L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946
I, I. ASPETTI POLITICI I;>ELLA GUERRA PARTIGIANA 153 divisioni fasciste disertavano · ; passavano 1n campo partigiano, la compagine della sedicente repubblica cominciava a sfaldarsi, mentre il 'corpo dei volontari _della libertà' tornava ad ingro13sarsi rapida· niente: ed era fatale che irf quest'ultima fase di non. sempre .con- . trollabile inflazio~e si infilassero tra i partigiani ,non solo talu_ni eÌe– menti àssai dubbi (quelli stessi che, ali' indomani ,della liberazionez." ·sarebbero scivolati nella delinquenza_ comune, insultando il nome ;;tesso dei partigiani), ma anche molti individui poÌiticamente indif- ferenti ed immatùri, perché ·non avevano v~ssutò il lungo travaglio dei loro compagni. Questi· furono, c;lal principio alla fine, i limiti e le ombre del movimento partigiano, che evidentemente non poteva bastare da solo a cancellare quello che, nella vita del paese, era il triste· retaggi(? della nostra recentissima storia : .la viltà_dei molti, il dis9rientamento e lo smarrimento delle coscienze, lo sfasciarsi del• l'apparato statale; le devastazioni e le infinite miserie di una guerra .~issennata e perduta, gli estremi s1:1ssulti del neo-fasci.smo, lo scet• tico torpore o lo sfrenato attivismo di molti giovani delusi e scon• certati dalla piega degli eventi. -Ma chi domani guarderà con sereno occhio di storico alle yicende della resistenza partigiana in Italia dovrà riconoscere che i µiigliori Italiani, nel momento piu difficile .della loro storia nazionale, hanno saputo vivere e morire da·uomini. _ liberi, in uri consapevole e v:irile ripudio di· tutte le debol~zze è 1~ vergogne del pa~sato. QuestÒ è stato s~pra tutto, politicamente, il m_oto partigiano : un taglio netto e coraggioso col passato. Eppure si sente ancora dire,. con una insistenza che non si sa se nasca da iiiteressati scopi di rivalutazione ad ogni, costo del vec– chio apparato militare. o _da una superficiale considerazione dei• fatti, che il ~nostro movimento partigiano non fu che una propaggine del _ 'glorioso esercit~ sabaudo', Un fedele riattacço alle auguste tradi– zioni militar-i, mantenutesi vive nella estrema durezza dei tempi. Molti pensano che i reparti del regio ·esercito, disunitisi al momento del– Earmistizio, si. siano .rifµgiati con le loro armi {n montagna, e .d1e -cosi ~il;lno s~rte lè prime formazioni partigiane. Cosi si favoleggi!! che le unità partigiane del Gunrese, tra le .piu attive e aggue,:rite di tutto. jI nostro .fronte. siano xiate direttamente dal repentin!) ,sbandamè~to çlella IV Armata. La re!!ltà fu btm cl,iyer~a: . e me~e
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