Alfabeta - anno I - n. 2 - giugno 1979

PerlaCinae,.1,pchperaltri Edoarda Masi Per la Cina Milano. Mondadori. 1978 pp. 492. lire 5.500 Edoarda Masi Per un'analisi delle nuove contraddizioni di classe in ana Aut Aut, n° 162 Novembre-Dicembre 1977. pp. 1-13 L o stato di conoscenza della Cina diffuso tra il pubblico comune, che nel caso, come scrive la Masi nella sua introduzione, "include gran parte delle sfere colte" (e certamente l'estensore di questa nota), assomiglia a quello che una massa domenicale di spettatori può farsi di una certa situazione storica. magari anche lontana nello spazio e nel tempo. attraverso un film di gesta. Le sorprese venute poi dalle vicende cinesi degli ultimi anni (ascesa e fine di Lin Piao - guardie rosse e rivoluzione culturale- la banda dei quattro - l'apertura all'America - la guerra) sono state anch'esse sempre molto spettacolari e più che rompere le sequenze del vecchio film lo hanno reso ancora più fantastico e più manovrabile. La simpatia e il suo contrario hanno potuto giuocarvi sopra tutte le grandi fatalità della storia dei potenti e dei sentimenti: "la malvagità naturale del comunismo." "le abberrazioni della dittatura" oppure "le manovre del capitalismo internazionale." "le insidie dell'imperialismo sovietico," "il tradimento del maestro." Appena ho cominciato a leggere questo libro straordinario, che per esplicita volontà si rivolge proprio al pubblico comune, sono stato toccato dalla sua chiarezza e subito messo nella posizione di un lettore, non più di uno spettatore, e con uno strumento capace di penetrare dentro la massa sterminata della Cina. È per la volontà e qualità dello scrittore di confrontarsi con quella realtà senza usare un metro prestabilito ed estraneo, ma anche senza perdere la propria identità europea, (seppure, come nota con amara ironia, "contro le intenzioni dei cinesi e dei miei connazionali"), attraverso "la sola via alla conoscenza. che non è mai un dato acquisito ma un confronto e una continua disillusione" (p. 7). Il metodo dunque è quello del rapporto diretto, dall'approfondimento di un ventaglio di inchieste e di relazioni, dell'analisi dei grandi come dei piccoli fatti sociali, nel loro accadere e nel loro depositarsi. Sostenuta da una profonda dottrina storica e da un rigore morale e politico privo di qualsiasi stereotipo ed indulgenza, la Masi comincia col fare ordine intorno alla propria posizione e dentro di sé, anche per distinguersi dalla sofisticata cattedraticità di tanti sinologi come dal reportismo generico dei viaggiatori, e subito dopo pone degli interrogativi di fondo "su un punto determinante per la comprensione degli eventi e non affrontato nel testo" (p. 8). li punto è quello della politica estera cinese, apparentemente unitaria e fissa sopra l'alternarsi delle correnti al potere, tanto che tale fissità ha finito per costituire una specie di verità superiore della Cina, il suo ancoraggio storico e, per più di un verso, la sua purezza ideologica. La Masi deve indagare su questa unità per poter andare oltre la sua rigidità, verso l'interno dei problemi del Paese; e ragionando sui fatti e sulle strutture sociali coglie il fluttuare contrastante di tale politica, le pause come le inversioni, fino a riconoscere nel suo insieme l'esistenza di diverse fasi. La prima, all'inizio degli anni '60, quando Mao, pressato da problemi ed esigenze nazionali, e anche per non rimanere in sottordine alle iniziative dell'Unione Sovietica, per non seguirne le stesse strade nei confronti delle potenze, come del terzo mondo non allineato. solo con piccole autonomie subalterne nel modo di sorridere. di applaudire o di lanciare abbracci con compostezza e reticenza tutta calligrafica. scompone la politica di relazioni internazionali del campo socialista. già piuttosto incerto dentro i principi della Terza internazionale. Va anche detto che l'Unione Sovietica impegnata nella competizione frontale con l'America riteneva tale campo una comoda scacchiera strategica più che una base di affermazione e di unità socialista. Mao intendeva recuperare valori nazionali e interni al comunismo cinese come forza per l'autonomia e la crescita della Cina. ma anche perché aveva capito la presenza e l'esigenza di valori analoghi in molti altri paesi del mondo: in quegli stessi industrializzati. alla ricerca di indipendenza sotto i grandi sistemi economici; e in quelli del terzo mondo nella spinta alla liberazione. È la fase della combinazione "della rivendicazione nazionale con la lotta di classe" espressa nello slogan "i paesi vogliono l'indipendenza. le nazioni vogliono la liberazione, i popoli vogliono la rivoluzione." La seconda fase è quella dell'approfondimento. nel corso dell'azione politica. programmatica e culturale. dell'elemento dell'indipendenza e dell'autonomia. La Masi scopre presto il punto debole di questa operazione proprio nella sua essenza di compromesso e rileva come quell'elemento che secondo Mao doveva essere di novità e di slancio fosse stato invece ripreso e inteso dalle correnti di destra in termini nazionalistici. estremizzato in quanto tale. tanto da essere non solo distinto da quello della novità rivoluzionaria. ma addirittura ad esso contrapposto (e questo anche per le debolezze della sinistra di Lin Piao). E nella nota 5 di pagina 13 la Masi scrive una frasechiave per capire il senso della lotta delle varie correnti negli ultimi dieci anni: "L'uso dottrinario del pensiero di Mao. fortemente dialettico. blocca un organismo in movimento e ne cristallizza una parte: ne risulta la distruzione o il capovolgimento del significato. L'operazione è relativamente facile e. compiuta in buona o in mala fede. rientra nella routine burocratica degli avversari di Mao." Èd è ciò che in pratica avviene coronando il successo della destra. Le dichiarazioni liberanti si moltiplicano. mentre la sostanza politica resta immobile e nelle mani della borghesia di partito. La terza fase vede il ripiegamento di Mao. ben consapevole di quel che stava succedendo, su una posizione di attesa per cercare di salvare. con una ritirata strategica. come altre volte aveva fatto. lungo il percorso della sua olla. il massimo delle forze di sinistra. Mao è guidato da due considerazioni che la Masi espone come elementi necessari a capire l'ultimo tratto. La prima. che per un tempo assai lungo sarebbe stato inevitabile "il processo di riproduzione del potere oppressivo. opposto-complementare al continuo riaggregarsi della rivolta degli oppressi" (p. 12). La seconda. che "alla sua morte il potere sarebbe stato della destra." Mao sapeva anche che non sarebbe bastata la scelta da lui fatta di Hua Guofeng. per quanto abile mediatore potesse essere ed equidistante dalla destra e dalla sinistra. proprio perché sprovvisto del suo prestigio. del suo carisma e anche della sua fantasia di poeta oltre che di rivol11zionario. T utta una serie di rivelazioni provate. dall'esistenza attiva di una destra e di una sinistra, di una borghesia dentro il partito. di una burocrazia stratificata tra la volontà politica rivoluzionaria e le operazioni effettive di rinnovamento. alla necessità costante della lotta di classe lungo le linee di movimento, culturali. economiche. sociali. internazionali della Cina comunista. costituiscono la sostanza nuova di questo libro. Ancora più importante è la novità che conseguentemente la Masi raggiunge: la necessità storicamente inesorabile per la destra di compiere un vero e proprio colpo di stato per poter consolidare la conquista del potere e proseguire il proprio percorso. Per la Cina quindi è molto di più di un bel racconto di viaggio. sia pure fortificato dall'innesto di un minuzioso. appassionato diario; è un grande --------------------------------------------------. saggio storico politico sullo stato della Lamerceesclusa società cinese e di tutte le sue struttuElio P gliarani Uso scambi linguistici b) L'equazione di valore linguistico Consideriamo l'equazione x merce A= y merce B e applichiamola al linguaggio Dio è l'essere onnipotente Qui la quantità (x, y) per entrambi i casi è ridotta a uno c'è un solo Dio ed egli è l'unico essere onnipotente Sarebbe facile quantificare, dicendo per esempio che gli dei sono esseri onnipotenti seguendo l'analisi marxiana .perché occuparsi della marina pontificia? fini con centodieci, a un pelo dalla lode, il corso in giurisprudenza tesi in diritto canonico sul tema Il fine delle pene ecclesiastiche e la personalità del delinquente nel diritto della CbÌesa gli ùomini indossano la giubba e corrono per una scuderia giunse ad Arcinazzo accompagnato da cinquemila cestini da viaggio sgombrò da Palazzo Baracchini al seguito di una processione di camion carichi dell'archivio privato se i rapporti offuscassero le cose ne violassero l'essenza se fosse troppo empirica la scienza della merce. il valore d'uso dell'espressione essere onnipotente id est corporeità del linguaggio viene posto a equivalente dell'espressione Dio Dio assume il valore di scambio relativamente a essere onnipotente e può essere immesso nella circolazione linguistica come portatore di tale valore In termini di lavoro Problema: un ragazzo vede conigli e polli in un cortile Conta 18 teste e 56 zampe quanti polli e conigli ci sono nel cortile? Si consideri una specie di animale a sei zampe e due teste: il conigliopollo; ci sono nel cortile 56 zampe: 6 zampe =9 coniglipolli Nove coniglipolli che necessitano di 9X2, 18 teste restano dunque 18-18, O teste nel cortile Basterebbe l'un per mille di tangente sui bilanci di sette anni di spese militari ma è di più come la Spettabile Lockeed ci spiega allora è una virtù la prudenza di investire in Svizzera. in Spagna tranne in pochissimi casi ci siamo trovati sempre davanti a indizi, e mai davanti a prove la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio Ma questi animali hanno 9X6, 54 zampe, allora 56-54=2 Restano due zampe nel cortile Si consideri quindi un'altra specie di animale che potrebbe essere il coniglio spollato Si sottrae un pollo da un coniglio l'animale che avanza è il coniglio spollato che ha 1 testa - 1 testa= O testa, 4 zampe - 2 zampe = 2 zampe: le due zampe che stanno nel cortile la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio con il naso giusto, un'altezza che non supera la media indubbiamente gli incroci con altre vite non certo parallele creeranno per noi più di un problema abbiamo curato il nostro pupillo esperto com'è in deviamenti psicologici c'è dunque nel cortile 9 coniglipolli + 1 coniglio spollato Detto in altri termini 9 conigli + 9 polli + 1 coniglio - 1 pollo Ed ora i conigli coi conigli e i polli coi polli Si avrà 9 + 1. 10 conigli, 9 - 1, 8 polli Risultano otto polli e dieci conigli nel cortile e può essere immesso nella circolazione linguistica come portare di tale valore in termini di lavoro la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio con cui si misura Dio in termini di lavoro cinque ministeri con tre esposizioni con cui si misura Dio a destra e a sinistra e allo sbando le donne nelle stanze vanno e vengono non parlano di Michelangelo re. ma soprattutto sulla verità e sulla dinamica delle sue componenti e delle sue tensioni. Non è quindi tanto strano che la cultura del nostro paese. essenzialmente letteraria e canonica, gli abbia dedicato cosi scarsa attenzione. Il libro muove riga per riga alla verifica dentro il continente Cina. terra promessa del sogno egualitario mondiale della seconda metà del secolo, della costruzione e pratica del comunismo secondo il fondamentale principio marxista della lotta di classe; dunque al di là dello stesso partito, contro la sua permanenza e preminenza intoccabili e contro le lotte interne tra i diversi gruppi di potere. che proprio in quanto ancora esistenti possono essere definiti borghesi (e che noi italiani chiameremmo più rabbiosamente dorotei). Il libro riesce a raggiungere questi risultati perché la Masi è sempre. quasi ansiosamente, determinata dalla convinzione che la costruzione del socialismo è incompatibile con la conservazione di programmi, modi e rapporti di produzione di tipo capitalistico: i valori di fondo e la relativa composizione sociale nei due sistemi sono e debbono essere per principio e fine del tutto diversi. Ogni pagina infatti tende alla costante ricerca e poi alla misura ed all'analisi dei modi e dei rapporti di produzione, oltre le cortine rosse delle affermazioni ideologiche, dei vecchi e nuovi schemi culturali, dei programmi e dei dati delle burocrazie accomodanti. È l'unico modo per la Masi di entrare "in questo mondo che a poco a poco ha invaso la maggior parte dei miei pensieri ma è pure diventato sempre più astratto. luogo della fantasia e della ideologia." Tale modo non comporta solo che l'indagine vada oltre il mito e oltre le apparenze della realtà ufficiale fino a toccare la sostanza dei poteri e delle conseguenti stratificazioni sociali, ma anche che il metodo e il linguaggio, necessariamente di grande rigore dottrinario, si carichino di tutta la passione morale dello scrittore per rompere anche il quadro lirico della sua solitudine, e riscattarla come dolorosa cosciente autonomia. Contano cosi, e nemmeno come minori, anche le pagine di diario dedicate agli incontri, ai rapporti con la gente, proprio perché consentono di capire la penetrazione della falsa coscienza dominante tra tutte le posizioni e coscienze individuali; le innumerevoli contaminazioni e corruzioni indotte dall'immagine e dalla logica del potere superiore e del loro disporsi secondo i cedimenti, le finzioni e le bugie di infiniti opportunismi. Si può quindi indicare.questo saggio come uno dei risultati più maturi rag- ._ ________________________________________________ _. giunti dal travaglio della nuova sinistra

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==