L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA 137 e timore, con fede o scetticismo, a questo convegno di nazioni, a questo nuovo punto di partenza nelle relazioni umane. Di fronte a tale ·intenso e disperato sguardo, i rappresentanti delle Nazioni Unite doverono muovere i primi vacil– lanti passi 'verso un modo mi~lio,re e piu sicuro di vita. In tali cir~ostanze non è da stupirsi se vi è stata. della confusione. L'as_semblea riceveva consigli di far presto, di agire con pondera~ione, di non pronunciarsi. Le fu consigliat_o di cambiare la propria struttura, di andarsene a casa, e di piantare tutto. I suoi errori furono denunciati, la sua debolezza essenziale esagerata. Il difficile, e tuttavia di vitale importanza, lavoro d' organizzazione e di procedura dové -esser compiuto_ sotto lo sprone dell'impazienza di milioni di persone che vole: vano cibo e sicurezza e il rapido raccolto d'una messe che può giungere a 1 maturazione solo dopo che per anni sia stata pazientemente coltivata. E tut– tavia, in modo ·sorprendenie, l'assemblea andò avanti. (The First Stumbling' Steps, The New York Herald Tribune,.16 febbrai-o 1946). I È certamente vero, benché non ~ia colpa della recente politida britannica, che gli elementi di ·destra e monarchici in · Grecia hanno consider_ato l' occu– pazione britannica come una protezione e scusa per essere. intransigenti. (Mf. Bevin's Reply, The Times, 2 febbraio 1946). ' La risposta del signor Bevin alle dichiarazioni russe contro la politica britannica in Grecia è stata dignitosa, esauriente e' franca. Essa ha messo bene in chfaro che il nostro· paese non solo non ha nulla di cui vergognarsi, ma ha in tutto e per tutto agi_to con scrupoloso riguardo ai propri obblighi mo- , rali e politici. Il quadro che il signo~ Vishinski ha dipinto, di una nazione' greca divisa da fazioni e fotte micidiali, è per se stesso una giustificazione per la presenza perdurante, nell'interno di questa nazione, di una influenza salda e imparziale di truppe britanniche. (Britain States Her Case, The York– shire Post, 2 _febbraio 1946). Il nostro onore p<>"litico è tropp9 profondamente i:ìriplicato in Grecia per rischiare un fallimento. Per tale ragione si spera eh.e iÌ governo sovietico rie– saminerà il proprio "l"ifiuto d'inviare una commissione per osservare le elezioni. In Grecia, come nel resto dell'Europa e. nella stessa Organizzazione delle Na– zioni Unite, il successo od il fallimento dipendono in ultima analisi dai rap– porti fra le grandi potenze, ed in particolare, forse, da· quelli fra G~an Breta– gna, e Russia. (The Plain Dealer, Th~ Manchester Guardian, _4febbraiò 1946). * \ Dal punto di vista d;ll'lmpero Britannico la recente scoperta dell' uranio in Australia è la pi6. importante. notizia che abbiamo avuto da lungo te~po. L'uranio è la base ess_enziale per la produzione dell'energia atomica .... Noi crediamo che sarebbe un delitto contro il popolo del n~stro paese permettere che un'altra nazione, sia pure, amica,'detenga il virtuale monopolio dell'energia
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