Alfabeta - anno I - n. 2 - giugno 1979

L'inchiestaG;oSli""Auto Analisi delle notizie La strategia dell'indiscrezione S copo del Giornale dei Giornali è documentare e analizzare il comportamento della stampa su un avvenimento nel suo complesso. In questo caso siamo di fronte a una vicenda ancora in pieno svolgi_!)1ento. Eviteremo perciò di tracciare una diagnosi di carattere generale e concentreremo l'attenzione soltanto su di un aspetto che - per unanime riconoscimento- ha dominato il nusso informativo nel mese di aprile. I magistrati impegnati nell'inchiesta su Autonomia e nelle inchieste parallele mantengono il riserbo totale sulle prove raccolte e sullo svolgimento delle indagini. Al momento in cui scriviamo (primi di maggio) sono noti. ufficialmente. solo i testi dei mandati a carico degli imputati. Ufficiosamente. sono noti anche i verbali degli interrogatori di Negri. pubblicati dalla stampa cui sono pervenuti. sembra, attraverso gli avvocati difensori. Persino l'elenco esatto degli imputati è ancora ufficioso. Eppure i quotidiani hanno pubblicato centinaia di colonne su prove vere o presunte. testimonianze. circostanze. 'piste': quasi sempre il confine fra notizia. indiscrezione e ipotesi è imprecisabile. S_iamo di fronte a una sorta di «strategia dell'indiscrezione» entro cui si gioca una còmplicata partita tra diverse 'fonti'. spesso con intere_~siopposti. ma unite dal comune interesse ad usare i giornali come campo di battaglia - alle spalle dei lettori per i quali è praticamente impossibile raccapezzarsi nel torrente di voci e smentite. Confessiamo che noi stessi ci siamo trovati a malpartito nel registrare e fare un po' d'ordine nel contenuto caotico di centinaia di articoli; per una analisi seria occorrerebbero mesi di tempo e un intero volume.• Proprio per le ragioni dette e per lo spazio limitato di questo servizio. dobbiamo ai lettori un avvertimento: l'analisi della stampa rivela ben poco di quanto dovrebbe stare a cuore a chi cerca di capire quanto accade. Si deve onestamente riconoscere che siamo qui ben oltre i limiti di una professionalità specialistica. non diremo scientiDiario 8 aprile, domenica - "Almeno trenta arresti" a Roma. Milano. Padova. Torino. Rovigo. Gli arrestati apparterrebbero tutti all'area dell'Autonomia: tra essi Toni Negri. Oreste Scalzone. Emilio Vesce. Giuseppe Nicotri; alcuni giornali riferiscono chl' i lrl.'steScalzone sarebbe sfuggito alla cattura. L'operazione è coperta da un totale riserbo ufficiale. ma filtrano alcune notizie. I mandati di cattura parlerebbero di associazione sovversiva. partecipazione a banda armata. insurrezione contro lo Stato. ma si mormora anche di "collegamenti con via Fani." Il Giornale titola la prima pagina Grossa retata di terroristi forse legati alla vicenda Moro. I mandati portano la firma del sostituto procuratore della Repubblica di Padova, Pietro Calogero. scrive il Corriere della Sera.· 9 aprile, lunedl - Continua il silenzio ufficiale. La notizia del giorno è che Toni Negri e altri otto imputati sono accusati anche di "aver organizzato e diretto un'associazione denominata Brigate Rosse." Voci sul ruolo di Negri nella vicenda Moro. IOaprile, martedì - Sembra che il giudice Gallucci abbia notificato a Negri il mandato di cattura che lo inserisce ufficialmente fra gli imputati del caso Moro. Sempre numerose le indiscrezioni: Toni Negri è accusato di aver gestito le trattative con la famiglia Moro per conto delle Brigate Rosse ·(Corriere della Sera) - Fu Negri che telefonò a casa Moro: "Tra poco accadr·àl'inevitabile" (Il Giorno). li procuratore capo di Padova Fais dichiara: "Con questa operazione ci spingiamo verso una soluzione definitiva di un problema sociale enorme come quello del terrorismo." . 11 aprile, mercoledl - Negri interrogato dal giudice Calogero. Secondo i difensori non sono state contestate le prove. In un telegramma. preceduto da una telefonata. il presidente Pertini esprime al procuratore Fais "piena solidarietà a lei e ai magistrati." A cura di Jndex-Archivio Critico dell'Informazione. fica. come la nostra che può operare solo su dati certi e sulle contraddizioni di interesse (e quindi di informazioni) che attraverso la stampa si rivelano. Al di là del gioco degli 'innocentisti' e dei •c~lpevolisti'. una uniformità spettacolare si frappone tra la realtà e chi è costretto ad essere spettatore; del resto ciò accade molto spesso per tutto quanto ha a che fare. direttamente o indirettamente. con il fenomeno del terrorismo e. a nostro avviso. denuncia la natura intrinsecamente manipolatoria di questo fenomeno. Solo la verità è ormai sufficiente ad abbattere questo diaframma spettacolare. Chi manovra la «strategia dell'indiscrezione»? Quali sono state le fonti delle indiscrezioni? Non è facile dare una risposta esauriente ed occorre distinguere notizia per notizia. È noto che si contrappongono almeno due tesi fondamentali: gli 'innocentisti' accusano magistrati e stampa di organizzare ad arte la fuga di notizie per volgere l'opinione pubblica contro gli imputati; altri denunciano invece il 'polverone' che verrebbe sollevato per screditare l'inchiesta e la magistratura. nonchè per 'bruciare' le indagini in corso. Ma emergono anche segni precisi di connitti fra magistrati e fra diversi organi dello Stato. Fino a che punto la stampa è consapevole del ruolo che giuoca in questa partita? Proveremo innanzitutto a raccogliere le indicazioni sulle fonti provenienti dalla stampa stessa e analizzeremo poi una sequenza di notizie che ci sembra particolarmente adatta a mostrare la complessità del gioco: si tratta delle notizie relative alla presunta scoperta della sede parigina della 'direzione strategica' delle Brigate Rosse. - Nei primissimi giorni. subito dopo gli arresti. una fonte importante per la stampa sembra costituita dagli stessi autonomi. che precisano l'identità degli arrestati e il contenuto delle accuse formulate nei mandati di cattura. Si veda. ad esempio. L'Unità dell'8 aprile. - Fin dall'inizio. tuttavia. la stampa indica molto spesso quale fonte delle indiscrezioni gli stessi 'ambienti giudiziari'. L'8 aprile. La Stampa rivela possibili collegamenti tra gli arrestati e 12 aprile, giovedì - Per uno sciopero escono solo i quotidiani autogestiti della "nuova sinistra." A Padova proseguono gli interrogatori. mentre viene vietata la manifestazione nazionale indetta dall'Autonomia. Polemiche reazioni al telegramma di Pertini a Fais. I3 aprile, venerdì-Terminati gli interrogatori degli imputati a Padova. Negri verrebbe trasferito a Roma per l'inchiesta sul caso Moro. Il Giorno titola la prima pagina Alessandrini incontrò Negri; alcuni quotidiani affermano che l'inchiesta su Autonomia fu avviata da Alessandrini. il giudice milanese ucciso da Prima Linea. Tre autonomi muoiono a Thiene mentre preparavano esplosivi (molti giornali collegano il fatto con l'inchiesta in corso). I4 aprile, sabato - Durante l'interrogatorio. Calogero avrebbe annunciato al giornalista Nicotri che è in corso un'indagine su di lui in rapporto al delitto Moro: l'accusa di avere fatto tre telefonate per conto delle BR. tra cui quella che annunciava l'assassinio di Moro. In un colloquio con il direttore della Repubblica Eugenio Scalfari. il presidente Pertini spiega le ragioni del telegramma a Fais. La procura di Milano smentisce che l'inchiesta fosse stata avviata da Alessandrini. 15 aprile, domenica - Negri trasferito in un carcere romano. Il Manifesto pubblica un articolo di Tiziana Maiolo in cui si racconta la cena a cui parteciparono 11ncheAlessandrini •e Negri; l'episodio è confermato dal giudice Bevere che ospitò l'incontro; secondo alcuni giornali Alessandrini riconobbe in seguito la voce di Negri in quella registrata del "telefonista" BR. Insistenti indiscrezioni su un "supertestimone." forse un "brigatista pentito." I 6 aprile, lunedì - Niente quotidiani per la festa di Pasqua. 17 aprile, martedì - Conferenza-stampa del giudice Calogero: annuncia che parte dell'inchiesta passa ai giudici il delitto di via Fani. citando •indiscrezioni filtrate da ambienti giudiziari'. Un inventario approssimat;vo delle indicazioni fornite dai giornali fa concludere che la maggior parte delle indiscrezioni provengono dagli ambienti della magistratura romana. più che da quelli dei giudici padovani. Così il 9 aprile. quando il collegamento fra gli arresti e il caso Moro· è ancora una ipotesi. PaeseSera titola Sì, è una pista che porta al caso Moro. citando "una dichiarazione raccolta ieri negli ambienti giudiziari romani" (poco più avanti si legge: "la fonte che ce l'ha rilasciata è senz'altro fra le più autorevoli"). Il 10 aprile. nel sommario di prima pagina sotto il titolo Toni Negri avrebbe condotto le trattative fra le BR e la famiglia Moro. Il Messaggero cita come fonte "l'ufficio istruzione romano" e aggiunge: "La Digos è convinta che il 'professore di Padova' sia anche l'autore dei comunicati delle BR." Infine. sempre il IO aprile. in un articolo intitolato Non è un polverone/ abbiamo le prove. La Repubblica riporta fra virgolette una dichiarazione del sostituto procuratore generale Vitalone: "Abbiamo ragione di credere che Negri abbia avuto un ruolo nelle trattative per il rilascio di Aldo Moro". - Un caso particolare è costituito da La Stampa del IO aprile che. riferendo una serie di indiscrezioni sulle accuse a Negri (fu lui a telefonare alla signora Moro; tenne i contatti tra i rapitori e la famiglia Moro; fu lui a condurre l'interrogatorio dello statista nel 'carcere del popolo'; sarebbe lui il 'sig. Borghi' di via Gradoli; scrisse un documento trovato nel covo del brigatista Alunni). indica così la fonte: "Sono filtrate alcune voci precise. contemporaneamente. sia dal mondo politico sia dagli ambienti giudiziari" (l'articolo è in prima pagina. datato da Roma). È questa una delle rare volte in cui gli ambienti politici sono citati come fonte di notizie sull'inchiesta. Ancora La Stampa ( 13 aprile) in un articolo da Roma intitolato La denuncia contro Negri viene da un brigatista? scrive: "La rivelazione. uscita a palazzo di giustizia. ha fatto scattare le ipotesi sull'identità del testimone .... " ma aggiunge un'altra notizia: "Da fonti poliromani che si occupano del caso Moro. con essa dodici imputati. fra cui Negri e Nicotri. 18 aprile, mercoledì - "Un groviglio di notizie e indistrezioni. un cocktail che diventa di difficile lettura" scrive il Corriere della Sera. Ad esempio. La Stampa titola in prima pagina: Una spia avvertì Toni Negri da Palazzo òi Giustizia e il professore nascose un dossier a casa di un amico. I 9 aprile, giovedì - Trasferiti a Roma gli atti relativi ai dodici imputati. Conferenza-stampa dei difensori: contestate le indiscrezioni apparse sulla stampa. Abbandonato in un taxi a tiche. giungono altre indiscrezioni: l'operazione scattata a Padova e a Roma avrebbe dovuto svolgersi a più ampio respiro ... 'Qualcosa di imprevisto' ha accelerato i tempi ...." - Appare che buona parte delle indiscrezioni sul contenuto degli interrogatori di Negri e. probabilmente. la consegna alla stampa degli stessi verbali siano da attribuire agli avvocati difensori. Essi hanno indetto regolarmente. al termine degli interrogatori. conferenze-stampa (tra l'altro il collegio di difesa ha minacciato i giornalisti di querela per aver ripreso voci incontrollate). Il Corriere della Sera del 22 aprile scrive in seconda pagina: "Quella di violare il segreto istruttorio è una scelta precisa da parte dei difensori. per controbattere la 'montatura giornalistico-giudiziaria. fatta di indiscrezioni e falsità' ." Del resto la procura generale di Roma ha in seguito aperto un procedimento a carico degli avvocati difensori per aver violato il segreto istruttorio. A loro volta i difensori hanno replicato: "Ci accusano di aver divulgato i verbali degli interrogatori. ufficialmente depositati in cancelleria. ma nessuno si è preoccupato di identificare che. alla vigilia delle deposizioni. ha fatto filtrare dalle maglie del segreto istruttorio indiscrezioni e notizie false e tendenziose."(Corrieredella Sera del 10 maggio. p.7). - Il 13 aprile Il Giorno titola la prima pagina AleMandrini incontrò Negri e aggiunge che."secondo notizie confermate dalla Procura di Milano." Alessandrini stava indagando su Negri e Autonomia; sempre in prima pagina. La Rebubblica porta il titolo L'inchiesta era partita da Alessandrini. È l'inizio della complicata storia sulla ormai famosa cena Alessandrini-Negri. I giornali del 14 riportano la smentita della Procura di Milano: l'inchiesta padovana non è stata originata da un'indagine condotta da Alessandrini. I cronisti giudiziari milanesi rilasciano un comunicato di protesta: "Protestiamo per il fatto che alcuni quotidiani abbiano ripreso una notizia destituita di fondamento diffusa dall'agenzia Italia. Il fatto è tanto più grave in quanto i cronisti giudiziari delle stesse testate avevano già fornito una diversa 21 aprile, sabato· - Iniziato a Roma l'interrogatorio di Negri. La stampa nazionale riprende da L'Eco di Padova la notizia che esisterebbero due mandati di cattura anche contro Gianfranco Pancino e Giancarlo Balestrini. entrambi sarebbero latitanti; quest'ultimo sarebbe lo scrittore noto come Nanni Balestrini. A Milano. sempre in relazione alla cena Negri-Alessandrini. viene arrestata un'altra dei convitati. la giornalista del Manifesto Tiziana Maiolo. moglie di Stefano Menenti; anch'essa è accusata di falsa testimonianza. 22 aprile, domenica - Secondo interversione dei fatti. sulla base delle prime dichiarazioni rilasciate dal procuratore Gresti" e aggiungono: "nessun redattore dell'agenzia Italia era presente all'incontro con il procuratore". Il Comitato di Redazione dell'agenzia Italia reagisce affermando che il comunicato dei cronisti milanesi "è tanto più grave in quanto ieri stesso è stato confermato che vi furono ripetuti contatti fra Alessandrini e Calogero" e che si tratta di "un'intollerabile atto censorio." - Sulla questione Alessandrini c'è una fonte insolita. il presidente Pertini. In un colloquio con un giornalista del Giornale, apparso il 24 aprile. dopo aver parlato di infiltrazioni dei terroristi in 'zone cruciali dello Stato'. fa una dichiarazione notevole che stranamente la stampa ha accolto con scarso interesse: "So che il magistrato Tartaglione fu ucciso dopo che era arrivato su una certa traccia del terrorismo. In quella stessa traccia doveva incorrere poi il giudice Alessandrini. ucciso anche lui. È una coincidenza terribile." - I giornali del 17 aprile riportano la notizia ufficiale del passaggio di parte dell'inchiesta ai giudici romani. A partire dal 18 un torrente di indiscrezioni invade la stampa. Vale la pena di segnalare due titoli di testa della Repubblica che ci sembrano particolarmente inadeguati a riassumere il contenuto di articoli basati su indiscrezioni. Il 18 la prima pagina si apre col titolo Negri: ecco le prore / NeUe mani degli inquirenti le sue·llirettive ai terroristi. L'articolo si apre ·con una dichiarazione virgolettata: "Abbiamo messo le mani sulla direzione delle Brigate Rosse ...." Non è indicata la fonte della dichiarazione. che è però seguita dalla frase: "Per gli inquirenti romani non ci sono dubbi: l'operazione ... ha permesso di sgominare il vertice delle BR a livello 'regolare'." Più avanti si dice però che "non tutti i magistrati romani sono d'accordo nel ritenere Negri invischiato fino al collo nell'inchiesta Moro." Il 19 aprile la prima pagina si apre col titolo La doppia vita di Negn'En sor• vegliato dal 16 marzo/lo sei punti le accuse dei giudici. Non viene menzionata alcuna fonte degli elementi riferiti. che sono tratti da due rapporti della contro i mandati di cattura. Chiedono la scarcerazione degli imputati per mancanza di prove. 24 aprile, martedì - Titolo di testa del Corrire della Sera: Secondo i servizi segreti e.raa Parigi il quartier gene.raie delle Brigate Rosse. Anche altri giornali portano la notizia. 25 aprile, mercoletfz. - Terzo interrogatorio di Neg.ri.di cui la stampa pubblica ampi resoconti. Continua il flusso di indiscrezioni sulla sede parigina della direzione BR: sarebbe l'istituto linguistico Hypérion. diretto da tre italiani. La magistratura romana smentisce di aver ricevuto un rapporto dai .--------------------------------- servizi di sicurezza francesi. Evoluzione quantitativa nei titoli di testa dei quotidiani 11 YL IO 11 llS IJ I.I 1S U•l 17 111 IY !O ?I Aprii, S• it llcil ,.,~;,;.,..,,a,;_ .. _,...c:nipcr..ci1pm• L • il 'I. 2.l e, .10 ,,uno l11Mti pc'r cui il 1t>Ulk ddk cnlo.- Jd tth1'i J, IC',,l;a t fflfcrintt ffillnc.lllJn il ~ e la Rq,u,M,lin: il lb i r-iort1;1lnì on ..-.1Ni1i per k f,-,n-il• fl'i,...,..li. .. !7 lii 1'15 JOL 26 aprile, giovetfz - La stampa dà rilievo al fatto che i tre titolari dell'Hypérion erano stati amici di Curcio; questi a loro volta affermano di avere abbandonato da tempo ogni attività politica e di non conoscere Negri. 27 aprile, venerdì - Diversi giornali pubblicano branidei verbali dell'interrogatorio di Negri. La magistratura romana smentisce l'esistenza di rapporti con le autorità francesi in merito all'inchiesta. Smentite anche da parte francese. 28 aprile, sabato -Trasferta dei giudici romani a Padova e in altre città del Nord. Intanto il Ministero degli Interni francese fa sapere che "la pista francese" non esiste. I giornali parlano di una "pista finanziaria" relativa ai proventi dei sequestri Costa e Saronio. 29 aprile, domenica - Sciopero ,dei --------------------------------•· quotidiani. ..,. Roma un piano BR per rapire il figlio del giudice Gallucci. Grossi titoli sui "viaggi misteriosi" di Negri a Parigi. sul suo "archivio segreto." etc. 20 aprile, venerdl - Continuano le "indiscrezioni a getto continuo." scrive L'Unità. I giudici milanesi arrestano il redattore dell'ANSA Stefano Menenti. per falsa testimonianza sulla cena Alessandrini-Negri cui prese parte. e:,. 1~'}'~'-'I "''~ \.\\,'>.I>. '/9..1,',-,\•''>'••'' 122 a11a1>enta. .e, giugno IY pagina rogatorio romano di Negri: numerose indiscrezioni sul suo svolgimento. Scarcerati i giornalisti Menenti e Maiolo in seguito alla deposizione del giudice Bevere. Nessuna conferma ufficiale alla notizia del mandato di cattura per Balestrini; in una intervista a Radio Popolare lo scrittore dice "sono latitante a mia insaputa." 23 aprile, lunedì - Gli avvocati difensori ricorrono alla Corte di Cassazione 30 aprile, lunedì - Si sarebbe svolto un "vertice" dei magistrati inquirenti. È stata ordinata una perizia fonica sulle voci di Negri e Nicotri. L'interesse della stampa per il caso sembra diminuire progressivamente. N.B. Le date si riferiscono ai giorni in cui le notizie sono apparse sui giornali

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