L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946
150 ALESSANDRO GALANTE GARRONE E da una constatazione, anzitutto, converrà prendere le'mosse, una constatazione che molti hanno già fatto : che la guerta parti– giana._è stata, in Italia, un grande moto di popolo. Essa non è stata solo combattuta da formazioni militari, contro Tedeschi' e fascisti, ina è stata combattuta e sofferta da'_iri.terepopolazioni, dagli strati sociali piu umili, piu tradizionalmente e secolarmente lontani da una parteci– pazione C?Bciente ai grandi problemi politici ;dell'età moderna. Ha investito e sconvolto gli interessi e gli ideali non di, u~a, ma di tutte le classi. Ha posto gli Italiani dina~zi a problemi non speci– _ficaniente italiani, ma· semmai europei, ed universalmente umani. È stata insomma una spontanea ' guerra di ·popolo, nata cfal po'polo ', come l'ha chiamata Ferruccio ParrL E per questo il suo 'ricordo durerà a iungo, nelle nostre valli e nelle nostre campagne, trapas: serà in leggenda, alimenterà sentimenti ed orgogli e propositi, di– venterà comune patrimonio di un popolo. Essa ha inciso ben pi6 · nel profondo che le guerre del Risorgimento. Piuttosto, come qual– cuno ha acutamente notato, la -si dovrebbe paragonare 'allè guerre de,i Francesi, della Rivoluzione e dell'Impero, la cui memoria vive . tenace in qualche nostra regione, per il sommovimento sociale, e· po:t'i.ticoche vi si accompagnò .. La guerra partigiana ntin fu dunque un nuovo risorgimento, un ritorno alle nostre guerre d'indipendenza, come pur retoricamente si _sente dire. Essa anzi fu - se alle nostre tradizioni ottocentesche si vuol far riferimento - proprio quello -che I!,el nostro Risorgimento mai si effettuò, la guerra ' alla spagnola ' 'invano sognata dal Balbo fin dal 1821, la 'gue~ra d' in'surrezione per bande ',' che' il piemontese Carlo Bianco àdditava nel 1830 •al– l'Italia, fondandosi sulla. sua esperienza di combattente in lspagna, • I ~ e che -Giuseppe Mazzini, ispirandosi al libro del Bianco,. vaticinava nel 1833 sulle colonne della Gfovine ltalia,~proprio come ; la guerra sacra, la guerra del popolo'. Il fatto nu~vo, miracol9so èhe per.la prima volta si produsse nella nostra storia fu appunto questò : che il popolo italiano, non- trascinato da una dinastia o da ùn esercito o da un governo legittimo (ed _anzi nella totale assenza di questi poteri),_· spontaneamente scese a combattere per co:r:iquisiare-la sua tevole, in essi, lo ·scritto introduttivo di Aldo Garosci, An;he l'Italia ha vinto, j numero speciale (dicembre 1945) della rivista < Mercurio ~ dedicato alla resi- stenza nell'Italia Settentrionale. • BibliotecaGino Bianco
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