Alfabeta - anno II - n. 15/16 - lug.-ago. 1980

lettere Questo è un ordine! Kind Redaction, questo è un ordine. Avete pubblicato (n. di maggio) la copertina ed una pagina dellamia fanzine (?) con una didascalia errata:non è di Pordenone ma di Bologna. Non voglio, con questo, esaltare una città che odio (Bologna, appunto) ma voglio solo dire che Coca-skola non fa parte del foltissimo giro pordenonese. Ma è una cosa unica (niente a che fare con asso/dissociazioni dis/organizzazioni bolognesi). Indipendente da tutto e tutti (tant'è vero che io sono l'autrice, la direttrice, la grafica, l'articolista, è totalmente mia), e da molti mesi a questa parte totalmente distaccata da tutte le mode ed ideologie: freak non lo è mai stata (dio ci scampi!), punk non lo è più dal 3° numero. Sappiate anche che il numero che avete preso in considerazione è cofl3iderevolmente vecchio ed assolutamente non rappresentativo del suo stato ideai-filosofico (oops!) - estetico attuale. Tanrè vero che si chiama «der sphinx», adesso. Ed il prossimo nr. si chiamerà «killer» ed il seguente in modo ancora diverso. lo ho agganci with my innerworld, my troubles e rari contatti con l'esterno conosciuto; molti di più con quello conosciuto per metà. Per ulteriori considerazioni chiarimenti monologhi con la licantropia in persona potete riscrivermi, sono a vostra disposizione (tanto sono disoccupata da 3 anni), indirizzo sul retro. Prego, in ultima, di fare un'errata corrige riguardo alla didascalia sbagliata oppure di pubblicare questa mia (ve lo ordino) kind rega rdds Elettro L'uso della velocità come strumento di comunicazione È lei il Signor Eco, quello che fà opinione? Mi chiamo Stefano, son , sbarbo e molto intelligente,perciò svolsi un'accurata indagine sui comportamenti demenziali autodistruttivi più diffusi e rimasi talmente affascinato dalla vastità di quei personaggi che decisi di perdermici. Venga a trovarci qualche sabato! Ora, c'è un argomento che mi stimola la fantasia e mi complica la vitaper quanto ci penso, due punti: la velocità! Tutto si sposta molto velocemente e bisogna starci attenti. Le debbo dire con rammarico che lei mi sembra un po' lento. Succedono molte cose su cui c'è l'urgenza di ascoltare la sua opinione. Un'autore spregiudicato ha composto una rima baciata Sono io il più veloce urlo con la voce al ritmo precoce del sugo che cuoce ed alcuni sostengono che potrebbe bastare ad esaurire l'argomento, ma queste sono voci poco stimate dallapubblica opinione che certamente attende d'essere stimolata alla considerazione del fenomeno da una attenta analisi che lei potrebbe avviare con la competenza , e il prestigio che le rallegrano la vita. E singolare un fatto, due punti: con quale velocitàsi siapropagato l'uso della rima baciata nei testi di molte canzonette che con grande passione hanno affermato l'esistenza dei nuovi gruppi rock italiani. Queste cadenze rimate scandiscono ritmi nuovi e nuove intenzioni nel campo musicale che forse esprimono tendenze di comportamento molto interessanti per il carattere di freschezza che contengono (ohi!). Pare che questi nuovi poeti abbiano un senso, ed è sicuro che hanno fretta poiché son tipi veloci. L'eroico fronteggiamento della ba-· nalità retorica, che da sempre è padrona della canzonetta nazionale, andrebbe riconosciuto ed apprezzato, poiché luccicano le medaglie! Ed andrebbe intesa l'intensità del linguaggio per immagini che tutti ha sconvolto con la sorpresa ma ancora pochi per l'intelligenza. Si sa quanto sia onorevole dedicarsi a cose serie, mai più dementi! E invece proprio qui sta il bello. È la velocitàcon cui si espande un'emozione nel riconoscere in una immagine ben visibile, poiché familiare alla cultura più diffusa, l'ipotesi ironica che esprime consapevolezza e critica senza appesantirsi di alcuna giustificazione. Un kilo di patate, due pacchi di maccheroni rigatoni e un bel po' di prezzemolo. Ridendo del non senso o della strana associazione di immagini si gode (oh sì). Vedendo colpito un bersaglio che stà oltre la barriera delle spiegazioni. Poiché noi risparmiamo strade tortuose, esibizioni penose e tensioni pallose ABBIAMO LE IDEE. SIAMO FANTASTICI! SIAMO POETI! possiamo volare nel riflesso dei vetri lei si dia un po' da fare~ alla velocità deve farci caso. Stefano Grilli e grulli Egregi Signori di Alfabeta, la vostra rivista arriva fino in capo al mondo e quindi perfino a Benevento. E il sottoscritto che abita nella zona la compra con l'idea di erudirsi ulteriormente. E va bene. Va bene per gli articoli inzeppati nelle pagine che più non si può. È certamente uno stile come un altro. La carta costa oggigiorno un occhio della testa e mi spiego. E se uno difetta un po' nella vista? Comunque va tutto bene. Si vede a mille miglia che siete persone preparate. Non vi dico i Gramigna e le Corti quando discettano di poesia. Ma voglio chiedervi: siete proprio convinti che cambiate l'aria in casa della signora (la Poesia) facendo circolare gli spifferi di Pellisari e di Vicienzo Bonazza? Simpaticissimo quest'ultimo con il suo gioiosissimo nome, tale e quale quello di mio padre. Cilentano per caso? Dice: e tu chi sei? Non so se qualcuno di voi ha avuto tramano quella specie di striscioline di carta per ciclostile su cui erano delleparole con dei titoli in cima ai quali si trovava scritto « La stampa povera» più sotto il mio nome (riportato in fondo a questa pagina) e altreparole che dicevano « Il grillo parlante e altre poesie». Se vi date l'incomodo di guardare in qualche cestino non ancora svuotato potrà darsi che vedreteaffiorare quanto sopra descritto. Ma voglio dire una cosa a Vicienzo Bonazza, sempre che sia cilentano: Ma chi c«aspita» (sono putibondo) vuoi pigliare per /«ferroviere» (stessa ragione)? So che stupido non sei; ma parla come mammata ti ha fatto. O credi che lapoesia si faccia giocando a zicchinetto con le parole? Scusami: la Signora (mi capisci) è in casa e non sarà facile farla respiraremeglio con i tuoi spifferi (e quelli di altri ospitati generosamente sulla vostra eccellentissima Alfabeta; guarda caso: intestate la rivista con quel titolo e poi proprio l'alfabeto volete prendere sottogamba). Voglio dire: usiamo i mattoni per fare la casa e non i mattoni per fare i mattoni. M'intendo? Con tutto ciò viva Alfabeta che mi fa rimpiangere di esserein capo al mondo dove non arriva che Tuttolibri e qualche altragirandola di «scrivi di me, che scriverò di te». Naturalmente la poesia (e la cultura) fa lastradaper conto suo. Vogliamoci bene e, non ci arrivo, se no, vi darei una stretta di mano. Carmelo Bonifacio Malandrino Lettera del Centro culturale V. Woolf alla redazione di Alfabeta • Il testo da voi pubblicato su Alfabeta n. 13 maggio 1980 dal titolo «capre rospi canguri delfini» di Ginevra Bompiani, è lo stesso testo di una conferenza tenuta da Ginevra Bo,npiani al Centro Culturale Virginia Woolf di Roma Via del Governo Vecchio n° 39. Parteciparono alla conferenza anche le relatrici Nadia Fusini e Maria Luisa Asta/di. Tutte e tre le conferenziere furono avvisate che la conferenza sarebbe stata registrata e che la stessa sarebbe poi stata pubblicata nei «Quaderni del Centro Culturale V. W.» attualmente in preparazione e che usciranno a seuembre e tutte e tre le relatricidiedero il loro assenso. ln seguito Ginevra Bompiani ci avvertì che avrebbe pubblicato. la conferenza anche sulla vostra rivista con l'indicazione che si trattava di uno scritto nato in occasione di una conferenza al nostro centro, che la vostra rivista lo sapeva e ne avrebbe posto l'indicazione nell'intestazione dell'articolo. Invece non solo non l'avete fatto, ma neppure avete voluto correggere la dimenticanza nel numero seguente motivando la cosa con l'argomento che voi di solito non usate questa formula. Vi facciamo notare che, invece, nello stesso numero avete segnalato che il testo di Noam Chomsky « Linguaggio e conoscenza inconscia» è il testo di una conferenza e parte di un volume in corso di pubblicazione anch'esso. Speriamo chesi trattidi un disguido e di semplici incomprensioni e vi invitiamo perciò a correggerlo nel prossimo numero. Distinti saluti Michi Staderini Non sono un cretino! _ Spett. Alfabeta, vi ho inviato in data 19 aprile I 980 un articolo dal titolo « Da PotereOperaio a PacereOperaio» che, nello stile della rivisca,interveniva nel merito di alcuni libri ed articoli che si occupavano del medesimo argomento. Quelle cartelleerano accompagnate da una letterache non lasciava adito ad equivoci. Infatti con molta chiarezza vi invitavo a cestinarlo «qualora la lunghezza vi fosse sembrata eccessiva» o «l'argomento delicato». Poiché non ho mai ricevuto da voi nemmeno due righe in merito e non amo fare la figura del cretino e disprezzo profondamente la cultura dell'ipocrisia e quello che Gianni Sassi chiama il Terrorismo della Menzogna (con le maiuscole), gradirei chepubblicaste, sul prossimo numero di luglio, questamia, come dire, «rettifica». Vorrei infatti che fosse chiaro ai lettori che in questa mia dorata vacanza tutto mi sarebbe potuto succedere tranne che scrivere una letteraad Alfabeta. Ho inviato infatti un articolo che nessuno vi obbligava a pubblicare e cantomeno a stravolgere togliendo i tescidi riferimento e le noce.Allora, per rimediare un tantino a questa operazione un po· sporca e di cui, siate certi, capisco perfettamente la logica, conviene risarcire il lettore dandogli le informazioni che gli avete volgarmente scippato: Libri o articoli di riferimento: Giorgio Bocca, Il caso 7 aprile (Mi/ano, Feltrine/li 1980); Gianpaolo Pansa, Storie italiane di violenza e terrorismo ( Bari, Laterza 1980); Angelo Ventura, «Prolusione tenuta a/l'inaugurazione del- ['anno accademico della Università di Padova»; Angelo Bolaffi, «Terrorismo: i cannocchiali e la costellazione» (Rinascita, n. l 5 dell' l l aprile l 980). . Per quanto concerne le note è purtroppo difficile ricucirle tutte al testo e quindi, confidando nella capacità del lettore di capire gli stralci operati dai libri o dagli articoli citati,sono obbligato ad operareuna cernita. l) Nella terza colonna il «moderno Machiavelli» citato è Mario Tronti in Il tempo della politica, Roma, Ed. Riuntiti /980. 2) Nella quarta colonna l'indagine sociologica sul campione degli arrestatitorinesi è de La Stampa del 14/4/80. Certo della pubblicazione integrale della presenta lettera insieme ai miei complimenti, vi invio distinti saluti. Jaroslav Novtik Milano, 19 giugno 1980 Già con l'intervento di Toni Negri (e inoltre con quello stesso di R. Romano. eterogeneo rispetto alla nostra impostazione) ci siamo trovati di fronte alla necessità di una collocazione nuova di alcuni scritti: e destinandoli alle «lettere», che del resto sono sempre d'intervento critico e teorico in Alfabeta, non abbiamo inteso in alcun modo diminuirne la portata. Inoltre, c'è il fatto che pubblicare, come se la condizione carceraria dello scrivente non ci fosse, pezzi là scritti e di là spediti ci colpisce proprio sulla nostra nota «impotenza» di intellettuali a far sì che tale condizione sia soppressa, con un particolare disagio verso i compagni del 7 aprile e del 21 dicembre." Nonostante questo, abbiamo forse torto e apriremo forse una rubrica di «interventi». La direzione linus MlFA·. 1'1TAL0 1MA Q\JE,L (0)1\JME É, \JE:Cll-llOE RoT10 ~ ''. ''OOVRE~BE VEDER.E: l C00UO~l 0-1( Cl SONODE:~TRO ~ C.l HO 0E,'11O10. Il piccolo Hans 26 aprile/giugno 1980 Il risveglio attraverso il sogno fascicolo speciale sull'inconscio nella vita psichica Sergio Finzi La formula del desiderio e dell'apparato psichico • Virginia-Finzi Ghisi Il sogno e la coppia: scoria di un caso e di un destino Stefano Agosti Effeui di reale nel 1es10jlaubertiano Mario Spinella Rima, ritmo, ripetizione Antonio Prete Mnemosyne Salvatore Veca Immagini del potere e grammatiche del mutamento I seminari Virginia-Finzi Ghisi: «Erranza e verità» scritti di Giuliano Gramigna, Roberto Carifi, Elio Benevelli e una nuova rubrica di psicanalisi: «li notes magico» Il piccolo Hans, rivista trimestrale diretta da Sergio Finzi. Dedalo Libri. Bari. Casella Postale 362. Abbonamento annuo L. 10.000, e.e. postale l 1639705, 70100 Bari. Un fascicolo di pp. 200 L. 3.000 . Dedalo libri Antonio.Negri La classe ouvrière CONTRE L'ETAT André Gorz Adieux au prolétariat Au delà du socialisme essai Jean Baudrillard De la séduction Est si la production n'était qu'un mythe? Et si tout n'était que défi et séduction? éditions gaìilée

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==