Cacopedia - suppl. Alfabeta n. 38/39 - lug./ago. 1982

d e Cacopedia Il progetto della Cacopedia è nato circa due anni fa in alcune pizzerie bolognesi. L'elenco delle voci possibili (in continua espansione) è stato steso collettivamente, ma anche le voci singole, se pure firmate,· sono state discusse e controllate dal comitato promotore. Nella sua forma finale la Cacopedia comprenderà centinaia di voci e si configurerà come una summa negativa del sapere o come una summa del sapere negativo (non si è ancora deciso quale delle due formule rispecchi meglio la vol01ltà dei promotori e gli effetti destabilizzanti dell'impresa). Il termine Cacopedia è improprio (ed è stato scelto proprio per questo). Una enciclopedia negativa, non essendo «enkyklios» e cioè circolare, dovrebbe essere quadrata a spiraliforme, o priva di forma riconoscibile. Ma l'opposizione era troppo ovvia. Cacopedia è più popolare, richiama facilmente all'orecchio dei semplici il Cacodemone, e suggerisce una sostanziale malignità. Diciamo subito che il compito della Cacopedia è conoscitivo e morale al tempo stesso. Essa pretende di condurre una recensione totale del/'antisapere. I criteriper la formulazione di una voce della Cacopedia sono quattro: (i) si deve partire da un titolo che costituisca il rovesciamento pressoché simmetrico di un tema de~'enciclopedia «normale»; (ii) da una premessa esatta si debbono trarreparalogisticamente conclusioni sbagliate oppure da una premessa sbagliata si debbono dedurre sillogisticamente conclusioni inoppugnabili; (iii) il risultato deve configurare delle reali possibilità di ampliamento del sapere e le voci debbono far sistema tra loro; (iv) la voce deve servire, ricattatoriamente e terroristicamente, a impedire per i prossimi dieci anni sviluppi scientifici «seri», cioè deve impedire che qualcuno, senza ironia, svolga ef fettivamente quel tema proponendolo come attendibile. Come si vede il quarto criterio pone e sottolinea il compito morale, eugenetico, della Cacopedia. Caso mai il progetto cacopedico arriva in ritardo: ci siamo accorti che in vari settori del sapere, per esempio la sociologia, la nouvelle critique e lapsicoanalisi, non si potevano attuare rovesciamenti cacopedici perché questo era già stato fatto con serietà esuccesso: si pensi per esempio al corpo senz' organi, alla criticacome misinterpretazione del testo, al neoliberismo marxista (o neomarxismo liberista), eccetera. L'indice provvisorio della Cacopedia comprende già una cinquantina di voci e su alcune di queste sono al lavoro illustri studiosi. Marco Santambrogio sta studiando la teoria dei designatori flosci (nomi incapaci di designare chicchessia in qualsiasi mondo possibile), Giulio Giare/lo lavora a una logica della coperta scientifica, Giorgio Sandri aveva accennato alla costituzione di un'Ars Oblivionalis (facilissimo elaborare arti mnemotecniche, ma difficilissimo proporre regole efficaci per dimenticare qualcosa), Tullio De Mauro ha suggerito una monadologia (nel senso etimologico dellascuola delle Tre Venezie). Si sta pensando a un Antigiocasta, a una teoria del dispiacere del testo e a una delle disfunzioni narrative. Di particolare impegno il compito affidato a Paolo Fabbri di elaborare una cinquantina di miti Bororo ciascuno basato su una slipposizione. Il sistema delle slipposizioni è un sistema di opposizioni binarie che hanno subito degli slittamenti. Esempi: natura vs fricative, maschio vs adulto, crudo vs sinistra, vita vs dentale e così via. Di grande momento metafisico è lo studio, già scritto ma non ancora perfezionato, su Wim e Wom. Partendo dal presupposto che tutto sia macchina, e che una macchina elementare sia una scatola nera con un imput e un output, si sono studiate la Without Imput Machine e la Without Output Machine. Una Wim è assolutamente pensabile (anche se di dubbia realizzabilità): è Dio, senza inizio e senza dati esterni in entrata, capace di produrre (neoplatonicamente) uscita continua. Ma come pensare una Wom? Ci si è resi conto che l'intera filosofia occidentale haperso migliaia di anni per pensare ciò che di fatto èpensabilissimo (e cioè un essere cujus nihil majus cogitari possit) mentre non si è posta mai a fondo il problema della pensabilità di un essere cujus nihil minus cogitari possit (appunto la Wom). Il lavoro non è finito perché mancano ancora verifiche tecniche atte a dimostrare come neppure i buchi neri e il diavolo siano istanze attendibili di Wom. Compito morale e scientifico al tempo stesso, la Cacopedia, di cui qui si danno alcuni esempi iniziali, è un work in regress. Dovrebbe poter essere completata al più presto negli scorsi dieci anni. U.E. N.B. I trepezzi che appaiono in riquadro nel contesto della Cacopedia col titolo di «kalopedia» non appartengono al progetto cacopedico p!!rché sospettiamo che dicano semplicemente la verità. Sono stati accettati come contributi al brain storming preliminare. Del pari le voci del « Nuovissimo Melzi d' Eri/» hanno puro valore euristico e costituiscono strumenti e non risultati. Grutier b a. Le gr11ti('r dans sa ca/1i11e. /i. Parti(· l'<'rtica/e ,/e fa ~r11e. ,·. Partie frnrizontafe de fa gr1h'. J CaU, ./i, fa gr1~e. a

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