laniero Panzieri .'alternativa socialista critti scelti 1944-1956 ·cura di Stefano Merli 'orino, Einaudi, 1982 p. 199, lire 20.000 ·• E probabiie che larga parte della stessa generazione del '68, che pure ha avuto come punto di iferimento gli scritti di Raniero Panieri dei Quaderni rossi, scopra con n certo stupore che uno dei teorici ella nuova sinistra non è nato politiamente con essa ma ha avuto un luno e complesso passato tra le file del 'artito socialista. La pubblicazione pi primo volume degli scritti di PanIeri ha inoltre un titolo - L'alternatia socialista - che sembra alludere ai roblemi dell'oggi, e ciò probabil1ente contribuisce a confondere le iste. Si tratta di una discutibile opione del curatore degli scritti di Panjeri, Stefano Merli (che vi ha aggiun- :, una cronologia a documentare viviamente l'attività straordinaria di in- ~llettuale-politico di Panzieri), o è ero che ciò che caratterizza la contilla attività di Panzieri negli anni 944-1956 è proprio una battaglia mitante per la definizione di una alterìitiva socialista in Italia? . Una lettura attenta degli scritti ubblicati non può che confermare ome il nodo autentico della elaboraione panzieriana sia stato allora centrato sul tema dell'alternativa socialista e, attorno a essa, sull'individuazione originale e tormentata di un'identità diversa da quella culturalmente egemone nella sinistra italiana del dopoguerra, il togliattismo. Se si vuole davvero rilevare la modernità e la rottura della cultura politica di Panzieri è decisivo in tal senso rapportarla proprio all'italo-marxismo togliattiano. che è stata la variante specifica del terzinternazionalismo comunista, caratterizzata dall'innesto di culture storiciste, nazional-popolari e politiciste sul troncone centrale del marxismoleninismo staliniano. Il vero terreno di confronto è questo: da un lato la cultura della democrazia progressiva e del compimento della rivoluzione democratica, dall'altro una concezione della lotta per il socialismocome «piano» e autogoverno; da un lato l'egemonismo e l'alleanzismo del partito-guida, dall'altro il privilegiamento dell'unità proletaria come unità sociale che rifiuta gli schieramenti precostituiti; da un lato, infine, lo storicismo filosofico e il legame con la cultura nazionale, dall'altro una cultura «europea,. nutrita di umori molteplici e in cerca di radici che risalgono indietro fino alla prefigurazione del socialismo utopico settecentesco per ridefinire la complessità di apporti costitutivi nel marxismo stesso. Alla luce di queste peculiari diffeJ.L. Borges, A Bioy Casares I signori del mistero renze è possibile inserire nel loro giusto contesto storico (non per giustificarle ma per capirne la stessa tormentata complessità) le posizioni politiche ufficiali del Panzieri del dopoguerra e dei primi anni cinquanta, posizioni che insomma possono sembrare da un lato appiattite su schemi frontisti negli anni 1944-1949e dall'altro vicine al nascente «autonomismo» socialista nenniano negli anni 1953-1956:non è •forse vero che dagli scritti del dopoguerra emerge un Panzieri «frontista,. e vicino al leninismo, e che nella prima metà degli anni cinquanta emerge invece un Panzieri che guarda con interesse alla ripresa delle socialdemocrazie in Europa e perfino ai possibili esiti dell'incontro Nenni-Saragat a Pralognan? Sono posizioni che emergono chiaramente e qualcuno potrebbe obiettare che proprio in rapporto a ciò non si vede la presunta novità e originalità del Panzieri socialista, frontista e filocomunista quando avrebbe potuto assumere posizioni diverse, oppure «nenniano,. quando si trattava di superare davvero il modello terzintemazionalista. Ma credo che simili obiezioni - che pure circolano in alcuni dibattiti che l'uscita del libro comincia a suscitare - colgano davvero la superficie del 'problema Panzieri', rimproverandogli di volta in volta alcune subalternità tattiche ed evitando di cogliere il nocciolo duro della sua elaborazione. S iamo davanti a un itinerario politico-teorico travagliato e niente affatto lineare, in cui le cesure prevalgono: dalle giovaruss1me influenze di un filosofo come Franco Lombardi col suo marxismo «umanistico» a un certo dottrinarismo antirevisionista che risente della lezione di Lelio Basso; dal rapporto stretto con Rodolfo Morandi negli anni del Morandi più leninista e «stalinista,. alle responsabilità di dirigente nazionale del Psi negli anni della crisi del centrismo e dei primi dibattiti sulla «apertura a sinistra» della Dc. In questo, l'itinerario di Panzieri non è molto diverso da quello di altri esponenti della sinistra socialista e dei «morandiani,., e tuttavia i passaggi teorici interni che vi si producono sono molto più ricchi e articolati di ogni altro esponente della corrente morandiana. Il piacere di leggere J.L. Borges, S. Ocampo, A Bioy Casares Antologia della letteratura fantastica ~- AMERICA Sembrerebbe dunque che ci sia uno scarto interno fra la complessità del livello teorico su cui cresce progressivamente l'elaborazione panzieriana (con apporti molteplici e rotture) e la continuità di un livellopolitico per cosl dire più lineare e meno rilevante; ma anche questa è, credo, una schematizzazione ingiusta che non coglie la densità stessa di sensi possibili nelle scelte politiche ufficiali. Si veda ad esempio il Panzieri frontista: risalta subito il suo rifiuto di concepire il Fronte democratico-popolare in termini di schieramento e una definizione complessa e articolata degli organi di massa del Fronte come strumenti di difesa, di controffensiva e di prefigurazione cellulare di una società nuova. Altrettanto vale per il Panzieri «meridionalista» e la sua concezionedi autonomia politica e organizzativa del movimento di occupazione delle terre. Se una continuità va colta nelle scelte politiche di Panzieri è proprio nella premessa teorica che la sottende: una concezione del controllo e delle autonomie proletarie come primato del movimento sociale sugli schieramenti politici, prefigurazione di una società diversa. È qui la vera rottura da cogliere in quanto istanza fondante di una alternativa alla strategia dominante nella sinistra. Ed essa affiora e trova conferma a sua volta nelle continue diversità teoriche che emergono. Charles Dickens America 1 creatori di !sidro Parodi scelgono I migliori racconti polizieschi Dalle leggende dell'antico Oriente a Kafka: un genere dal fascino Irresistibile. Ungrande paese nelle note di viaggio di un cronista d'eccezione. Lire 16.500 fl,ilip 'Rtt!P !r.:.::- ___ Philip Roth Il grande romanzo americano Lo sport come metafora dell'«american way of lite». Lire 15.000 Bibliotecaginobianco Lire 22.000 9111.............. :::-:-e~- ,,.....c,(D,/,,.,,,,._ -- Ruth Rosen, Sue Davidson Sua affezionata Malmle Introduzione di Anna Del Bo Bottino Dalla storia di una prostituta americana, un vero , romanzo epistolare. Lire 14.000 EditoriRiuniti Ure20.000 a.....A,,u/o glllllln)ec:annala ___,....., Jorge Amado Gabriella garofano e cannella La prima, forse la più trascinante e felice, delle figure femminili create da Amado. Lire 15.000 :::
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