llya Prigogine La OUOl'a alleanza Milano, Longanesi, 1979 pp. 368, lire 15.000 llya Prigogine, lsabelle Stenge~ La nuova alleanza Torino, Einaudi, 198 I pp. 288, lire 20.000 L e due recensioni di Prigogine apparse sul n. 30 diAlfabeta erano di taglio molto dive~: quella di Gianluca Bacchi sostanzialmente elogiativa, critica e ricca di spunti metodologici nuovi quella di Mario Galzigna. Il tema ci sembra troppo importante per non dare continuità a questo dibattito, coinvolgendo direttamente anche il pubblico degli operatori scientifici, troppo spesso estraneo e marginale rispetto a discussioni che dovrebbero coinvolgerlo in prima pe~na. I due volumi prigoginiani pubblicati da Einaudi e da Longanesi meritano, in ogni caso, un esame molto attento. Da un lato, infatti, le concezioni che vi sono esposte vanno riscuotendo un consenso larghissimo nei settori intellettuali più dive~i, senza distinzioni politiche. Dall'altro, a questa popolarità non fa riscontro un pari riconoscimento all'interno della corporazione dei fisici. Si, è vero, Prigogine ha vinto il premio Nobel (per la chimica, nel 1977), ma la maggior parte dei fisici è in tutt'altre faccende affaccendata. Prigogine ha creato a Bruxelles una scuola importante, ma molto elitaria e chiusa e - anche se la problematica che essa affronta sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nella ricerca scientifica di punta - gli altri fisici seguono il più delle volte approcci diversi; spesso ignorano quello della scuola di Bruxelles o, quando lo conoscono, lo critiéano aspramente. Sembra un paradosso, ma è molto più facile che vi Motto: Il cliente deve essere soddisfatto. I malintesi sono esclusi. Il regolamento viene stampato al fine di risparmiare alla Ditta la necessità di ripetere infinite volte le medesime cose. 1- La Dillaproduce ritrailidei seguenti generi: I. Tipo A. Il genere relativamente più «ripulito». Si ada11apiuttosto ai volti femminili che maschili. Esecuzione «lisda», con una certa perdita del carallere a vantaggio dell'imbellimento, relativa accentuazione di una certa cbelleua». 2. Tipo B. li genere più caraueristico, tul/avia senza ombra di caricatura. Lavoro più concentrato sulla linea rispello al tipo A., con una certa souolineatura degli elementi caralleristid, il che non esclude una certa «bellezza» nei ritraili femminili. Rapporto imparziale rispetto al modello. 3. Tipo B. + d. Potenziamento del caral/ere, confinante con una certa caricaturalità. Testa più grande della misura naturale. Possibilità di mantenere una certa «bellezza» nei ritraili femminili ed addirillura un suo potenziamento in direzione di un certo cosiddello «demonismo». 4. Tipo C, C + Co, Et, C + H, C + Co + Et, e simili. Tali tipi eseguiti con l'ausilio di C2 Hs OH e di narcotici di qualità superiore sono al/ualmente esclusi. Caralleriuazione soggelliva del modello. Potenziamento caricatura/e sia formale che psicologico non escluso. Ai limiti della composizione astratta, ovvero della cosiddel/a « Forma Pura». 5. Tipo D. Lo stesso conseguito senza alcun mezzo artificiale. 6. Tipo E. relative combinazioni con i generi precedenti. Libera interpretazione psicologica, secondo intuizione della Ditta. L 'effetro raggiunto può esCol1lro sappia esporre le concezioni di Prigogine un intellettuale delle discipline più diverse che un fisico! Questo cgap» deve essere colmato: perché Prigogine propone una concezione complessiva, una visionegenerale del mondo - che presenta tra l'altro risvolti ideologici molto precisi - pretendendo che essa sia una consegueriza univoca e necessaria di una serie precisa di fatti scientifici rigorosi, in primo luogodella trattazione matematica molto complessa che egli propone per una serie di sistemi fisicie chimici 1 . È proprio per questo che sentiamo la necessità di intervenire come ricercatori in fisica. La discussione degli aspetti tecnici è chiaramente molto complessa e richiede anche sedi differenziate: mentre apriremo un dibattito più approfondito ed assolutamente aperto sulla rivista Testi e Contesti1 , ci sembra tuttavia più che mai opportuno fare uno sforzo per precisare una serie di punti anche suA/fabeta, visto l'interesse manifestato per Prigogine sul n. 303. Molto ci sarebbe da dire sull'ideologia che pervade tutta l'opera di Prigogine. Ma proviamo per una volta a ribaltare il discorso e ad incominciare dagli aspetti più tecnici, cioè dalla trattazione che egli propone per i sistemi fisici e chimici. Una base ambigua Alla base della concezione di PrigoAngelo Baracca e Angelo Vulpiani gine vi è il concetto delle flul/uazioni che avvengono ordinariamente nei sistemi fisici. Quando il sistema non è troppo lontano dall'equilibrio termodinamico, le fluttuazioni si smorzano rapidamente e il sistema ritorna allo stato di equilibrio, il quale risulta quindi stabile. Quando ci si allontana abbastanza dall'equilibrio, si possono raggiungere delle condizioni al di là delle quali le fluttuazioni non si smorzano, ma si amplificano, modificano lo stato del sistema e -se esso è attraversato da un flusso continuo di energia che sostiene questa modificazione - conducono ad un nuovo stato «ordinato•, ad una nuova organizzazione del sistema, a quella che Prigogine chiama una strullura dissipativa. È cosi che egli introduce il concetto di «ordine mediante il disordine»: frase affascinante, ma molto ambigua, come si può mostrare se si scende in dettagli tecnici. È da notare, in primo luogo, che le strutture dissipative, se viste in modo puramente matematico (usando le equazioni differenziali, che descrivono la variazione nel tempo dei parametri macroscopici che definiscono il sistema), non sono altro che soluzioni stazionarie (o periodiche), che appaiono al variare di parametri contenuti nelle equazioni•. I casi più semplici di tali situazioni costituiscono materiale per esercizi per studenti di matematica o fisica del • 1118 2°-3° anno di università; i casi più complicati (biforcazione di Hopf) sono noti da ormai 30 anni e fanno parte di corsi universitari•. l fenomeni fisici reali che present~- no tali strutture dissipative sono in effetti non molto numerosi (celle di Bénard, flusso di Taylor, reazione di Zhabotinski, qualche fenomeno in fisica dei laser) e conosciuti da molto tempo (le celle di Bénard - cioè particolari strutture nel flusso convettivo in un fluido riscaldato in modo uniforme ed in condizioni particolari-sono note addirittura dall'inizio del secolo 6). I fisici «prima di Prigogine» non avevano mai sospettato che l'esistenza di una soluzione stazionaria stabile non banale delle equazioni della fluidodinamica potesse portare ad una nuova filosofia. Come mai? Eppure quasi tutti i fenomeni che Prigogine mette alla base della sua filosofia sono stati scoperti (e spesso anche spiegati) da loro. La risposta sta quasi sicuramente nel livello di descrizione. Se si guardano le strutture dissipative come risultati matematici delle equazioni che descrivono fenomeni macroscopici, non vi è in esse niente di strano e di particolarmente profondo; se invece, come Prigogine fa, si presentano come il risultato di organizzazione di fluttuazioni a livello microscopico, se ne dà un'interpretazione ideologica che introduce l'esistenza di forze vitalistiche Regolamento sere assolutamente equivalente al risultato dei tipi A. e B. La via al/raverso cui si perviene ad esso è diversa, come pure la maniera stessa de~'esecuzione, che può essere varia, ma non supera mai la frontiera (d). A richiesta può esistere anche la combinazione E. + d. li tipo E. non sempre può essere eseguito. _ 7. tipo infantile (B. + E.) A causa della mobilità dei bambini il tipo B. puro è per lo più impossibile. L'esecuzione segue piullosto la tecnica dello schizzo. In genere la Ditta non presta grande al/enzione alla esecuzione degli abiti e degli accessori. La questione dello sfondo è di pertinenza esclusiva della Diua -richieste in talsenso non vengono prese in considerazione. A seconda dello stato della Ditta e delle difficoltà di un dato volto, il ritratto può essere eseguito nel corso di una, due, tre fino a cinque sedute. Nel caso di randi ritratti comprendenti le braccia o lafigura intera, il numero delle sedute può arrivare fino a venti. La quantità delle sedute non pregiudica la bontà del prodotto. 2 - La novità essenziale della Dilla rispeuo al costume in uso è data dalla possibilità che il cliente rifiuti il ritrauo se esso, sia dal punto di vista del/'esec.izione che della somiglianza, non sia di gradimento del cliente. li cliente paga allora l /3 del prezza, in tal caso il ritratto passa in proprietà della Diua. li cliente non ha diritto di pretendere la distruzione del ritrailo. Tale principio si applica evidentemente ai tipi: A, 8 ed E, puri, senza l'aggiunta d., cioè senza l'aggiunta di una eccessiva carallerizzazione, ovvero ai cosiddelli « Tipi di serie». Questo principio è stato introdo110poiché non si sa mai come accontentare il cliente. Si richiede un accordo preciso relativo alla scelta definitiva del Tipo da pane del cliente. L'album con i 'provini' (tullavia non della Ditta di Ritratti cS.I. Witkiewicz» «privi di valore») è in visione nel locale della Dilla. Garanzia del cliente è il fallo che la Ditta nel proprio interesse non me/le in circolazione prodolli che ne possano rovinare la reputazione. È possibile il caso che la Dilla stessa non riconosca il proprio prodotto. 3 - È assolutamente esclusa ogni critica da parte del cliente. li ritratto può non piacere al cliente, ma la Dilla non può ammeuere neppure la pilÌ piccola osservazione senza una propria autorizzazione speciale. Se la Dilla si fosse permessa il lusso di prestare ascolto ai pareri dei clienti, sarebbe già da tempo impazzita. Poniamo un accento particolare su questo paragrafo, poiché la cosapiù difficile è trauenere il cliente da dichiarazioni assolutamente superflue. li ritrailo viene acce/lato o rifiutato senza alcuna motivazione. Fanno parte della criticaanche le constatazioni sulla somiglianza o meno; osservazioni relative allo sfondo; il coprire con una mano parte del volto disegnato al fine di far comprendere che appunto quella parte non piace; dichiarazioni del tipo «sono troppo bella», «sono forse così triste?», «non sono io»; assolutamente tulio sia che si traili di osservazioni positive che negative. Dopo una riflessione, eventualmente dopo una consultazione con terzi, il cliente dice sì (o no) e basta -dopo di che passa (o no) dal cosideuo «sportello della cassa», ovvero consegna tout court alla Dilla la somma convenuta. I nervi della Diua, in considerazione della inaudita difficoltà della professione che esercita, devono essere risparmiati. 4 - È proibito chiedere il parere della Diua sul ritratlo finito, è pure proibito ogni genere di discussione sul disegno in corso di lavorazione. 5 - La Diua si riserva il diritto di disegnare senza testimoni, per quamo sia possibile. 6 - I ritraui femminili con decolleté e braccia nude sono più cari di un terza. Ogni braccio costa un terzo del prezzo. I ritratti con le braccia, o a figura imerna, richiedono w, accordo speciale. 7 - li ritratto non può essere vis10fino alla sua ultimazione. 8 - La tecnica è un miscuglio di carboncino, matite colorate, matita e pastello. Ogni osservazione è escltisa, come pure la richiesta di correzioni. 9 - La Diua intraprende l'esecuzione dei ritraui fuori sede unicamente in casi eccezionali (ma/auia, età inoltrata e simili): in tal caso deve esseregarantita alla Ditta una casseua in cui sia possibile tenere souo chiave il ritrauo incompiuto. I O - / clienti sono tenuti a presentarsi puntualmente alle sedute, poiché l'attesa influisce negativamente sull'umore della Dilla epuò influire negativamente sull'esecuzione del prodotto. 11 - La Dilla dà suggerimenti concernenti la cornice e l'imballaggio dei ritraili, ma non si assume il compito di realizzar/i. Ogni discussione sulla cornice è esclusa. 12 - La Dilla lascia la massima libertà per quanto concerne l'abito del modelb101 iotecagir1ub,anc,;u che guidano le fluttuazioni! Proprio qui diviene cruciale chiedersi se questa lettura ideologica ha una base scientifica sufficientemente solida. A questo proposito, è necessario rilevare che i sistemi di cui Prigogine parla (oltre quelli già detti) sono tutti modelli teorici molto semplici e particolari, per i quali si può trovare esplicitamente la soluzione (o almeno qualche proprietà). Tali risultati, pur interessanti ma sempre molto particolari e circoscritti, non possono assolutamente costituire a nostro avviso la «base scientifica» di una «nuova alleanza». Ma prima di passare a questo punto possiamo anche precisare ulteriormente il discorso «tecnico». In realtà, già su questo piano Prigogine bara in modo cosi scoperto che non è credibile che non ne sia totalmente cosciente. Egli infatti, nella serie di ricerche di meccanica statistica vera e propria che ha condotto negli anni 'SOe '60 e che indubbiamente sono di un livelle scientifico tutt'altro che disprezzabile, è giunto a proporre una «Master Equation» (che viene esposta anche nell'ultima appendice del volume (I), una «Equazione Maestra» appunto, che dovrebbe consentire la trattazione teorica rigorosa dei sistemi fisici di cui si conoscono la struttura molecolare e le forze di interazione intermolecolari. L'equazione sembra rigorosa, ma niente affatto originale: in un lavoro del 1964 Zwanzig ha dimostrato l'assoluta identità ciitre «Equazioni Maestre» apparentemente diverse propo-. ste da Prigogine e da altri7 . Prescindendo dall'originalità, dunque, è probabile che l'approccio proposto sia rigoroso. Ma che cosa è possibile calcolare in base a queste equazioni rigorose? Si possono trattare dei sistemi fisicimolto semplici, certamente ancora molto lontani dai sistemi reali. Ma è proprio qui che Prigogine lo e decisamente non si pronuncia su questa questione. • 13 - La Dilla richiede uno studio auento del regolamento. Non disponendo di alcun potere esecutivo, fa conto sul tatto e sulla buona volontà dei clienti per quanto riguarda l'osservanza delle condizioni. La lettura e /'acce11azione del regolamento equivalgono allastipulazione di un contralto. Ogni discussione sul regolamento è inammissibile. 14 - Non si esclude un accordo che preveda il pagamento in rate o cambiali. In ra~ione dei prezzi comunque bassi, la richiestadi riduzioni non è desiderabile. Prima che il ritrauo venga iniziato, il cliente paga un terza della somma a titolo di acconto. 15 - // cliente che procuri alla Ditta ordinazioni di ritratti, ovvero il cosiddeuo «agente della diua», nel caso procuri lavori per una somma di mille ztori, riceverà in premio un ritrailo suo o quello della persona desiderata, nel tipo che sceglierà. 16 - I/invio da parte della Diua di comunicazioni relative al suo arrivo in un dato luogo a clienti che in passato si siano serviti della Ditta stessa, 1101i1ntende spingerli ad ordinare nuovi ritratti, intende solo facilitarne l'ordinazione a quei conoscenti dei clienti che, avendo visto i lavori, desiderino qualcosa di simile. 17 -Si consiglia ai clienti di non svolgere i ritrattidopo che sono stati arrotolati dalla sezione imballaggi della Diua, ma di farli incorniciare immediatamente, al fine di evitare che vengano danneggiati, cosa che è già accaduta più di una volta. La Ditta «S.I. Witkiewicz» 1932, Tipografia «UNIVERSUM», Varsavia, Obozna 9. Questolscritt" è tratto dal catalogo della mostra La ditta dei ritratti S.I. Witkiewicz, Livorno 8-25 febbraio 1980, pubblicato dalla editrice Karta di Prato.
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