........................................................................... , • Alt • • • i • 't!!~fflpl i ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ A ncora a propQsito del teatro giornali. Non posso dire se la ri- ri un buon insegnarne/I/ostorico- di alcune assi in scena) e impedi- sta e consolatoria. Sono esempi da ■ ■ d'avanguardia, della sua cri- composizione funzionava, ma in critico ma non può formare attori, scono alla compagnia di entrare. cui si ricavano, però, segnalimolto ■ ■ si artistica e di pubblico. quanto allo show business... poiché è un mestiere che si impara C'è una diretta tv, su una rete re- diversi, i quali rimandano a vari ■ ■ Qualche esempio. Altra città, altro esempio. Mila- solo (se si impara) a contatto direi- gionale, sui problemi culturali. Ne livelli di questaparticolare zona di ■ ■ Arrivo a Roma. Un quotidiano no: viene per cinque giorni uno IO coi maestri. viene fuori un grande happening, quel particolare segmento dell'in- ■ : localesegnai~~on grande rilievo la spettacolo becketliano, ospite di A CiniselloBalsamo, nell'hinter- con blocchi stradali e fronteggia- dustria culturale che è il teatro. ■ ■ seguente not1z1a:un reglSla noto una rassegnae segnalatomolto po- land milanese, in due incontri sera- mento delle varie autorità, che si Ci dicono, per esempio, che uno ■ ■ per le sperimentazioni estreme de- sitivamente dalle recensioni prece- li si ha una specie di controprova prolunga in un clima di suspence spettacolo non è un prodotto auto- ■ ■ gli anni scorsi annuncia il suo nuo- denti. La prima sera un centinaio della situazione precedente. Gli in- fino a mezzanotte. Kantor dirige la nomo dalle modalità con cui viene : ■ vo corso, sintetizzando in due sto- di persone, quasi tutti invitati, ap- contri vertono su alcuni nodi della faccenda con grande maestria e annunciato, distribuito, collocatoe ■ ■ gan: ricomposizione e show busi- plaudono con calore, ma le recen- storia del teatro novecentesco e so- freddezza e, dopo aver tenuto un interpretato e che, quindi, diverse ■ ■ ness. Ricomposizione sta per recu- sioni sono poche, piccole e in qual- no proposti all'interno di un ciclo dibatlito sui rapporti tra cultura e sono le categorie professionali, le ■ ■ pero del testo e dell'attore (gli anni che caso appaiono l'ultimo giorno che prevede anche dei seminari poteri pubblici, rimuove in cinque competenze e le responsabilitàche ■ ■ precedenti ne aveva fatto a meno), di rappresentazione. Dai sette ai pratici. Ebbene, non solo il nume- minuti la causa del contendere e lo dovrebbero convergere, coordi- ■ ■ adessopropone la regiadi unafar- dodici spettatori per volta si spar- ro di coloro che si sono iscritti ai spettacolo ha inizio. Sino allafine nandosi, nella costruzione di quel- ■ ■: mazione professionale con inter- gono per la sala e assistono a uno delle repliche si affollano a vedere l'evento u11ico,luogo per luogo, ■ : preti scelti ad hoc; entertainement spettacolorigorosamente·beckettia- lo spettacolo diverse migliaia di che è lo «spettacolo presentato•. ■ ■ perché lo spettacolo non deve esse- no, perciò bello ma anche sconcer- persone, non c'è posto per tutti. Non solo, pare che ognuna di que- ■ ■ repunitivo per il pubblico, deve di- tante. La compagnia è molto de- È uno degli spetlaco/ipiù belli di ste professionalità non possa espii- ■ ■ vertire e comunque essereportante pressa. ,,,__.,,,__ questo secolo, così sarà ricordato. carsi appieno senza sapere delle al- : ■ di un'operazione redditizia. Bergamo, una bella domenica Kantor e il Cricot2 ci hanno lavo- tre e se non è in grado di controllar- ■ ■ Registro più con interesse che pomeriggio di primavera. Ci si va ;r--e:::::::::::::::~..., rato ancora: ci sono personaggi e le. ■ ■ con stupore queste tardive, sempli- per uno spettacolo di danza «col- -..--==<-.c. scene nuove, dura una buona mez- Una prima conclusione che pos- ■ ■ cistiche e ambigue novità e vado a ta». Troviamo la città invasa da z'ora in più della prima versione. siamo trarre è che la crisi di una ■ ■ vedere lo spettacolo. O almeno ci carri allegorici ed esercitidi majo- f"C::::'.:'.:::::::~~~~~ È un'apoteosi e, sopra/lui/o dopo il proposta teatrale di alto livello si ■ ■ provo.Arrivo mezz'ora prima del- rettes, siamo colpiti da mille imma- clamore degli incidenti, ognuno dà non tanto per una resistenza ai ■ : l'orario d'inizio previsto dal gior- gini festive e di sagra, da/l'allegria vorrebbe assistervi. Lo spettacolo proda/li quanto per una mancata ■ ■ nate. L'indirizzo corrisponde, ma piuttosto passiva dellagente ma an- inchioda l'attenzione, ma è molto omologazione dei professionisti ■ ■ non c'è un'insegna e neanche una che da alcuni aspetti volgari della 6=======:=dl parlato, in polacco. E in fondo la che se ne occupano alle norme che ■ ■ targhetta, solo una porta di ferro manifestazione che rivelano un'i- gente viene sapendo solo, più o reggono l'industria culturale nel : ■ sbarrata. Aspetto dieci minuti e dea purtroppo c(Jrrentetragli orga- meno, che è bello efamoso; però è suo complesso. Si trattadi persone ■ ■ non si vede nessuno, né in entrata nizzatori pubblici, cioè che per ri- <>.'7....__ anche molto difficile. con una raffinata cultura teorica, ■ ■ né in uscita. C'è un campanello,pi- volgersi a tante persone bisogna ----"•"' Ecco dunque la particolarità di che però evidentemente non sanno ■ ■ gio ma mi pare che non funzioni. trattarlecome plebaglia. li teatro è questo caso. Chi si sognerebbe di adattare alla particolarità del loro ■ ■ Busso, vedo luce dall'altra parte assediato da questa festa e pensia- proporre un film in polacco, non lavoro, continuando a oscillare tra ■ ■ ma non aprono, eppoi sono a disa- mo che non ci sarà nessuno alla doppiato né sottotitolato, e che per una separatezza idealistica da ge- ■ : gio, forse era sbagliato il giornale. seconda replica del così diverso e;,,~-- di più non è la messa in scena di un nio incompreso e l'eco pappagalle- ■ ■ Dopo un'altra ventina di minuti spettacoloper cui siamo venuti. In- --.....::=:::~~;,---- classico universalmente noto? E sca di una «managerialità»adoc- ■ ■ arriva un signore in macchina, vece no, oltre un centinaio di per- chi potrebbe pretendere di avere chiata altrove. Vediamo anche che ■ ■ scende, picchia come un bufalo, la sane seguono attentamente e ap- più di qualche decina di spettatori quando le cose funzionano, fun- : ■ porta si apre e scambia due parole plaudono. \!::======== per una cosa del genere? Il teatro zionano perché si è realizzata ■ ■ con qualcuno. Non faccio in tempo Prato, un venerdì pomeriggio. viene invece gestito così, e il fallo un'integrazione tra i livelli di cui si ■ ad arrivareche la porta è richiusae C'è un dibattito sulla formazione seminari è di molto superiore a che funzioni crea confusione tra diceva. : ■ il signore è ripartilo. Però vuol dire dell'attore in un piccolo centro di quello dei partecipanti agli incon- contingenze e problemi di struttu- Forseè vero che comunque «sia- ■ ■ che c'è qualcuno o qualcosa, forse studi teatrali. Nello stesso momen- tri, ma si tratta di persone diverse: ra. Molta gente è venuta, ma molti mo pochi», e questo è un dato da ■ ■ stanno per aprire. Dopo altri dieci lo, nel giro di quindici chilometri, c'è una divisione netta tra chi vuole si sono sentiti ricattatidalle contin- elaborare. Ma, lo abbiamo visto, ■ ■ minuti busso forte anch'io. Apre ci sono altri due importanti conve- «fare» e chi vuole «sapere». genze, tratlatipiù come clienti che la situazione non è sollo controllo, ■ : una ragazza in jeans, maglione e gni sui problemi della cultura. Cin- Ancora un esempio. Facciamo come interlocutori. E non per col- così che a volte siamo troppo pochi ■ ■ cappello tipo cuculo (evidentemen- que relatori intrattengono per tre un salto a Cagliari. Un gruppo lo- pa degli artisti. e a volte troppi. ■ ■ te fa freddo anche dentro). Chiedo ore una sessantina di persone sul cale rischia il collasso per ospitare I diversi esempi riportati hanno Su altriproblemi, per niente col- ■ ■ se quello è il teatro: sì. Se c'è lo problema in oggetto. Molta atten- nel capoluogo sardo Tadeusz Kan- qualcosa in comune, si riferiscono laterali, come la differenza tra fare ■ ■ spettacolo: no, lofaremo afine set- zione, ma - a detta degli organiz- tor e la sua Classe morta. La prima cioè a situazioni in cui il teatro è e sapere lo spettacolo o sulla com- : ■ timana (sic), adesso metto un car- zatori - anche un po' di depressio- sera lo speuacolo ha circa quattro- concepito con una sua specificità posizione del pubblico e la sua ri- ■ ■ te/lo - mi dice. Ripasso dopo cena ne, causatada ciò che è stato dello. cento spettatori. La seconda sera i culturale, che lo differenzia nella- cezione, bisognerà pure tornare e ■ ■ e il cartellonon c'è. I relatori, infa11i,hanno implicita- vigili del fuoco e la direzione del mente non tanto dagli altri «mezzi potremo farlo proponendo i risul- ■ ■ Il giorno dopo lo spellacolo è an- mente affermato che un centro di teatroaccampanoproblemi di pub- di comunicazione» quanto dalla lati di alcune recenti indagini, na- ■ ■, caraannunciato nellelocandinedei quel generepuò predisporre maga- blicasicurezza (per la disposizione produzione più passiva, conformi- zionali e locali. ■ • • • • • • . ,;--.;~ ~------ . • • • ---~ -r----- • ■ le~:::::::===,_ lt ■ ■ • ■ ~~, • ■ • ■ • ■ • • ■ • • . ~ / . • ~.?·...::,..... -- - - - -- - ~~~===~~~~:::::~==--- --.:i,,,.--:t:;~ • . /. , . • • • • • • • ------------~~-+ • • J • ·~----==---------$,--~ • • • • ~===================~ • : _ _,~ : . --~--,--- . ■ I ■ ~= I ■ . 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