da lui c.ontrattato con gli altri leader e con gli apparati, oppure innoverà rispetto a questa consuetudine, che è l'origine delle degenerazioni di cui soffre la Repubblica?» I lettori di queste righe conosceranno la risposta de facto all'interrogativo di Scalfari. Ma altri interrogativi rimarranno sospesi, in ogni caso, sulla sorte del potere politico in Italia. Nello specchio delle vacanze non si aggirano solo De Mita e Craxi, ragazze nude e meduse, ma anche i volti inquietanti di Ecevit e di Evren. Un tocco di esotismo, un'immagine del nostro futuro o un «tuffo negli anni sessanta»? 10/0 duemila lei/on· possono avere IN FORMADI PAROLE MANUALE duemila copie numerate IN FORMADI PAROLE MANUALE è la n'vista che fa cultura in forma di pensiero e di poesia pubblica 1010 testi inediti in italiizno per la cura dei migliori studio1i e trad1111on· scopre grandi auton· IN FORMADI PAROLE MANUALE escequattro volte all'anno co1ta quindicimila lire si trova nelle più belle libren'"eitaliane 1i n·ceve in abbonamento a condizioni agevolate uttlizzando queJ/o coupon - - - -.!? "' ;,; I .. i :-g .... < -zw l "' ::i ~-~ 8 z j ·~ < e~ ... ~ ~-2 j q ~ "' t~ o:: .... ! e:: ·e U § o tjj i:: o .2-; a-a,~ 0 e r·c o:: :à·g_ .§! N < o e g~ ~1l "" c. itll ~ o ~ ~ ~ l] il N < 1!• 1!" e:. "" ~ ~ B j d ~i u >-= < ~-~ ~ > i o ... o D D D A. 2: .. "il ·e ~ e u = z e g s 1i ~ = j Cl O"' "' ~ l(. 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