L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946

132 EDUARDO BENES I .. l'Unione Sovietica ha questo scopo, e non potrà mai averne uno diverso. Voi potete trovare esponenti del comunismo che sostengono la necessi.tà d'una temporan'ea dittatura del proletariato. lo credo che nella grande maggioranza dei paesi essa non sia necessaria, éhe .essa sia contraria ai principi di una democrazia realmente progres• siva, e che sia interesse di tale democrazia prevenire una simile dittatura per mezzo di seri sforzi diretti a-d un costante ~igliora• mento dell'ordinè sociale. In terzo luogo, l'Unio.ne Sovietica e gli stessi comunisti russi riconoscono attualmente che· la trasformazione d'una' democrazia li– berale in una forma pi6 elevata~ quella di una. democrazia socialista, deve e può reali~zarsi gradualmente, attraverso la ragionevole evo– luzione delle condizioni economiche,' sociali, geografiche ed etiche -delle varie società nazionali. Io sono del parere che la graduale cooperazione dell'Unione Sovietica con il resto ~el mondo condurrà alla generale accettazione di questo punto di vista.- Esso rappre– senterà un legame fra le grandi potenze ; formerà una bas~ per la coesistenza del regime sovietico con altri regimi', poiché i So~ietici eontinueranno nella loro evoluzione verso una libertà indiv· duale sempre maggiore nell'orbita del loro stato socialista. A" fianco di questo importante principio, diciamo dunque a noi stessi una verità irrefutabile_: mai noi potremo tornare a quel tipo ..di società liberale che Masaryk cosi decisamente criticò e condannò nel nostro paese. Qui nella nostra repubblica non possiamo ritor– nare all'anno 1938. EDUARDO BENES ) Biblioteca Gino Bianco-

RkJQdWJsaXNoZXIy