Alfabeta - anno V - n. 52 - settembre 1983

............................................................ , • .Da Berlino I &hauplatv,, - arte e rovine: moderne In questi giorni, a Berlino, sedici arristidi vari Paui euro~i cercan<J di articolarela loro conazione della pùtu.ra, ckll'oggetro, CUI/ospa- ■, zio e tklla lua su una superfu:ie di .circa 6.000 mq. li luogo di uposizione i una rovina mochrna, il «Parking hou.m, ml antro di Berlino, vicino all'Opera: uno spazio quasi sempre duerto e per vari tn(r rivi del tutto inutik, clamoroso risullaIOdi una pianifu:azione urbanistica sbagliata. A quattro anni dallo. costruzione, malgrado la mancanza di posteggi nel centro, questo parcheggio vkne usato al massimo ~r un qw·n10 della sua capacità, cioè il pianterreno. Gli artisti riunùi al «Parking house», su iniziativa di W. Watzlaf, Mru:Mnoti, non rienlranonelh co"enti ora di moda: nessun ntoupressionista o neofigurativo. Quasi tuui, invece, lavorano da anni sulk interferenze trapittura, oggetto e amb~nk. Ogni artista, da solo o in 'condcminio' con un al• 1ro, avrd uno dei duci piani libtri del •Parking house», ptr realizzareprogetti che attualmentesono so• lo sulla carta. Ecco i nomi: R. Rhtinrbtrg, R. Eisenburg, C. Gais, D. Finke, S. Mahlmeister, K. Hajek, F. Rah• mann, W. Wau./af, P. Werner, A. Carlini, L. Engel, E. Blum, A. Uhmann, V. von Hugo, S. F0rtsch-Chantal e B. Maubrey. Qui usi sono sovvenzionari da varie istituzioni (il Kunstfond, il Werkbund., l'Opera, Schering, la Camera di COmrMrcio e altri), mentre la manifestazione i organizuua dal Neue Ber/iner Kunstverein. Il titolo della mQStra; Schauplatz (Spazio visivo), allude al luogo insolito e alla possihilitll di scoprire, e 'sviluppare', il luogo stesso. I Un festival dei .-.gisti? Nella corrispondenza da Berlino di maggio (Aliabeta n. 48), avevamo annunciato l'edizione 1983 tkll'lncontro di tea1ria Berlino. Va subito tktro che la rassegna i stata piuitosto deludente, almeno rispetto alleprecedenti edizioni. in generale, si i registralo un calo nella preparazione lecnica degli attori, s~so piu11ostomediocri o poco concentrati. Unica importante eccezione t stato Kalldewei, Farce, di Botho Slrauss, con la regiadi Luc 8011dy, allestitodalla Schaubìihne di Berlino (che, per motivi 1ecnici,non ha poluto rappresentare l'altro Spelta• colo inprogramma, l'Amleto nella regia di Klaus Michae/ Gruber). Viceversa, sono stati molto deludenti Ueber die DOrfer di Peter Handke, regia di Nie/s-Peter Rudclph (Deuuches Schauspielha1,s di Amburgo), Le misanthrope di che testimoniano i vari momenti della carrierateatrale di Mineui. Il pezzo forte t però rappresentato dai uenta calligrammi (uno per ognuna delle serate di rappresentazione a Berlino) scritti da Mineui nella scena in cui Fausl traduce dal greco il motto •In principio era l'azione». Trenta fogli di segni o tracce in cui l'unica parola riconoscibile i un« Tat• (allo) di action writing alla Twombly, di grande espressivitàgrafica. La parte 'scriua' in senso vero e proprio del volume è composta da aforismi di Mùretti,e da sellearticoli di vari autori, nella maggior parte piullosto inutili. Fa però eccezione, inpositivo, il saggiodi W. Hammacher, un allievodi Szondi e di Delli• da, che commenta il rapporto tra scena, scriuura e azione nei calligrammi di Mi11et1iu:na grammalologia (nel senso di Derrida),per cui i calligrammisono 'letti' ramocome atti di traduzione (dal greco al tedesco, nella ipotesidi Goethe) quanto Un buon esempW di come verrà affrontato lo 'sviluppo' estetico del •Parking house» i il proge110di Rolf Eisenburg e di Christoph Gais. li loro lavoro si intitola The Spirit of St. Louis, proprio come l'aereo utilizzato da LindMrgh per la prima trasvolala atlantica. Eisenburg e Gais sono piunos10 noti nella tradizione dell'espressionismo astratto, e recente~nte hanno tradotto q~ta tecnica anche su mauriali solidi (pt.r esempio il legno). Soprattutto nei lavori più recenti di Eisenburg, vi i la ricercadi 'far diventare spazib' intersezioni e acrostamenti di colori: ptzzi di legno dipimi con pochi colori si staccano man mano dal muro eformano un oggetto-colorecon caraueriSchemadel sincronismotra proienore e grammofononelChronophograph stidre spaziali. /n 1bc Spirit of St. Louis i due Molitre, regia di lii.rgen Gosch (Schauspiel di Cetonia), e Nathan il saggio di Lessing, regia di HansGii.nrherHeime (\Viirttenbergische S1aawheather di Stoccarda). Il pubblico, sempre numeroso, si i presto accorto dell'abbassamento di Iono: poco entusiasmo, poche discussioni, una certa noia. Molto cauti, quandc non esplicitamente critici, anche i giornali. Più che un incontro di teatri, questa edizione tk/Ja rassegnaberlinese l sembrala invece un festival dei registi, che son sempre gli stessi e che a questo punto non paiono neppure troppo con1rihuti di Eisenburg e Gais si interessatia rinnovarsi. incrociano su una suptrfic~ di 30 Samuel Michalsk.i ~,ri per 10 (quasi tulio un piano tkl •Parking House»): il lavoro di Gais i composto da una ser~ di I La traduzione di «Fausl> _ pannelli di kgno dipinto o di carta, Un esempio interessantedei tene si sviluppa su una superfJC~di 30 tativifatti dalle case edi1rici,soprat- :;: ~,ri per 4; quello di Eisenburg, tulio se piccole, per ampliare o tklk stase dimensioni ma con pez- creare un mercato i la collana di zi in ril~vo che raggiungono l'ai- caraloghidi spenaco/i tearralidella come traduzione dell'ano e de/l'attività teatrale(nellaipotesi interpretativa di Minetti). in principio era l'azione, dunque: ma l'azione i di per se sressa interpretazione, recita, scrim,ra. Sempre nel catalogodella Medusa Verlagsi possono trovareparecchi tiloli interessanti: autori come de Quincey, Tillich, Zelinski, l'edizione critica in Ire volumi delle opere di Cari Einuein, le opere di Pasolini, e una collana di epistemologia 'trasversa/e', •Die Quere», direttada H. J. Metzger. Per il momento «Die Qlllre» ha tre titoli in ca1alogo(Caillois, Eva Meyer e Vietar Tausk); per l'anno prossimo è prevista fra l'altro la pubblicazione di una antologia di Herm~ di Miche/ Serres. I Botbo Strauss, cPaa~ Pusaatt:n» Karl Lampe tezza massima di 1,80 metri, si in- Medusa Verlag 1 di Berlino e Vien- Paare Passanten (MUnchen, crocia con quello di Gail e costittU- na. Nella collana i uscito da poco Hanser, 1982, pp. 205) i l'ultima sce l'ouientica condusione del pro- un volu~ dedicato alla rappresen- opera narrativa di Botho Strauss, geao. 11/uminaJadalla luce di fari /azione del Faust, per la regia di l'autore di drammi e prosa che conmolto potenti, la scena ricorda un Grii.ber, nella interpretazione di divide con PeterHandke l'apparteaereo distrutto - di qui il richiamo Bernhard Minetti. Anzitutto un nenza alla stessa generazione, la 1ema1icoall'aereo di Lindbergh. omaggio al decano del teauo tede- medesima volutu}di «frugarsi»e la La mos1ra Schauplatzsi i aperta sco: il libro, sopra/tu/lo di immagi- sensibilitd spasmodica, nonché la il 28 agosto, e chiuderà il 16 0110- ni, raccogliela seriecompleta delle vocazione di enfant prodige (antroverso, invece, Botho Strauss (di cui Guanda ha pubblicato La dedica) i .passato dalla critica teatrale allaseri/tura drammaturgicain pri-. ma persona, e dal tealroalla narrativa, rivelando, nellapuntualità degli esiti, una versatiliràe una duui/ità non comuni. Ma non si trattadi un «primo della classe»saccen1ee noioso: anzi, ogni genere in cui questo autore si cimenta è una dimostrazione di mestiere ogni volta sorprendente. Paare Passanten (Coppie, passanti) i u11araccoltadi folgorazio11iinrel/etwali, di congetture raffinate, di eccitazioni della fantasia, di allusioni metalinguistiche. Strauss accumula citazioni, paradossi,· brevi episodi e resoconti di sogni (quasi questi costituissero una scrillura alternativa), e ci regala anche evocazioni improvvise, acrobazie sul filo dei ricordi, fughe a ritroso non identificabili toutcourt con la nostalgia né con l'incanto dellaproiezione alteratadalla memoria: si tratta piuuosto di una coscienza che gli permette di affrontare il presente perché registra il senso dello svolgimento che è il nostro tempo. li voyeurismo esasperatodi alcune scene e descrizioni (che altro non sono che uno studio nel piccolo ca/:,otaggio dei noslri smarrimenti, tic e contraddizioni, una radiografia della spossatezza della comunicazione, del black-out dei sentimenti) ci restiluisce situazioni che ognuno di noi conosce, ma schizzate in modo 1aleda essere rivissute con una semazione sconosciuta: Strauss provvede a smontare ciò che si era, oramai, irrigidito nell'automatismo dei riflessi mnemonici, dando al quotidiano l'aroma inquietante de/l'immaginario, che sorprende pur avendo le caratteristiche tranquillizzanti del quolidiano. L'amplificazione dei gesti e dei particolari minimi, l'ovvietà di situazioni e luoghi, in cui il compor- /amento delle persone è ricondouo al grado zero del linguaggio, sono espresse in uno stile sospeso, allusivo, come di chi racconta serbando dentro di sé la parte essenziale. Sembra che Strauss sia alla ricerca della parola «vuota»: c'i qualcosa di dello ma, al tempo s1esso,ditaciuto, di souinteso; una propensione al silenzio che, dopo 11mo,rientra di diritto nel linguaggio delle semazioni. Eppure Paare Passanten tradisce la matrice cinematografica (come ne ~ dedica erano evidenti le diverseprospellive di narrazione dell'autore e del protagonista in un gioco di punti di vista che ricordava quello della macchina dapresa): tutto i tradouo in immagini repentine e di forte concentrazione visiva, e la realtà ci appare in brevi /ologrammi ed istantanee. E Strauss scrive come stando sotto la luce di un riflellore:si può osservare mrglio, registrare le sensazioni più infinilesimali, senza «obbligo di par1ecipare», anzi, essendo più obieuivi. Ma non c'i nulla di gratuitoné di moraleggiante in questo. E non si trailadi autorispecchiamento, né di esorcizzazione della vila: il contenuto caleidoscopico di Paare Passanten ( definito Minima moralia degli anni o/tanta), rivelando un alto tasso di vitalild, risulta essere profilo e me1aforadellanostra condizione. Maria Madema è in libreria Musica/Realtà rivista quadrimestrale diretta da Luigi Pestalozza ■O 11 •goetO 83 saggi di: Jiirgen Thym, Sandro Barbera, Giuliano C..mpioni, Simon Frith, Oa\le Lt,ing, Chule• Hamm, Sergio Sablic::h, Marvin Allen Wolfthal, lo\lanka Stoiano\la. su: Schumann, Wilgner e NietzKhe, la popular music, Bu•oni, Cilrter, lii tecnologia e la musica. e inoltre: U• inedito di Th. W. Adorno •u Berg &. - """--;,, ,. UNICOPU 20141 Millloo Mllno tel. 8466502 F. Verde, E. Pacifico IL TRIBUNALE DELLA LIBERTÀ commentoarticoloperarticolo a qULStlatggt innovaliva M.C.Dc!Re LA STERILl.ZZAZJONE VOWNTARIA fatti e proposte prefazionedi ErnestoBalducci problemigiuridici,medici,morali ArmandoMonlemarano ILTRATI AMENTO01 FINE RAPPORTO prefazionediAmelioMafauma le .-nuoveliquidazioni• FrancoFerraroni COME MUORE UNA CLASSE DlRJGENTE una analisi«scomoda» thllasocietài1aliana Maria ImmacolataMacioti ERNFSTO NATHAN u11sindacodi Romamassone, ebreo,mazziniano cherw11hafalloscuola Anna Riva LA R.ABBlAFEMMINISTA I.a sloriathl neofemminismo ùaliano lkJI J'X,6 al 1980 attraversol'analisi dei documt!nli Arnaldo Nesti LE FONTANE E IL BORGO il fanort rtligu>1n1et llasocielà italiaNJcotllemporanea Fabrizio Di Giulio lL NEMJCO INTERNO dialoghci onglioppressi il notopsichiatraraccoglie i colloquipiùsig11ificativi con i suoipazit11ti l bre. foto di scena della rappresentazio- che se non terrible, come era (Pagina a cura di Kurt Hilgenberg via A. Ribocy n. 18 ~ L Kurt Hilgenberg ne, nonché una scelta di fotografie l'Handke degli esordi). Schivo e in- e di Maurizio Ferraris) 00195Roma ~ ............................................................ ~---"-'''_o_no_~_Js_m_,o __ _.

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