L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
I • 120 GABRIELE PEPE ' nella sua formulazione repubblicana la sua ragion d' essere anche pedagogica, nel senso che attraverso una realistica politic~ solo 'un partito repubblicano può .insieme riaffermre ·i valori etici. Ma perché spio un partito repubblicano? E; perché non· una monarchia o i partiti confessionali? Nel pensiero del Mazzini, come si è detto, resta una concezi~ne, romantica del popolo, che se è pe• ricolosa per le deviazioni demagogiche ·cui può portare quando non sia rettamente intesa come sinoni~Ò, di nazione, è però anche oggi una notevole forza ideale 11er chi voglia costruire per l'avvenire la federazione delle libere nazioni d'Europa : lai governi assoluti che causano guerre in Europa si devono sostituire i pop.oli, che legati daì comuni oolori dell' oppressione affermano una volontà unitaria europea. Ecco chiarita 1' efficacia educativa esclµsiva di un regime repubblicano : Mazzini non sente le classi, ma alfierianamente sente un'eterna opposizione di oppressori e- oppressi, politicamente, non • socialmente. Sono gerarchie,, tirannidi, assolutismi, teocrazie che pesano e pesarono sugli uomini, non classi sociali. L' oppressione, ha un nome_: m~narchia; la libertà ne ha un altro : repubblica. Errava il Mazzini? Non si precipiti la risposta ricantando la cantilena che ci sono monarchie buone e rep~bbliche cattive e vi•· ceversa : è troppo. facile. Rendiamoci prima di tutto conto che mo• narchia e repubblica sono ,per Ma_zzin~due esperienze attuali, mm due esperienze astratte: .anch'egli sapeva che esistono repubbliche cattive e monarchie buone ; ma sapeva per esperienza del passato e del presente che nell' Europa 1 continentale di monarchie . buone non ce ,n'erano; di repubbliche buone una almeno c'era stata ed era ~tata gloriosa, la sua repubblica romana·. Come esperienza di- ,cìamo astratta, ideale, la repubblica era per Mazzini il· i;:egime nel quale sarebbero cessate le lotte di classe, fenoi,neno cor1tingente dell'attuale disordinata società e non molla eterna di tutte le storie. Monarchia e Chiesa ~on possono farsi mediatrici tra le varie classi; non possono fondere nella necessaria unità (Mazzini ·spinge oltre i limiti compatibili con una concezione liberale e tollerai;ite il con• cetto dell'unità) nazionale i dissidi oggettivi; perché sono esse stesse forze di oppressione e di disunione : lo può· l'associazione. Il concetto di associa~ione è il piu liberale, il piu liberatore, il piu vivo della teoria mazziniana.' ' La. libertà vi dà facoltà "di sce• J Biblioteca Gino Bianco •'
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