stra·. una spregiudicata esponente della cultura democratica. E più ancora. e ci arriva il comune lettore da solo dietro l'esattezza dei principi e delle argomentazioni della Masi. si deve mandare l'esercito in parata a dare bella prova di sé oltre i confini di casa. anche perché le sue gesta diventino un'altra favola corroborante per il popolo al lavoro. È in atto dunque un profondo processo revisionistico. del quale il libro scopre e segue puntualmente tutte le direttrici. di politica economica. internazionale. culturale. per la scuola come per la propaganda: tema per tema la grande offensiva restauratrice contro l'ultima teorizzazione di Mao e contro i principi e il movimento della rivoluzione culturale. Da leggere al riguardo con attenzione. riga per riga. il corsivo che segue il capitolo "Primavera" (pp. 401-9). La Masi consapevole della grande occasione storica perduta dalla Cina (e non solo da essa) con la sconfitta della rivoluzione culturale ne analizza le ragioni e gli avvenimenti lungo tutti i corsivi che seguono i capitoli centrali e finali. cercando di evidenziare. proprio per un moto convinto di partecipazione. anche i comportamenti della sinistra: la sua debolezza e il suo velleitarismo. Lin Piao aveva detto "una rivoluzione nel più profondo dell'anima." mentre la rivoluzione avrebbe dovuto sconvolgere più concretamente la pratica governativa. i riti di partito e muovere le coscienze verso obiettivi nuovi sia politici che economici. proprio secondo la teorizzazione di Mao della "nuova democrazia." La verità. oltre che la speraza. da apporre al corso non fatale dell'involuzione viene ancora da Mao: "Dopo la sconfitta della rivoluzione culturale. Mao parlò di sé come del monaco "senza legge e senza Cielo". ma sapeva che la sconfitta non è definitiva e la rivoluzione culturale una necessità. Oggi in Cina si costruirà - ma è una costruzione minata dalle origini. che non ingannerà nessuno - salvo chi all'estero e all'interno ha interesse a lasciarsi ingannare. È scavata sotto dalla talpa del comunismo. Negli ultimi dieci anni Mao lo ha ripetuto più volte. anche se ogni volta solo per allusioni. Contro il comunismo sta la grande reazione. la possibile evoluzione del sistema mandarinale in nazionalismofascismo: è una possibilità. perché le coscienze delle masse sono in parte disposte a subire questo condizionamento. Ma molti fattori lo contraddicono. anche all'interno dell'alleanza dominante. La dialettica non è chiusa: "Per questo paese c'è speranza" (p. 477). S u questa speranza. e proprio perché non resti come una citazione retorica. affidata a un'insondabile benignità del futuro. converrà fare qualche altra considerazione. Anche perché il libro. che pure la pone nella penultima pagina. continua a risuonare. una volta chiuso. con un tono certamente problematico se non negativo. La prima considerazione. già accennata nel corso della recensione. è che la Masi. con un'esperienza di lotta teorica marxista assai rigorosa dentro la nuova sinistra e le sue riviste. dai Quaderni Rossi ai Quaderni Piacentini. studiosa profonda del maoismo. si sia trovata di fronte. mentre era là. in Cina. carica di attese. un periodo totalmente buio. con la morte di Mao e la involuzione rapida che l'ha seguita. tanto da non poterne evitare una specie di contraccolpo. É per giunta avvenuto che al rientro in Italia ella si trovasse dentro l'aggravamento ulteriore delle tensioni sociali e politiche. davanti ai contrasti aperti nella sinistra e alle incomprensioni dolorose tra la sinistra tradizionale e i giovani. È ben comprensibile quindi che il suo atteggiamento. nel dar conto della sua esperienza diretta in Cina ed insieme della sua riflessione successiva dentro le crescenti difficoltà di chiarimento e lotta in tutta l'Europa. sia stato caratterizzato dalla negatività e problematicità del tratto Mao e dopo Mao. in modo poco mediabile. Questa stessa è la forza del suo discorso. La seconda considerazione riguarda apertamente il problema del fondamento della speranza e mira pertanto a recuperare gli elementi costitutivi del "maoismo." nel suo stesso rapporto col leninismo e anche con la tradizione marxista: il ruolo dei contadini dove non è forte il proletariato operaio di fabbrica. la diversa concezione del "/ fronte" e anche la diversa concezione della "nuova democrazia." il rilievo dell'esistenza di "due linee" nel partito comunista e la necessità fondamentale del contatto continuo fra partito e masse. la classica esigenza del rapporto fra teoria e pratica. Elementi che la Masi ha sempre tenuto vivi. tanto da amplificare. nel rammarico di assistere alla loro distorsione. la portata negativa - questa sì - dei principi e degli avvenimenti contrari. Infatti pur nella negatività della situazione cinese attuale si riesce. anche per non abbandonarla pessimisticamente al suo corso. a intravedere attraverso il libro i risultati possibili dell'apporto che il processo rivoluzionario cinese ha costituito e costituisce per l'esperienza proletaria mondiale. Può aiutare in tal senso un altro scritto della Masi. specificatamente teorico e del quale qualche parte figura nel libro. a p. 403. apparso in precedenza nella rivista Aut Aut alla fine del '77. Esso fa emergere la considerazione essenziale che "il movimento rivoluzionario nel socialismo non può essere che rivoluzione culturale." Affinché questo non venga frainteso. con qualche semplificazione riduttiva o con utilizzo sbagliato nella nostra situazione entro il regime capitalistico. si può sostenere il senso preciso che a ciò attribuisce la Masi con altre brevi citazioni. "Sulla divisione del lavoro per ineguaglianza culturale si fonda la riduzione della cultura a strumento di potere degli uni sugli altri (gli studenti operai cinesi hanno parlato di proprietà privata della cultura)." "La realtà conflittuale del socialismo è nuova. non prevedibile dalrinterno della realtà capitalistica." La Masi insiste su questa necessità della riappropriazione da parte della totalità del popolo della funzione intellettuale. come scoperta profonda della esperienza cinese; e la caratterizza con una netta acutizzazione: "se si parte dall'ottica della società capitalistica. semba inspiegabile che possa trattarsi di contraddizioni ancora meno mediabili di quelle fra capitalisti e salariati; il primo pregiudizio di cui occorre liberarsi è che il rapporto tra capitalista privato e salariato sia l'ultima e più perfetta forma del dominio di classe. eliminata la quale resterebbe aperta la via al comunismo. col socialismo quale fase di transazione più o meno pacifica. È vero il contrario." E addirittura la Masi conclude: "Il passaggio dal socialismo al comunismo è una rivoluzione. di lunga o lunghissima durata. ben più radicale del passaggio dal capitalismo al socialismo;" e ancora: "ogni ricerca di libertà non può più scindersi dal movimento verso la soppressione della divisione del lavoro e dalla richiesta di potere non delegato da parte di tutti i cittadini. e pertanto dalla rinuncia all'uso della cultura come strumento di potere da parte dei detentori di questo estremo privilegio". Mi pare davvero che più di una speranza sia qui fondata una precisa indicazione politica e insieme aperta una ulteriore prospettiva di ricerca. Ilcerchi1o11agidceo(lanuova narrativaamericana DonaJd Barthelme Come Back, Dr. Caligari, 1965 ed. paperback. Doubleday. 1965 pp. 138. dollari 0.95 (tr. it: Ritorna, dr. Caligari, Milano Bompiani. 1967 pp. 234. lire 1.600) Snow White, 1957 Ed. paperback. Bantam. 1968 pp. 180. dollari 0.95 (tr. it.: Biancaneve Milano. Bompiani. 1972 pp. 199. lire 2.000) Unspeakable Practices, Unnatural Acts ed. Farrar. Straus & Giroux. 1968 pp. 170. dollari 5.95 (tr. it.: Atti innaturali, pratiche innominabili Milano. Bompiani. 1969 pp. 152. lire 1.500) Sadness ed. Farrar. Straus & Giroux. 1972 pp. 183. dollari 5.95 The Dead Father ed. Straus. Farrar & Giroux. 1975 pp. 177. dollari 7.95 Richard Brautigan A Confederate Generai from Big Sur Grove Press. 1964 pp. 150. dollari 1.95 (tr. it.: D generale immaginario Milano. Rizzoli. 1967 pp. 143. lire 1.200) Trout Fishing in America ed. Dell. 1967 pp. 135. dollari 1.95 In Watermelon Sugar ed. Dell. 1968 pp. 138. dollari 1.95 Thomas Pynchon V., 1963 ed. paperback Bantam. 1964 pp. 463. dollari 2.50 (tr. it. V., Milano. Bompiani. 196S pp. 551. lire 2.200) The Cry or Lot 49, 1966 ed. paperback Bantam pp. 181. dollari 2.25 (tr. it. L'incanto del lotto 49 Milano. Bompiani. 1968 pp. 206. lire 1.800) Gravity's Rainbow, 1973 ed. paperback Viking pp. 760. dollari 4.9S Bantam. dollari 2.95 Robert Coover Pric:ksongs & Descants, 1969 ed. paperback Pan (Londra) pp. 206. pence 50 Stanley Elkin The Dick Gibson Show, 1971 ed. paperback. 1972 Pocketbooks pp. 346. dollari 1.25 Searches and Seizures ed. Random House. 1973 pp. 304. dollari 3.45 William Gass Omensetter's Luck, 1966 Claudio Gorlier ed. paperback New Library. 1972 pp. 237. dollari 1.95 Willie Masters' Lonesome Wife ed. Knopf (Tri-Quarterly Books). 1971 s. p.. dollari 3.95. Ronald Sukenick The Death or the Novel and Other Stories ed. Dia) Press. 1969 pp. 175. dollari 5.95 98.6 ed. Fiction Collective. 1975 pp. 188. dollari 7.95 Charles Bukowski Erections, Ejaculations, Exhibitions and Other Tales or OrdinaryMadness ed. City Lights. 1972 dollari 5.95 (tr. it. Storie di ordinaria follia Milano, Feltrinelli pp. 340. lire 2.500) Notes or a Dirty Old Man ed. City Lights. 1969. nuova edizione 1973. dollari 3.50 (tr. it. Taccuino di un vecchio sporcaccione Milano. Guanda. 1979 pp. 152. lire 3.500) South or No North ed_ Black Sparrow. 1978 dollari 10.00 ed. paperback dollari 4.00 Post-modem è un termine generico la sua parte. anche se ormai largamente praticato, per indicare l'area letteraria in qualche modo sperimentale dell'ultimo quindicennio negli Stati Uniti. e la utilizziamo qui, riferita alla narrativa. per ragioni di comodo. La propensione critica - soprattutto accademica, ma non soltanto quella - segna una ripresa di interesse Guglielmo Ascari, "Sentiere selvagge in panavision. "Attori: Kolleuivo. Teatrale, Trousses. Merletti, Cappuccini. Cappelliere per il modem, spostata all'indietro di alcuni decenni. accanto a una marcata noncuranza o diffidenza per lo sperimentalismo. Tipico protocollo il discorso di Stoccolma di Bellow, scritto-· re peraltro sollecito ad avvalersi astutamente di modelli dello sperimentalismo (ad esempio Pynchon) e a "consumarli." con il suo perentorio richiamo a D. H. Lawrence in chiave di restaurazione. L'attenzione per la nuova narrativa americana soffre dunque di un crescente isolamento e ha finito per arroccarsi in sedi ben circoscritte: fondamentalmente Tri-Quarterly, suo luogo deputato, la New American Review, con incursioni nella Partisan Review. in Contemporary Literature e Modem Fiction Studies. Della diffidenza di cui parlavamo prima offre un riscontro esemplare la New York Review of Books, con la sua costante di radicalismo eclettico e di distacco neo-illuministico, onde qualcuno ha sottolineato la sua tendenza a recensire testi post-modem attraverso lo smontaggio preliminare teso a constatare in che misura essi non funzionano. Più complesso e talora contraddittorio il discorso che investe il problema del destinatario. Da un lato, Barthelme collabora regolarmente al New Yorker accanto a scrittori, come John Updike, inseriti nella grande industria editoriale, e si rivolge quindi a una fascia medio alto borghese relativamente elitaria; Pynchon ha esordito su The Noble Savage, la rivista di Bellow e Ellison. Dall'altro, la traiettoria di Gass. il cui Omensetter's luck è stato pubblicato da un grande editore e, analogamente a Barthelme e Pynchon, ha ottenuto la ristampa in paperback, raggiungendo quindi gli scaffali girevoli dei drug-stores, delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti, conduce ormai alla sperimentazione esasperata di Willie Masters' lonesome Wife e di conseguenza all'isolamento o autoisolamento (torniamo alle pagine di Tri-Quarterly) simile a quello, poniamo. di un Sukenick. In entrambi i casi, all'isolamento corrisponde un crescente interscambio tra pratica narrativa ed esercizio critico o dibattito normativo. al punto. spesso, che la narrativa diviene inventario ed esplorazione meta-narrativa di materiali: si pensi al racconto lungo di Sukenick. repertorio di possibili variazioni tese a esplorare e
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