Alfabeta - anno V - n. 44 - gennaio 1983

quella che avverrà alla Camera lunedì ed alla quale ho disposto che rispondano alle interpellanze con singole relazioni rispettivamente i ministri della Giustizia, degli Interni, della Difesa e degli Esteri. «Proprio a seguito di questa discussione l'esame di tutto il problema avverrà in seno al governo. «Rassfcuro il parlamento e da questa aula il popolo italiano che il Presidente del consiglio ed il governo nel suo insieme faranno tutto il proprio dovere e pretenderanno che ognuno faccia altrettanto per interrompere la serie dei rischi in atto, per prevenirne altri, sia che nascano all'interno sia che provengano dall'esterno». Vediamo dunque come i quotidiani del 17 dicembre hanno restituito questa dichiarazione di Fanfani. Bisogna ricordare che il giorno prima del discorso di Fanfani si era riunito il Comitato parlamentare per la sicurezza, cui hanno partecipato anche i capi dei servizi di sicurezza. La riunione non ha dato luogo a un comunicato ufficiale; tuttavia alcuni giornali hanno raccolto dichiarazioni, più o meno «ufficiose», fra i componenti del comitato. Queste informazioni sono confluite in diverso modo con le dichiarazioni di Fanfani. Il Corriere della Sera porta un titolo di testa a otto colonne: Roma denwxia il «oomplotto di Sofia,. I D governo si appresterebbe a congelare i rapporti diplomatici con la Bulgaria. L'occhiello è «Attentato al Papa: sono diventate ufficiali le accuse ai servizi segreti dell'Est». Nel sommario: «Il Presidente del consiglio affronta il tema del 'più grande fatto di destabilizzazione nella storia mondiale degli ultimi sessanta anni' - Incontro con Pertini - Pennacchini sottolinea gli intrecci internazionali dall'agguato in San Pietro al sequestro Dozier - Tra i componenti del Comitato di sicurezza si è rafforzato il convincimento che il complotto per assassinare Giovanni Paolo II è stato ideato, organizzato e attuato per conto dei bulgari». Nel testo dell'articolo. il «convincimento» dei componenti d..-1 <·,,_ mitato parlamentare per la sicurezza è mantenuto nell'anonimato; compare però un'intervista all'onorevole Pennacchioi, presidente del comitato. Alla domanda: «Avete dunque le prove che l'attentato al papa sia stato ideato ed eseguito per conto dei servizi segreti della Bulgaria?» la risposta di Pennacchioi è cosi riportata: «Per ovvie ragioni non mi è possibile entrare nel merito di ciò che è stato detto nella riunione del comitato. Posso dire però che è stata auspicata una più intensa collaborazione tra i servizi dei Paesi occidentali. Ci troviamo infatti di fronte a una situazione di estrema gravità che comprende fatti successi e che continuano a succedere nel nostro Paese per effetto di pressioni e di infiltrazioni di elementi spionistici e destabilizzanti appartenenti ad altre nazioni». La Repubblica porta sotto l'occhiello «La replica del Presidente del consiglio» un titolo di testa su due colonne: «Contro Sofia non ipotesi ma dei faW.. Sotto, un altro titolo: E i politici accusano i servizi segref i/«Siete inefficienti». L'occhiello è «La dura polemica tra Pennacchioi e Lugaresi esplosa mercoledì notte durante la riunione del Cis» (Lugaresi è il capo del servizio di informazione militare, il Sismi). Nel testo dell'articolo si legge: «Le ultime indagini, e particolari riscontri effettuati dai servizi di sicurezza, hanno convinto i nostri investigatori che l'attentato al papa sia opera di agenti bulgari». È interessante osservare la diversità dell'atteggiamento di un quotidiano come Il Giornale. In prima pagina, il titolo di testa a tre colonne si limita a riferire: Fiducia al governo anche a Montecitorio. Nel sommario, «Fanfani: il caso bulgaro è grave ma non possiamo essere impulsivi». In seconda pagina, c'è il titolo Concordi i !nostri servizi segreti: gli 007 di Sofia manovrarono Agca. Anche qui, la fonte è anonima e viene riportata «la convinzione dell'ispirazione bulgara, e per procura sovietica, dell'azione terroristica». Ma l'inizio dell'articolo, richiamato r.nche nel sommario, ha un acce~to diverso: «Non esploderà il 'cai,obulgaro' né sul piano politico né su quello giudiziario, perché, ai di là di sospetti e di indizi, manca la prova che i servizi segreti di Sofia abbiano organizzato l'attent,ato al papa e, a maggior ragione, che dietro la congiura bulgara ci sia stato il Cremlino con il Kgb». Cauto anche l'approccio della Stampa. Il titolo di apertura su quattro colonne è Fanfani: l'ambasciatore per ora non torna a Sorra. Nel sommario è riportato fra virgolette: «Ho presente la grave situazione, ma non bisogna cedere ad impulsività». In seconda pagina, c'è un'intervista a Pennacchini, sotto il titolo «Molti intoppi sulla strada dei nostri servizi segreti». L'intervista è centrata prevalentemente sui problemi di «funzionalità» dei servizi segreti italiani e sulle polemiche politiche connesse. Alla domanda specifica: «La riunione del Comitato con il vertice dei servizi segreti, mercoledì, ha confermato la pista bulgara?» Pennacchioi risponde: «I dati obiettivi sono ormai a conoscenza di tutti. Le tre inchieste giudiziarie sul traffico di droga e di armi, sul caso Scricciolo e sull'attentato al papa, convergono tutte su questa pista. Il Comitato, sulla base di questi dati, ha tratto le sue logiche deduzioni». In proposito, può essere interessante osservare che, nella stessa pagina, La Stampa riferisce che la procura di Roma «ha aperto un'inchiesta sulla fuga· di notizie che ha caratterizzato l'inchiesta sull'attentato al papa e sulle presunte complicità di cittadini bulgari». Degno di nota è il contrasto di atteggiamento fra due quotidiani da molti considerati «vicini» alla Democrazia cristiana, Il Giorno e Il Tempo. Il primo titola a tutta pagina Fino in fondo sulla pista bulgara, sotto l'occhiello «L'annuncio di Fanfani alla Camera prima del voto di fiducia». Nel sommario si legge: «Senza precipitazioni ma con senso di responsabilità occorre riesaminare il delitto Moro, il terrorismo e la P2 alla lu. ...,.o ecad .o .2 CO ce delle ultime rivelazioni - L'ambasciatore italiano richiamato dalla Bulgaria resta in Italia - Craxi propone di congelare le relazioni diplomatiche - 1 nostri servizi segreti sarebbero convinti dei rapporti fra agenti bulgari e Kgb sovietico». Sulla quinta pagina campeggia il titolo «Non ho prove, ma è stato il Kgb». La frase è riferita, nell'occhiello, a un «polemico intervento del generale Lugaresi, capo del Sismi», nel corso della riunione del Comitato parlamentare per i servizi di sicurezza. Il Tempo riserva il titolo di testa, a tre colonne, al discorso di Fanfani ma senza riferimenti al caso Bulgaria (Fanfani: il Governo nasce per affrontare i problemi più urgenti). C'è però un articolo di «taglio» dal titolo L'Italia si avvia a «congelare» i rapporti diplomatici con Sofia. Nel sommario, «Questa prima soluzione indicata da Fanfani nel discorso alla camera e a Craxi». In fondo all'articolo (continuazione in sedicesima pagina) un breve passaggio è dedicato alla «polemica che chiama in causa i metodi di lavoro dei nostri servizi segreti»; non viene però raccolta alcuna indiscrezione o dichiarazione specifica sulla «pista bulgara». Questa sommaria radiografia del comportamento della stampa italiana attraverso l'esame dell'impostazione data all'informazione in un giorno, sia pure significativo, non è certo sufficiente a inquadrare un tema così aggrovigliato e in continua evoluzione. Per avere qualche ulteriore elemeotd di valutazione provvisoria, può essere utile guardare fuori dell'orizzonte italiano. La Repubblica dell'll dicembre, in un articolo che appare basato su fonti del nostro ministero degli Esteri (Richiamato a Sofia l'ambasciatore bulgaro), scriveva: «Un altro elemento curioso, un elemento strano, qualcosa che mai in circostanze analoghe s'è verificato prima, è rappresentato dalla scarsa eco che questa vicenda, così adatta ad alimentare un giallo su scala mondiale, ha avuto sulla stampa internazionale. Ciò, si nota ancora negli ambienti della Farnesina, può essere dovuto a scarsa fiducia nell'operato della magistratura italiana, ma più probabilmente al fatto che se l'ipotesi fosse vera le conseguenze sarebbero gravissime». Una rapida panoramica delle maggiori testate internazionali sembra confermare l'osservazione «ufficiosa» della Farnesina. Non ci sono copertine su settimanali come Time o Newsweek, pochi gli articoli di prima pagina, il tono è per lo più «distaccato» e cauto. La diagnosi secondo cui le accuse alla Bulgaria - se accertate di fronte all'opinione pubblica mondiale - avrebbero conseguenze politiche molto pesanti sulle relazioni internazionali, appare senz'altro fondata. Nell'unico articolo finora pubblicato sull'argomento, il settimanale inglese The Economist (editoriale dell' 11 dicembre dal titolo The Aodropov suspicion) scrive: «È quasi inconcepibile che il nuovo leader sovietico Andropov avesse autorizzato il tentato omicidio del papa», ma sottolinea almost (quasi). Il settimanale osserva che «nessuna prova è stata ancora resa pubblica» sulla pista bulgara, ma che la cateQa del sospetto conduce ad Andropov. «li fantasma di un ragionevole sospetto, e non di più, è ora visibile. Se il fantasma prendesse corpo, il suo dito si punterebbe sul Kgb. Il cui capo, al tempo in cui il papa fu ferito, è ora il leader dell'Unione sovietica». Questa analisi può, forse, riassumere le ragioni che dettano prudenza alla stampa internazionale: la posta in gioco è enorme, a fronte di notizie ancora incerte. Vi è anche probabilmente il timore che - in una vicenda tanto aggrovigliata - vi sia spazio per trappole politiche, anche se la pista bulgara dovesse trovare verifica, in tutto o in parte. Nell'unico commento che ha finora dedicato all'argomento (anche se ha seguito la vicenda con una serie di puntuali corrispondenze da Roma) Le Monde così concludeva il 3 dicembre l'articolo di fondo intitolato La «filière bulgare»: «Spetta alla giustizia stabilire il grado di verità esistente in questa congettura, ma a questo stadio si possono porre alcune questioni più politiche. Per quali ragioni la 'filiera bulgara', altrimenti detta sovietica, riprende nuovo vigore oggi, dopo diciotto mesi di indagini? L'avvento di Andropov, capo del Kgb al momento dei fatti, alla testa del partito sovietico deve essere considerato come del tutto estraneo all'affare? Se c'è una 'campagna', come afferma Sofia, i suoi promotori sono tutti là dove ci si attende, nelle 'officine' della propaganda occidentale? Nel momento in cui una palese lotta per il potere impedisce la designazione del capo dello Stato a Mosca, queste domande non sono forse innocenti». È curioso che il New York Times - in una corrispondenza da Gerusalemme che cita come fonte i servizi segreti israeliani e tedeschi - getti gravi dubbi sulla pista imboccata dall'indagine italiana, riprendendo l'ipotesi suggerita da Le Monde secondo cui la «disinformazione» in proposito sarebbe messa in circolazione dai «rivali interni» e dai «nemici esterni» del nuovo leader sovietico (vedi La Repubblica del 19 dicembre, I servizi israeliani e tedeschi scettici sulla pista di Sofia). Qualche giorno prima, l'altro grande quotidiano americano, il Washington Post, in un editoriale intitolato «Eroismo stile italiano», aveva elogiato gli inquirenti italiani, definendo il loro operato «inconsueto, difficile e coraggioso». A questo punto, anche l'orizzonte dei media internazionali si fa nebuloso e contraddittorio. L'«intrigo bulgaro» sembra ormai avviato a divenire da caso italiano (o italo-bulgaro) un caso mondiale, sospeso a un interrogativo «giallo» ammaliante, se non fosse gravido di conseguenze incalcolabili. Yuri Andropov è il mandante del tentato assassinio di un papa o la vittima di un diabolico intrigo internazionale, con possibili alleati fra le mura del Kremlino? BEAT ANI EDITORE ANONIMO o ~---;, t -~ - - ..... - ,,-, Y.,j f_ \ I' L'INTUIZIONE 1'('1 ~ ~ ,- /'"'I /""', /'""'I ~ :;:-- \e~ 'I,() ,,--., - r'j .r Ci:1 ·~ ~ ?"', ~ l'~ t::.i 'v. l"~ ~ t" " e,~ .f', ~ '9-, ' ;;r, 0 " .. .I \Ì1 r ... [~ iQi V, i~ ~ & BERTANI ... Ma in tutta questastoria., ~ non sto prmdmdo un abbaglio,c't un filo colidullore;c'è,oltread un'ovuia continuità politica, una continuità stilistica,chesi riconosufacilmentein tuttt quesu azionibrigatist.t.. Insomma, k azioni variano.sia comeobiettivi,siacomenutodi latrici;ma ; ilfine strategicocheè sempreugualee cheWne rincorso ~mpre con lo strssostile... e si tratta di uno stile che ha qualcosadi diversodal solitosii/epolitico.. sembralo stiledi un individuo chenon è ,m wro e propriopolitico,comelo s'intended, solito. e•; qualcosadi managerial.e.. ... Un uomo che fa politicanottee giorno,ma chela fa conlo stiledell'industrialec, on lo stiledel manager... ... Pocheballe, ; il solitostile,da diecianni a questa parte... non c'èdubbio... E, selo stile; l'uomo, di cheuomo si tratta?Non dovrebbeesseredifficile scovarloripassandola galleriabrigatistadi q11es'ut ltimo decennio... - Certo, un nome d sarebbef,ino ad un certo punto... ANONIMO r.::::i ,-,. R - .... 1- ~ r'..,j '\ r - ' L'INTUIZIONE )'('1 e, ~ r--, ~ /""I n ~ ~ .- 'I,() r---. --~ .r riCi S1 - ?"', ~ i·~ Q 'v. I°'◄ ~ t' " L', ~ ~ .f'. ~ ' ~ ' L\ ~ L."°J \;1 r !r· [~ ~ \--, I~ ~ 6 BERTANI BEAT ANI EDITORE periodici dossier di le monde diplomatique trimestraledi informazlOflemternazlOOale Africa: lo sviluppo difficile (13) il socialismo reale (12) le armi della guerra (li) cronached'autore (10) il fattorenazione (9) ricchezza e fame (8) Americalatina (7) frontieredell'Islam (6) la rivoluzioneinformatica (5) problemideglianniottanta (4) Asia1979. Il comunismoimpazzito (3) lademocraziaibernata (2) l'ingranaggioEuropa (I) l'informazioneaccentrata (O) abbonamento 1983 05. 16. 17. 18) L. 13.500 memoria rìVTSta di SlOf'iadelledonne sacro e profaoo (5) religiosità delle donne e istituzioni ecclesiastiche politiche (4) militanza delle donne e uso politico della condizione femminile i corpi possibili (3) piccolee grandidiversiU (2) ragionee sentimenti (I) abbonamento 1983 (7, 8. 9) L. 16.000 movimentooperaio e socialista rMStaQuaclnmestr3'e d1 storia e bibliografia abbonamento1983 L. 20.0CO prospettivasindacale abbonamento 1983 L. 12.000 rivistadi estetica abbonamento1983 l. 25.0CO studi francesi cultura e CMltàletterariadella Francia r1vrslafondatada FrancoSimone abbonamento1983 L. 48.0CO ~ Rosenbe&rg.Sellier Editori In Torino

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