6. I rumori l>el linguaggio. (Le consonanti) Le ricerche delle influem.e che la musica ha. sul linguaggio -sull'intonazione della. voce parlata, sui !ffiOni che compongono le vocali, il va.riare di que,,ti suoni secondo il tono e il modo (interessa.ntissime in ·proposito le esperienze del prof. Aristide Fiorentino) hanno a.voto in questi ultimi tempi un grande sviluppo per merito sopratutto di .scienziati italiani. Cosi, al primo congresso internazionale di fonetica sperimentn.Je, è sta.io provato anche che non solo la musica ma pure il rumore esercita una influenza. sulla voce. Il prof. Baglioni dell'Università di Sassari ha. promto che colui che parla. intona la-propria. voce ai suoni o a.i nimori dominanti nell'ambiente. Da ciò, quindi, l'influen1..a.che esercitano i rumori naturali come Je casca.te d'acqua, le onde del mare, il vento, ecc., sul timbro e l'intonazione della voce di ehi è esposto a questa intluenza. Coloro che vivono fra. i campi, o sui monti, o a.Imare, hanno una. voce molto pit\ sito. di quella dei cittadini, perehè nel parlare devono spcsso superare il rumore del vento o quello delle m1dc..AltrcttJmto .avviene, per rngioni n.nnloghe,1 o.gli ope1•a.idi <·A.•rti«m~hu,,trit•, ohhligali ;a. ~-,Hn! tutta la giornata in mezzo ;ù rumore delle macchine in moto. E la fonetien •rcrimenta.le ha constatato che molte delle particolarità del linguaggio di intiere classi sociali, o di intiere popolazioni, sono determinate dall'azione che codesto sforzo fonatorio diuturno svolge sui mecc.a.nismi dell'articolazione delle lettere e delle parole. 54 eotrA maiuBCOlocostituisce il clericalismo deUo spirito creativo. Incita..-o perciò i futuristi a diatruggere e a beff'eggia.rele ghirlande, le palme e le aureole. le comici prezioee, le Ilote e l paludamenti. tutto il vestiario storico e. il &rie-4-broc romantico che formano gran parte di tutta la pouia fino • nol Propugnavo invece un tiriamo rapidissimo, brutale e immedisto, un li riamo che a tutti i nostri predeuuori deve apparire come antipoetico, un lirismo telegrafico, ehe non· abbia auolutamente alcun sapore di libro, e, il più posaiblle, aa.pore di l'ila.· Da ciò, l' introdu:zi.onecoraggiosa di accordi onomatopeici per rendere tutti i suoni e I rumori anche i più cacofonici della ..-ita modernL • L'ono~atopea.. che ..ene a ..-ivifleue Il Hrismo con elementi crudi e· brutali di real~ ru ll8&ta in poeeia (da Ariatofa.ne a Paecoli) piO o meno· timidamente. Noi futuriaU iniziamo l'uso audace e continuo dell' onomatopea.. Queata. non d~"e es&el"e sistematico. Per esempio, il mio Adrianopoli - A#fldio - OrdcutrG e la mia Bollaglio Puo + Odore esigevano molti accordi onomatopeici. e Il nostro amore creec.ente per la materia, la t"Oloutà..di penetrarla e di conoecere le eue vibrWOnJ, la simpatia fisk:a che ci lega ai motori, ci. 1pingooo all°ul!IO dell'onomatopea. • 11 rumore. euendo il riaullato dello atrofi.namento o dell'urto di> eolidf. Uqu.Idio gu io velodtl. l"onomatopea, che riproduce il rumore, ~ n~ente uno degli elementi più dioamlci della poe&ia. Come tale· l'onomatopea può I08tituire il verbo aU'in1loito. specialmente ee •lene opposta. ad una o pita altre onomatopee. (Ee.: l'onomatopta tatolato-delle mitragllatrid, oppoet& an·.,.,.,.,.,..CIGCIAd.ei Turchi, nel finale del capitolo • pen,,-n ••· del mio ZANG TUJIB TUllB). • La bre•ità delle onomatopee pennette in questo caso di dare degli agilluimi intrecci di ritmi di.e.rei. QueaU perderebbero parte della loro ..-elodtà 1e loaMro eepreal pira u~ttamente, cou maggior svJluppo, ci~ aema Il tnmite delle onomatopee. Vi sono dinni tipi di onomatopee: 111-J Onomatopea diret~ Imitati•• e1ementare rea.JisUca. che serve ad uricchire di realtà brutale il tiriamo, e gl' impedisce. dJ diventare troppo ~to o troppo o~. (Ea.: pk pao p•. fuciltria). Nel mio • co>rru.► aumo DI !'-ullli._•, !n. ZANG TtJllB. TUKB, l'onomatopea --.tridente ffliiiiif di. il hchlo di nn rimorchlatore sulla Jfoea ed è seguita dall' onomatope&. ioteca ino 52 Ma. oltre a queste specie d'influenza di natura diremo co,;ì occasionale, le condizioni acustiche dell'ambiente banno snllequalit.\ della. voce influenze ben più sottili. Colui che parlu, intona la. propria. voce ai suoni o ai rumori dominanti nell'ambieute· anche se non è necessa-rio ch'cis....-l-ia superi per rinS<'irc n farsi sentire. Si tratta di una, tendenza. involontaria e incosciente cl1ehn il cn.-attere d'un fenomeno fisiologico di natura. genera-le. ('). L'infl.ucnZ3..dt.mqneche cse1-cit~1il rumore snlln voce, e quindi sul linguaggio, è incontcstnùile. Ma, è del rumore com-e elemento s.tcs::;o <lei lini:_:uaggio,che io voglio parla.re, elem"ento che fino ad ora, non è sta,to con~i<lerato con quell'importanm che ha. Le -vocali rappresentano, nel linguaggio, il suono, mcnJre. le consonanti rappresentano ittd-ubbiamcntc il -nttnorc. Cosi il rumore - che tanta. ostilit:.\ ha. incontrato - qun.ntlo abbiamo voluto che entrasse nel dominio della musica. - rnppresenta. una. parte importantissima del linguaggio e fa pa.rtequindi anche del canto. Il linguaggio ha delle rircl,ezz<' cli timbl'i !--('ono!-l<'intt! nlJc orc·hestre, e ciò potrc-hbc p.rov:u·~rh<' la nat.111·:, i-;t.«•s.._q:u,,ando ha. voluto aumentare ed a.nicchire i 1imhri (li (!lici m,1~11ific:o• strumento che è 1a voce umana., è ricorsa ai timbri dei rnmori. F,• importantissimo a questo proposito notare che non esiste nella. natura. o nella. vita un rumore, (per quanto !\itra.noe· biz7.... 'll"t-O di timbro) de] quale ]e conson:rnti non po~s.,,no ùnre· nna. imitazione sufficientemente esatta, t:tlorn, :inzi c:-..nttis.sim:1. rk~ sola. diffieolt.'Idi questa. imitazione consiste noli,, brcviU\ della consonante stessa., e nel fatto che bisoguereùl>e quindi poter ripetere tante volte - rapidissimamente - 1G volte al minuto secondo - la consonante stessa., per arrivnre ad aver~ quel dato timbro per un eer·to tempo. (t) Vedi il resoconto del 1° Congresso internazionale di fonetica sperimentale. nel Corritr• della &ra 6 Maggio 1914. 55 .velata lfìiii" /fiilili, eco dell'altra riva. Le due onomatopee mi banno evita.lo di descrivere la larghezza del fiume, che !iene cosl definita. dal contrasto delJe due conaonanti • ed f. b) Onomatopea. indiretta complessa e analogica. F.e.: nel mio poema •DUNE• l'onomatopea dxm-dxm-d1im-dxm ~prime iJ rumore rotativo del sole africano e il peso arancione del cielo, creando un rapporto tra sensazioni di peso, calore, colòre, odore e rumore. Altro e&empio: l'onomatopea :,-rldlotslo .tridionla . .trldiotùalf'• che si ri~te nei' primo canto del mjo poem• epico ~A CONQUffl DES ETOILES forma un'analogia fra lo stridore di grande apa.de e l'agitarsi rabbioso delle onde, prima di una grande battaglia di acque in tempesta. • e) Onomato~ astratta., espressione rumorosa. e incosciente dei moti più complessi e misteriosi della noetra .sensibilità. (Es.: nel mio poema • DUN! •. l'onomatopea astratta ran ran ron non corriap0nde a nessun rumore della natura o del meccanismo, ma esprime u~o alato d'animo). d) Accordo onomatopeico peichico, cioè fusione di I o 3 onomatopee utratte. • Darò qui alcuni esempi di accordi onomatopeici, tolti dal mio poema Zang tMMb h,Mb. nei quali. predomina il rumorismo reso mediante le conaonanli: w &.,,.pio/ [CONTRACCOLPO VISCBRALE DELLE ONOMATOP_EE LIRICHE DEL TRENO) tlatlac Il Il tallii •trrrrrrrtrrrrr tatatat6o-tatatat&o (RUOTE} cuhrrrrr cahrrrrr tuhrrm- [LOCOllOTIV A) fufafufufufa fafafafafafa - tzatzatzatza Alcune consonanti però si possono tenere sufficientemente n Jnugo, e non hanno bisogno d'altro per essere dei rumori perfetti intona.bilissimi. Naturalmente è sottinteso che la. consonm1te non va appoggiato. a. nessuna vocale, perehè altrimenti il p.-olungament,, viene fatto su-Ua vocale e non pitl sulla consouautc. La cousonaute cioè va pronunciata, e non chia.mata col suo nome. Souo pro1111ucinùilil>cnissimo le seguenti consonanti: R, B, ],', ½, I', ii <J; molto 11u•110 le Il, IJ, (}, M, N, l', Q, 'J.', L'<·c. (!nt'lle che meglio si 1u-c~t:.Lnond essere pronunciate bi 1,osso110pure intona,re con facilità, e si possono an<'he fare con -esse ùei passaggi enarmonici. Provate a imita.re un qua,lsiasi rumore, e vedrete che, con nna commuaute sola O coll'unione di più consonànti, si riesce a rip1·00111Tceon intcnsit:.\ minore, ma. con perfetta. rassomigliauza. ù i tilubro, tutti i rumo1·i Che si vuole. L'c11onne importnnza di questo fatto non ba bisogno di cs- ~cre maggiormente dimostl'a.ta. .\la fll1·onoMio i poeti futuristi con le parole in Jibcrt~ì a ~•11liri• t.ntto il valore del rmnorif,.mo nella poesia. Furono essi, .che, ~l'1·rc11ùosidelle onoma.topce rumoristiche, rivelarono tutta. l'enorme i111portan1,aùi questo elemento del linguaggio, clte prima, rimaneva, sempre e completamente schiavo de'lle vocali. - Per secoli, i poeti non seppero usare abbastanza. di questa effl- •r:icissima fonte <li cspr~ione, che è nel linguaggio. Nelle parole in 'liberi.\ futuriste, la consonante che rappreS<•11t..t il rnmo1·c è fi11n.lmcnteadoperata per sè stessa e serve, come 1111a. mu::;ica, a moltiplicaJ"e gli elementi dell'esprcr:,.-siouce ù«·Ll'cmozionr. Qui, Ja,scio la. paro1n a. Ma.rinetti, ideatore delle parole in ·libertà. • Quando io dfBSiche • bisogna sputare ogni giorno sull'A.Uon <Wl'Arte » ·incitai i futuristi a liberare il lirismo da.li' atmoarera solenne piena di ,compunzione e d'incensi che si usa chlam1tre l'Arte colt'A maiuscolo. L'arte 56 /2 • Esempio J nr.11u; doppio rrussssare d'un riservista + biplano (in alto) HHRAAAAAaaaa hrrrrrrrr (in basso) /3' Esempio/ 9S Km. all'ora TRRRIUUUl 100 lm. all'ora sedenlarieli, vclnci8Nirna dello chaulTcur sumitidraiato nel volante Saturno nell'anello girare fare del piede al lontaniissssaimo piedino azzurro delle più folli velocità glou &lou glou d'aria in bottJglie-oreccbie vento ventriloquo i abbandono musicale dello chauffeur sl'misdraiato sotto volante tenere il pedale all'organo russante dei chilometri respirati in un soffio risoffiati lontano \ respingere con piede destro 11cc1•leralorn lonta1111111.e + l(XX) prorondita + a.xxxx> resistenze della terra ', TRRRRRRR I alle slrofffll.nanti. velocità offrirsi offrirsi pan-pantraaak tatatraak / 4• Ese,npio/ rrrrrrr pfapfa pfapfapfapfapfapfa ondeggiare di 45 ciminiere-nerezza.~ braccia ognuno col braccide bianco segnato con una lettera nera N V M 8 C raoali rossi verdi intestini di bragia clan-ciac ciac-ciac-ciac gott-gott glugluglu tra i pali odor di catrame olio-caldo sterco frumento salsedine stiva 1lU-i-ff vaad'o voaado lw-voaoi vooaado flac pataffac .....
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