L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
,_ LA FRATTURA DEL PARTITO D' AZIO_NE 103 D€1 passato cospiratorio rimane anche un verbalismo rivoluzio– nario, inopportuno in un ambiente fatalmente antirìvoluziµnario come quello di _ogni dopoguerra, in cui bisogna salvare dai disgusti pro– vocati da· una rivoluzio_ne esplosiva e cieca come il conflitto armato tutti quei valori èhe possono facilmente esser_cm,1f~sicon gli oggetti di collere diffuse; bisogna salvare chi nella catastrofe ha posto·mano alla cosa pubblica dalle responsabilità di quanti la catastrofe han provo– cata ; -e solo la concreta azione nei punti particolari può esser metodo di salvezza (ricordiamoci. del cq_nte di Cavour). E poi; di rivoluzio– narismo verbale ci han tanto ,riempito l~. testa· i fascisti,! E poi, bi– sogna coI,Jvenire su Idi un altro fatto. Le cospiraz1o~i antifascistiche hanno avuto un'importànza incommensµrabil,e da .un punto di vista morale : hann~ alleggerito l~ responsabilità del popolo italiano, han mantenuto desto lo spirì.to :risorgimentale, hanno un si~nificato edu– cativo altissimo: Ma da un punto di vista, strettamente politico la cospirazione non· ebbe adeguato coronamento, perché si svolse con metodi in gran parte romantici e risorgimentali_ inad~guati alla si– tuazione moderna. Indubbiamente la cospirazione concorse ·effi~ace– mente alla ctisi del fascismo che sb?ccò nel colpo del 25 luglio. Ma il fatto stesso che essa non_ riusci con forze proprie, che ebbe bisogno del complemento della congiura di palaz~o, dimostra che essa non aveva prodotto né un Danton né un circolo dei Cordig-Iieri, . ' I 1 Il metodo logico dà seguire era perciò quello delle trasformazioni con- c~ete nei singoli organjsmi e nel risanamen!O progressivo del ...paese. Invece nel P. d'A. successe quello che era accaduto dopo l'altra guerra a tutta l'Italia : che lo spirito_ bellicoso, lento .a formarsi du– rante -la, guerra; proruppe tempestoso a guerra finita, quando· se;:ne , sarebbe volentieri fatto a meno. Si formò un pathos rivoluzionario non ben definito nei_finr, di– sposto a gesti aventiniani di rinunzia e 'di secessione,· pri,vo di o• r1entamepti concreti nella - situazione del paese, senzà• vigore nelle particolari contingenze. In concreto _ il partito agi fiac.camente : si la– sciò sfuggire dalle mani il problema dell'epurazione, che esigeva si del coraggio, ma al tempo stesso avi-ebbe· dato la misura ddlii. ca– pacità del parti_to. Si .vantò, con la ere-azione del primo ministero Bonomi, d'aver smoptato gli intrighi monarchici e d'aver trasferito \1, govern~ sulla base dei C.L.N., ma non seppe controllare la po- • I
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