L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

158 ALESSANDRO GALANTE GALANTE , \ e1orsero e si diffuser-o le ' bande '.. Esse costituirono, in molte zone, l'unità tattica fondamentale, il nucleo vivo su cui andarono artico– landosi, nel tempo, le formazioni piu vaste, le brigate e le divisioni. Serbarono sempre un'impronta di_ genuina schiettezza popolar~sca,. _d'iniziativa, di vivacità spontanea. La nuova tattica, la nuova ossa– tura militare erano espressione di una nuova passio1,1e civil~. Alla stregua dei soli sche'mi tradizionali il persistere e il diffondersi delle bande riuscirebbe incomprensibile. Se all'aprirsi del primo invern~• dopo i primi rastréllamenti, le bande non si sciolsero - come _pure la logica militare pareva imporre, e non poch_iufficiali effettivamente consigliarono _.:... fu proprio perché isti~tivamente si voleva salvare lo spirito della resistenza, e serbare quelle formazioni per il dQ'ma;ni,. perché potessero inquadrare altre forze,. ampliarsi, dare _un carattere popclare ·alla guerra di. liberazione. Piu che accortezza ~ilitare, fu intùito politico. E questo spiega l'accorrere in montagna di molti uo– mini di partito, dei piu generosi animatori della guerra partigiana. Era un atto, 9ome qualcuno disse, di ' protesta morale', una àffe_rmazione concreta di libertà. Come Mazzini aveva testualmente vaticinato, le pri– me bande insurrezio.nali si ·erano rifugiat~ in montagna per costruir.vi 'la casa de-Ila libertà', per crearvi le premesse di un -nuovo stato. Si vennero cosi sempre piu estendendo· ; rafforzando, accanto alle formazioni dette ' militari ' perché respingevano qualsiasi ca– ratterizzazione politica e accentuavano gli scopi puramente militari . . . . , della loro azione, quelle ' politiche ', come le ' Garib,a)di ', le ' Giu- stizia e Libertà·', le ' Matteotti'. Alcuni partiti politici; e s·pecialmente il partitò comunista e il partito/ d'Azione, s~ ne erano fatti attivis- · simi promotori. Ma sarebpe ~n errore cr~dere che esse fossero mi- . lizie di parte, legate a uno specifico· programma di partito. Com.e giustamente notava Carlo Mussa 1 la distinzione delle bande secondo le tendenze politiche· era avvenuta contro lo stesso sincero desiderio degli elementi· responsabili incaricati dai diversi partiti politici della organizzazione militare. Ma ~el repentino crollo dello stato nel set– tembre 1943, i partiti· antifascisti erano le sole realtà politiche or– ganizzate, intò.rno a cui potessero ;accogliersi le nuove energie. Sol– tanto i partiti potevano gùidare la lotta .a fondo contro n'fascismo; lo si vide ben presto nelle regioni ·del nord, dove ·piu dura ~rli. la Biblioteca Gino Bianco

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