Supplemento a Alfabeta n. 43 - dicembre 1982

IN FORMADI PAROLE LIBRO SETTIMO IL POMERIO ANTOLOGIA POETICA Testi di Bilhana Anonimo Guillem de Cabestany Dante Francisco de Quevedo Novalis Friedrich Schiller Annette von Droste Muhammàd Shamsiddìn Shohìn Victor Segalen Kacel van de Woestijne Césat Vallejo Antonin Anaud Joe Bousquet Paul Eluard Pierre Jean Jouve Elizabeth Bishop Laura Riding Jaroslav Seifen Mièhel Leitis Maurice Blanchot Julio Com1.zac John Ashberry Derek Walcott G~offrey Hill Reiner Kunze Gennadij Aighi Joan Navacro Traduzioni e commenti di: Giuliano Boccali Jean Robaey Luciano Rossi Jacqudine Risset Maria Grazia Profeti Mario Andrea Rigoni Giuseppe Serra Enzo Mandruzzato Lea Ritter Santini Gianrobeno Scaccia Lina Zccchi Antonio Mdis Rolando Darniani Charles Debierte Beppe Sebaste Nicola Muschitiello Nadia Gabi Ginevra Bompiani Sergio Cnrduas Laura Xella Franco Facchini Giorgio Marcon David Urman Bianca Tarozzi Gilbeno Sacerdoti Susan Bassnen-McGuire Giovanna Pagani Cesa Giuseppe Fiorelli Introduzione di Gianni Scalia Le traduzioni di rune le poesie compaiono con testo originale a fronte e sono accompagnate da notizie e commenti. Numerosi autori sono per la prima volta in lingua italiana. LA TIRATURA DEL VOLUME È LIMITATA ED È IN VENDITA SOLO PER CORRISPONDENZA. F.to 12,5 x 18 Pagine 944 L. 35.000 ln ogni caso indirizzare le richieste a: EJitropia Edizioni C11SellP,,ostale 421 42I()() Reggio Emili4 Elitropia Edizioni coupon cb rit2glwe e spedire a Elitropia Desidero ricevere, contrassegno più spese postali (L. 1.000), i seguenti libri: Vogliate spedire a: nome e cognome vi, c.a.p. e cini Bianco 30 molto meno numerosi e sono rélativi al ,•ari punti in cni la. ln• stra viene a. volta a. Yolta afrc,gntn-con l'urchetto e fermat.-. con 1.-mnno. (Figi,re di Chladni). Che r.osa.~i drdncc dn. qne!-1.toC! he ln 1:u.;t.rn JIN'1~o;.:.~a violcnlt•nw11fl• 1•i-.~•111lo:-:i 1li\·i~,. in pii) p:11·1i ,·ihr:111ti. clar:) m:1:,:;.:io11· 111mc•ro di i,111011i nr111011ic-i, dti• 11011twl c·a:-:o 1l1•11°1"t·c·il:r1.io11IrH•r mezzo dell'archetto. Si pnò spiegare meglio In cosa. con nn cN<'mpio. s.. io immergo nnn bucchett:1 iu 11n',1<·1111:11i1:ta.vnì nna om.luJn1.ìnneche pnrtendo ùnllu bn<"rhcttn. 1.ctL•Ft.",'l. "i 1n-opn~lu-n\ a.llarJ.!nndosi r<'goln,r,nentc. l\la se io hl\"C'f'C1l'immc1·:,:c•rlallnlcement1.•,ngito nlqnnnto 1n l.mcchcttn.m·nJ hcnRI l'omlnlnzionc che si n11nrgn, mn questa non ,-.;n;\ ph\ soln: nitre ont.lulru:ioni si formcrauno che si sovrapporranno in pnrtc nlln. primn, dh-en,;c lhl 11111•:.;ta e rhr tutte ns~ieme poi ~i .11lar;.::lwr;111no rr:,:oh1tm1•nt•~ .atto1·110al p1mto t.li ngit:11.iouc. . 'l'ntto ciò prova che il 1·nmorc :-:i prochtt'1!flll;11ulo 11•,·ihr:tzioui secondarie sono in numero rnnggiorc-1li 1111cllc <'llf' prouu• cono comunemente un suono. Cosi dunque 1a differ:en1.a. vera e fon,1amcntn1c fra il suono e H rumore si .riduce unicamente n. cincNt.1: E.. ou:rc il rumore tuolto ,,;,; ricco ,li suoni a1·mo11ici c1,c 1ion fo Mi,1, !/Nll'rflhnc11t,· il .SUOIIO. E questi suoni armonici <lcl rumore sono rnn·e genernlmentc pi,, intcn~i di quelli che n.ccomp..'lgnnnoil suono. Mn.siccome questi suoni armonici a-ccompngnn.no ~mprc un tono fondameQtn.le predominante, ogni nun.orc ha il suo tono. I,] 11oicbèlo. possibilit,\ di dnre ta.ntc volte il timbro di nn <lato 1·nmo1-e(~no nd arrivo.re n.d una sensnzione unica per l'orec<"hio)non era che nna. questione di meccanica., ho potuto a.vvinrmi alla. costruzione degl'Intonanunori. La mc'Ccn-nica,e,•identcmentc, rendeva. possibile la. moltiplicm,ione dei timbri dei suoni (t.1nto limitati) ri(lrodncendo e ii1to11nndoi timbri (numerosissimi) dei rumori. Si trattava di ricercare e di ottenere dei mC7.zi ,•arii e mol4. I rumori l)ella natura e l)ella vita. (Timbri ·e Ritmi) Voglio portarti, o lettore passatista, che a.vrai riso leggendo nel mro ma.nifesto come « noi godi.amo molto più nel combina1·e idealmente dei rulllori di tram, di motori a, .ecoppio, di carrozze e di folle vocianti, che nel riudire per esempio l'Eroica o la 1•ut1toralc », voglio portarti, dico, n. ca-pire ed ammirare dei rumori, quali ci soilo offerti dalla. no.turo. e dallo. vita.· Iu questa. mia. breve rassegna, dovrò naturalmente limitarmi a farti analizzare un piccolo numero di rumori, poicht) questi sono innumerevoli. Ma sa,rò soddisfatto se riuscirò o.convincerti che il .rumore non è sempre sgradevole e fastidioso come tu creùi e a-ffermi, e che anzi, per chi lo sappia. capire, il rnmore rappresenta \111{f\onte inesauribile di seru,n,zioni a. volt.a a volt.:i.:,,;iJniHitec p1·orornlc, g-;·;u1ùi0!:ie t'Ù csa.Itu.nti. Comi11ci,11nodai rumori ùc1h~untnra... J l 1.110110. )I i:-:;tcrio:-.ùoi-outolio che a.nivn da )onta.no, come unt1tmim:.tceia.,o fragore dai ritmi stroni e potenti che scoppia .allo zenit. l :moi rimho1uùi ·si gouo :,,;parpagliati, nppe.nu. inllcbolenùosi, qu:.mllo nn nuo,·o scoppio li riprende e li rinnova con echi infmiti, a, cui talvolta, risponde il tiutiuuio acuto dei -vetri dellti finestre ... Spesso l'ululato basso, umano, minaccioso o implorante, triste oppure beffardo in sibili acuti e persistenti del vento, fa da accomp.1gnamento a.I tuono, con una. sequela. di scnlc enarmonichn nsccndcnti o discendenti, e con dctle pause che hnnno, COlllt• tll'I 1·c:-:piro UUlfUIO, 1111:l 11ecc~:-:itd;\i l'ip<>RO. 3 teplici per Ca r vibra re Ùl'i corpi ; e do-re,-ano e&Sere mezzi diverxi d:> quelli nMti per ottenere i snoni conosciuti, poichè si trntt:W;\ di IH'Otlnrn• comhit1n7.ioni nno,-f', svnria.te e comples;:se di ~noni urmoni,·i. l m•Hli i11li11ili t•ott 1·ni tu-Ila 11:1tur.1. ru-lla vita,. 11t>llc- 111ar.- d1i11•• s1•11ra1l11 In. ,·i,•111•pr1Nlol l1• il r11mon•. 01Tri,·:1no l:1r-,.:o t·:1111JU> :alto i-itmlio •li •1m•:,:;II• rnani1•n• tlh·,,~ di eccit.."!zione, per proùurrt• J,, ,·i1Jrn1.Jonirmnori:-:;tidlf'. :\l,1 11011hn!ooot.n·,1 tr-a◄htr~ 11wfi•:111icnmcntequesti modi di Cf.'ritnziouP: O("t•orn•,·:1tr:ulnrli in m:rniern dn rendere po.~ibiJi le ,·ari111.io11i •li tono•· tli 1'f•mito110e lutti i pn11o!J!Ji cnnrmnnici cht: ~'1i nltri "trnnwnti mn:,.i(';11i non hnnno. e che trol'inmo inn"'c t:rnto MJlf'S."-'> tlf'i rnmor'- dell:1 n:itnn.t e delln ritn. O:;:nuno n'fl,:,, cin:tlP c:unpo ~0116.11:it-Or,ia cosi :iperto. La vita ci off1-enn m1mr1·0 f"t1orme (e che vn f;('mpre anmentnnilo) di r11m1l1·it.'4I i• 1p1i111lii11li11ito il 1111111Pto ,li Jntonnrmnori chr. "i pni\ I ron11, 0 • Xon ~1r:111no rrrto i timhri tl:1 imitatt e ripro«Jnrre chcmar.r.lwranno~ E lr ùini<-olt;ì C'lw !--i ncontrnno nell.l rrnli.7.7...11.ionc dc•lla riprotluzionr di cin~ti timhri, con le ~bilit.;\ di modilif':11·111• i·t tono :,.vofont:ì. pnre Cf".-..endton1orn gmTI, non sono Jmtù i11s111wrahili~. o.-.iì. 1·011w i· :-:tato (}Ol',Sihilcin un tempo relntiv;utwntc hr,•n•. r eo11 11u-1.7.limit:1ti1 coe-ctrnire una ,~cntinn circa di I11to11:tr11mori. :,:;,:ir:) ,·erto 1~"'l:;ibile.anche l'n.ument.1rne indrfìnitamentc il numero. B inf:ttti. ;rl'lntonn-nnnori gi;\ stndia-ti e di cui è ~~ibiJc Ja coHtrn7.i011t• :-:0110 giù piiì nnmrro"i tli quelli finora costruiti. 34 Il vento, che talora. ulnlo. con pa.or,nggi aecendenti e diecendenti in UD& estensione che non aupera nna. qnint>, e continua. su questa vnrio.zione come un ~o nei bassi, talorn. invece •i sl:1riciasu su negli oénti nei qunJi si ferma con nn sibilo lnn• go e pcrsL'\tcnte. Paus.1, silenzio impN>l·vitj(),compl<'lO. Atl ma tratto riprende il sibilo acuto, che poi, ::itì git\ r.ipidnmentc discendendo, ricliYenta.un l)lu1ato b.1sso che si nllont,rna. J,; quale mero.Yigliosav. o.rietà di ritmi e di timbri, se questo ,·ento è accompagnato do.Ila pioggi:>! Talora il vento dirige, domino. e dà il suo rit1110nllo ..croRCin,re dell'acqon., sbattendola con violenza contro i muri, le finestre, i vetri, e i'acqua. assume i timbri propri ai muri, alle fiue~trc, ai vetri. TaJom invece sembra che la. pioggin. per cadere tranquilla. e perpendicolare, a.spetti le panse del vento. AJ. lo,,\ predominano i timbri met.allici dei tetti, delle grondnir. e quello monotoQo della terro, con nn ritmo che è soltanto il rit,.. mo della pìogg-in, ma.che ba però tutti crcxcc11do e i di,ninucndo d'intensità per il crescere o il diminuire della qnnntit,\ d'ae· qua. che e.ode. Qnnndo la. pioggia cade in gocciole mdc, il tono gencrnle che m· risnlt.."Lè bnsso, qnn.ndo irwcec ne c.1.llcmoltissima, il rumore della pioggia. è molto più acuto come tono :;encr:1le. Questo spiegn perchè la pioggia si accorda cosi bene col Vl'nto. Infatti quando il .-ento sibila. acuto e 1icrsitente e fa sbattere l'ncqm, -con mn~gior violen1.a,, qucst.'l :unnenta essa pare di tono, qnnsi per nccordnN-i col vento che 1a domina e la. dirige, e riprende poi, qn:indo il vento è momeot:ineamente cessato, il sno tono normo le più basso. L'acqua rnrprcsenta. vera.mente nella natura la cans., più frequente, più mria e più ricca. di rumori. Basti pen,..,rc alle grandiose sinfonie che dà il mare in tutte le sue agitazioni, dalla risoec.1, alle più violente e terribili burrasche. Ci vorrebbe un intero volnme per descriverle e analizzarle tuctc. Accennerò solo a.Ifamosissimo effetto che le onde fanno nella

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