Alfabeta - anno III - n. 23 - aprile 1981

Ripubblichiamo l'appello per Baiestrini già dato nel numero precedente di Alfabeta, aggiungendo ora tutte le firme di adesione che ci sono pervenute sino ad oggi 30 Marzo 1981. li 7 aprile di due anni fa veniva spiccaJo un mandato di cattura per «associazione sovversiva» e «banda armata» nei confronti di Nanni Balestrini, ideatore e coordinatore del giornale Alfabeta, di cui stava allora per uscire il primo numero. Nanni Balestrini,poeta e romanziere già noto a livello internazionale, è un esponente di grande rilievo della vita intellettuale italiana negli ultimi venti anni anche per la sua attività di organizzatore culturale nel campo dell'editoria, del giornalismo lei/erario, dello spenaco/o. È stato costre/loalla latitanza, alla lontananza del suo contesto, in una privazione particolarmente dolorosa. Balestrini 1u11aviaha continuato la sua collaborazione e la sua presenza aniva e sollecitata nelle pagine del nostro giornale, il quale ha voluto professare il rispelloso rinvio al giorno delle precisazioni della magistratura, prima di dichiarare la propria posizione, nonostante la lunga e assai discussa vicenda dell'istrulloria del 7 aprile. Oggi, con l'esame della requisitoria relativa, depositata dalla Procura Generale,noi constatiamo che sul conto di Balestrininon èstato individuato alcun fatto concreto, nè alcuna precisa responsabilità che possa giustificare le pesanti irJ,criminazionia suo carico. (Il tratto della requisitoria che riguarda Riteniamo dunque quanto meno sostenibileche lapersecuzione giudiziaria nei confronti del nostro condirei/ore voglia invece colpire lasua liberaattività di scriuore politicamente impegnato nell'ambito del movimento di nuova sinistra. Ne siamo allarmati profondamente, tanto più se collochiamo questo episodio nell'attuale corso repressivo della libertà di opinione in Italia, di cui sono segni gravissimi i recenti casi di arrestidi giornalisti e di responsabili di pubblicazioni. LefirmeperBalestrini Noi riproponiamo perciò, mentre non ci è parso utile prima, il mezzo dell'appello firmato dagli intelleuuali, già da noi stessi criticatoperché di tipo solidaristico e di scarsa efficacia. Oggi il deterioramento di alcuni seuori delle istituzioni ripropone un significato orientativo agli schieramenti di opinione. E riprendiamo questo meuo allo scopo di chiedere, per un necessario senso di giustizia, che dopo due anni Nanni Balestrini - e insieme a lui tulli gli altri imputati del 7 aprilea carico dei quali non risultino aui penalmente rilevanti - venga immediatamente prosciolto dalle gravi imputazioni di cui viene fatto ogge110e restituito al suo lavoro di direuore. Richiediamo agli intelle1tualiitaliani e degli altripaesi l'adesione alla nostra iniziativa, che vuole assumere ogni sviluppo utile ad o/lenere l'auenzione e l'intervento in questa vicenda rappresentativasia della sceltapolitica rigorosa di un intelle11ualesia della recente situazione repressiva in Italia. Il gruppo redazionale di Alfabeta: Vincenzo Bonazza; Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Marisa Giuffra, Francesco Leonetti, Gigi Noia, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella, Paolo Volponi, Bruno Trombetti. :-:· Prime adesioni. Remo Bodei, Gianni Vattimo, --C6are Segre, Gilio Dorfles, Alberto Arbasino, Paolo Mauri, Enrico Filippini, Mario Perniola, Giorgio Bocca, Dario Fo, Franca Rame, Camilla Cederna, Alberto Moravia, Ottiero Ottieri, Renato Barilli, Franco Bolelli, Antonio Stasi, Giancarlo Cardini, Valeria Magli, Franco Battiato, Giusto Pio, Giuseppe Bartolucci, Anna Maria Rodari, Ida Farè, Magazzini Criminali, Federico Tiezzi, Marion D'Amburgo, Sandro Lombardi, Guido Viale, Alfredo Giuliani, Gruppo Area, Carlo Siliotto, Toti Scialoia, Gabriella Drudi, Emilio Tadini, Gian Emilio Simonetti, Galleria Porta Ticinese, Giovanni Rubino, Mario Bellini, Bianca Maria Pilat, Gigliola Rovasino, Roberto Sommariva, Fabio Simion, Primo Moroni, Paolo Bertetto, Luigi Malerba, Angelo Guglielmi, Giuliano Zincone, Paolo Fabbri, Mauro Wolf, Giuseppe Chiari, Walter Marchetti, Stefano Agosti, Mercato del sale, Ugo Carrega, Silvia Spinelli, Italo Antico, Mauro Staccioli, Ferruccio Ascari, Marion Baruch, Franco Ravedone, Valerio Cassano, Magdalo Mussio, Lorenzo Vitalone, Alberto Pizzati, Giuliano Gramigna, Carla Tatò, Carlo Quartucci, Stefano Silvestri, Eliseo Mattiacci, Sandra Perelli, Alessandro Parenzo, Aldo Tagliaferri, Giorgio Muratore, Luciano Anceschi, Redazione de «Il Verri», Niva Lorenzini, Vittorio Fagone, Giovanni Anceschi, Milii Graffi, Teatro di Porta Romana, Bernardo Secchi, Davide Boriani, Enzo Mari, Lea Vergine, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Jonathan De Pas, Benedetto Marzullo, Arrigo Lora Totino, Paolo Carta, Corrado Costa, Franco Quadri, Ubu Libri, Maria Luisa Belgioioso, Aldo Morsa, Klaus Wagenbach, Thomas Schmid, Barbara Herzbruch, Alfred Sohn-Rethel, Erich Fried, Paul Virilio, Jean Baudrillard, Jean Francois Lyotar, Marcello Fabbri, Arnaldo Pomodoro, Giovanni Raboni, Giaime Pintor, Renato Sirabella, Redazione Unaltracosa, Serena Vitali, Redazione Radio Popolare, Federico Pedrocchi, Biagio Lorigo, Lele Binardi, Michele Cucuzza, Paolo Hutter, Ivan Berni, Gianfilippo Pedote, Bruna Miorelli, Fulvia Serra, Oreste Del Buono, Piera Oppezzo, Elvio Fachinelli, Rodolfo Aricò, Jacqueline Risset, Carla Casalini, Severino Cesari, Pietro Veronese. Salvatore Veca, Goffredo Fofi, Beniamino Placido, Alain Jouffroy, Franco Fortini, Ludovico Geymonat, Enrico Rambaldi, Gianni Baget-B<lzzo,. Walter Pedullà, Luigi Ferrajoli, Carlo Bertelli, Eleonora Fiorani, Renato Sirabella, Jaime Pintor, Ottavio Cecchi, Giuliano Della Pergola, Giulia iccolai, Daria Niccodemi, Dario Argento, Enrico Villa, Claudio Messineo, Vasco Pratolini, Vittorio Cavicchioni, Ugo Volli, Mita Vitti, Giovanni De Luna, Leonetta Bentivoglio, Mirella Bentivoglio, Centro Studi Garcos (Garanzie Costituzionali), Corrado Bonfantini, Massimo Bonfantini, Paolo Facchi, Agostino Viviani, Ermanno Krumm, Anna Mongiardo, Maria Grazia Vianello, Romano Luperini, Luciano Vitacolonna, Alberto Boatto, Cesare Viviani, Giovanni Antolini, Filippo Ravizza, Mirella Bandini, Luciano Russi, Giordano Falzoni, Mauro Romoli, Roberto Scardova, Mariarosa Danini, Franco Cavallo, Goliarda Sapienza, Angelo Suvarita, Edoardo Di Bernardino, Carlo Arcari, Giordano Falzone, Valentino Losito, Mariella Zanetti, Pierluigi Gasparotto, Giuliano Della Pergola, Laura Betti, Renzo Paris, Bernardo Bertolucci, Tonino Guerra, Lietta Tornabuoni, Ellis Donda, Giuliana Calandra, Giovanna Gagliardo, Elisabetta Rasy, Marisa Rusconi, Red. Culturale Quotidiano dei Lavoratori, Tullio Francesco Altan, Giancarlo Bocchi, Redazione Musica '80, Alfredo Di Laura, Skiantos, Giorgio Battistelli, Franco Berardi, Maurizio Cascavilla, Franco Bucci, Massimo Dolcini, Anna Falconieri, Lisi Natoli, Dario Paccino, Giuseppe Cassieri, Pier Paolo Poggio, Otto Schily, Hans Christoph Buch, Ingeborg Crewitz, Walter Hoellerer, Frich Fried, Peter Bichscel, Lothar Bayer, Heimar Kipphardt, Hans Magnus Enzensberger, Maria Livia Serini, Fabrizio Dentice, Redazione di Unità Proletaria (rivista teorica di Dp ), Claudio Parmigiani, Alvaro Beccatini, Maria Luisa Agnese, Gianni Farneti, Marco Vallora, Silvia Del Pozzo, Paola Setti, Bruno Blasi, Rachele Enriquez, Giuseppe Corsettino, Valeria Grandus, Franco Lefevre, Claudio Sabelli Fioretti, Celeste De Barberi, Roberto Goldoni, Andrea Garbarino, Rosanna Perri, Grazia Pinna, Giuseppe Oldani, Sandro Ottolenghi, Enrica Basevi, Francesca 01drini, Gianna Milano, Chiara Valentini, Tommaso Trini, Giampiero Bore!- lo, Marina Bignotti, Letizia Di Grandi, Mauro Valinotto, Eliseo Rovatti, Giovanni Porzio, Luigi Vigevano, Carlo Petrano, Leonida Repaci, Albertina Repaci, Giuseppe Paioni, Ercole Bellucci, Vincenzo Tiboni, Lucio Paleani, Luigi Stradella, Adalberto Barioli, Arnaldo Dondi, Renato Rozzi, Bruno Vittorini, Piero Meldini, Silvia Giacomoni, Giovanni Luisè, Sandro Casiccia, Massimo Raffaelli, Isabella Pezzini, Renato Giovannoli, Paola Rodari, Alberto Abruzzese, Giovanni Maria Pace, Pino Nicotri, Giovanni Mariotti, Redazione Bolognese AntiTesi, Sergio Amidei, Age-Scarpelli, Nelo Risi, Mario Gallo, Enzo Giulioli, Paolo Zaccaria, Paolo Valesio, François Chatelet, Gerard Soulier, Jean Chesneaux, Pierre Halwacs, Gilles Deleuze, Felix Guattari, Gerard Fromanger, Christian Bourgois, Jean Pierre Faye, Jean Paul De Gaudemar, Jean J. Lebelle, Miche! Delhorme, Pierre Klossowki, Editore Scola, Pasquale Squitieri, Alberto Dentice, per la costituente della sinistra socialista Sinistra Unita per l'alternativa di Massa Carrara, Marco d'Eramo, Rossana Rossanda, Enzo di Mauro, Angelo Maugeri, Rivista Lapis/Arte, Rivista Taide, Arcangelo lzzo, Michele Santoro, Ines Mainieri, Alberto Cuomo, Antonio D'Avossa, Pietro Lista, Cristina Di Geronimo, Enzo Ragone, Maria Rosaria Mari, Leonardo Pedrelli, Carmine Limatola Ableo, Daniela Ripetti, Arpino Gerosolimo, Alfredo Di Laura, Union des Ecrivains, Alfred Kastler, George Wald, Elie Wiesel, Armando Uribe, Aul Yurkiévich, Bernard Pingaud, Claude Manccron, Jean Paul Aron, Hélène Parmelin, Jacques Berque, Jean Paris, Mitsou Ronat, Marie-Odile Faye, Miche! Broué, Armand Rapoport, Gérard Cléry, Maurice Cury, Alcide de Campos, Guy de Bosschère, Cathérine Clément, Laurent Dispot, Jér6me Garcin, Jean-Paul Chambaz, Claire Burrus, Collectif de la Reveue Change, Editions Galilée, Joseph Maria Castellet, Valter Vecellio. Lanuovadestrafrancese Alain de Benoist Les idées à l'endroit Parigi, Hallier, 1979 pp. 298, 45 franchi S essant'anni fa, riflettendo sulla situazione francese, Georges Sorel scrisse che «i giovani pieni di entusiasmo si stanno orientando verso quello che i Repubblicani chiamano reazione, perché solo in essa riescono a trovare segni di vitalità». Oggi in Europa, a più di dodici anni dal 1968 e in un periodo in cui le speranze per l'Eurocomunismo sono agli albori, le parole di Sorel suonano più che mai vere. Negli ultimi cinque anni si è assistito alla crescita continua, in particolar modo tra i giovani, di quello che gli esperti di politica chiamano Eurofascismo, una rete di gruppi liberi, ma schierati politicamente con il neo-nazismo, molti dei quali sono consactati alla violenza e al terrorismo, tutti con l'intento di salvare l'Europa dalle calamità del marxismo e del capitalismo. La rete comprende, fra gli altri, il British Movement, in Inghilterra, il Flernisjh Militant Order, in Belgio, i Faisceaux nationales européenes e il Mouvement nationaliste révolutionnaire in Francia, e naturalmente Terza posizione e i NAR in Italia. Sebbene siano stati i sanguinosi massacri di Bologna, Monaco e Parigi dell'anno scorso a risvegliare in modo preoccupante negli Europei il problema del potenziale terroristico dell'Eurofascismo, si sa poco della controversia ideologica di maggiore importanza che sta dividendo il neo-fascismo europeo in due formazioni, a grandi linee la Vecchia Destra, rappresentata a livello teorico da pensatori come Julius Evola e la cosiddetta Nuova Destra, rappresentata dal suo portavoce trentasettenne Alain de Benoist. In Les idées à I' endroit, una raccolta di saggi che riassumono la sua nuova filosofia del fascismo, de Benoist lancia la sfida: «La Vecchia Destra è morta ed era ora». Di essa critica la miopia, il complesso del padre (Dio, Re, Fiihrer), l'individualismo, il carattere reazionario e manicheo, l'incompetenza. Tutte quelle stupidaggini su lavoro-famiglia-patria, affermanon sono vero fascismo, ma solamente «Pétain nella terra dei sovietici». Egli cerca, invece, di costruire/a Nouvelle Droi1e, dando inizio a una svolta filosofica radicale. La stampa e la televisione francesi hanno iniziato a interessarsi alla Nuova Destra solo nel marzo del 1978, quando Gilbert Comte pubblicò una serie di articoli dal titolo« Une nouvelle droite?» su Le Monde, ma in effetti Thomas Sheehan le origini del movimento risalgono al marzo del 1968, quando apparve per la prima volta la rivista Nouvelle Eco/e (de Benoist ne divenne il redattore capo nel 1969). Pochi mesi più tardi, fu fondata la società di studi GRECE, sigla del Groupement de recherche et d'études pour la civilisation européenne. Sebbene de Benoist proclami che questi avvenimenti costituiscono l'inizio di una «nuova cultura di destra», nondimeno le liste di GRECE e di Nouvelle Eco/e danno l'impressione di essere costituite da vecchi reazionari e fascisti francesi. Jean Mabire, collaborazionista nella seconda guerra mondiale e ancora prima redattore della rivista fascista Europe Action ( «la rivista dell'uomo occidentale»), fa ora parte del comitato di redazione del giornale di GRECE, Eléments. Il comilé de patronage di Nouvelle Eco/e comprende, oltre a personaggi importanti come Mircea Eliade, Konrad Lorenz e Arthur Koestler, metà dello staff redazionale del giornale razzista Mankind Quarterly di Edimburgo (R. Gayre, R. Kuttner e ultimamente H.E. Garrett) e almeno due membri del Comitato Consultivo Onorario (Lundman e Eysenck). De Benoist stesso fa parte del Comitato Consultivo del giornale neo-fascista tedesco Neue Anthropologie, il cui redattore, Jiirgen Rieger, ha condannato !'«imbastardimento» detle razze ed ha annunciato, con tutta serietà, che «i giganti bianchi stanno arrivando!» 11 potente editore francese Robert Hersant, in passato sostenitore di Pétain e che ora ha in mano un quinto dei giornalL francesi, è entrato in scena quando comprò Le Figaro nel 1975. Scelse come direttore del settimanale Le Figaro Magazine Louis Pauwels, redattore noto per essere conservatore e ammiratore sfegatato di Gurdjieff, e Pauwels incaricò de Benoist di tenere una rubrica regolare sul «movimento delle idee». Pauwels fa anche parte del comité de palronage di Nouvelle Eco/e. (Un fenomeno del tutto a parte è il Club de l' Horloge, costituito da circa 120 giovani tecnocrati, la maggior parte dei quali laureati alla Ecole Nationale d'Administration e all'Ecole Polytechnique. Il loro portavoce,YvonBlot,afferma:«Non abbiamo niente da spartire con la Nuova Destra o con il GRECE». Nonostante ciò, hanno alcuni interessi in comune con il gruppo di de Benoist, in particolare sono appassionati di sociobiologia.) In Italia, il teoricoparexcellence dellaVecchia Destra rimane Julius Evola, che è morto nel 1974. Giorgio Almirante lo ha chiamato «il nostro Marcuse, ma più bravo», e Pino Rauti riconosce in lui «il più grande pensatore tradizionale di tutto l'Occidente». (Rauti nutre una tale ammirazione per Evola che ha riempito il suo libro Le idee che mossero il mondo di plagi da Evola; ad esempio le pagine 40, 41, 211,220 e dalla pagina 387 alla pagina 389.) Perciò un buon metodo per riuscire a capire cosa c'è di nuovo nella Nuova Destra è quello di mettere a confronto i pensieri di de Benoist e quelli di E,vola. La filosofia di Evola, che egli chiama «tradizionalismo», è uno strano miscuglio di idealismo metafisico, mitologie primitive e quello che egli chiama una «metafisica della storia». Però, in realtà, la sua metafisica della storia è una lunga diatriba contro la storia, in nome della supremazia dell'eterno, fisso e sovrastorico regno dello spirituale e dell'ontologico, «l'esse~ re delle origini». 1 Questa affermazioneassoluta, che in modi diversi aveva caratterizzato gli intellettuali reazionari tra le due guerre (e che veniva spesso evocata da Mussolini) sta alla base del rifiuto da parte di Evola del_nichilismo, del materialismo borghese, specialmente nella sua forma americana,_e naturalmente del marxismo. Ecco perché le accuse superficiali di «irrazionalismo» o di «nichilismo». non fanno centro sulla

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