Alfabeta - anno I - n. 7 - novembre 1979

rono solennemente che lo Sme restava dov·era e che tutto procedeva per il meglio. Fu probabilmente allora che a Washington si architettò una mossa a sorpresa. l'operazione marco. Mentre il 'prime rate' veniva ulteriormente sospinto su livelli da capogiro mai sperimentati dall'economia americana nel dopoguerra. parti il primo siluro. Alla riapertura dei mercati dell'oro. martedì 18. gli americani si presentarono in forze. intervenendo simultaneamente su due fronti. Sul mercato libero acquistarono quel tanto che bastò a far saltare il pennino del sismografo dei prezzi (con un balzo mai visto. di oltre 20 dollari. le quotazioni volarono a 384 dollari per oncia); impartirono poi. stando ai 'si dice' più autorevoli. precise istruzioni alla Bank of Nova Scotia. il quarto istituto canadese. di fare incetta di oro per conto del Tesoro Usa nell'asta mensile che Io stesso dipartimento americano avrebbe aperto di Il a poche ore. Con questa imbeccata. la banca di Montreal si assicurò 374 mila delle 750 mila once in offerta. Coincidenza strana. ma non troppo. soffiò la fetta più grossa della torta proprio alla Dresdner Bank che aveva fatto la parte del leone in tutte le aste precedenti. superando il suo prezzo di offerta di pochi centesimi. I tedeschi erano avvertiti delle reali intenzioni degli americani: si sarebbero spinti fino a creare una temporanea monetizzazione dell'oro? Ma tennero duro. Tra giovedì e venerdì della stessa settimana venne cosl il blitz finale. La Federai Reserv avverte con calcolato ritardo - sostengono in molti - le altre banche centrali che qualcuno - un paese arabo «amico». probabilmente l'Arabia Saudita- vuole disfarsi di 500 milioni di dollari in una sola mandata sul mercato di New York. Quando finalmente si interviene a pomeriggio inoltrato. costringendo la Bundesbank a gettare sul mercato gli ultimi 'spiccioli' dei 10 miliardi di marchi spesi in quei giorni a sostegno della moneta americana. è ormai tardi: il dollaro crolla. ma quasi solo nei CO!)frontidel marco che schizza all'insù. E la guerra aperta. La granitica solidità delle ragioni di scambio della Germania è scalfita. li 21 Miller fa una dichiarazione straordinaria: il rapporto di cambio dollaro-marco (ma quando mai si era parlato pubblicamente di parità in un regime di cambi fluttuanti?) passa da 1.80 a 1.76. Il dollaro "svaluta". Bonn è costretta alla resa. Lo stesso venerdì .;era Matthoefer telefona a Pandolfi. Viene convocata in segreto la riunione che deciderà la rivalutazione del marco. a quel punto un inevitabile atto formale> - da Paolo Glisenti. Un rapporto segreto del Fmi dice: è la crisi più grave dalla guerra (Corriere della Sera, 27 settembre). Dal 25 settembre al 2 ottobre gli articoli in prima pagina sulla crisi monetaria si contano sulla punta delle dita. Dal 30 settembre si sono aperti i lavori del Fondo monetario internazionale a Belgrado; appare subito evidente che le drammatiche circostanz,: in cui si riuniscono gli organi dell'Fmi conferiscono una importanza ancora maggiore all'.avvenimento. Tranne il Giorno. tutti i maggiori quotidiani hanno propri inviati a Belgrado. Il 30 settembre e il 1 ottobre compaiono sulle prime pagine tre corrispondenze da Belgrado. ma solo quella di Repubblica è pertinente ai lavori dell'Fmi. mentre la Stampa pubblica una intervista di 'costume' a Pandolfi e il Corriere un'altra intervista a Pandolfi prevalentemente dedicata ai problemi dell'economia italiana. Solo a partire dal 2 ottobre. quando l'oro sfonda «quota 400». c'è un generale risveglio di interesse per la crisi monetaria internazionale (ma il Giorno si attarda ancora sulla elezione di Pandolfi alla Presidenza dell'Fmi). Corriere della Sera e la Repubblica manterranno costantemente il tema in prima pagina fino al 7 ottobre con una fitta serie di commenti e corrispondenze. mentre le altre tre testate mostreranno una notevole discontinuità. elle corrispondenze da Belgrado i quotidiani italiani hanno parlato diffusamente del cosiddetto «conto di sostituzione» con cui verrebbe dato incarico all'Fmi di ritirare una parte dell'immenso flusso di dollari in libera circolazione al di fuori degli Stati Uniti (i cosiddetti «Xenodollari». che sarebbero ormai prossimi a raggiungere il traguardo stratosferico di lÒOO miliardi). Ma ben rari sono gli accenni all'argomento che. secondo il settimanale The Economist, ha costituito. insieme al «conto di sostituzione». 1he real business of lhis meeling. il vero oggetto della riunione di Belgrado: i giganteschi debiti accumulati dai paesi del Terzo Mondo non produttori di petrolio nei confronti delle grandi banche private internazionali. soprattutto americane e inglesi. Su questo scottante problema. che aveva già costituito uno dei «temi segreti» della crisi _del'74-'75. la stampa ha conservato un silenzio quasi totale. Forse l'unico articolo che ha dato un certo sviluppo all'argomento è la corrispondenza di Barbara Spinelli apparsa sulla Repubblica del 30 settembre. «E qui si passa al quarto grande nodo che verrà affrontato al vertice del Fondo. che è quello del riciclaggio mancato del surplus petrolifero (43 miliardi di dollari quest'anno) e del crescente divaricarsi tra economie industrializzate ed economie in via di sviluppo. ( ...) Ma è qui l'essenza dei mali e degli errori del mondo industrializzato. li Terzo mondo non petrolifero ha accumulato quest'anno un deficit dei conti correnti pari a 40 miliardi. tanto quanto il surplus tuttora inutilizzato dell'Opec. La loro crescita ne è risultata compromessa. il loro indebitamento complessivo ha raggiunto cifre da capogiro: 253 miliardi di dollari alla fine del '78. il 25 per cento in più rispetto al '77. li sistema bancario privato scricchiola sotto tanto peso. anche qui è richiesto un intervento più deciso di istituzioni sovranazionali come il Fondo monetario e la Banca Mondiale» - da Barbara Spinelli. I ministri finanziari cercano un salvagente per il dollaro (Repubblica, 30 settembre 1979). La crisi sulla prima pagina dei quotidiani nazionali di informazione (Dal 7 settembre al 7 ottobre). N.B. Le date si riferiscono al giorno in cui le notizie sono pubblicate. Le sigle tra parentesi indicano semplici titoli di rinvio ad articoli nelle pagine interne. secondo questa nomenclatura: C = Corriere della Sera; GN = Giornale; G= Giorno; R= Repubblica; S= Stampa. Prima fase: l'oro a livelli record, poi si ferma 7 seuembre, venerdì. •. "1 sopra dei 330 dollari/oncia. Compaiono due articoli di fondo: sulla S1ampa. firmato da Renato Cantoni: Con il cerino acceso in mano; sul Giornale. un articolo di Raymond Aron: La febbre dell'oro. Seconda fase: i 5 «grandi» a consulto, ma l'oro riprende a salire 16 sel/embre, domenica. I 5 grandi a consulto in Francia: così La Repubblica titola l'articolo del suo inviato Barbara Spinelli. Sono riuniti a Parigi i ministri finanziari di Stati Uniti. Germania. Gran Bretagna. Giappone e Francia; solo La Repubblica sembra essere informata della riunione. Gli altri quotidiani ne riferiscono solo lunedì. parlando di riunione "segreta" (cfr.G). 18 seuembre, manedì. La Repubblica riferisce delle «preoccupate conclusioni dei Cinque» e titola l'articolo del suo inviato: L'innazione Usa contagia l'Europa/L'oro a 350 dollari; La Swmpa pubblica invece una corrispondenza dagli Stati uniti. La febbre dell'oro è a "quota 351,5" in cui si dice che la Casa Bianca prepara misure in difesa del dollaro. Terza fase: l'oro continua la sua ascesa 19 sel/embre, mercoledì. L'oro super:\ i 370 dollari/oncia. al termine di una giornata di convulse contraddizioni Il Giornale. sotto un titolo di testa: Balzo record dell'oro a 373. pubblica un commento di Cesare Zappulli: Sfiducia nelle monete; La Repubblica titola: D mercato impazzisce per il boom dell'oro e Il Giorno: L'oro raggiunge le diecimila lire (C. S). 22 seuembre, saba10. Temporaneo ripiego della quotazione dell'oro. che perde 11 dollari e torna a quota 369 (S). 23 sellembre, domenica. Mentre La Repubblica dà il suo titolo di testa principale a una corrispondenza di Rodolfo Brancoli dagli Stati Uniti: Il crack del dollaro / Inchiesta sull'economia americana stretta fra innazione e recessione. La Swmpa pubblica un'articolo del suo corrispondente da Mosca. Livio Zanotti: Anche a Mosca corsa all'oro. sotto !'«occhiello»: Lunghe code ai negozi per l'acquis10 delle calenine. anch'essa un titolo di testa: Decisi nuovi scambi per le monete europee. mentre Il Giorno si limita a una notizia-flash in seconda pagina. 25 seuembre, manedì. Le prime pagine danno ampio rilievo alle decisioni del vertice finanziario di Bruxelles; ma il mercato reagisce male: il dollaro scende ancora e l'oro raggiunge la quota di 380 dollari/oncia. Il Corriere della Sera titola: La lira tra le monete "forti" nella nuova crisi valutaria. Sollo. un articolo di fondo di Mario Monti: L'innazione corrode la stabilità. e una corrispondenza da New York di Ugo Stille: Wall Street d'accordo con le decisioni. Inoltre compare una intervista al ministro Pandolfi. di ritorno da Bruxelles (Pandolfi: è tempo di dialogo fra dollaro e monete europee); una analoga intervista appare anche sulla Repubblica. sollo la titolatura: Nella grande tempesta monetaria scende il dollaro e il marco sale. li titolo di testa del Giornale è: D marco rivalutato del 2% nello Sme/ Tengono le valute Cee, il dollaro sempre debole con un commento di Zappulli: Avvisaglie per 1'80. Infine, La S1ampa titola: D marco rivaluta (2%) la lira per ora tiene. anch'essa con un articolo di fondo (Scenario incerto di Renato Cantoni). Ancora una volta Il Giorno relega le notizie monetarie in pagina interna. 28 se/lembre, venerdì. L'oro sfiora i 400 dollari titola Il Gior• nate. che alla notizia aggiunge un breve corsivo di commento (G.R.S.). li Corriere della Sera pubblica un fondo di Ronchey sulla lira e lo Sme (Un anno fa, di questi tempi). Quinta fase: riunione del Fondo Monetario - l'oro oltre quota 400 30 se/lembre, domenica. Si apre oggi a Belgrado l'assemblea annuale del Fondo Monetario Internazionale. La Repubblica pubblica un articolo del suo inviato, Barbara Spinelli Vertice sul dollaro da oggi a Belgrado. Invece La Swmpa fa intervistare Pandolfi da Lietta Tornabuoni (Fra i signori della finanza). mettendo in rilievo che Pandolfi sarà eletto presidente del Comitato dell'Fmi. I Ouobre, lunedì. Il Corriere della Sera pubblica un articolo del suo inviato a Belgrado. Paolo Gu111herBrus, Olio Miihl, Peler Weibel, Oswald Wiener, Wien, Fechn. Mochschule, 07.06.68. A Londra l'oro raggiunge la quota record di 335 dollari per oncia. La Stampa: L'oro in Italia oltre 9000 lire (GN. R). 8 seuembre, saba/0. Il Giornale titola: Lieve calo dell'oro dopo la vertiginosa impennata e pubblica una breve cronistoria delle quotazioni dell'oro in rapporto alla crisi monetaria. dal 1968 ad oggi. I [ seuembre, mar1edì. La Repubblica esce con un editoriale di Eugenio Scalfari. dal titolo: Marenghi. Sovrane e l'incubo della crisi americana. 14 seuembre, venerdì. L'oro in lieve flessione. ma rimane al di Quarta fase: riunione Cee,. il marco rivaluta. ma l'oro sale ancora. 24 seuembre, lunedì. Improvvisa riunione a Bruxelles dei ministri finanziari della Cee (esclusa la Gran Bretagna. che non aderisce allo Sme); la riunione prosegue nella notte fra domenica e lunedì. ma sembra ormai certa una rivalutazione del marco tedesco. Finalmente la crisi monetaria raggiunge la prima pagina del Corriere della Sera che gli dedica questo lungo titolo di testa: Tempesta del dollaro - Riuniti nella notte otto ministri della Cee: si rivaluta il marco/Attesa per la lira, non esclusa una lieve svalutazione. Stampa Sera pubblica Glisenti. si tratta di una nuova intervista a Pandolfi. per lo più su problemi interni dell'economia italiana. sotto il titolo: Pandolfi nei prossimi tre mesi spera di domare l'innazione. 2 ouobre, martedì. Mentre proseguono i lavori dell'Fmi. il dollaro si indebolisce ulteriormente e l"oro balza oltre "quota 400". raggiungendo 515 dollari per oncia (C. R. S). Questi i titoli degli articoli degli inviati a Belgrado: Il mito dell'oro ha fatto fallire il progetto Fmi di riforma monetaria (Corriere della Sera); Dollaro ingovernabile/Crisi al Fondo monetario ( La Repubblica); Belgrado: approccio molle dei "grandi" con la crisi ( Il Giornale); Baffi: "La corsa all'oro è una crisi di civiltà" ( La Stampa). Il Giorno. che non ha inviati a Belgrado. titola ancora su Pandolfi: Pandolfi presidente del Comitato dell'Fmi. 3 ouobre, mercoledì. Nella giornata di ieri l'oro raggiunge un massimo di 447 dollari/oncia a Londra. poi scende a 402 e chiude a 426 (C. GN. G). La S1ampa. sotto il titolo di testa: L'oro al vertice storico/ Dollaro nella tempesta. ha un fondo di Renato Cantoni (11ricordo va al '29) e una corrispondenza da Belgrado (L'America preoccupata prepara una iniziativa). La Repubblica presenta la corrispondenza da Belgrado sotto il titolo: L'America contro la corsa all'oro. Sesta fase: l'oro ripiega - misure Usa in difesa del dollaro 4 ouobre, giovedì. Partenza improvvisa da Belgrado del segretario al tesoro Usa Volcker: attesa per un «piano di salvataggio» del dollaro. le cui linee sarebbero state concordate a Belgrado. Nell'attesa. l'oro ripiega e scende a 402 dollari/oncia. Questi i titoli di testa: Gli Stati Uniti sono pronti a lanciare l'operazione di salvataggio del dollaro (Corriere della Sera); Scatta il piano americano per salvare il dollaro/Le Banche centrali intervengono contro l'oro ( La Repubblica). Nell'occhiello. La Repubblica afferma: «L'Occidente affronta la più grave crisi degli ultimi venti anni» e pubblica un editoriale dal titolo : Il sistema si è inceppato; il Corriere, accanto alla corrispondenza di Glisenti da Belgrado. allinea le corrispondenze da Londra (A Londra confusione alla City) e da Bonn (Bonn sorride dall'alto del marco). Poco comprensibilmente Il Giornale dedica il suo titolo di testa al discorso di Pandolfi all'assemblea dell'Fmi. tagliato sui problemi interni: Pandolfi: un grigio 1980 per l'economia italiana. (G. S). 5 ouobre, venerdì. li dollaro in ripresa. mentre l'oro scehde a quota 384. Ancora Corriere della Sera e Repubblica risultano i più impegnati. Il Corriere della Sera porta il titolo di testa: Scende l'oro, sale il dollaro: primo freno alle speculazioni. con un fondo-corrispondenza di Ugo Stille da New York (Ma è una febbre da innazione). La Repubblica annuncia la discesa del dollaro e pubblica anch'essa un fondo-corrispondenza di Brancoli da New York: Sul dollaro è in gioco il futuro di Carter. Silenzio sulle prime pagine di Giorno, Giornale, S1ampa. 6 ouobre, saba10. L'oro crolla e poi recupera annuncia Il Giorno: dopo essere sceso a 362. chiude a 385 dollari/oncia. La Repubhlica titola: Inizia per il dollaro il week-end più lungo e Intanto impazzisce il prezzo dell'oro. Il Corriere riferisce della minaccia dell'Arabia Saudita di ridurre la produzione di greggio; questo il titolo: Petrolio: nuovi aumenti/O dollaro segna il passo/La "tempesta" non è fmita. 7 011obre,domenica. Tutti i giornali annunciano in prima pagina che la Banca d'Italia ha aumentato il tasso di sconto dal 10.5 al 12%; ad esempio. il Corrieredella Sera porta un grosso titolo di testa: Aumentato il tasso di sconto/Più caro il denaro in banca e un editoriale di Ronghey: Verso una grande crisi? La febbre delJ'(lro. Solo il Corriere e La Repubblica informano. in una finestra. che anche gli Stati Uniti hanno portato il tasso di sconto dall'I I al 12%; si tratta di una delle misure del preannunciato «pacchetto di salvataggio» del dollaro. cui si accompagna l'obbligo per le banche USA di costituire una riserva obbligatoria pari all'8% dei depositi. In effetti. la crisi monetaria e finanziaria internazionale è tutt'altro che terminata. La reazione dei mercati alle m·isureamericane è di perplessità. Wall Street subirà nei giorni successivi uno dei peggiori ribassi borsistici della sua storia recente. Tuttavia la «febbre dell'oro» sembra.per il momento.scemata. anche se la quotazione tornerà a oscillare intorno ai 400 dollari/oncia. "

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