Supplemento a Alfabeta n. 43 - dicembre 1982

35 .grotta di FiDgal, nella. quale fu riscontrato un tono fondamentale con la sua quinta, la. decima. e l& settim& minore dell& se- -conda ottaRa. E' noto che molte cMCate danno un rumore profondo in cui 8000 n~tta.mente sen.sibili le note di un ar.conlo perfetto. In aleum, è stato ri1M·outrat.ol'accoruo: fn-do-mi-sol. B quali piccoli e diversi rumori, non ricama il gorgogliare -d'una. 80rgente o di un ruscello! Voi vi accorgete, nn&liunndoli, che ll vicino a. quel grosso ciottolo, l'acqua. fa. on rumore più ba680, che è in quel punto come l& nota. fondamentale di un accordo di coi altri ciottoli, pii) piccoli e poco pià lontani, dànno molte volte I& term, I& qninta e l'otta.va, E gli spruzzi dell'acqua ricadente formano un.1,specie di riCllillo musicale, con note pii\ acute e con anda.- menti ritmici curiosissimi. Se poi studiate il ruscelro in un. altro punto, vi u.corgeretc ehe i toni sono diversi, i ritmi cambia-ti. J; in nn I.H>sco•,111:1.mteagnifica orchestra. fi1nno le foglie, r.iaoo mosse-dn una leggera brezza. o agitate da. un forte vento! Qui si nrrim, nel rumore, o. delicatezze squisite dei va-ri timbM a nuance, piccolissime, ena.-rmoniche nei diversi passag- _gi «!i tono, ai ritmi piò cnri(J@j, piit bizzarri! Si arrivn n perr.e11ire fa diversitA del modo di agito.rsi di un nlhero Ila- •11wllo<li 1111 nitro, che ha 1e f04Jlie pià piccole o pi1' gmndi, pià gr°""" o pià sottili. Il pioppo fa. il suo eterno ·moto perpctr,o; il snliee piangente ha. fremiti lnnghi e delicati -come le sue foglie; il cipresso vibro.e canta tutto con un accordo; la quercia. e il pla.tnno hanno agitazioni brusche e viotente, segnlte da. calme impromse ... 1tla. non l!-Oloi diversi alberi dànno dei timbri diversf; questi timbri sono altresl differenti secondo le stagioni. Cosi, abbiamo mormorii tenui, delicatissimi in primavera; frn&eii pià forti, pii\ aggrovigli&ti, pii\ compleGsi in estate; e infine rumori secchi, crepitanti, metallici in autunno. E qui si può dimostra.re com.ei ta.nto poeti=ti silenzi con .cui la cnmpagna ristora i nervi troppo scossi dalla vita citta.- è come un b&asocontinuo t.ènnto, che fa da. pedale a. tutti gli' altri rumori. Non è fa.ci!e rileva.,:e le caratteri•tiche tonali di questo rumore; però a.Jcune volte mi è riuscito di individu~lo come unaecordo perfetto a.bbn.sta.nznc. hiaro, alcune nitre mvece come una. quinta solamente. Questo rumore ba.sso continuo esiste scm- .pre in una, atrada movimentatisBima, ed è probabilmente dato dalle vibrazioni a.mpie e riaona.nti del selciato. Quesw .-umore, da non confondersi coi rumori particolari dei diversi veicoli. (dregam.ento e bahi sulle rotaie dei tra.m, delle ruote di ca.r• rozze e d'antomobili, trotto dei ca.vaJ.li,ecc.) è invece dato dal. tremito e dalle vibrazioni che i va.ti veicoli producono .nel sei-· ci&to. Elopra questo rumore continuo che muta, come tono, ua str&da a stra.da (e che rappresenta in modo non dubbio Il tonodi ogni strad&) sono poi a.nalizzabili i v&ri rumori che sono come le modulasioni armoniche e ritmiche soprn quel basso tenu-· to e contimio. L& strsda è un& miniera infinita di rumori :_g_liandamenti; ritmici dei vari trotti O passi dei cava-ili, rispctt1vamenie aue· -ie enarmoniche-dei tram e &quelle degli o.utomobili, le ripre- ., violente dei motori di questi nltimi, quando nitri motori hanno invece gu. raggiunto un tono a.cuto di velocit.\; i tr&ba.llo.menti ritmici di un& vettnra o di un e&rro dalle ruote cerchia.te di, ferro, contrapposti agli scivolamenti quasi liquidi dei pneumatici delle a.utomobili. .. E en tutti quMti rumori il brll8lo continuo, •tranissimo e· meraviglioso della. folla., del quale si possono determina.re solopoche voci che a.rri.ano chiare e distinte fm tutte le altre anonime e confuse. La via. d'&ltronde rive!& a.oche a.Itri rumori interessa-nti,. a, invece di studiarla. stando sul in&rciapiede, trn. la. folla., la.. studiamo da. un& finestra di secondo o terzo piano. L& prima. sorpresa, in questo caà>, 1'abbio.mo pel fatto che, fra tutti i rumori, ci arriva chiaro e distinto il fremito dei flliè 41 .appazentemente meno inte-.nti, possiamofa.re delle OSBerva.- zioni che r,en-ono a capire meglio a.Itri rumori piu ·vasti e pià .signiflc&tiri. C06i ai trova. che esistono delle v&rietà di timbro in uno .ai-rumore. In alcuni rumori a colpi ritmici come il tic-tac di on orologio o n trotto dtun ca.vallo an una. strada. regolarmente .selcin.- .ta., noi a.vvertiamò molte volte una. dill'erenza fra colpo e colpo. Pero-, se vogliamo ricerca.re il grado di questa differenza. di tono, molte volte trovi:1mo che..,...~ minima., cosiechè la. differenza. di nn semitono, provtl.U\ subito dopo al pia.no, ci apparirà enorme a.I. confronto. Si tratta dunque di ona differenza. d'una. piccola, frnzfone di tono. •Tnlon,, però, sopratutto pnm,ndo con un orologio, non si rieece ad a.vvertire tra il l' e il 'l:' colpo neHt'"a d.if!erenza d.i tono. Pure, noi sentiamo che i due colpi non sono ugnali. Non •i tratta di differenm di ritmo (l'esperienza. va. fatta con orologi .che &bbiruto la battuta regolariesima). Non si riesce a sentire una. dill'erenza. nel tono, m&permane la. senS&Zioneche i colpi non Rinno uguali. Se MCOltiamo attctamentc, ci nccorginmo che la «Jiffcrcn1.:•è 1templiec.!me11tcnel timbro. Orn. )a diversità di timbro non essendo a.ltro che una diversità nei suollj armonici, è chiaro che le due battute, pnre &vendo una noto. fondamentale identica. variano nelln composizione dei rispettivi suoni a,rmonici. Questo fenomeno non è co6l. piccolo come può apparire a prima vi.st.·1.; poichè si ritrova. in una. quantitù di a.ltri rumori. Cosi l'ho riscontra.to nelle. pulsazioni dei diversi stantuffi di una. macchina. a. vapore, nei fischi che il v&pore emette uscendo dagli stantuffi, come pure negli scoppi dei diversi cilindri di un motore d'automobile o d'&eropl&no, in coi molte volte ogni .cilindro è caratterizzato da- un timbro proprio. Ciò prova quanta. varietà df delica.te sfumature di timbro si poss& avere anche su uno stesso torio e con lo stesso rumore. 1 1oteca Gino Bianco 36 dina. eia.no fatti di una. infiuità tli rumori, e come questi rumori abbiano i loro timbri, i loro ritmi e uno. scala enarmonicadelk&tissimn. nei suoi toni. Non è ancora. detto e non è provnto che questi l'umori non, siano una parte importantissima. (anzi in molti ca.si la più importanti•) delle emozioni che accompagnano h, bellezz:, di cel'ti pn-- norami, il sorriso di certi paesaggi! Ma. Io.scia.modo. po.rte la natura. e la. campagna, (che senza.. questi romori·sa.rebbe una tomba.) ed entriamo in una l'Umorosa città moderna. Qui la vita. ho. creato con le macchine In pii) ·immensa,, la.· pio\ svariata fonte di rumore. Mi si osserverà che i rumori tlcUa.C..'llllpagnas. ono pochi, so-- no piccoli e possono essere anche piacevoli, mentre quelli di una. cittd. ... n·over sentire dn mattina a sera rumori, sempre rumori!... E' vero, è verissimo: l'orecchio ha. bisogno di riposi; le :;;.11e· facolt..'\ fisiologiche non sono illimitate; hn. bisogno <Jiriposi e di silCilzi! Verissimo, sl, ·ma questo non avviene solo per i rumori, nè· prova che i rumori non sin.no musico.li e non possano divenire musica! Infa,tti, chi vorrebbe avere in ca.~'\.una orchrstrn-, ras.~ pure meravigli~", che coutinnfl"8C per g-ior11i,pc1· ~t·ttirnauc, pc1·mesi n. suonnrc continua.mente delle i:;infouie di Uccthovc11! ' L'obiezione varrebbe,. cosl, ancl.te per Ja-musica e pcl' l'ol'- cltestrn comune ... Occupiamoci dunque dei rumori dello, cittù e annli1.1.iamoli. Vorrei nvere ancora. la meravigliosn e frt•~rn.e dclic·.atissimascnsibilità d'un fanciul1o, che d'ogni rumore è cnpnre ili <ln,re l'essenza. e il cn1•a.tte1·epit\ tipico. Non c'è bnml>ino, infatti,- che non ,;nppia dal'e, imitandola perfettamene, l'essenzn. rumoristicn, d'una )ocomotiva col pulsa,1·e cnrattcri:-;tico dei snoi stantuffi ... Ed io conosco un delizioso l>nmbino che sa imitai,~ il rumore del tram elettrico, da.l riprendere di una. Còl'sa.nl suo fermo-rsi.. j9 aetti dei tram eccitati e SC088di &i trolley. E' un fremito che ha 81.lehtessomolte variazioni enarmoniche di tono e che si trasmette lontano, lungo.mente, a. tutta la rete aerea che alimenta, e sostiene i fili, con un numero fantastico di risonanze! E qoa.ndo nella. notte le strade si spopolano, possia.monttartlarci u. Meuth-cin tutta, In. loro varieb\ i vnri ritmi delle pocl.te vetture che pn~1-110, i pu~i dei cu.vu.Uivariamente risuonanti sui diversi selcia.ti, e si può pure studia.re quale de, ·mri rumori (pa@sodel ca.va-llo,tro.bnllo.menti delle vetture, sfregamenti del finimenti, !'CC), si pcrua. prima. nella. lontananza ·fino a divenire uu l<.•ggerobrusio col ritmo ancora ben determinato del passo del ca.vallo. Ed è strano, meraviglioso, nffascinn.ote il respiro ampio e 80.leune d'una città addol'mentn.to., come lo si può sentire, da. loutano, da una. finestro. a.lta. di uno, casa. di sobborgo; respiro 60l0 interrotto qua..c là dal fischio d'un treno, respiro che è forse dato nel suo insieme dane varie industrie (centrali elettriche, officine del gaz, stazioni, tipografie, ecc.) che permn.ngono attive nel!:>trn.nquillitù notturna.. Non è possibile fa.re un'&nnlisi dei rumori delle diverse olllcine poichè sono troppo numerose e di!verse. llfj accontenterò di etudia.re ciò che è comune ad ogni macchina.. I motori eiettrici sono trn i va.ri motori i pii\ •ilenziosi, e il loro a.odo.mento ritmico è il pii\ semplice e reg<ilare. Anzi a. tutta prima. si potrebbe credere che non a.bbiano ritmo. Il motore elettrico, come a tutti è noto, produce un ronzio tipico bclli..,imo, che è molto vicino (musica.lmente) a una quinta. tenuta ùu. un armouium. (}uesto ronzio è continuo.,· però se ~o si stndia. a.ttentnmente, ci •i accorge che ogni due o tre secondi ha una. piccola. variazione di tono, o una. piccola. va.rin-zioue d'in• tensità, dopo la. quale ritorna. della. intensità o del tono di prima. Queste piccole variazioni, che sono come delle -riprese, segnano in un certo modo la. battuta. di quella. lunga. noto. tenuta, e determinano cosl un ritmo che varia da motore a. motore, ma. che per ogni d&to motore è costa.nte, cloè sincrono. Cl Lo studio continuo e attento dei tumori può dunque rivelare dei godimenti nuovi, delle emozioni profonde. Ricordo come ciò dovessero confef<tl8,rec,on pròfòndo stupore, gli esecutori. che ebbi per il primo concerto dato a. ~lilnno con gl'lntona.rumori. Dopo In quo.rta. o quinta prova., mi dicevano, che fatto l'orecchio e ·presa. l'&bitudine a.l rumore intonato e varia.bile dato da.gli Intona.rumori, fuori in istrada prendévano grandissimo piacere a seguire i rumori dei tram, delle automobili, ecc. const&tando con stupore le va.rietà di tono che riscontra.va.no.in questi rumori. Ero.no dunque gl'Intonarumori che aveva.no avuto il merito di ri.-elare loro questi fenomeni. Ma. io spet'o che anche il mio lettore, se vorrà analizzare, con le indica.zioni che ho dato in questo capitolo, i rumori della. natura e della vita., potrà trovarvi eguale piacere, e una. insospet~ta. quantità di emozioni nuove. 37. Riproduc'o questa. imitazione come è possibile. Nulla c'è dn ~gJ;iungere, tanto è perfetta,: & ,! , ,..... ------1z I 1,--,,,w r. 1.. ti.~---- t,,..---:--- - - -- 1(,1, ,x.,u.,-- Dopo il secondo tcn (cnmpaneUo), il ba,mbino prolunga. J'm e lo fa crescere gradatamente di tono; interrompe la, ~a-la. eunrmonica. per altri due ton tcn, e riprende In scala interr~ttn. fino àd un acuto da cui discende, 1-apidamente ma enarmomca- ·mrutci, per termina-re in due o tre sciih, sciiiu. (le vu1vole dei freni nd nrin compressa!) Ebbene: in questa. imitazione tutto è osservato esnttnmen- ·tc poichè la ripresa. gradnrile del motore e simultnnea,mente del• la veloci~\ del tram, è contrai-.segnata da. nn gradnn1e crescere -ùi tono ù~l rumore, il qu:rlc compie nnn. scnln ennrmonicn- asccn- -dcnt<.•f,ino n,l massimo dC'lla velocit:.\ raggiunta, per poi discen- •tlcre rapidamente (molto più rnpidnmente della ascesa) con una -scolo enarmonie.-. discendente che corrisponde alln, rnpid:t diminuzionu di velocitiì-. Qm~:4.otipico e camttc~rist.ico :t$.Cendcre del tono di un rnmon•, 11) ,-.j 1·it.rova-iu tutti :,:li amnr.nti di vclociU\ dri motol'i: l:L discesa. <li tono si 1·it1·ovain tutte le diminuzioni ùella velocih\ ste..,a. Cosi nei motori elettrici, nei motori a. scoppio e in tutte le macchine, siano generatrici, sinno collegate, che abbiano questi aumenti o diminuzioni di velociU\. E poichè lo. velocit:.\ viene sempre raggiuntn gradualmente, cosl è grnùunle, e qnindi enarmonico, l'aumento del tono nel rn• more prodotto. • Un'osscrvnzione gcnernle che serve per studiare i rumori in cit~\ (! qn~t.n: ~encrrihnente nei luoghi dove &i producono dei rumori contin11i (Rt1·a<fomolto freqncntate, officine, ccc.) eststc .sempre un rumore l>nS80continuo, indipendente fino ad un certo punto, dai vnri l'Umori ritmici che si pl'oducon~. Q11,~.~rt~umore 40 Un rumore che come timbro ricorda. un po'quello dei motori elettrici, ma che è molto pii\ inteWIOe va.rio, è quello delle segherie. meccaniche di legname. • Qui il nastro d'accia.io dento.to delle seghe emette un rumore di cui è fnciliasimo determina.re il tono, che va.rin, secondo la. gl'ossezza. e la. lunghezza. del na,,tro stesso, e che hu-dei p11S811g• gi enarmonici di tono, dipendenti dnl legno che taglia. grosso o sottile, secco o bagnato. . Nelle macchine dai movimenti complessi, è soprntutto tn· ten·tcsante il ritmo. InfaÙi in una &tessa macchina. si hnnuo dei cicli ritmici completi. Abbiamo il movimento ordinario o per quatti-o, il 2/! il 3/4 il 6/8, ecc., fino ad arriva.re ai ritmi pitl complessi G/4714, ecc., ·bsttuti e segnati dai movimenti e da.i rumori- delle vnrie leve e bracci che compongono l& m&eehin&. In certe meravigli°"" macchine da. stn.mpa. è interesso.ntissimo considerare il rumore di un movimento rapidis&imamente ripetuto con lllltri rumori dai timbri diversi e do.I ritmo meno rapido, fino o.d altri gra.vi, lenti e solenni. Nel\Sun musicista ha. lo. ricchezza -ritmicn sconfina.tn, che ha,nno le macchine. E nella, nostra. steeEincasn, non sia-1110uoi circonda.ti da,: rii• mori stra-ni e curiosi, da.i timbri pii\ indefinibili e dnlle vari&• zioni tonaJi più buffe, provenienti dni vari tubi dell'acqun p~tabile, del ga.z, dei caloriferi! Chi può neg&reche questi rumori siano meno noiosi di quel- • li che fa. d& m&ttina a sera il pi&noforte del vicino! E non ho nncorn detto nulla- dei comple88i rumori di un treno in cors&che o.d un orecchio attento rivelano, col loro mutar di ritmi e di timbri, non solo Il!,velocità stessa, del treno (che •l'Ì.SUlta ll'orecchio da.i colpi più o meno affretta.ti delle ruote o.d ogni giuntura. di rotaia.) ma. fa.nno anche capire se si corre su un ponte di ferro o di pietra., su un viadotto o su una. strada. in .sa-lito.o in discesa.. F! ~ scendi&mo ad ano.lizza.re, infine, i rumori più piccoli e 5. I rumori c>ella guerra. Partecipando coi miei amici futuristi n.i diversi t'ombnttimeoti ,mi fianchi del!' Altissimo, che furono coronati dalln presa di Dosao Casina e D""1/oRemit, io ebbi occasione di studia-re o. mio agio I&vnrietù infinito. dei i-umori di guerra, da quelli vicinissimi che ci minaccia.vano a queM.ilontani che giorno e notte empiva.no Val di Ledro, Val d'Adige e Va.Ile del Camera... Una. notte, a Dosso Casina, un nostro alpino, forte, enlmo, Mpiente conoscitore della montagna, era. di vedetta in un plccolo posto a.vanzn.tocon un fantaccino che si trova.va al fuocb per la ·prima. volta.. Il fantaccino, conscio della sua responsabilitù e un po' nervoso, credevà -di vedere continuamente delle ombre di -pa.ttuglienemiche a.va.nza-redietro la. boscaglia in mezo:o ni luccichii chele toglie bagnate prendeva.no nella. chia.rn,notte lunare. E da.va. di gomito all'alpino, sussurra.odo: i< Là quntlcuno si muove!» L'alpino gunrdava., e naturalmente non vedeva. nulla; finchè, stanco dei ripetuti richiami, dopo a.ver posto l'orecchio &llllor.occia. ed nscoltnto lungamente, disse: «Non c'è nessuno!» E tr,1e cn,hnn.e sicnrezz..'\.n-ppa.rivano aa-llc sue pa-role, che il fo.ntnccinoRi 1'1\Micnrù complr.t:u11e-11UE'. ra l'o1~hio che giudicava- c~m maggiore sicure1.za. dc•ll'occ·hio! Nella guerra mOOernn.,Jnl'CCfl,nicoe.,metallic.n., l'elemento visivo è quasi nU'llo; infiniti invece vi sono il sen....i;;co, il signifìcat-0 el'espressfone dei rumori. E sicC<l<Dlae, poesia. tradizionale manca dei mezzi atti a. rendere la. realtà e il valore dei rumori, Jo, guerra moderna non può essere espressa lirica.mente se non coll'istrumentnzione rumoristica delle parole in libertà futuriste_

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