Giornale dei Giornali Ilromanzodellevacanze. SindonaV, enturaF,redaP, ipern.o.. I n questo numero intendiamo fornire un quadro- necessariamente sintetico - di ciò che la stampa ha pubblicato in agosto su alcune vicende. tutte inseribili nell'intreccio del romanzo italiano. Da almeno dieci anni. cioè da Piazza Fontana. la vita politico-sociale italiana e la sua pubblica rappresentazione attraverso i massmedia sono interamente condizionate da un continuum di «storie gialle• che si intrecciano intorno allo Stato. senza trovare mai uno scioglimento anche parziale. I diversi capitoli_del «romanzo» si succedono sulle prime pagine senza concludersi. intersecandosi via via in un groviglio sempre più inestricabile. Il mese di agosto 1979 ha fatto registrare un crescendo impressionante di colpi di scena. altamente spettacolari quanto oscuri. Ne sono risultati simultaneamente coinvolti tutti i grandi capitoli del «romanzo»: Piazza Fontana. Sindona. caso Moro ed altro ancora. Parlare di «romanzo italiano» potrà sembrare più suggestivo che rigoroso. ma ci si chieda se è rigoroso separare arbitrariamente i diversi 'capitoli' o 'casi'. mettendo in ombra la dinamica della lotta di potere in cui insieme affondano le radici e che li collega l'uno all'altro. [ ...] Affidiamo alla cronologia degli avvenimenti e all'antologia di commenti la possibilità di operare un confronto sui comportamenti della stampa. possibilità che il periodo di vacanze ha forse disincentivato più del solito (non a caso il mese di agosto sta diventando in Italia un appuntamento tradizionale per colpi di scena e colpi di mano). Noi ci limiteremo a proporre due elementi di osservazione. Il primo elemento è offerto da un articolo di Giorgio Bocca. apparso sulla Repubblica del 21 agosto e opportunamente intitolato Misteri d'estate. Scrive Bocca: «Un'estate cosi strana non si era mai vista: ogni giorno una vicenda imprevedibile o scombinata. ma sempre in qualche modo allusiva. sempre. si direbbe. con un suo messaggio destinato a chi può intenderlo». Dopo aver ricapitolato il campionario delle «stranezze» estive. dalla scomparsa di Sindona all'arresto di Piperno. Bocca conclude cosi: «Noi siamo combattuti fra due sentimenti: uno è l'avversione verso la fantapolitica. verso la ricostruzione artificiosa di trame segrete di cui si sa poco o nulla; ma l'altro è la voglia di non passare per fess:. di non stare qui nei giornali a passare tutte queste notizie scombinate e imprevedibili e allusive facendo finta di non capire. E allora semplicemente diciamo che ancora una volta nei periodi critici l'Italia conosce due modi di fare politica. Uno è quello dei cittadini qualsiasi. che sono pro o contro il compromesso storico. pro o contro l'alternativa di sinistra. pro o contro le segreterie Berlinguer. Craxi. Zaccagnini e lo dicono o con il voto. o in un dibattito. o in una lettera. o in un articolo. E l'altro è quello degli uomini di potere che si lasciano coinvolgere nel giro dei servizi segreti o li coinvolgono perché accadano a comando gli scandali che favoriscano i loro progetti e danneggino i progetti altrui. E non vale ripetere. dai giorni di Piazza Fontana. che questo modo di fare politica ottiene l'unico risultato di avvelenare gli animi. deteriorare il rapporto politico e preparare soluzioni autoritarie. Non vale ripeterlo forse perché chi lo dirige appunto questo vuole». Crediamo che l'articolo di Bocca valga questa lunga citazione per la brutalità con cui mette a fuoco le condizioni generate dal «romanzo italiano». L'intèrrogativo che Bocca solleva. e lascia sen~zarisposta. riguarda ciò che la stampa e l'informazione dovrebbero o potrebbero fare in queste condizioni. L'alternativa proposta (rassegnarsi alla fantapolitica o rassegnarsi a raccontare giorno per giorno la nuova puntata del «romanzo») è evidentemente una falsa alternativa. essendo il secondo corpo uguale. o forse peggioA cura di Jndex-Archivio Critico de/l'Informazione. re. del primo. Quando la stampa si limita a registrare gli avvenimenti «facendo finta di non capire•. si fa veicolo di un «messaggio destinato a chi può intenderlo» e diventa strumento - anche involontario - della fantapolitica predisposta da quegli «uomini di potere» di cui parla Bocca. Per uscire dal bivio truccato. la stampa avrebbe la possibilità di rendere chiare le proprie ipotesi politiche di interpretazione degli avvenimenti e di raccogliere. mettendoli in evidenza. tutti gli elementi che incrinano la superficie del «romanzo». Negli scorsi numeri di Alfabeta abbiamo provato a fare alcune osservazioni in proposito e vediamo con soddisfazione che sono state in parte riprese in un commento della Repubblica dell'8 settembre (D rischio della bugia di Felice Froio). Froio scrive che è tempo di rompere la spirale viziosa che si è instaurata nel «romanzo italiano» fra fonti 'confidenziali' e stampa. promuovendo un nuovo canone giornalistico che imponga di citare sistematicamente la fonte di ogni notizia. Siamo perfettamente d'accordo. Ma leggeremmo con più interesse le 'prediche' di Bocca e di Froio se non osservassimo che si continua a razzolare male. Poiché non è nel nostro metodo formulare denunce generiche e non documentate. analizziamo il secondo elemento che vogliamo proporre all'attenzione dei lettori. Si tratta di un elemento indubbiamente importante. che costituisce un test senz'altro significativo: la sentenza su Piazza Fontana. resa nota 1'8 agosto. È appena il caso di sottolineare il valore di questo documento che stabilisce la verità ufficiale sul primo grande capitolo del «romanzo italiano». Vediamo come ha reagito la stampa. La tabella seguente sintetizza la presentazione della sentenza sui quotidiani del 9 agosto. Una analisi completa delle stranezze e delle contraddizioni con cui è stata Titoli dei quotidiani sulla sentenza di Catanzaro (9 agosto) Titoli «neutri» in prima pagina Il Tempo: Perché la Corte di Assise ha condannato Freda, Ventura e Giannettini (titolo di testa su 3 colonne). Corriere della Sera: Le mille pagine della sentenza di Catanzaro (taglio medio). Il Popolo: Le motivazioni della sentenza di Catanzaro (taglio basso). La Stampa: «finestra» con rinvio alle pagine interne. Paese sera: «finestra» con rinvio alle pagine interne. Paese Sera: Freda, Giannettini e Ventura: perché 3 condanne a vita (p. 5). Titoli «assertivi» in prima pagina Il Giornale: Sono rimasti nell'ombra i mandanti della strage di Stato (titolo di testa su 4 colonne). Il Messaggero: La strage nasconde ignote «forze motrici» (titolo d1 testa su 4 colonne). L'Unità: Per anni parte del SID complottò contro lo Stato (titolo di testa su 4 colonne). Avanti!: Millesettantasette pagine sulla strage di Milano /Chi ha protetto i terroristi ner.i (titolo di testa su 4 colonne). Il Manifesto: La strage è di Stato. Ma anonima (articolo di testa su 2 colonne). la Repubblica: La Corte denuncia: nel SID i mandanti sconosciuti (taglio medio). Titoli in pagine interne li Giorno: Per i giudici la strage fu di Stato - Resta aperta la ricerca dei mandanti (p. 5). Lolla Continua: 1067 pagine dove non si parla di troppe cose (p. 2). presentata la sentenza meriterebbe un piccolo saggio. Limitandoci ai quotidiani cosiddetti «indipendenti». si può subito notare che le collocazioni più evidenti vengono per lo più occupate da titoli «neutri» (che si limitano cioè~ ad annunciare la sentenza senza entrare nei suoi contenuti) o da titoli che mettono in primo piano l'ignoto. Un piccolo capolavoro è il titolo «locomotorio» Jel Messaggero; peraltro. nel sommario dello stesso articolo si afferma che la sentenza spiega «come si sia trattato di strage di Stato». I limiti del paradosso vengono raggiunti dal Giorno. l'unico a titolare seccamente che la sentenza stabilisce che la strage è di .Stato; questa notizia. che non ci sembra propriamente di secondo piano. viene collocata in quinta pagina. Il Corriere della Sera pubblica in prima pagina un «riquadro» di tono neutro che rinvia al servizio in pagina interna; qui compare un articolo di commento di Leo Valiani in cui si afferma che «non fu una strage di Stato». Anche/a Repubblica si limita in.prima pagina a una piccola «finestra> su una colonna. con un titolo ambiguo che individua nel SID i mandanti. mentre la sentenza parla apertamente di connivenze e coperture di ambienti politici. Come il Corriere della Sera, la Repubblica non scrive sull'argomento né un editoriale né un articolo di fondo (e neppure un articolo nella pagina dei commenti). Cosi c'è da rimanere allibiti quando molti giorni dopo. il 21 agosto. compare sulla Repubblica un aspro commento di Antonio Gambino. all'indomani della cattura di Ventura in Argentina. in cui si legge: «la sentenza che ha chiuso il lungo processo contro Freda. Ventura e Giannettini è un documento che avrebbe meritato un'attenzione maggiore di quella che. forse a causa delle vacanze estive. non gli è stata riservata. Si tratia infatti di un testo che non è in alcun modo esagerato definire esplosivo [ ...]..In altre parole. insomma. il concetto di "strage di Stato". che fino a poco tempo fa anche molti di coloro che non si fanno alcuna illusione sui torbidi legami che si erano stabiliti. alcuni anni fa. tra classe politica. servizi segreti e gruppi terroristici. seguitavano a considerare come una esasperazione fantasiosa. riceve una conferma importante. anzi decisiva [...].Se infatti nessuno ha mai creduto che Freda e Ventura avevano potuto organizzare da soli un complotto che è giunto molto vicino a distruggere il sistema democratico italiano. adesso non si tratta più di una convinzione. per quanto diffusa. Vi è un documento. preciso e ragionato. di uno dei poteri dello Stato. Ignorarlo sarebbe semplicemente da pazzi». L'accusa di «pazzia» Gambino dovrebbe girarla ai suoi colleghi. ivi compresi quelli della Repubblica che hanno messo in evidenza molto maggiore. per es.. lo sciopero dei traghetti. che hanno evitato di pubblicare un solo articolo di commento. che hanno lasciato cadere il tema della sentenza esattamente come gli altri giornali (il I O compaiono ancora alcuni articoli. poi l'interesse si spegne). Nessun dibattito. nessuna polemica. anche se i quotidiani conservato"ricome li Giornale o li Tempo avevano attaccato frontalmente la sentenza definendola una «requisitoria». sostenendo l'assenza di prove contro Gianncttini e invocando una sentenza d'Appello che facesse giustizia. Nella grande abbuffata delle notizie del ronw~1zoper le vacanze la sentenza di Catanzaro è finita così in secondo piano. sotto l'incalzare emozionante dei nuovi colpi di scena e dei nuovi si dice. li quotidiano DC li Popolo ha potuto liquidare le mille pagine di Catanzaro in una colonna di stampa e Lolla Continua in 84 righe.[ ...] La strage fu di Stato. forse la «trama» continua. ma intanto sono passati dieci anni e il «romanzo italiano» ha prodotto nuovi misteri. The show must go on. Cronologia di agosto Le date si riferiscono ai giorni in cui le notizie sono state pubblicate dalla stampa. l°, mercoledì: Prosegue il tentativo di Pandolfi per la formazione del nuovo governo. - Il giudice incrimina gli amministratori dei partiti di centro-sinistra per l'affare delle tangenti delle compagnie petrolifere. - L'avvocato Melzi accusa gli ambienti vicini a Sindona di avere progettato nel 1973 l'assassinio di Guido Carli. 2, giovedì: Pandolfi rinuncia al mandato. - Duro attacco dell'on. Mancini al giudice Calogero. 3, venerdì: Pertini affida a Cossiga l'incarico di formare il governo. - Pronta la legge per l'inchiesta parlamentare sulla vicenda Moro; secondo L'Unità. c'è stato un duro scontro fra i partiti sulla possibilità di opporre il segreto di Stato sull'attività dei servizi segreti. 5, domenica: Cossiga vara il nuovo governo. 7, martedì: Sindona sarebbe stato rapito a New York il 2 agosto. Dubbi sulle cause effettive della scomparsa. Il Giorno titola: Sindona rapito (o rapitosi?). 9, giovedì: Continuano le ipotesi sulla scomparsa di Sindona; la maggior parte della stampa sembra propendere per una fuga del finanziere. Il Giorno titola: Fuga, certamente fuga. I partiti si orientano per l'avvio di una inchiesta parlamentare sull'intera vicenda Sindona. - Cossiga presenta alle Camere il suo programma di governo. - La Corte di Catanzaro deposita la sentenza su Piazza Fontana. - La Camera approva la legge per l'inchiesta parlamentare sul caso Moro. - La Procura della Repubblica chiede al Parlamento l'autorizzazione a procedere contro il ministro del Bilancio Andreatta per i finanziamenti alla SIR. per cui la magistratura aveva già incriminato ilvertice della banca d'Italia. 1O, venerdì: Il Corriere della Sera titola: Per Sindona le indagini dell'FBI puntano al cuore della mafia; l'ipotesi della fuga continua a trovare il maggior credito nella stampa. - Documento dei brigatisti detenuti attacca aspramente i «dissidenti» e gli autonomi. 11, sabato: Messaggio dei sedicenti rapitori: «QUI GIUSTIZIA PROLETARIA/DOMANI ALL'ALBA SINDONA SARÀ FUCILATO» (Il Giorno). Il messaggio in una lettera e in una telefonata ali' ANSA di New York. 12, domenica: La Camera vota la fiducia a Cossiga. Nessuna notizia certa sulla vicenda Sindona. mentre continua la ridda di ipotesi. Secondo il Corriere della Sera del 13. l'FBI cercherebbe il finanziere in Can<1dae Sudamerica. 14, martedì: Il Governo si riunisce prima della pausa estiva: si svolge un vertice sul terrorismo con la partecipazione dei capi dei servizi di sicurezza; secondo alcuni giornali. si teme un'azione BR a Roma. - Dura replica di Pecchioli a Mancini sull'inchiesta 7 aprile. 17, venerai: Ventura arrestato in Argentina il 12 agosto. Il Corriere della Sera titola: Così gli 007 inviati da Roma hanno messo in trappola Ventura. Un altro articolo annuncia: Forse i servizi segreti italiani sono già sulle tracce di Freda. - Giunge una lettera autografa di Sindona in cui si parla degli interrogatori cui sarebbe sottoposto dai rapitori. 18, .rnhato: Sparatoria a Viareggio: la polizia sostiene che Franco Piperno si sarebbe sottratto alla cattura sparando sugli agenti. Alcuni giornali riferiscono la notizia in modo dubitativo. altri. come il Corriere della Sera ell Giorno. titolano senza mettere in dubbio che si tratti proprio di Piperno. - Mentre si accende la polemica sull'estradizione di Ventura (le autorità argentine avrebbero adombrato uno scambio con capi dei Montoneros). continuano le voci di stampa sulla prossima cattura di Freda. 19, domenica: Piperno arrestato in un bar a Parigi. Alcuni giornali si interrogano sulla possibilità che Piperno abbia effettivamente partecipato alla sparatoria di Viareggio. - Il Giornale titola la prima pagina sul possibile scambio Ventura-Montoneros. - Panorama. in edicola domani. pubblica brani di un libro autobiografico di Sindona contenenti pesanti accuse ad ambienti politici e bancari. 21, martedì: Polemiche sulla estradizione di Ventura e quella di Piperno. 22, mercoledì: Reso noto dai familiari il testo integrale della lettera inviata da Sindona. - L'Unità titola: Freda arrestato a Crttà del Messico? 23, giovedì: L'Unità titola la prima pagina: Freda è in Costarica/Ogi stesso la consegna agli italiani per iJ rùnpatrio. Altri giornali riportano la notizia in toni dubitativi (Corriere della Sera, La Stampa); la Repubblica 'buca' la notizia. - In una intervista al Corriere della Sera, Ventura afferma di essere stato tradito dai suoi. - Anche Cuccia minacciato di morte per il caso Sindona (la Repubblica, p. 4). 24, venerdì: Freda trasferito a Roma dal Costarica con un aereo militare. - Si allunga la catena dei sequestri in Sardegna: rapito scienziato inglese; nei giorni successivi i giornali parleranno di spionaggio e di cgiallo internazionale». 25, sabato: Piperno chiede asilo politico alla Francia; il tribunale gli nega la libertà provvisoria. - Freda incarcerato a Rebibbia. - Carli risponde sulla Repubblica alle accuse del libro di Sindona. 26, domenica: Il Corriere della Sera titola: Recuperata nelle valigie di Freda la mappa dell'«lntemazionale nera»; si apre una fase caratterizzata da voci e indiscrezioni sui possibili fiancheggiatori veneti e calabresi di Freda. - la Repubblica dà il titolo di testa alla notizia delle dimissioni del governatore della Banca d'Italia Baffi. contenute in una lettera al governo del 16agosto; la notizia è rivelata da Panorama. che aggiunge tuttavia che Baffi avrebbe manifestato. su insistenze del governo. la sua disponibilità a rimanere in carica per altri sei mesi. 29, mercoled't: De André e Dori Ghezzi sequestrati in Sardegna; il padre del cantautore è presidente della Eridania ed è considerato il braccio destro del petroliere Attilio Monti. Giunge in Sardegna il generale Dalla Chiesa: si apre un ventaglio di ipotesi sulla natura 'politica' dei sequestri sardi o di alcuni di essi. - La Presidenza del Consiglio smentisce la lettera di dimissioni di Baffi. - L'inchiestasu Toni egri «stralciata» dal caso Moro titola la Repubblica e li Giorno: Processo unico MorucciFaranda e Negri? • - Continuano le voci sui possibili protettori di Freda. 30, giovem: Sarebbero stati spiccati mandati di cattura per il caso Freda contro l'industriale veneto Barnabò e un neofascista reggino. - Tanassi e Lefebvre tornano in libertà.
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