Alfabeta - anno V - n. 49 - giugno 1983

e ~ ... .Q ~ ti Comune di Rimini Assessorato alla cultura Musei comunali Jannis Kounellis mostra antologica a cura di Germano Celant Luglio/Settembre 1983 Rimini Sale d'arte contemporanea Cfr. Laboratorio di progettazione '83 Roma, aprile maggio 1983 Si è molto parlato sui giornali delle vicende giudiziarie della giunta comunale romana, e si è ben colto in generale il carattere pretestuoso di iniziative volte a indebolire una giunta di sinistra che si era resa protagonista, per la prima volta in Italia, di una politica culturale su scala di massa. In parallelo, un dibattito culturalmente più suggestivo (ma dagli esiti purtroppo inconcludenti, per l'aperto sabotaggio governativo sulla gestione dei finanziamenti) si è sviluppato intorno ai progetti di salvataggio e riscoperta dell'area dei Fori imperiali promossi dal sovraintendente La Regina. In realtà, al di là delle denunce di Vetere e Nicolini e delle oblique conferenze-stampa del ministro Vernola, la vera materia del contendere è questa: Roma deve tornare a essere campo di saccheggio dei grossi gruppi legati alla speculazione edilizia e alla motorizzazione privata, oppure può diventare il terreno di sperimenta- . zione di nuove soluzioni urbanistiche, archeologiche e architettoniche, come le altre grandi capitali europee? Dacché è evidente che la prospettiva dell'immobilisìno coincide largamente - come avvenne all'epoca delle giunte democristiane - con la prima alternativa, i cui risvolti penali, per altro, 1---------------1 la solerte procura romana si è HENRYCORBIN L'IMMAGINEDELTEMPIO li grande iranista francesericostruisce magistralmentela presenza dell'imago templi nellaculturaebraica,cristianae islamica,dalla Ka ba al castellodel Graal. ORALITÀSCRITTURA SPETTACOLO a a,ra di Mario Vegetti D primo volumedella Introduzionealle cuhure anridx, una grandeopera collettivache offreuna sintesi <lei rinnovamentoche ha investito gli studi classici.Saggidi Cavallo, De Lange, Fedeli,Gentili, Lanza, La Penna, Longo,Manacorda. LORDKAHN L'ECONOMIADELBREVE PERIODO Primaedizionemondiale.Serina nel 1929 nell'ambienteintellenualedi Keynes e Sraffa,quest'operarestadi vitaleinteresseper chiunquesi occupi dell'adeguatezzadellateoriaeconomica di fronte allacrisianuale. A cura di Marco Dardi. DAVIDELOPEZ LAPSICOANALISI DEllA PERSONA Saggi, interventie aforismidi uno psicoanalista che si interrogasui problemi di fondodell'uomo occidentale,chiamandoin causa la fdosofia e I' anuopologia.Presentazione di AlfredoTodisco. BORINGHIERI sempre ben guardata dall'affrontare. È dunque importante che l'implicita alternatività della politica culturale comunale romana - troppo spesso ridotta dai mass-media alle tematiche dell'effimero o a personalizzazioni - stia cominciando a concretizzarsi in una vera e propria attività progettuale, in un ridisegno (per ora teorico) del centro storico, che non si limiti alla pur doverosa «salvaguardia», ma salvaguardi nella riorganizzazione e nell'innovazione. Si muovono in tal senso le iniziative assunte nei mesi di aprile e maggio, sotto il titolo di «Laboratorio di progettazione '83», dall'assessorato al Centro storico di Roma (arch. Aymonino) e dalla Aam (cooperativa .Architettura arte moderna), che invitano gli architetti a compiere una sperimentazione progettuale in sei situazioni-chiave dell'area centrale romana. Questo, s'intende, è lo sbocco, rispetto al quale si collocano in funzione preparatoria le diciotto visite negli studi professionali di altrettanti architetti romani (curate, sotto la sigla di «Studio aperto», da F. Moschini)- da Quaroni e Ri~lolfi,sino a Portoghesi, Purini e il Grau, - le cinque conferenze dedicate ognuna a un gruppo particolarmente significativo di edifici romani moderni fra gli anni venti e gli anni settanta (a cura di V. Hassan e P. Petrucci) e le cinque giornate di «Itinerari di Roma moderna», che affrontano tematicamente la medesima storia, con un vero e proprio scavo stratigrafico mirante a riportare alla luce le diverse politiche di gestione del territorio succedutesi nell'arco degli ultimi cento anni. Concludono la prima fase del programma due grossi convegni, rispettivamente a maggio e giugno: il primo internazionale, dediBibliotecag1nob1anco cato alla comparazione fra i programmi di rinnovo urbano delle aree centrali di varie capitali europee (Le città del Mondo); il secondo ( Consulto su Roma) destinato a entrare nel merito delle sei esperienze di progettazione urbana, con un approccio pluralistico orientato a sollecitare la responsabilizzazione delle forze politiche, al di là di mere per quanto.sacrosante attestazioni difensive davanti all'incalzare della speculazione e al miscuglio di ignavia culturale e di aggressività neo-conservatrice che caratterizza attualmente la gestione del territorio nel nostro Paese. Augusto Illuminati Servizio educativo per la scuola L'esperienza didattica presso il Museo archeologico di Chieti Pubblicazione fuori commercio a diffusione gratuita a c. della Sovraintendenza archeologica di Chieti Presenu archeologiche a Pennapiedimonte: dal Neolitico agli Italici Un saggio di metodo Museo archeologico nazionale Chieti, 3-22 maggio 1983 Il sottotitolo della mostra, «Un saggio di metodo»; è il frutto di una precisa vocazione didattica della Sovraintendenza di Chieti (sostenuta da un costante e ben riconosciuto lavoro di Giovanni Scichilone), che si fonda su un approccio multidisciplinare ai reperti· disponibili. Così anche la mostra dedicata agli scavi di Pennapiedimonte («in un sito non noto per preesistenze archeologiche» e attraversato per caso dagli scavi per un nuovo acquedotto) ha insieme il pregio della tempestività (gli interventi in zona risalgono, infatti, all'agosto-settembre 1982) e dell'esemplarità. I materiali sono ordinati secondo un percorso storico e disciplinare, così che si potranno esplorare i reperti dal punto di vista della paleopatologia, per esempio, della biochimica, delle profonde interazioni tra individuo e ambiente (la nostra storia sta scritta in profondità nel nostro corpo, fin sulle nostre ossa, che osservate da questo punto di vista non sono più «povere» ma ricche e in rnovim~nto, nella continuità di chi le guarda e le rivive), tra individuo e primitive formazioni o aggregazioni sociali. Tutte le materie di studio della nostra scuola trovano una coerente risposta, nell'applicazione di un principio basilare: selezionare i materiali in modo da approfondire •con grande cura ogni terna ed evitare come la peste le affollate e grottesche corse attraverso le sale del museo (il che per la scuola è possibile, se gli insegnanti sono in grado di darsi un metodo). Il museo come strumento essenziale per la scuola e per una scuola finalmente aperta e non appiattita sul poco per tutti (poco che significa, in pratica, niente). Per questo si invita chi è ancora «vivo» a richiedere il fascicolo sopra indicato direttamente al Museo archeologico di Chieti: vi si trova quanto è oggi necessario sapere per una scuola attiva . Antonio Porta Carlo Fruttero, Franco Lucentini La cosa in sé Torino, Einaudi, 1982 pp. 96, lire 5.000 Le istanze filosofiche de La cosa in sé hanno l'aspetto di un alibi; in realtà la finalità fantascientifica è smascherabilissirna, in quella chiave ironica che riconosciamo propria di Fruttero-Lucentini. La vicenda si svolge in un ambito familiare apparentemente comune, in verità travagliato da una sorta di materializzazione delle convinzioni egoistiche del padre che fa vittime la madre e la giovane figlia; un banale interno borghese è teatro così di sconvolgimenti fantastici (sparizione di oggetti e addirittura apparizioni di nuovi componenti della famiglia) e fantascientifici, trasformandosi in osservatorio da cui il padre vedrà smembrarsi una galassia chiedendosi se «è già la nostra», evidentemente cosciente della totale distruzione cosmica che sta causando. Fruttero-Lucentini, un duo che opera in campo editoriale e letterario da innumerevoli anni, ha prodono una «rappresentazione in due atti e una Licenza» che chiama in causa il concetto di Ding an sich ( cosa in sé) senza però troppo approfondirlo per non dare luogo a fraintendimenti nelle intenzioni, che avrebbero dato la stura a riflessioni critiche alquanto problematiche. Esempio che andava però citato: il filosofo irlandese Berkeley riconosceva in Dio l'unico garante dell'oggettività della realtà conosciuta. A tale soluzione vuole forse approdare La cosa in sé quando, dopo che ha avuto luogo l'irreparabile, è rimasto il padre solo a contemplare la galassia che si distrugge ad opera della crisi del proprio solipsismo (visione egoistica della realtà) non intaccabile fino a poco tempo prima. Si osserva allora il padre stesso - calato nelle vesti di Creatore - scacciare da un Eden artificiale, odierno e parodistico, l'amico e la figlia coinvolti in una situazione analoga a quelle altrove generate dalla mente del solipsista. Si tratta di un'ipotesi; potrebbe essere una coincidenza, e d'altra parte upa necessità, l'immedesimazione padre-Creatore: non sta a noi, certo, stabilirlo. Ciò che è invece bene rilevare è il «pastone» (in senso positivo) filosofico che sa così bene regalarci Fruttero-Lucentini e che non va, a nostro modesto avviso, a detrimento del dinamismo scenico, riprendendo volontariamente alcuni dei terni principali dell'odierna cultura (solipsismo inteso come individualismo, azione del singolo contro la massificazione; entropia, ovvero irreversibilità dei fenomeni naturali, l'universo che «perde per così dire la carica - secondo Fruttero-Lucentini - tende ... verso l'indifferenziato»; noumeno kantiano ispirato alla «cosa in sé» dell'Illuminismo, oggetto non «sensibile» ma «pensato», intelligibile, ecc.). Non è necessario pertanto lasciarsi trascinare dalle discussioni filosofiche: La cosa in sé è un testo scorrevole nonostante questi «scogli» ternatici dai quali, tra l'altro, gli autori si districano con disinvoltura da divulgatori. Stella Cervasio R. Cavallaro, G. Succi Progresso tecnico e valori tradizionali la FIA T nel basso Molise prefazione di Franco Ferrarotti lire 6.500 Anna Riva La rabbia femminista il neofemminismo italiano dal 1966 al 1980 lire8.000 Michelina Tosi La società urbana nell'analisi del romanzo la società romana di Moravia, Gadda e Pasolini saggi introduttivi di Franco Martinelli e Graziella Pagliano Ungari lire8.000 Franco Ferrarotti Come muore una classe dirigente una analisi «scomoda» della società italiana lire 5.000 Tullio Tentori Per una storia del bisogno antropologico con un «index» degli antropologi italiani e le ricerche antropologiche sull'Italia lire 14.000 Maria Immacolata Macioti Ernesto Nathan un sindaco di Roma che non ha fatto scuola introduzione di Franco Ferrarotti lire 10.000 via A. Ribotyn. 18 00195 Roma telefono 06-3589470 1pn111 MENSILEDI EDITORIA Informarsi per capire meglio l'informazione In edicola a metà mese Abbonamento: 44.000 (undici numeri); estero 88.000 Indirizzare assegno sbarrato intestato a Nuova Società s.r.l. via Boccaccio 35 - 20123Milano oppure servirsi del conto corrente postale n. 38329207 intestato a Prima Comunicazione via Boccaccio 35 20123Milano Numero tre • Aprile I983 COSA FREUDIANA Bollettinotrimestrale J. Vennemann Unostile Conferenze del primo trimestre '83 M. Safouan Il problemadell'originedell'autorità e le sue incidenze istituzionali a cura di M. Fiumanò J.G. Burzstein L'IstituzionedelPadremono a curadiA. Salvati L.Allouch Posizionediun ritornoa Freud acuradi A.Salvati abbonamento annuo sostenitore Lire 25.000 (e/e postale n. 55545008 intestato a Cosa Freudiana) Sottoscrivere l'abbonamento al Bollettino della Cosa Freudiana consente al sostenitore di partecipare a tutte le attività di cui la CosaFreudiana dà notizia (conferenze, seminari, canels ). COSAFREUDIANA ViaS.Elena, 29/6 - 00186 Roma

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==