Supplemento letterario - Alfabeta n. 50/51 - lug.-ago. 1983

Bi EINAUDI FLAUBERT La signoraBovary nella traduzione di Natalia Ginzburg («Scrittori tradotti da scrittori», pp. 433, L. 12 000). BENJAMIN Diario moscovita. «Un documento unico, di gran lunga il piu personale e franco tra quelli che ci restano su periodi importanti della vita di Benjamin» («Nuovi Coralli», L. ro 000). SCIASCIA Cruciverba. Da Diderot e Casanovaa Borgesee Savinio, dal mito del Vespro a mafia e letteratura: saggi e cronache di questo decennio («Struzzi», L. 15 000). ANTONIONI Quel bowling sul Tevere. I racconti di un regista che si rivela con questo libro autentico narratore, ironico e avvincente («Supercoralli», L. r8 000). Segnaliamoancora Cortesie per gli ospiti di Ian McEwan («Nuovi Coralli», L. 8000) e, in «Centopagine», Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (L. ro 000). Masolino d'Amico in Le lettere di Lewis Carroll investiga la duplice personalità dell'autore di Alice («Collezione di teatro», L. 5000). WITTGENSTEIN Libro blù e Libro marrone. Il testo delle lezioni tenute_ a Cambridge negli anni '30 ci consente una diretta e piu ricca percezione del «sistema» su cui si fonda il Wittgenstein logico («Paperbacks », pp. LXVI-240L, . 25 000). POLANYI La sussistenza dell'uomo. Lo scambio dei doni e il commerciofuori le mura delle città, la vita nell'agorà e l'economia domestica, i porti franchi, i bazar, i tesori e i prodotti comuni («Nodi», pp. xxx1x-346, L. 25 000). Esce, inoltre, la ristampa del libro di Emmanuel Le Roy Ladurie, Tempo di festa, tempo di carestia.Storia del clima dall'anno mille («Paperbacks », L. 28 ooo ). STORIA D'ITALIA Annali 6. Economia naturale, economiamonetaria. A cura di Ruggiero Romano e UgoTucci. Dal Medioevo a oggi la produzione e lo scambio; le prestazioni in natura; la funzione socialedel denaro; i prezzi e l'autoconsumo; le aree monetarie dell'oro ·e dell'argento; i pagamenti in contanti e il baratto; la caccia; le inflazionivecchie e nuove. (pp. xxxm-793, CQ!l 36 tavole fuori testo di cui 30 a colori, L. 8~-o~). alcuna: tutta la scena brillava d'a- noi abbiamo, ma in compenso ve- vergognosi: con le palpebre pudi- venute a sostituirsi a lui, a prendemore in una forma cristallina, ter- desse chiaramente un qualcos'al- camente abbassate ci chiedevamo re il suo posto nell'istante della sa, troppo delicata, quale lui mai tro ... E a parere di De Vigìli si stupefatti come fosse possibile che morte. Certo si può credere che aveva conosciuto prima. Gli venne trattava di questo: mentre noi sia- la finezza, sia pure eccentrica, di questa sia la morte orientale: un da credere che mentre per noi, in mo sempre autocoscienti, consa- quei discorsi potesse accordarsi lieve venir meno, mentre all'ultiOccidente, l'amore sorge dall'in- pevoli di noi stessi, la mitezza del- con una simile inettitudine a cono- mo momento, pronunciando il nocontro e dalla differenza fra un uo- l'uomo di Neanderthal, o la sua scersi, ad avere la pur minima idea me di Dio, vediamo trasmigrare la mo e una donna, laggiù invece, scemenza, o debolezza, venivano del proprio volto... Ma, e se glielo nostra anima nel vuoto del paesagnell'Oriente tanto più sottile e raf- dal fatto di non saper pensarsi, di avessimo detto noi? Se al termine gio. Questo dolce divenir nulla fra finato, civilissimoda tempo imme- essere come incapace a riflettere di tali penosissime serate lo avessi- le braccia della bruma luccicante morabile, il piacere dell'amore su di sé: meditava osservindo il mo preso per un braccio, portan- appare certo contrapposto alla sorge nel momento in cui una cop- cielo, ma non era in grado di ve- dolo di fronte a uno specchio? No, morte tragica che angoscia l'Oa:ipia indifferenziata si pone di fron- dersi mentre meditava, era incon- no, avrebbe continuato a squa- dente dove, assuefatti come siamo te allo scenario del lievissimo infi- sapevole di stare meditando... drarci con quel suo sguardo inter- a confidare nell'esistenza piena di nito, si incammina verso il vuoto Dunque beota, melenso, iner- rogativo e disarmato, senza capire noi e delle cose, veniamo poi osdella bruma luminosa che come me, ma per contropartita proprio nemmeno allora, o forse arrossen- sessionati dal loro svanire: non un'amante, una terza amante, tale scempiaggine gli permetteva do e ammutolendo per un'improv- sentiamo di trasmigrare e sciochiama a sé l'amata e l'amato uni- di comprendere qualcosa che noi visa mortificazione ... sarebbe sta- glierci in avanti, ma paventiamo il ti... non scorgiamo, eq era appunto to uno spettacolo ancora più avvi- ritorno della morte, i morti che si Mentre il capitano andava così quella cosa che appariva laggiù, lente, umiliante per tutti ... Lascia avanzano per trascinarci indietro e riflettendo, l'uomo, solo l'uomo, nel vuoto della bruma sul fiume to solo, il capitano De Vigili, sem- giù con loro... E in effetti, in queecco che si era levato in piedi so- Han ... Si trattava di una consape- pre perso nelle sue riflessioni, ste ultime notti, ecco ripresentarsi spirando, per guardare un punto volezza talmente sottile e fine, che usciva all'aperto: dalla finestrella a me le orrende visioni di quei lontano e indefinito, sopra la testa poteva dispiegarsi e fiorire forse del piano di sopra lo guardavamo tempi ormai lontani: di nuovo ho di De Vigìli; quest'ultimo aveva soltanto laggiù, nei paesi raffina- un'ultima volta, mentre fissava vistoHugovonHofmannstbalpascosì potuto finalmente scrutarlo tissimi dell'Oriente: l'Oriente, da meditabondo le stelle e le pareti seggiare al chiaro di luna, bo udito dal basso, ora che costui, privo di sempre proteso a meditare sul delle Dolomiti, con la testa incas- ancora il suo lamento tormentoso: cappello e nemmeno più in contro- vuoto e sul nulla, sul mondo come sata e come spaurita fra le grandi, « ... Sono angosciato per noi, per luce, si stagliava nitido verso il cie- illusione - mentre noi siamo abi- dolci SP.allescimmiesche... l'Austria, temo che il nostro paese lo. Ma: altro che educatissimo e tuati a meditare sulla nostra pie- Non avrei raccontato nulla di luminoso stia precipitando nelle raffinato coreano! Con gran sba- nezza, sul tutto delle cose che ci tutto questo, se non fossi venuto tenebre ... » !ordimento e meraviglia - ci confi- circondano, - l'Oriente dunque ultimamente a sapere che il capita- Eppure, non era più un incubo dava De Viglli - si era accorto che era probabilmente il luogo civilis- no De Vigili è morto in tragiche terribile, ma un'immagine mitissiquell'amato amante aveva inequi- simo capace di custodire l'eredità circostanze sulle pareti della Cima ma... In sogno non capivo più se a vocabilmente dipinte in volto le primitiva dello sguardo di Nean- Dodici, o Croda dei Toni, durante passeggiare e a parlare ero io o fattezze grossolane, scimmiesche e derthal. .. che, teso verso un pun- uno dei suoi corsi di roccia: non von Hofmannsthal, sembravo primitive di un uomo di Neander- to vuoto del cielo... la mitezza che era ancora riuscito a essere pro- congiunto in lui, ma in compenso thai: con la caratteristica fronte come una grazia ne discendeva... mosso e a far carriera, l'avevano guardavo la casermetta imbiancata schiacciata, la mandibola e i so- quella tal cosa, ma cosa?, che ap- solo trasferito dal Gruppo del Sei- dalla luna, vedevo la casermetta praccigli prominenti, le labbra pariva... la bruma ... Perso dietro la alle Dolomiti di Sesto, un po' permanere sospesa nel vuoto turscoppiettanti in un impercettibile, tali elucubrazioni, immancabil- pi~ a nord-est dunque, ma sempre chino della notte, come adagiata forse brioso, mugolìo, scrutava il mente il capitano De \(igìli si in- in Sud Tirolo, lungo l'antica linea in un'estasi che teneramente duravuoto ostentando un'espressione garbugliava, cominciava a sospira- di confine dell'Impero austro-un- va al di là di me... Simile ormai a indefinibile, come dire?, al tempo re borbottando, a fissarci con oc- garico. Un mio ex commilitone, ri- un morto, che per sé non ha più stesso ebete .e ispirata, furbesca, ------------------------------ pensieri, contemplavo dall'aldilà, pensierosa e deficiente, un'espres- I fatti primordiali ta, la morie e l'amore. Non meno in una pace senza fine, il perdurasione che forse, in un uomo nor- insolito è il tipo di scrittura: appa- re sulla Terra della casermetta bamale, avremmo potuto definire da Autore di saggi teorici (cfr. aut rentemente distaccalo, minuzioso ciata dal chiarore notturno. « ••• contafrottole, da gonfianuvole, da aut), di racconti brevi e di un ro- nell'aggettivazione, ma insieme da Oh, ecco•••tu sei ancora Il••• » penbarone di Miinchhausen, e che in- manzo «filosofico» (La foresta in- lucido delirio, incantato, venato di sai prima di staccarmi da von Hofvece sul suo volto, pur ornato da telligente, Cappelli), che andreb- tragico. mannstbal e risvegliarmi... Il rienormi, sconfortanti orecchie a bero letti insieme perché negli uni Emergono in una pacala ossessi- cordo del capitano De Vigili mi sventola, appariva come la mani- la figura letteraria è il centro del- vità alcuni colori, piccoli traiti che sorrideva accanto, come se nella festazione di una consapevolezza l'interesse e negli altri il tema filo- adombrano scene arcaiche: e ma- confusione del risveglio lui fosse misteriosa, al di là della nostra sofico ha come funzione di trama, gari è un'illustrazione, lafoto di un venuto a sedersi sulla sponcla del portata... Giampiero Comolli sfugge a tutti i luogo o di un paesaggio che Co- mio letto ••• Uomo di Neanderthal? Che in- clichés del momento. molli incontra sfogliando quasi a Dopo quel sogno credetti di satendeva dire il capitano? Giunto a È un narratore strano, inquie- caso, nelle librerie, volumi di geo- pere che cosa andava cercando nel questo punto della sua narrazione, tante: costruisceil raccontoa scalo- grafia, a mettere in movimento le ricordo della bruma sul fiume Han sistematicamente De Vigili trascu- le cinesi, fantasia sogno e vissuti si scatole cinesi. e che cosa mai aveva potuto vederava di raccontarci il seguito della annodano e si snodano lasciando Pier Aldo Rovatti re, finalmente capire, lui, ladino di vicenda (la donna, per esempio, scorgere i fatti primordiali della vi- Neanderthal, nel momento in cui apparteneva pure lei alla stessa il masso l'aveva avvinto a sé, per razza? non venimmo mai a saper- chi meditabondi a uno a flno, men- masto in contatto con gli ambienti abbandonarlo sui ghiaioni della lo), per perdersi invece in una se- tre noi ci sentivamo sempre più a del nostro passato servizio milita- Cima Dodici, tempestati dalla rie di divagazioni riguardo alla disagio... Questo racconto così re, mi ha dunque potuto spiegare grandine: uomo di Neanderthal, supposta sopravvivenza della pri- complesso e stravagante, infatti, ci che il capitano De Vigili era stato venuto prima dell'Oa:idente e delmitiva razza di Neanderthal, so- faceva cadere a poco a poco ogni sorpreso, in arrampicata libera, da l'Oriente, il suo sguardo terso e praffatta sì in tempi remotissimi volta in un imbarazzo intollerabi- un temporale violentissimo, im; ignaro non si vedeva né trascinato dalla nostra - razza più forte e più le, cui non sapevamo più come provviso, che aveva cominciato a indietro verso l'orrore della morviolenta, - ma anche assorbita in mettere fine, se non annuendo in causare pericolose cadute di sassi e te, né disciolto in avanti nella calquest'ultima attraverso i matrimo- fretta, guardando l'orologio e poi detriti, a ripetizione; pur potendo- ma della morte; inconsapevole di ni misti, così che ogni tanto, ora affrettandoci ad andare a letto, co- si mettere al riparo sotto una spor- sé, mite, commosso e inoffensivo, qui e ora là, per trasmissione del sì da non dover più avere di fronte genza vicina della roccia, dove già pareva osservare soltanto un punpatrimonio genetico, si riformava la faccia del capitano: il desiderio un sergente si era rifugiato e lo to vuoto in mezzo al cielo, ma in e ricompariva sulla Terra un esem- di liberarci dal disagio era talmen- chiamava, il capitano, per dar con- quel punto risplendevano le cose plare della razza di Neanderthal, te forte, che ci faceva tornare la siglio a un allievo bloccato su un che sarebbero perdurate al di là scomparsa, distrutta, e purtuttavia capacità del sonno immediato e passaggio più lontano, aveva pre- della propria e di molte morti: le immortalata proprio nella no- senza sogni... ferito rimanere allo scoperto, e un pieghe di una veste bianca, il muso stra ... Ora, a parere dell'istruttore Il fatto è che il capitano De Vi- sasso sceso giù dal cielo gli aveva pacato e dolce di un cane, due sotladino, l'uomo di Neanderthal, gìli era in tutto e per tùtto, così sfondato il cranio. II sergente ave- tili figure nere che camminano sul con i suoi lineamenti da poeta sci- come se lo dipingeva, un uomo di va poi narrato che era stato come ghiaccio, ravvolte in una nebbia cimunito, da intellettuale deficiente Neanderthal: raffigurando l'incon- se quel sasso se ne fosse venuto lestrina ... - cosi certo lo avremmo definito tro sul fiume pareva descrivere se giù molto, mol~o lentamente, e Dopo quel sogno mi venne da noi, ma così non era, - aveva ma- stesso, con quel suo prognatismo avesse quindi con estrema dolcez- pensare che in ognuno di noi, for- :::: nifestato e manifestava, nei suoi pronunciato, la fronte bassa e za ucciso il capwmo, toccandolo se, permane l'eredità dello sguar- c:s individui sparsi qua e là per ii sfuggente, le orecchie a sventola, solo con una pesante, inesorabile do di Neanderthal: lo si direbbe ·t mondo, una mitezza commossa, le manone da primitivo... e soprat- delicatezza, così che lui aveva fat- uno sguardo pago, mite, senza an- 1 profonda e pensierosa: era insom- tutto la faccia, quella sua faccia to in tempo a levare gli occhi me- goscia alcuna, capace di una con- i ma un uomo essenzialmente buo- non si sapeva se da credulone, da ditabondi verso un punto vuoto sapevolezza misteriosa ... in segui- -. no, acuto, consapevole di una pro- mistico o da commediante ... Ma del cielo e a mormorare lievemen- to a tale consapevolezza si può S messa che per noi invece era anda- ciò che ci precipitava nel più enor- te: « ... ooh ... Dio ... », prima di la- continuare, per anni, a ricordare i ta smarrita, anche se in seguito a me impaccio non era tanto il rico- sciare la presa e precipitare di la bruma che d'inverno risplende -_I:::' tale smarrimento avevamo trionfa- noscimento di questa somiglianza, schianto nel temporale e nell'abis- laggiù, sul fiume Han... è lo sguar- _ to sulla Terra ... Il capitano ritene- quanto la constatazione del fatto so. do dell'umanità ai suoi albori, sova di essersene accorto proprio abnorme che il capitano De Vigili Ora io so che, mentre sussurra- no gli albori dell'uomo che conti- ~ laggiù in Corea: quell'effigie disar- non ne era consapevole neI:.modo va quelle due parole, il capitano nuano a risplendere nel nostro .,.. mante, inafferrabile, da spacca- più assoluto ... Niente! Non si ren- De Vigili non ba pensato a sé e sguardo ... in ultima istanza, e per montagne di provincia o da cretino deva conto di nulla, né di quel che alla vita che lasciava, ma ha rivisto quanto ci possa sembrare estraneo ~ intelligente - la bazza con i labbro- andava elucubrando su di sé, né per un'ultima volta la casermetta o angoscioso, è lo sguardo sereno, .Q ni prominenti, gli occhi luccicanti tanto meno del nostro spiacevolis- bianca sulle Dolomiti e poi la bru- imperturbato, o forse commosso e t di commozione all'ombra di enor- simo imbarazzo: era, la sua, una ma celeste del fiume Han e l'uomo sorridente, che non pensa la mor- S mi arcate sopraorbitali ... - ebbe- sorta di supremo candore, di inge- dallo sguardo arcaico in cui si ri- te, bensì la permanenza, che vede ~ ne, era come se all'uomo di Nean- nuità patetica e commovente, che specchiava quella bruma ... Due o la permanenza della V-Ili Lattea ~ derthal mancasse sì qualcosa che ci lasciava confusi, attoniti, quasi tre cose, poche immagini soltanto, dopo la fine della Terra.... } ..

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