l'altra metàdelfuturismo I I 12febbraio 1916sullepaginedella rivista napoletana Vela Ialina il futurista Cangiullo pubblicava una provocatoria lettera aperta indirizzata alle maggiori scrittrici del momento (Matilde Serao, Annie Vivanti, Ada egri, Grazia Deledda, Térésah, Amalia Guglielminetti, ecc.) per esortarle ad abbandonare il loro conformismo letterario e acimentarsi finalmente con la pratica delle parole in libertà: viene così lanciato il guanto di una sfida letteraria tra le celebri protagoniste della scrittura femminile e la nascente poesia delle donne futuriste. L'invito naturalmente non potrà essereraccolto, ma già pochi mesi dopo attorno alla figura di Maria Ginanni si riunisce per la prima volta nella storia del futurismo italiano una pattuglia di nuove giovani scrittrici: Rosa Rosà, Enif Robert, Magamal, Fulvia Giuliani, Irma Valeria, Mina Della Pergola, Emma Marpillero, Fanny Dini, Mary Carbonaro, Shara Marini, Enrica Piubellini. Centro e motore del gruppo è la rivista fiorentina L'Italia futurista (19161918), animata dai fratelli Corradini (Bruno Corra e Arnaldo Ginna), Settimelli, Carli, dalla stessaGinanni, che viene ad occupare lo spazio rimasto vuoto dopo la chiusura di Lacerba. Seguaci di Poe e di Baudelaire, questi «costruttori di azzurro», questi camici cerebrali», come amavano definirsi, praticano un'arte del tutto d'avanguardia che non esclude «la delicatezza, il sogno, il romanticismo, l'oziosità>, l'arabesco intellettuale delle filosofie effimere, e che sulla base di una cultura intrisa di teosofismi ed esoterismi raggiunge dei risultati molto vicini a quelli del surrealismo. Il comune denominatore del gruppo è la concezione occultista, che si esprime nell'at-_ tenzione costante per ci fenomeni del medianismo, dello psichismo, della rabdomanzia, della divinazione, della telepatia», da cui prende le mosseuna poetica che coltiva soprattutto la subcoscienza come humus lirico su cui poter costruire una letteratura dell'irrazionale, totalmente visionaria eonirica. Agganciare la letteratura all'occultismo, come sosterrà Irma Valeria in Occultismo e arte nuova, non solo significa assegnareall'artista il ruolo di • veggente, ma induce altresl a calarsi con la scrittura in campi sconosciuti per trarne nuove sensazioni; al di là del reale dunque, oltre la barriera dei cinque sensi. Il messaggioautomatico che da Rimbaud giunge fino a Breton potrebbe essere stato intercettato da questo gruppo futurista fiorentino. Lo dimostrerebbero non soltanto le «trasparenti» pagine di Maria Ginanni, dove il pensiero si traduce in una scrittur.1 cerebrale che salta spesso i nessi logico-sintattici, preludendo cosi ad esperienze di altri ben più noti «trasparenti», ma anche i poemetti in prosad'intonazione maledetta della Valeria, nonché le singolari prose «sonnamboliche» di Rosa Rosà, che direttamente richiamano gli esperimenti di Desnos legati al sonno. Va registrato inoltre il permanere di certe insistenze tematiche del simbolismo, più o meno accentuate (tensioni mistiche,spleen paradisiaci) e di alcuni luoghi tipici del liberty (ville nel parco, atmosfere notturne, specchi, fontane, ecc.), tutti temi ravvisabili anche nelle prose e nelle liriche dell'allora diciassettenne Fulvia Giuliani, al tempo stesso macabre e beffarde. Ma l'uso privilegiato del poemetto in prosa in luogo del verso, che caratterizza la produzione poetica de L'Italia futurista, non esclude sulla rivista la presenza di numerosissimi paroliberi. ,Tra le donne: la Robert, ancora la Rosà, Emma Marpillero, Enrica PiuFulvia Giuliani (Roma 1900). L)_ J ~ ~ .._ J -- Aderisce al movimento futurista nel 1916 introdottovi da M. Ginanni. Si distingue per le dizioni pubbliche di poesie e per le sue «scenesintetiche», presentale da Settime/li con un lungo articolo su L'Italia futurista Ha pubblicato prose liriche su L'Italia futurista, L'ardito e La testa di ferro. In seguito, dedicatasial teatro, ha collaborato per molto tempo al Teatro degli Indipendenti di A.G. Bragaglia. Stagno Odio ribrezzo rancore ...e poi ...nulla e poi bujo! bujo!bujo! nel cielo imbrillantato di stras pescecaneschi la luna recita la parte dell'opale Fatalissimamente: dai fiori il profumo esala delicato! soave! ideale! un grillo crepita, un poeta sogna! il mare fa l'orchestra in sordina. È tutto un accordo, un trucco, una scena! fra poco una stella intonerà la canzonetta romantica «povera piccina• e laggiù nei giardini del Casinò un suicida farà echeggiare il solito colpo di revolver a grande effetto; ma, l'incanto rimarrà lo-stesso! egualmente languido e pacifico! Odio? rnenzonga? ribrezzo? fantasmi!fantasmi! fantasmi! Le rane gracchiano e sguazzano nel fango! (Dalla raccolta inedita Cristalli al sole) bellini e la strana figura di Eva Kuhn Amendola, camuffata sotto le maschili spoglie di Magamal, eroe marinettiano. Non mancano le sintesi teatrali, pubblicate da Mina Della Pergola, o le pagine di critica, di Magamal e della Ginanni, che inoltre dirige per le edizioni della rivista la collana «Libri di valore». Una cosl massicciapresenza femminile sulla rivista. favorita dalla posizione di primo piano della Ginanni che funge da catalizzatore per nuove energie intellettuali, avviene nel clima generale d'eccezione del periodo di guerra che, secondo anche alcune analisi fatte dai futuristi in quel momento, portava ad una sostanziale modificazione della mentalità e di conseguenza ad un cambiamento del rapporti tra i sessi.«La guerra ci ha scossecome gli uomini•, scrive Rosa Rosà nell'articolo Le donne del posdomani, individuando proprio in questa atmosfera di profonde metamorfosi psicologiche e strutturali il punto di non ritorno per le donne verso le forme di soggezione precedenti. Va ricordato inoltre l'interessante dibattito sul «problema femminile» che per alcuni mesi attraverserà la vita stessa della rivista, suscitato dalla Villa d'Este pubblicazione del marinettiano Come si seducono le donne, una speciedi ars amandi alla futurista. Per la seconda volta nella storia del movimento le donne intervengono sul problema dei ruoli, tornando a proporre contro le maschili seduzioni un modello ideale di donna tutto sommato emancipata e forte. Sulla scia di queste polemiche la Rosà pubblica il romanzo d'impianto avvenirista Una donna con tre anime, mentre la Robert, che con la Rosà ha partecipato direttamente al dibattito, firma con Marinetti Un ventre di donna, curioso romanzo sperimentale, composto di pagine di diario, lettere, parolibere, dove all'insegna del più formidabile ottimismo vitalistico propone un nuovo genere di letteratura futurista «al femminile», in aperto contrasto con la tradizionale scrittura delle donne. Claudia Salaris (I brani qui riprodotti fanno parte di una ricerca antologica più vasta, curata da Claudia Salaris, e di prossima· pubblicazione, che comprende tutte, o quasi, le figure femminili attive nel movimento futurista, dai precedenti del 1909 fino al 1944). Villa d'Este: Rabeschi d'acqua disegnati sul cielo, nastri di lamina argento su regali velluti d'azzurro, carezze lucide su tappeti di muschio, pettegolare di ruscelli frettolosi tra i pali enormi dei fiori acquatici. ...Ninfee estatiche ...capelvenere timido e tremulo; polvere verde sull'asperità delle pietre corrose ...Colonnati.di cipressi, Esedre di pini. ..chioschi di mortella ... ...Mistero del silenzio rotto dallo scrosciare improwiso dell'acqua negli antri giganteschi e dal canterellare insolente delle cento fontanelle bambine ... ...Marenghi di sole seminati nell'ombra di viali interminabili ...fiori senza profumo, bellezza senza vita fermata nel tempo, attesa continua ed esasperata delle ringhiere marmoree dove «qualcuno» s'appoggerà ancora ...certamente Ma quale specchio d'acqua potrà riflettere il profilo di un'ombra? Da secoli è scesa su tutte le cose una pace serena e infinita. Suonata per violino Violino: anima divenuta filo di luce, chiarore, tremore, lacrima lucida (Dalla raccolta inedita Cristalli al sole) sulla levigatezza angosciosa dell'infinito! • Giuoco di note attorno a domande ansiose senza possibilità di risposta, nastro che lega sensazioni diaboliche a sensazioni divine coll'esile respiro di un suono impreciso ... Gioja, spasimo, slancio dell'archetto che sale fino a Dio, lo rasenta e poi torna verso i nostri cuori, serrati in ascolto, portandoci qualche cosa del cielo! una stella, una luce, forse, l'eco d'una preghiera fatta solo di musica! Silenzio! attorno al tuo magico suono volti scaniti nel tempo, senza più realtà tanto gli spiriti sono smarriti! Un attimo o un secolo che importano? il tempo è fermato: Maddalena, Isotta, Francesca mi sono sorelle! In un'anfora d'antico alabastro tre crisantemi gialli creano l'unica possibile realtà di sole, in una atmosfera ònnai torbida, dolorosa, inverosimile (Dalla raccolta inedita Cristalll al sole) ...., oO O\ ....,
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