L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
' 138 DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA atomica. Quanto al denaro, benché il nostro stato sia per il momento im– ' poverito, la Grar. Bretagna non può concedere che sia distratto un penny dalla ·parte che le ~ompete in tutto ciò che questo grande progetto imperiale esige. (An Empire Job, ;rhe Daily Mail, 5 febbraio 1946). Una disputa politica di prima classe è i,tata predisposta e si svolgerà que– sta settimana in· Parlamento. Essa concerne l'abrogazione del Tr~de Disputes Act del 1927 .. '..' Quando l'Atto f~ approvato il Parlamento decise che lo scio– pero gen~rale· era una facc~nda pericolosa e lo dichiarò fuori legge .... L' op-. posizione si opporrà fierame11te all'abroga.zione. (Opinion, The Dai\y Express, 11 febbraio 1946). La nazione ha cose pm urgenti da prendere in COf1Siderazione che le dif- · ficoltà suscitate dall'opposiziorre. Di rado nella storia un partito ha .offerto uno , spettacolo piu fiaqco di quello che i Tories hanno inscenato nei sei mesi pas– sati. Se le co-;e andranno avanti in tal modo vi potrebbe essere la pericolosa tentazione di considerare una vittoria nella discussione come una vittoria ri- .portata sopra la formidabile opposizione delle difficili condizioni economi'::he. (Weapons for the Plan, The Daily Herald, 5 febbraio 1946). / In ultima analisi si tratta di sapere se si pretende o si rinuncia a far della Francia una potenza militare. Vivere sul piede di un esercito forte vuql dire oggi adattarsi ad un livello di vita inferiore a quello che potremmo avere con delle esigenze piu modeste. La ragione è semplicè .e banale : le industrie di guerra non sono f'r11ttifere, e il loro effetto diretto è quello di toglie.re dèlle possibilità al mercato interno ed esterno. In breve,_ ciò esige dei .grandi sacri– fici da parte dèlla nazione, per risuhati assai incerti. Infatti,. affrettandoci a ricostituire un ese,cito con mezzi poveri ed una tecnica orl!l~i sorpas~ata, ci co•ndanniamo ad a~er oggi una parve~z~ di forza ed una i_nferiorità immensa domani. Se tale ambizione viene scartata, che altro resta se-non un esercito di specialisti; o 'esercitò professional~'? (Combat, 12 febbrai; 1946). . . . La battaglia è ingaggiata fra reazione e democrazia. Due politi~he s'aff~òn., tano : una politica favorevole all'e PC?tenze del denaro, ed una politica favore– vole alle masse laboriose. La prima conduce al supersfruttamento, allo schiac– ciamento, alla. servitù del popolo sòtto i _potentati déi trusts ed i re dell~ finanza. La seconda conduce aUa 1 espan,sione della lib!'rtà, allo sviluppo della personalità umana, alla prosperità ed al benes;ere pef popolo liberato ffalla tutela e dal dominio degli sfruttatori della nazione. · I. partigia~i della prima politica non si presentano al paese a viso aperto. Essi non osano mostrarsi per quel che realmente sono, nemici del popolo. Si ricoprono della maschera della repubblica e della libertà. Essi si raggruppano, in _buona parte, sotto ,., . BibliotecaGino Bianco
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