(Merloni: accordo possibile solo se cambia la scala). Dallo schema di valutazione degli eventi «Merloni» e «Marianetti» si discostano li Giornale e La Stampa. Per il quotidiano di Montanelli, l'episodio di Bologna non merita di più di un titolo in ottava pagina, mentre la dichiarazione di Merloni è addirittura relegata nel testo di un articolo di seconda pagina, dal titolo L'austerità supera gli esami formali/ ma c'è polemica sul costo del lavoro. Il quotidiano della Fiat titola in seconda pagina Merloni accusa i comunisti di ostacolare le trattative e, nella pagina dell'economia, Migliaia di lavoratori ai cortei/A Bologna contestato Marianetti; fra le testate esaminate, La Stampa è la sola a porre le manifestazioni operaie sullo stesso gradino della contestazione a Marianetti. Per quanto riguarda in particolare lo sciopero genovese, La Repubblica e La Stampa sono le sole testate - fra quelle finora viste - a presentare un titolo specifico. La Repubblica titola in seconda pagina In ottantamila sf'"danaoGenova, sotto l'occhiello «Una grande manifestazione unitaria dei lavoratori del capoluogo ligure,.. La Stampa pubblica nella pagina economica una foto, con ampia didascalia, sotto la titolazione Ottantamila in piazza a Genova. Il Corriere della Sera, li Tempo, Il Giornale (Cortei e blocchi in diverse città, ottava pagina, su una colonna) danno notizia cjellosciopero genovese entro il testo degli articoli,· mentre Il Giorno pubblica nella pagina dell'economia un titoletto su due colonne, Ancora proteste: a Genova con le mimose, a Napoli e Palermo. seduti sui binari. Sole-24 Ore mantiene il silenzio. Nel complesso delle testate «indipendenti,., la gerarchia degli eventi è molto netta, anche se alcune difformità vistose sul trattamento di questa o quella notizia segnalano la fragilità della «metrica informativa» su cui è stata misurata l'importanza degli eventi. Se passiamo alle testate «politiche,., le difformità si esasperano e . si aprono a ventaglio. li Manifesto raduna nel suo titolone di apertura tutte le tre notizie in questione: JBasta con la scala mobile!,. / La Confindustria sfida gli operai e ricatta il governo/ Genova in piazza. A Bologna f1SChi a Marianetti. L'Unità porta il titolo di testa Straordinaria giornata di lotta e unità; sotto di esso altri due titoli: In centomila a Genova / La città con gli operai e A Bologna in piazza anche i sindaci; solo nel sommario di quest'ultimo articolo si legge: «Dissensi durante il discorso di Marianetti ma prevale l'unità - Una provocazione di autonomi e Dp». L'Avanti! ha invece il titolo di testa Le provocazioni di piazza contro l'unità sindacale/ Chiassata mo come i quotidiani hanno prima presentato e poi dato notizia degli scioperi di martedì 18 gennaio. Prendiamo innanzi tutto in esame le edizioni di domenica 16dei giornali che non escono il lunedì. La Repubblica apre con questo titolo: U sindacato è in crisi / Appello di Lama all'unità. La Uil: ridiscutiamo tutto, sotto l'occhiello «Profondi contrasti a due giorni dallo sciopero dell'industria». Il titolone del Manifesto annuncia Uri grande sciopero di operai tra tuoni e fulmini della politica. L'Avanti! apre con Dopo l'intesa garantire la difesa del sindacato dagli attacchi alla linea unitaria. Sul Popolo Giovanni Galloni sottolinea che lo sciopero è contro la Confindustria, non contro il governo (Perché lo sciopero di martedì?). Il Corriere della Sera di lunedì 17 parla nel suo titolo di testa di Sciopero nazionale per i contratti. Il titolo dell'Unità è - non casualmente - più generico: I lavoratori tornano in piazza / Si allarga li fronte dello sciopero. Nel sommario si legge: «L'industria si ferma per tre ore in tutta Italia - A Venezia, Belluno, in Abruzzo e nelle città della Calabria l'astensione dal lavoro sarà generale - A Torino, a Milano e in Lombardia dalle 4 alle 8 ore - Studenti, commercianti, pubblico impiego e altre categorie aderiscono in molte località alla giornata di lotta - Cortei alle sedi delle associazioni degli industriali dove sarà letto un documento della Federazione sindaca-. le,.. Nel testo dell'articolo si legge che lo sciopero «è diretto, innanzi tutto, e con forza, contro la Confindustria,., lasciando implicito che lo sciopero non è soltanto contro la Confindustria, ma anche contro il governo Fanfani. Il titolo di prima pagina del Tempo riflette, da un'altra angolatura, la natura incerta dello sciopero del 18: l>Qmanisi fermano le industrie / ma è quasi sciopero generale; nell'occhiello: «Bloccate dai cortei numerose città italiane». In effetti, le informazioni riportate dai giornali di lunedl 17 sullo sciopero dell'indomani sono incredibilmente imprecise e talvolta contraddittorie. Stampa sera (che pubblica in prima un titolo poco evidente sii due colonne: Domani sciopero nelle fabbriche) scrive, in contraddizione con i titoli del Tempo e del1' Unità: «sarà una 'giornata del silenzio', in cui non si terranno comizi, ma nei pressi delle aziende [sottolineatura nostra] si snoderanno 'cortei silenziosi' e 'presidi' [cioè i blocchidei cancelli]».Secondo il quotidiano torinese, «in alcune città 'roventi' della contestazione operaia contro i decreti Fanfani, come Genova, non ci saranno neppure scioperi, ma soltanto presidi davanti alle sedi dell'Associazione Industriali e dell'Intersind». antisocialista a Bologna; in secon- Sempre secondo il quotidiano delda pagina: Ma nelle piau.e conti- la Fiat, lo sciopero sarebbe di 8 nuano le manifestazioni di prote- ore; come abbiamo visto, secondo sta. Da parte sua Il Popolo porta L'Unità lo sciopero è invece di tre in prima pagina due articoli in cui ore (tranne in alcune aree). si mescolano cronaca e commen- Secondo il Corriere della Sera, to, rispettivamente intitolati U Pci «lo sciopero nazionale dell'induostacola possibili intese e La vec- stria è stato proclamato per quatcbia tribuna del Pci ( occhiello: tro ore, ma gli stessi vertici sinda- «Mobilitando la piazza i comunisti cali ammettono che in alcune recercano di spaccare il paese»). Gli gioni, o province, o zone, esso articoli di cronaca degli avveni- possa essere proseguito oltre tale menti sono in tredicesima, sotto il termine, in molti casi fino ad otto °' titolo a tutta pagina Serrate tratta- ore consecutive». Per il Giornale, ..., tive sul costo del lavoro/ Merloni: è come per La Stampa, «non vi sa- ~ il Pci che frena l'accordo. La con- ranno comizi, ma soltanto brevi ·t testazione a Maria.netti è solo nel- cortei fuori le fabbriche». Per li l'occhiello di un titolo sottostante: Giorno (contrariamente alle infor- ~ °' I comunisti continuano ad alimen- mazioni date dall'Unità), «tutte le ~ tare la protesta e spaccano il sinda- altre categorie (commercio, tra- .g i:? cato. sporti, scuola, ecc.), salvo gli ade- :g Nella giornata del 14, la Federa- renti alla Cisnal, dovrebbero inve- ~ zione sindacale -dopo una giorna- ce lavorare normalmente». Per li ~ ta di trattative cariche di tensione Tempo (contrariamente alla Stam- :: - prende la decisione di rinunciare pa e al Giornale) vi saranno «'raa tenere comizi nel corso dello duni' al termine delle sfilate con sciopero nazionale dell'industria, 'concentrazione' nelle piazze prin- • p ofa m~ . ~ediaa rr altJttura dell'appello unitario varato dopo i fatti di Bologna e passaggio sotto le finestre delle locali sedi della Confindustria»; contrariamente alle notizie date da Stampa Sera, per Il Tempo ci sarà «a Genova sciopero generale nel porto e nelle industrie, cortei e lettura dell'appello unitario». È molto difficile stabilire in queste informazioni contraddittorie dove finisca la confusione allafonte ( cioè da parte delle strutture sindacali) e dove inizi quella dei canali di stampa. Quello che è certo è lo stato pietoso del quadro informativo al punto di arrivo, cioè al lettore - lavoratore, utente o semplice spettatore delle manifestazioni sindacali. Martedl 18 i giornali non escono per lo sciopero. Passiamo quindi ad esaminare i quotidiani del 19 e il resoconto che essi hanno dato della giornata precedente. Cominciamo dal confronto dei titoli principali e dalle rispettive collocazioni. Corriere della Sera, prima pagina, titolo di testa su 5 colonne: Contratti alla svolta finale; sotto, in corpo minore, Grande partecipazione allo sciopero (senza disordini). La Stampa, prima pagina, titolo di testa su 4 colonne: Sciopero silenzioso: sotto, ·l'occhiello: «Alta partecipazione dei lavoratori dell'industria». La Repubblica, pri.ma pagina, titolo di testa su 5 colonne (il giornale è impaginato su 6 colonne): Grande protesta operaia / Cortei unitari in tutte le città/ Scala mobile, oggi la stretta finale. Il Giorno, in prima pagina, porta il titolo di testa su 6 colonne: Sl ai registratori di cassa; sotto ad es~ so, un «catenaccio» in corpo minore su 5 colonne: Pieno successo dello sciopero muto. Il Giornale, prima pagina, «ta-. glio» su 6 colonne: Tutta l'industria si è fermata per lo sciopero / Aggredito a Padova un sindacalista socialista. Il Tempo, prima p.agina, titolo di testa su 5 colonne: Ore decisive per la scala mobile / Sciopero in un clima di tensione; sotto, su due colonne: Vasta partecipazione / ma qualche incidente. li Manifesto dedica allo sciopero gran parte della prima, sotto il titolo, a tutta pagina, Uno sciopero che non si vedeva da anni. L'Unità titola su tutta la prima pagina: Una forza imponente, unita e decisa. L'Avanti!, prima, titolo a tutta pagina: Contro inflazione e disoccupazione / un giusto accordo sul costo del lavoro / Sciopero nell'industria e cortei in tutto il paese. Il Popolo, prima pagina, «taglio»: Costo del lavoro: stretta fl. nale per la mediazione di Scotti; nell'occhiello: «Ieri lo sciopero dell'industria contro la disdetta della scala mobile». Il quotidiano confindustriale li Sole -24 Ore si limita, in prima pagina, a un piccolo titolo di taglio su due colonne: Maggiore la partecipazione allo sciopero senza comizi. Se, nel complesso, appare abbastanza univoca l'informazione sulla buona riuscita dello sciopero e sull'alta partecipazione unitaria dei lavoratori a cortei e manifestazioni, emergono però da questa rassegna alcune nette divisioni. Innanzi tutto, solo per La Repubblica, La Stampa, Il Manifesto e L'Unità lo sciopero è la notizia principale del giorno. In altri quotidiani lo sciopero è nei titoli di testa, ma è subordinato alla trattativa in corso presso il ministero del Lavoro ( Corriere della Sera, li Tempo, l'Avanti!). Infine, per un terzo gurppo di testate comprendente Il Giorno, li Giornale, li Popolo e Il Sole-24 Ore, la notizia dello sciopero non è abbastanza importante da essere inserita nei titoli di testa, che vengono riservati ad altri eventi. Oltre alle differenze di collocazione gerarchica, emergono anche divergenze nel contenuto dell'informazione. Se il Corrieredella Sera pone l'accento sull'asse~za di disordini, li Giornale mette in rilievo la contestazione di un sindacalista socialista a Padova, mentre Il Tempo sottolinea il «clima di tensione» e «qualche incidente». Sulla silenziosità dello sciopero insistono invece i titoli della Stampa e del Giorno. L'uso degli aggettivi «silenzioso» e «muto» nelle titolazioni di questi due giornali è per lo meno curioso. Nel resoconto della stessa Stampa si legge infatti: «Quasi ovunque, soprattutto gli operai metalmeccanici hanno protestato con scritte e grida contro il divieto di comizio... »; al di là della preventivata assenza di comizi sindacali, le cronache sono unanimi nel testimoniare il carattere tutt'altro che silenzioso delle manifestazioni operaie (cfr., ad esempio, il Corriere della Sera, p. 19, Un lunghissimo corteo ha fermato Milano / Successo dei sindacati: «Duecentomila persone,., ma la consegna del silenzio non è stata rispettata). Se assumiamo le notizie relative al 13 e al 18 gennaio come base utile per l'analisi della stampa quotidiana in rapporto alle recenti lotte dei lavoratori, si ottiene un quadro d'insieme tutt'altro che esaltante, anche sul piano della valutazione strettamente giornalistica. La pesantezza dello scontro politico lascia segni evidenti nel trattamento dell'informazione, aprendo divergenze nell'ordinamento e nel contenuto stesso delle notizie che non sono comprensibili al di fuori di una logica di schieramenti. La nostra impressione è che la stampa operi ancora in un quadro di riferimento ispirato al «riflusso»; di qui la difficoltà di inserire la protesta operaia, se non sottolineando al massimo le lacerazioni all'interno del sindacato, a danno dell'informazione sulla ampiezza e sul carattere unitario della protesta fra i lavoratori. Mentre chiudiamo la rubrica, le trattative in corso al ministero del Lavoro si sono concluse con la firma di un accordo di massima: In questo contesto, può essere interessante porre attenzione a un fatto indicativo. All'indomani dello sciopero del 18, l'occhiello del titolo dell'Unità diceva: «Confindustria, governo e partiti dovranno tener conto di questa grande prova». Questa valutazione era curiosamente condivisa dalla Stampa dello stesso giorno, che scriveva: «La riuscita dello sciopero non potrà non pesare sulla trattativa su costo del lavoro e contratti che riprende oggi». La convergenza fra il quotidiano del Pci e quello della Fiat può forse trovare spiegazione nelle notizie riferite dalla Repubblica del 22 gennaio, sotto il titolo: Da Botteghe Oscure un messaggio per Lama / «Trovate un'intesa, non vi attaccheremo,.. Nel testo si legge: «Anche nella Confindustria, però, secondo molti sintomi, c'è stata una svolta. A compierla è stata la Fiat, che non solo è il più grosso gruppo privato, ma anche quello che più decisamente ha attuato una politica sindacale intransigente negli ultimi due anni. Ieri, Cesare Annibaldi, responsabile delle relazioni sindacali, dichiarava che la Fiat è 'moderatamente trattativista'. Una frase che può significare molto se messa insieme ad altri segnali che sono venuti da Torino e che fanno pensare che l'azienda ormai voglia un accordo: forse la prossima settimana si troverà finalmente un'intesa per il rientro di una parte dei sospesi. Soprattutto, la riuscita dell'ultimo sciopero (del 18 gennaio. ndr], al di là di ogni previsione, alla Fiat avrebbe alle spalle la rinuncia delle gerarchie aziendali ad ogni strategia di dissuasione, per la prima volta negli ultimi due anni». ADRIATICA EDITRICE BARI «Segni di segni» Quaderni di filosofia del linguaggio e antropologia culturale dell'Università di Bari. Collana diretta da Augusto Ponzio. Patrizia Calefato, Tempo e segno Lire 8.000 Augusto Ponzio, Spostamenti Percorsi e discorsi sul segno Lire6.800 Giuseppe Mininni, Psicosemiotica Lire 12.000 Maria Solinini, La materia culturale Strutture miti riti scambi maschere Lire 10.500 Polifonie. Soggetto e scrittura, desiderio e devianza, moda e fiaba. A cura di Augusto Ponzio. Lire 12.000 ADRIATICA EDITRICE BARI BULZDNI EDITORE LE EDIZIONI UNIVERSITARIE D'ITALIA Via del Llburnl 14 Telefono (06) 4955207 00185 Roma
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